27/08/2025
🫣𝗡𝗢𝗡 𝗛𝗢 𝗣𝗢𝗧𝗨𝗧𝗢 𝗙𝗔𝗥𝗡𝗘 𝗔 𝗠𝗘𝗡𝗢, 𝗛𝗢 𝗔𝗦𝗖𝗢𝗟𝗧𝗔𝗧𝗢 𝗤𝗨𝗘𝗟 𝗟𝗜𝗧𝗜𝗚𝗜𝗢!
Eravamo a tavola in un piccolo locale, con la mia famiglia, quando arriva un’altra famiglia di 4 persone, la mamma, il padre e due figli. Si siedono accanto al nostro tavolo: il padre ed il figlio grande, presi da una discussione.
Il padre accusa il figlio (𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢 𝘪𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢)), di non aver recuperato dal suo infortunio al ginocchio (𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘵𝘶𝘯𝘪𝘰 𝘤𝘩𝘦, 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘯𝘰𝘯 𝘦𝘳𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘵𝘳𝘢𝘶𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘰…) perché a suo parere non aveva fatto abbastanza potenziamento e forza muscolare.
Il figlio controbatte dicendo “𝘩𝘰 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 6 𝘮𝘦𝘴𝘪 𝘪𝘯 𝘱𝘢𝘭𝘦𝘴𝘵𝘳𝘢, 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘷𝘰 𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘳𝘦𝘤𝘶𝘱𝘦𝘳𝘰 𝘰 𝘢 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘨𝘪𝘯𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘴𝘪 𝘦' 𝘳𝘪𝘨𝘰𝘯𝘧𝘪𝘢𝘵𝘰! 𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘧𝘰𝘳𝘵𝘶𝘯𝘢𝘵𝘰!”.
𝗔𝘃𝗿𝗲𝗶 𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝗶𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝗽𝗶𝗲𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗱𝘂𝘁𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗼𝘃𝘂𝘁𝗲 𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗹𝗲𝗰𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼, 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼, 𝗻𝗼𝗻 𝗲' 𝗶𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗿𝗲.
👉L’ingranaggio del corpo di un atleta deve essere perfetto e se il suo ginocchio si rigonfia significa che da qualche parte c’è qualcosa che non lavora a dovere, e non è detto che sia nel ginocchio, anzi…
Quindi il suo corpo non può sopportare sollecitazioni oltre una certa soglia e probabilmente c’è qualcosa che gli fa rinfiammare quel benedetto ginocchio.
𝗜𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝘀𝗮𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗲𝘀𝗮𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗼𝘃’𝗲' “𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝘂𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗻𝘁𝗼”, 𝗰𝗶𝗼𝗲' 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘇𝗼𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝗶𝗻 𝗱𝗶𝘀𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗮𝘁𝗲𝗻𝗮, 𝗰𝗿𝗲𝗮 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮.
❓Ritornando al caso del nostro atleta, ha senso continuare a insistere con un rinforzo muscolare, se prima il corpo non è in equilibrio?
Se prima il corpo non ha elasticità?
𝗜𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗲𝘂𝘁𝗮 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝗶𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗱𝗮𝘁𝘁𝗶.