
29/08/2025
Chi sceglie di interrompere i modelli disfunzionali all'interno del proprio sistema familiare è spesso percepito come la “pecora nera”, il “problema”, la voce fuori dal coro. Non perché sbagli, ma perché rompe un equilibrio, per quanto tossico, che gli altri hanno imparato a considerare normale.
È la persona che inizia a mettere confini, a dire “no” dove prima c’era solo obbedienza o compiacenza. È quella che smette di tacere, che smaschera dinamiche sepolte sotto anni di silenzi, colpe non dette e ruoli cristallizzati. E per questo può diventare il bersaglio del giudizio, dell’esclusione, dell’incomprensione.
Spesso è anche la più sola. Non perché sia sbagliata, ma perché inizia un percorso che gli altri non sono pronti (o non vogliono) seguire.
Eppure, proprio quella persona, quella “difficile”, sta facendo un atto profondamente generativo: sta interrompendo una catena. Sta scegliendo la consapevolezza al posto della cieca lealtà, la guarigione invece della ripetizione. E, anche se all’inizio può sentirsi spezzata o sbagliata, in realtà è il primo tassello di un cambiamento possibile. Per sé, e forse, un giorno, anche per gli altri.
Dr. Maurizio Sgambati
www.psicosgambati.it