
24/02/2023
TERAPIA IN PRESENZA: SE CI VAI È MEGLIO
Se chiedessi ad un tifoso di calcio di raccontarmi la più emozionante partita a cui ha avuto modo di assistere, molto probabilmente mi risponderebbe facendo riferimento ad un match osservato dalla curva di uno stadio. Inizierebbe raccontandomi del clima che si respirava, dei cori, della pioggia sulla pelle o del freddo che sentiva entrargli nelle ossa. Mi parlerebbe anche del dopo partita, della gioia o della tristezza legate al risultato e magari anche di quell’abbraccio dato ad uno sconosciuto seduto accanto a lui.
Difficilmente mi racconterebbe di una partita seguita alla tv, comodamente dal divano di casa propria.
Questo perché l’andare allo stadio non è semplicemente un gesto da compiere ma è soprattutto un’esperienza sensoriale e relazionale che scava un solco molto più profondo dentro di noi lasciando tracce durevoli nella nostra memoria.
Il divano e’comodo si ma..NON È LA STESSA COSA!
Così come lo stadio anche la stanza del terapeuta è una potente cassa di risonanza. È uno spazio intersoggettivo in grado di veicolare vissuti e sensazioni in un modo che uno strumento telematico non può restituirvi. Questo non significa che la modalità online non serva a nulla, tutt’altro: è una valida alternativa laddove sia difficile garantire l’incontro tra paziente e professionista. Però diciamoci la verità, è diverso!
Quindi cari pazienti seduti sul vostro divano, se potete, andate dal vostro psicologo, raggiungetelo nel suo studio, fate quell’esperienza perché restare a casa NON È LA STESSA COSA!! Fatelo per voi!