25/04/2021
Io ed il mio “confessionale laico”...
Era settembre, da poco avevamo dovuto dire addio a Melody, batuffolo peloso, compagna di una vita. Il vuoto è stato improvviso e talmente profondo, da farmi quasi vergognare agli occhi degli altri, che non capivano.
Qualche giorno dopo (pochi forse ...quante volte me lo sono chiesta!), è capitata l’occasione di uno dei tanti “cerca casa”; così... pronti, attenti, via...ed ecco una nuova pallina trotterellante...Milù.
Mia Figlia, due anni da compiere, la vedeva come un qualsiasi gioco: da strizzare, ti**re, mordere (lei!).
Io, più i giorni passavano, più mi dicevo: “ma cosa ho fatto?! devo badare anche a lei ... non mi bastava una Figlia?! E poi sono da sola, senza un aiuto... “.
Sì, queste frasi mi ridondavano in testa, durante la passeggiata mattutina, in attesa che Milù facesse i suoi bisogni... “dai sbrigati, che l’asilo chiude e faccio tardi a lavoro!”... pensieri, pensieri ed altri pensieri, che, ancora una volta, mi suscitavano imbarazzo.
Tutte le “amiche di passeggiata”: “io, la mattina, faccio un’ora di camminata con Brenda, poi una doccia e via a lavoro... mi sento rinata!”, ma come? io non mi alzerei mai! Mi faccio forza e Milù non vuole uscire... la piccola non vuole vestirsi, io, invece, ho sempre gli stessi vestiti di ieri...accidenti sono in ritardo, altro che doccia!
Il peso del nuovo arrivo, nella vita frenetica di madre con una Figlia piccola, mi avvitava in una spirale di pensieri che soffocavo e più li soffocavo, più prendevano forza.
Conoscenti, amiche, che mi dicevano: “che coraggio”, “ma come hai potuto”, “io non potrei, mi basta un figlio” ed io che pensavo “beh...forse anche a me...”.
Mi sentivo proprio fuori luogo... a disagio, fino ad arrivare a pensare di restituirla ... la cucciola, ovviamente...beh...non che non abbia fatto pensieri astratti... come dire .... lasciamo perdere.
Poi, per caso, davanti all’asilo, mentre io mi osservavo le scarpe piene di mota, con cui non mi ero accorta di essere uscita di casa, un’amica, stranamente senza giudicare il mio aspetto con i soliti luoghi comuni più o meno espliciti da “so tutto io”, mi ha raccontato del suo percorso Human&Story. Anche lei si era trovata in una situazione simile, chiusa in una gabbia “di se e di ma”, in contrasto con la sua esteriore normalità. Poi, per un puro caso, in quella fase di apparente quiete, ha trovato un sollievo inaspettato iniziando il percorso Human&Story: un mix tra ascolto e condivisione, senza fini o obiettivi, se non quello di esternare liberamente i propri pensieri senza filtri, adeguamenti o ponderazioni. Un cammino senza scadenze, senza tappe o traguardi da raggiungere, solo la soddisfazione di un ascolto, riservato, confidenziale, protetto.
Per curiosità - anche se con una profonda dose di scetticismo - sono andata al primo incontro gratuito Human&Story.
Subito dopo, sulla strada di ritorno, mi sono dovuta ricredere; dopo pochi incontri ho cominciato a ritrovare il filo dei miei pensieri, solo ascoltando la mia voce che trasferiva in parole quello che nella mia testa era soltanto rumore e piano piano il rumore ha lasciato spazio a un melodioso l sorriso.
Il percorso mi permette di dedicare un’ora a me, ad intervalli da me decisi, in un ambiente tranquillo e riservato, in cui provare il piacere di raccontare e condividere i miei pensieri, senza timori di giudizi o analisi, senza sensi di colpa per il solo “aver pensato”.
Con sollievo e leggerezza ho imparato una nuova dinamica comunicativa corretta con Milù, sperimentando con serenità tecniche di osservazione ... anche con mia figlia!
Come potrei sintetizzare il mio percorso Human&Story? Il mio confessionale laico.
Che mi ha aiutato a trovare gli strumenti per affrontare la quotidianità, in un ritrovato equilibrio relazionale, tra il nuovo quadrupede, Milù, il pibide che muove i primi passi, mia Figlia e la mia vita, che mi appare finalmente meno caotica.
Adesso non rinuncio più alla mia ora di confidenza con me stessa... sì ...nel mio confessionale laico...
Human&Story
* Le storie riportate sono riflessioni donate, dai protagonisti, per la pubblicazione sul nostro sito con nomi e luoghi di fantasia.