Ortottista Atipico - Dott. Americo Meale

Ortottista Atipico - Dott. Americo Meale E se non fosse dislessia???

19/12/2025

Quando un bambino non tiene il passo nel dettato non è solo questione di ascolto, velocità di scrittura o distrazione.

Se gli occhi non gli danno un riferimento stabile, il cervello è costretto a scegliere:

o segue la voce, o segue il foglio. Di solito perde pezzi da una parte o dall’altra.

Due domande utili da farti:

- “Salta sempre le stesse cose (doppie, finali di parola, pezzi al centro)?”
- “Succede solo nel dettato veloce o anche quando copia con calma?”

Se a entrambe tendi a rispondere “sì” vale la pena capire quanto il suo sistema visivo gli sta remando contro.

Ho preparato un quiz che ti aiuterà a capire se ci sono interferenze visive che stanno limitando le capacità di scrittura e apprendimento di tuo figlio.

💭Scrivi QUIZ nei commenti o in DM e ti mando il link per compilarlo.

Sono il dottor Americo Meale, Ortottista Funzionale, e insieme al mio Team siamo specializzati nella Valutazione e Trattamento delle disfunzioni del sistema visivo che impattano su lettura, scrittura, attenzione e coordinazione.

16/12/2025

Qui nessuno sta mettendo in dubbio le diagnosi!

Ma la visione può essere un problema in più che rende tutto più faticoso. E ignorarlo non è “scientifico”: è superficiale.

Voglio lasciarti qualcosa di utile: le 3 domande da fare prima di iniziare un percorso di diagnosi e potenziamento:

1. Ha fatto una visita oculistica recente? Non “quando era piccolo”, recente e con le gocce!
2. Qualcuno ha valutato come usa gli occhi mentre legge e scrive? (non solo vedere dieci decimi ma come si muovono nel dettaglio)
3. Ci sono segnali di affaticamento visivo? (posture scorrette, movimento costante, inversione di lettere, mal di testa, occhi che bruciano, si incolla al foglio, perde il segno, rifiuto rapido)

Rispondi attentamente perché la superficialità la paga tuo figlio in fatica e autostima, ogni giorno.

Se hai dubbi o sei anche tu “vittima” della superficialità scrivimi ERRORE in DM, siamo qui per supportarti.

Poi dimmi se qualcuno ha il coraggio di dirti che “non serve”.

Sono il dottor Americo Meale, Ortottista Funzionale, e insieme al mio Team siamo specializzati nella Valutazione e Trattamento delle disfunzioni del sistema visivo che impattano su lettura, scrittura, attenzione e coordinazione. In questi anni abbiamo aiutato oltre 500 genitori di bambini dai 6 ai 16 anni a capire se le difficoltà scolastiche sono legate a interferenze visive e a recuperare serenità nel momento dei compiti e autostima nei bambini.

15/12/2025

13 sintomi su 17 che vengono comunemente associati alla dislessia sono gli stessi che troviamo quando ci sono problemi visivi funzionali.

Gli studi mostrano che più della metà dei bambini con dislessia presenta difficoltà nei movimenti oculari fini, mentre nei bambini senza dislessia questo accade solo nel 9%.

Se non stai considerando questo pezzo, stai trascurando una causa significativa della fatica di tuo figlio.

Non si tratta solo di “dislessia” o “svogliatezza” – il sistema visivo può essere un ostacolo invisibile che peggiora ogni sforzo di lettura e scrittura.

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Quando parlo di sistema visivo in affanno non intendo “vede male” o “ha bisogno di occhiali”.Ogni volta che tuo figlio l...
11/12/2025

Quando parlo di sistema visivo in affanno non intendo “vede male” o “ha bisogno di occhiali”.

Ogni volta che tuo figlio legge, gli occhi devono:

- restare sulla riga senza scappare
- saltare da una parola all’altra in modo preciso
- mantenere l’allineamento da vicino per diversi minuti
- lavorare insieme senza “litigare” tra loro

Se questi meccanismi non funzionano bene la lettura diventa una maratona, anche solo per poche righe.

Il cervello usa metà energia solo per tenere gli occhi sulla pagina… e gli resta poca benzina per capire, ricordare, memorizzare.

Risultato?

Tu vedi un bambino che perde il segno, si avvicina al foglio, si stanca e molla.

In realtà è un sistema visivo che sta lavorando al limite.

👉 Cosa puoi fare se il test è positivo?

1. Smettere di dirgli “rileggi bene”: il problema non è solo impegno.
2. Raccogli esempi concreti della sua difficoltà (quando perde il segno, quanto resiste prima di mollare, se lamenta fastidi agli occhi).
3. Valutare il sistema visivo in modo completo: la solita visita per i dieci decimi e gli occhiali non basta. Serve ma una valutazione ortottica funzionale che guardi come si muovono gli occhi mentre legge.

Da lì puoi capire se la fatica che vedi ogni pomeriggio è causata anche da un sistema visivo che chiede aiuto.

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Sono il dottor Americo Meale, Ortottista Funzionale, e insieme al mio Team siamo specializzati nella Valutazione e Trattamento delle disfunzioni del sistema visivo che impattano su lettura, scrittura, attenzione e coordinazione. In questi anni abbiamo aiutato oltre 500 genitori di bambini dai 6 ai 16 anni a capire se le difficoltà scolastiche sono legate a interferenze visive e a recuperare serenità nel momento dei compiti e autostima nei bambini.

09/12/2025

Quando parlo di sovraccarico visivo non intendo “è stanco perché ha letto tanto”.

Intendo che, per ore, i suoi occhi fanno un lavoro di fino che tu non vedi:

– tenere la riga mentre il testo è fitto

– saltare avanti e indietro tra lavagna e quaderno

– mettere a fuoco sempre da vicino

– filtrare movimento, luci, rumore visivo tutt’intorno

Se questo sistema funziona male, non è solo stanco: è disfunzionale.

Risultato? Perde il segno anche su righe semplici, si incolla al foglio, si stropiccia gli occhi, dopo poche righe è già al limite. E tu continui a leggere tutto come “non ha voglia”.

Una pausa vera aiuta se il problema è solo la giornata pesante.

Ma se la scena si ripete sempre uguale, anche dopo riposo e giornate tranquille, è un segnale: i suoi occhi non lo stanno aiutando a studiare, glielo stanno rendendo più difficile.

La domanda onesta è:

“Nel percorso che ha fatto finora, qualcuno ha mai valutato davvero come funziona il suo sistema visivo mentre studia, o abbiamo parlato solo di attenzione e impegno?”

Se vuoi capire meglio questo pezzo, resta qui: ne parliamo nei prossimi contenuti.

Sono il dottor Americo Meale, Ortottista Funzionale, e insieme al mio Team siamo specializzati nella Valutazione e Trattamento delle disfunzioni del sistema visivo che impattano su lettura, scrittura, attenzione e coordinazione. In questi anni abbiamo aiutato oltre 500 genitori di bambini dai 6 ai 16 anni a capire se le difficoltà scolastiche sono legate a interferenze visive e a recuperare serenità nel momento dei compiti e autostima nei bambini.

07/12/2025

Perché devi cambiare subito queste frasi (e perché il problema è spesso nel sistema visivo, non nell’impegno)

Quando gli dici “stai fermo”, lui sta già provando con tutte le sue forze.

Quando gli dici “rileggi”, lui ha già riletto tre volte e ancora non ricorda.

Quando gli dici “tieni le spalle dritte”, lui ci prova per 30 secondi, poi crolla.

Il problema non è lui.

Il problema è che tu stai giudicando ciò che vedi, invece di capire la causa funzionale di ciò che sta vivendo.

Perché nella maggior parte dei casi:

❌ Non si muove per dispetto → Si muove perché il sistema vestibolare cerca stabilità quando quello visivo è instabile

❌ Non rilegge male per noia → Perde il segno perché i movimenti oculari non sono fluidi

❌ Non crolla di postura per pigrizia → Va in affaticamento visivo dopo 10 minuti.

E tu? Continui a dirgli che deve impegnarsi di più.

Ma non è l’impegno che manca.

È il sistema visivo che non è funzionale per completare quelle azioni!

I suoi occhi non riescono a seguire la riga in modo fluido, gestire lo sforzo banco-lavagna e a gestire tutti gli stimoli che una classe rumorosa ed in movimento presenta.

E finché non lo capisci, continuerai a chiedere l’impossibile.

Salva questo post se vuoi smettere di combattere e iniziare a fare gioco di squadra con tuo figlio!

Sono il dottor Americo Meale, Ortottista Funzionale, e insieme al mio Team siamo specializzati nella Valutazione e Trattamento delle disfunzioni del sistema visivo che impattano su lettura, scrittura, attenzione e coordinazione. In questi anni abbiamo aiutato oltre 500 genitori di bambini dai 6 ai 16 anni a capire se le difficoltà scolastiche sono legate a interferenze visive e a recuperare serenità nel momento dei compiti e autostima nei bambini.

03/12/2025

Quando vedi tuo figlio che si dondola, scivola con la sedia, si alza ogni due minuti invece di fare i compiti non lo fa per provocarti.

È il modo goffo che ha il suo cervello per mettere d’accordo tre sistemi che non stanno lavorando bene insieme:

- il sistema visivo, con gli occhi che devono guardare

- il sistema vestibolare, che gestisce l’equilibrio

- la propriocezione, che dice al cervello dove si trova il corpo nello spazio.

A scuola questi tre canali sono sotto pressione tutto il giorno: seduto, fermo, a guardare vicino, con mille cose che si muovono intorno.

Se non sono ben integrati, il corpo si sente instabile ed il modo più veloce che trova per aggiustarsi è… muoversi.”

Il problema è che a scuola e casa noi predichiamo il contrario:

‘stai fermo’, ‘non dondolare’, ‘piantala con quella sedia’.

In pratica gli togliamo l’unico strumento che ha per provare a “rimettere in riga” occhi, equilibrio e corpo.

Ti sto per dare una soluzione che sembra poco convenzionale ma che ho visto funzionare con quasi tutti i miei piccoli pazienti: fai diventare la palla da pilates la sua ‘sedia’ per i compiti.

Tranquilli! Non è un giochino per distrarlo ancora di più.

È un modo semplice per aiutare quei tre sistemi – visione, vestibolare e propriocettivo – a lavorare insieme.

Molto meglio del tuo costringerlo a fare il soldatino e poi arrabbiarti perché ‘non si concentra’.

Se i compiti sono già una palla, tanto vale usarne una per rendere il suo sistema nervoso un po’ più stabile.

In caption ti speigo meglio come lo aiuta intanto clicca su segui per non perdere altri consigli su come gestire i pomeriggi di compiti.

Fallo adesso, il primo quadrimestre diventa un alleato. Fallo dopo, diventa un giudizio da rincorrere.Perché osservare c...
01/12/2025

Fallo adesso, il primo quadrimestre diventa un alleato. Fallo dopo, diventa un giudizio da rincorrere.

Perché osservare come legge e scrive (subito)

La scuola misura risultati (velocità, punteggi). Tu devi guardare il processo. Il “come” è l’unico modo per capire se il cervello sta spendendo troppe risorse per tenere ferma la riga, mettere a fuoco, coordinare mano e sguardo. Quando la base visiva è in fatica, l’attenzione si consuma per “stare sul segno” e non ne resta per capire.

Se aspetti: i compiti aumentano, la frustrazione cresce, il bambino inizia a credere di “non essere capace” (non è vero: sta solo compensando).

Se lo fai ora: intercetti i segnali precoci e puoi intervenire *prima* che diventino abitudini scorrette e calo di autostima.

Perché chiedere un colloquio *prima* della pagella

A dicembre la scuola fotografa l’esito, non il percorso. Parlare prima ti permette di trasformare etichette vaghe (“si distrae”, “è lento”) in dati osservabili (quando succede, in quali attività, con quali materiali). Questo genera alleanza con l’insegnante e ti dà leve pratiche per alleggerire il carico visivo (postazione, consegne, tempi).

Se aspetti la pagella: ricevi un verdetto tardivo, senza tempo per sperimentare adattamenti e senza storia clinica/educativa da portare a chi valuta.

Se lo fai ora: in due settimane puoi già verificare se piccoli cambiamenti riducono distrazioni e fatica. Arrivi alla valutazione con elementi chiari, non con impressioni.

⬇️ prosegue nel primo commento

29/11/2025

Perché devi cambiare subito queste frasi (e perché il problema è spesso nel sistema visivo, non nell’impegno)

Ora ti parlo di quanto il sistema visivo può impattare anche sull’emotività e sull’autostima del bambino e quali frasi puoi utilizzare per rafforzare la sua autostima… e la vostra relazione nel momento dei compiti!

ECCO COSA DIRE INVECE

“Vedo che fai fatica. Cosa posso fare per renderlo più facile?”

Perché funziona:

“Concentrati” presuppone che il problema sia attenzione.

Ma se il problema è che gli occhi perdono il segno, nessuna concentrazione del mondo risolve un problema funzionale.

È come dire a qualcuno con gli occhiali sbagliati: “Guarda meglio!”

“Hai fatto progressi rispetto alla settimana scorsa. Bene.”

Perché funziona:

Il “compagno veloce” magari ha occhi che lavorano in maniera precisa ed armonica.

Tuo figlio no.

Non è questione di “essere bravo” o “impegnarsi”.

È questione di avere o non avere gli strumenti percettivi utili ad eseguire quel determinato compito.

Confrontarlo con chi ce li ha distrugge l’autostima senza risolvere nulla.

“Vedo quanto ti stai impegnando. Ora sistemiamo questo.”

Perché funziona:

Quando un bambino ha interferenze visive, si sta già impegnando il 200%.

Sta usando il doppio dell’energia per tenere il segno e restare concentrato nonostante la fatica.

“Impegnati di più” è crudele perché ci sta mettendo tutto l’impegno possibile.

Salva questo post se vuoi smettere di combattere e iniziare a fare gioco di squadra con tuo figlio!

Sono il dottor Americo Meale, Ortottista Funzionale, e insieme al mio Team siamo specializzati nella Valutazione e Trattamento delle disfunzioni del sistema visivo che impattano su lettura, scrittura, attenzione e coordinazione. In questi anni abbiamo aiutato oltre 500 genitori di bambini dai 6 ai 16 anni a capire se le difficoltà scolastiche sono legate a interferenze visive e a recuperare serenità nel momento dei compiti e autostima nei bambini.

01/05/2025
24/04/2025

Indirizzo

Piazza Nicola Matas 11
Florence
50142

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