
17/04/2025
“La fruizione del karman individuale è il solo motivo per cui stiamo vivendo questa vita e, nel momento in cui ogni nodo è sciolto, quando ogni circostanza è stata vissuta, l’anima abbandona il corpo” disse Rukmani.
“E poi?” chiese Marco.
“La vita e la morte sono una serie di chiari e di scuri che dovremo attraversare, con le gioie e i dolori che ci appartengono, finché non scopriremo la nostra vera realtà, che è di là da tutto questo”.
“Vale a dire?”
“Tanti anni fa mi sono recato a Varanasi, la città delle pire funebri accese in riva al Gange, dove ogni indiano devoto vorrebbe finire la propria vita. Fui ricevuto da un vero guru che rimase ad ascoltare attentamente le mie considerazioni sulle sacre Scritture. Poi m’interruppe, dicendomi che i miei studi erano lodevoli ma che, in fondo, per raggiungere l’illuminazione bastava rispondere correttamente a una sola domanda, una domanda che riassumeva tutta la scienza sacra dei miei libri”.
“E questa domanda sarebbe?”
“La domanda era: ‘Chi sono io’? Naturalmente la vera risposta non è quella che enuncia la propria identità anagrafica o il ruolo di padre, marito, figlio, lavoratore che interpretiamo nella vita. La vera risposta si trova dentro di noi, e una volta che l’abbiamo trovata, avremo superato questo mondo di sofferenza”.
TRATTO DA ‘IL DOTTOR RUKMANI – EDITO DA VIOLA EDITRICE