22/12/2025
📌Quando la terapia incontra la resistenza: un viaggio fra paure, difese e potenzialità
🔹 Il percorso terapeutico invita a muoversi verso zone interiori spesso poco esplorate, a nominare emozioni – vergogna, colpa, rabbia, tristezza – e a confrontarsi con le parti nascoste di noi stessi. Eppure, proprio quando la direzione sembra aperta, può emergere la resistenza: quel movimento interno che sussurra «non ancora», «non così», «non adesso».
👉🏻 In psicoterapia, la resistenza non è un ostacolo, ma un segnale prezioso.
È il modo in cui la nostra mente prova a proteggersi da ciò che fa paura, anche quando quel “qualcosa” rappresenta la via verso la guarigione.
🔍 Quali sono i meccanismi più comuni?
• Evitare: ritardare o saltare sedute, “dimenticare” ciò che è emerso, chiudersi nel silenzio.
• Combattere o contrattaccare: mettere in discussione suggerimenti, sentirsi guidati o “sotto un potere” e replicare con opposizione.
• Mantenere il controllo: resistere al cambiamento.
🌱 Ma perché la mente fa così?
• Per proteggere: la resistenza agisce come difesa contro ciò che è troppo minaccioso — dolore, perdita, cambiamento.
• Per mantenere una stabilità: anche quando la condizione è insoddisfacente, è conosciuta. Il nuovo, l’ignoto ha costi che possono far tremare; la resistenza rallenta l’ingresso in quell’ignoto.
✨ Cosa può succedere se accogliamo la resistenza come parte del cammino?
Quando la resistenza viene riconosciuta come segnale (e non solo ostacolo), diventa materiale clinico prezioso: ciò che si blocca parla di ciò che ha troppo paura di uscire.
In terapia, superare la resistenza non significa “forzare” il cambiamento, ma comprendere il senso del suo esserci.
👥 Attraverso la relazione terapeutica – fatta di fiducia, sicurezza e rispetto dei tempi personali – è possibile trasformare ciò che prima bloccava in un movimento nuovo.
Quando il paziente si sente visto anche nella sua difficoltà a lasciarsi andare, la resistenza perde la sua funzione difensiva e si apre lo spazio per l’esperienza autentica di sé.