Dott Celli Marco

Dott Celli Marco Psicologo Clinico e Psicoterapeuta ad indirizzo Costruttivista Intersoggettivo

Laureato in Psicologia Clinica presso l'Università degli Studi di Firenze, ha arricchito la propria formazione specializzandosi presso il CESIPc, scuola di specializzazione in psicoterapia ad indirizzo Costruttivista - Intersoggettivo con sede a Firenze. Oltre all'impegno associativo presso il Centro Agapè - Psicologia e Formazione, di cui è uno dei soci fondatori, svolge attività di libera professione nel suo studio privato di Firenze.

TERAPIA IN PRESENZA: SE CI VAI È MEGLIOSe chiedessi ad un tifoso di calcio di raccontarmi la più emozionante partita a c...
24/02/2023

TERAPIA IN PRESENZA: SE CI VAI È MEGLIO

Se chiedessi ad un tifoso di calcio di raccontarmi la più emozionante partita a cui ha avuto modo di assistere, molto probabilmente mi risponderebbe facendo riferimento ad un match osservato dalla curva di uno stadio. Inizierebbe raccontandomi del clima che si respirava, dei cori, della pioggia sulla pelle o del freddo che sentiva entrargli nelle ossa. Mi parlerebbe anche del dopo partita, della gioia o della tristezza legate al risultato e magari anche di quell’abbraccio dato ad uno sconosciuto seduto accanto a lui.
Difficilmente mi racconterebbe di una partita seguita alla tv, comodamente dal divano di casa propria.
Questo perché l’andare allo stadio non è semplicemente un gesto da compiere ma è soprattutto un’esperienza sensoriale e relazionale che scava un solco molto più profondo dentro di noi lasciando tracce durevoli nella nostra memoria.
Il divano e’comodo si ma..NON È LA STESSA COSA!
Così come lo stadio anche la stanza del terapeuta è una potente cassa di risonanza. È uno spazio intersoggettivo in grado di veicolare vissuti e sensazioni in un modo che uno strumento telematico non può restituirvi. Questo non significa che la modalità online non serva a nulla, tutt’altro: è una valida alternativa laddove sia difficile garantire l’incontro tra paziente e professionista. Però diciamoci la verità, è diverso!
Quindi cari pazienti seduti sul vostro divano, se potete, andate dal vostro psicologo, raggiungetelo nel suo studio, fate quell’esperienza perché restare a casa NON È LA STESSA COSA!! Fatelo per voi!

PSICOTERAPIA: QUANDO IL FARMACO PUÓ RAPPRESENTARE UN VALIDO AIUTO                                  Nell’ambito della cur...
02/02/2023

PSICOTERAPIA: QUANDO IL FARMACO PUÓ RAPPRESENTARE UN VALIDO AIUTO

Nell’ambito della cura della mente ci sono percorsi di intervento che possono essere gestiti e risolti con un percorso di psicoterapia o una consulenza psicologica; altri quadri patologici invece non possono non includere cure farmacologiche ad hoc.
Se al farmaco viene data la responsabilità della risoluzione del disagio che sta alle origini della problematica portata dal paziente, allora si rischia non solo di non risolvere il problema, ma di sostituirne spesso uno con un altro.
Quindi come sempre, se si usa responsabilmente il farmaco, si somministra con un progetto che è volto a dare sostegno a breve durata e non a tempo indeterminato – con un progetto specifico e, nei casi che maggiormente si prestano, coadiuvato da un percorso psicoterapeutico parallelo utile a risolvere la fonte del problema – questo potrà rivelarsi un alleato valido in molte situazioni di disagio e non una indelebile etichetta di follia sull’individuo che ne fa uso.

Questa frase pone l’attenzione sulla quantità di opportunità e possibilità che quotidianamente vengono ignorante e riman...
15/01/2023

Questa frase pone l’attenzione sulla quantità di opportunità e possibilità che quotidianamente vengono ignorante e rimandate da tutti quanti noi: paure, credenze, pregiudizi, norme sociali ed etichette ci ingabbiano in una “vita non vissuta”, rimandando la possibilità di un cambiamento che sta là fuori ad attenderci.
Accogliere l’esperienza spaventa ma non farlo fa ancora più paura, soprattutto quando la porta è aperta e non abbiamo il coraggio di spiccare il volo.

L’IMPORTANZA DELL’ESPERIENZAL’esperienza dovrebbe insegnarci ad evitare situazioni pericolose e a riconoscere relazioni ...
14/01/2023

L’IMPORTANZA DELL’ESPERIENZA

L’esperienza dovrebbe insegnarci ad evitare situazioni pericolose e a riconoscere relazioni dannose per il nostro equilibrio psico-fisico. Non sempre però riusciamo a sottrarci alle tentazioni che ci arrivano dall’esterno, finendo per ritrovarci di nuovo vittime degli stessi meccanismi disfunzionali, in un circolo vizioso di sofferenza e malessere.
Questo accade quando non siamo in grado di comprendere ciò che ci succede dinanzi al pericolo e soprattutto, quando non siamo capaci di riconoscerlo!
E’ in questi casi che la psicoterapia può venirci in aiuto!

ESSERE GENTILI CON NOI STESSI: IL POTERE DI VOLERSI BENELa self compassion rappresenta la capacità di essere gentili, ac...
12/01/2023

ESSERE GENTILI CON NOI STESSI: IL POTERE DI VOLERSI BENE

La self compassion rappresenta la capacità di essere gentili, accoglienti e amorevoli verso se stessi e soprattutto verso i propri difetti, le umane imperfezioni e verso gli errori ed i fallimenti che inevitabilmente fanno parte della nostra esperienza.
[cit. K.Neff]

Pensando alla definizione sopra riportata, sicuramente molti si saranno accorti di quanto spesso rivolgono a se stessi frasi davvero poco gentili, se non addirittura offensive, proprio in quei momenti in cui avrebbero avuto bisogno di sentirsi perdonati e compresi.

Ma perché permettiamo a noi stessi di autoinfliggerci questo dolore?
Il punto è che trattiamo noi stessi come siamo stati trattati da piccoli e forse con anche maggior durezza e pretesa di perfezione. In realtà questo atteggiamento punitivo ha una funzione molto importante, ovvero il proteggerci da un’altra temutissima sofferenza: quella del fallimento, della disapprovazione, della “non perfezione”, del sentirsi non degni e non all’altezza.

Ma cosa possiamo fare per invertire questa tendenza?
Non è semplice prendere consapevolezza della nostra tendenza a buttarci giù. Possiamo tuttavia imparare a riconoscere tutte le volte in cui il nostro dialogo interno è caratterizzato da frasi cattive verso noi stessi o verso le nostre debolezze e gli errori che inevitabilmente possiamo commettere, e imparare, gradualmente e pazientemente, a trasformare tanta durezza in accoglienza.
Potrebbe esserci di aiuto imparare a sostituire i “sei un incapace” con parole più accoglienti e compassionevoli, come ad esempio: “hai fatto ciò che hai potuto, va bene così”, oppure “è normale commettere degli errori, tutti possono sbagliare”. Non sarà immediato ma col passare del tempo, rivolgere al nostro sé ferito frasi che comunichino apertura, accoglienza e comprensione, sarà un’esperienza davvero utile e trasformativa.

SONO FATO, SONO NERO, INDOSSO I TACCHI, E ALLORA?!?La magia non ha né genere né colore, ed i giovani, così come i bambin...
05/12/2022

SONO FATO, SONO NERO, INDOSSO I TACCHI, E ALLORA?!?

La magia non ha né genere né colore, ed i giovani, così come i bambini, sono pronti al cambiamento!
Questa la risposta di Billie Porter, l’attore gay afroamericano che ha recentemente interpretato il “Fato Turchino” nella rivisitazione del classico film di animazione Disney Cenerentola, a tutti coloro che lo attaccavano per aver infranto, con il suo ruolo, gli stereotipi di genere che volevano al suo posto una timida e rassicurante vecchietta dai modi gentili.
Tuttavia ricordo che i classici Disney hanno da sempre scardinato pregiudizi che nel tempo, hanno plasmato e “aperto” le menti di milioni di bambini (e adulti) di tutto il mondo, rendendo “normale” ció che fino a qualche anno prima sarebbe stato etichettato come “oltraggioso” o “sconveniente”.
Pensiamo ad esempio alla favola della guerriera Mulán che, ribellandosi alla tradizione cinese che la voleva obbediente ad un uomo che non aveva scelto, decide di sguainare la spada in difesa dell’impero in pericolo, salvandolo e cambiando la storia!
Oggi, anche grazie a quella favola, nessuno si stupisce più nel vedere una donna impugnare un’arma per difendere il proprio paese! L’augurio è che domani, allo stesso modo, nessuno si stupirà più nel vedere un uomo che indossa in modo disinvolto dei tacchi a spillo.
Lasciamo allora che i nostri figli, così come ai tempi noi prima di loro, crescano pensando che l’espressione libera di sè sia un diritto fondamentale e che ogni uomo, donna, transgender, eterosessuale, gay, lesbica possa scegliere di muoversi nel mondo, e non solo delle favole come meglio crede, con i tacchi o senza!

IL DOLORE PSICOLOGICO: CONOSCERLO PER SUPERARLOIl dolore psicologico è una condizione che, prima o poi, investe chiunque...
02/12/2022

IL DOLORE PSICOLOGICO: CONOSCERLO PER SUPERARLO

Il dolore psicologico è una condizione che, prima o poi, investe chiunque. E’ un’esperienza totalizzante nella quale il tempo si svuota del passato e del futuro, per essere tutto nel presente di ciò che il dolore ci fa provare.
Di fronte all’esperienza del dolore psicologico la mente ci porta a vagare tra i pensieri alla ricerca di una soluzione ma talvolta questo risulta inutile per cambiare le cose, e potrebbe anzi peggiorarle. Il dolore infatti rimane sterile se lasciato al governo delle emozioni, occorre invece comprenderlo per superarlo! Comprendere il dolore significa capire come possa essere vissuto senza soffrirne in modo ingovernabile. Questo non avviene semplicemente dotandosi di un pensiero positivo: vedrai che andrà bene; pensa positivo! Non è convincendosi che il dolore non esiste che riusciremo a superarlo, bensì riconoscendone le opportunità.
Per superare il dolore bisogna imparare bene le sue lezioni. I suoi insegnamenti si focalizzano infatti sul farci scoprire chi siamo dentro di noi. Portandoci nelle nostre profondità, ci mette in contatto con i nostri lati d’ombra, con il nostro buio interiore, per riemergere poi più consapevoli e maturi di prima.

C'è molta saggezza in questo pensiero di Joseph Campbell!In fondo, se fosse stato il sentiero facile, se non fosse stato...
02/12/2022

C'è molta saggezza in questo pensiero di Joseph Campbell!
In fondo, se fosse stato il sentiero facile, se non fosse stato il posto in cui non avevamo ancora guardato per paura, l'avremmo già fatto.
Forse affrontare quello che stai evitando di più è quello che hai più bisogno di fare.

LA BELLEZZA DI ESSERE SE STESSI“Lui è più bravo di me…”“Lei è più preparata di me…” “Non sono in grado di fare questa co...
02/12/2022

LA BELLEZZA DI ESSERE SE STESSI

“Lui è più bravo di me…”
“Lei è più preparata di me…”
“Non sono in grado di fare questa cosa…”

Quante volte abbiamo avuto pensieri di questo tipo?
A volte magari possono anche essere stati pensieri non ben formulati consapevolmente ma che sentiamo comunque dentro di noi e che indirizzano le nostre scelte di vita, spesso impedendoci di realizzare i nostri obiettivi.

Un’antica storia giapponese recita: C’era una volta un samurai timido. Timido e poco incline al comando. Non dotato insomma di tutte quelle caratteristiche di leader tipiche del leader: il carisma, il coraggio, la capacità di appassionare gli altri e prendere decisioni. A lui era stato affidato un compito di grande responsabilità e questo lo metteva in crisi, perché lui sentiva di non essere all’altezza. C’era da portare a termine una missione in un villaggio nemico. E lui aveva paura. E mentre gli altri erano tutti impegnati nella ricognizione, lui si vergognava un po’ perché l’unica cosa che riusciva a fare era quella di guardare le vie di fuga. I sentieri per scappare. E li memorizzava nella testa. Perché avere paura fa agire così. Pensi a cose che, se hai coraggio, non ti vengono neppure in mente. Poi, al dunque, l’azione nel villaggio non va come previsto: i guerrieri devono ba***re in ritirata e solo lui è in grado di condurli in salvo. Che gioia e che riconoscenza da parte di tutti. Sono salvi per merito suo. E sentono di dovergli un po’ della loro vita, e allora sì che lo acclamano come capo.

Questa storia ci insegna come dovremmo imparare a fare tesoro delle nostre peculiari caratteristiche, senza paragonarsi agli altri perché ognuno di noi è prezioso così com’è!

Ci sono dei genitori che vivono i propri figli come estensioni di se da sfoggiare nel mondo. Il pensiero sottostante è c...
01/12/2022

Ci sono dei genitori che vivono i propri figli come estensioni di se da sfoggiare nel mondo.
Il pensiero sottostante è che se il figlio fa qualcosa di grande allora sono grandi anche loro! Sono genitori che non avendo mai realizzato se stessi, vivono attraverso i figli che diventano, ahimè, gli unici responsabili della felicità/infelicità genitoriale.
Altri genitori invece si assumono la responsabilità della propria vita, lasciando ai figli la possibilità di costruirsene una a propria immagine e somiglianza ed evitando loro sofferenza e sensi di colpa che li condizionerebbero per gran parte della propria vita.

…ed è già tanto riuscire a farlo quel primo passo che ti porta al di fuori della tua zona di comfort…Forse, a quel passo...
30/11/2022

…ed è già tanto riuscire a farlo quel primo passo che ti porta al di fuori della tua zona di comfort…
Forse, a quel passo ne seguiranno altri, e ad ogni passo potrai vedere sempre più “vicina” la meta…buon cammino!

PERCHÉ NON TROVO MAI LA PERSONA GIUSTA?Trovare la persona giusta è il sogno di tutti, ma mai come in questo periodo stor...
29/11/2022

PERCHÉ NON TROVO MAI LA PERSONA GIUSTA?

Trovare la persona giusta è il sogno di tutti, ma mai come in questo periodo storico caratterizzato da una grande precarietà sentimentale, sembra essere diventata un’utopia.
Forse è anche la tua esperienza: le tue ” storie” dopo un inizio molto promettente si sono rivelate molto diverse da quello che desideravi. E ti chiedi,senza trovare risposta, “perché incontro solo persone sbagliate? Tuttavia la scelta del partner non avviene mai del tutto per caso ma attraverso subdoli meccanismi inconsci, di cui non siamo consapevoli, che ci guidano nella ricerca. Ma come fare ad imboccare la strada giusta?
Sembrerà una frase scontata ma per trovare la persona giusta devi prima trovare te stesso/a e soprattutto...amarti!! Più diventiamo gentili e tolleranti con noi stessi e con le nostre parti fragili più sarà facile trovare la persona giusta. Quindi iniziamo a smaltire gli irrisolti; non possiamo iniziare una relazione sana se abbiamo ancora le scorie del nostro passato dentro.

IL PESO DEI SENSI DI COLPAForse non sempre ne siamo consapevoli, tanto siamo abituati a conviverci, ma spesso dentro di ...
27/11/2022

IL PESO DEI SENSI DI COLPA

Forse non sempre ne siamo consapevoli, tanto siamo abituati a conviverci, ma spesso dentro di noi si insinua un modo di sentire molto doloroso che spesso arriva a determinare le nostre azioni e le nostre scelte: il senso di colpa.

Sentirsi in colpa non è sempre negativo: quando è “usato nel modo giusto” il senso di colpa contribuisce a renderci responsabili e rispettosi nei confronti degli altri e nei confronti di noi stessi.
Tuttavia, quando questo sentire diventa un’emozione costante, sproporzionata rispetto ai gesti commessi, fino a inficiare la qualità della vita, può però essere distruttivo!

Sentirsi in colpa è un po’ come immaginarsi perseguitati da una parte di sé tirannica che ci giudica rispetto ad un comportamento passato sentito come sbagliato e deplorevole e che nell’ oggi paralizza e condiziona ogni nostro passo.

La prima cosa da fare per poter tenere sotto controllo le emozioni spiacevoli derivate dal senso di colpa è conoscerlo! Da qui l’importanza della Psicoterapia come strumento utile a far emergere quella consapevolezza!

Non c’è senso di colpa che possa cambiare il nostro passato…però esiste anche un presente che merita di essere vissuto appieno!

Indirizzo

Via Marsala 11
Florence
50137

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 21:00
Martedì 09:00 - 21:00
Mercoledì 09:00 - 21:00
Giovedì 09:00 - 21:00
Venerdì 09:00 - 16:00

Telefono

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