Dott.ssa Barbara Calcinai psicologa e psicoterapeuta Firenze

Dott.ssa Barbara Calcinai psicologa e psicoterapeuta  Firenze Mi occupo di fornire sostegno alle persone che attraversano momenti di difficoltà

✨ Buon Natale a chi custodisce mondi interiori ✨Che questo tempo sospeso vi portila tenerezza di una luce piccola,la cal...
24/12/2025

✨ Buon Natale a chi custodisce mondi interiori ✨
Che questo tempo sospeso vi porti
la tenerezza di una luce piccola,
la calma di un respiro profondo,
il coraggio di stare dove siete, così come siete.
Che possiate trovare spazio per ascoltarvi,
per lasciare andare ciò che pesa
e per accogliere ciò che nasce, piano, nei giorni più silenziosi.
A chi ha camminato con me quest’anno,
a chi cerca ancora la propria direzione,
a chi prova a ricucire ferite invisibili:
auguro un Natale fatto di gentilezza,
di passi lenti, di sguardi sinceri,
di cura — soprattutto verso se stessi.
🌟 Buone feste
che siano un abbraccio lieve,
un inizio che prende forma,
una promessa di luce nel nuovo anno.

La connessione tra le dipendenze: una prospettiva clinicaLe diverse forme di dipendenza — da sostanze (alcol, droghe), c...
24/12/2025

La connessione tra le dipendenze: una prospettiva clinica

Le diverse forme di dipendenza — da sostanze (alcol, droghe), comportamentali (gioco d’azzardo, uso di internet, shopping, lavoro) e relazionali (dipendenza affettiva) — condividono meccanismi psicologici e neurobiologici comuni, nonostante la diversa manifestazione esterna.

Meccanismi psicologici condivisi

Alla base delle dipendenze si riscontrano frequentemente:
• Difficoltà nella regolazione emotiva
• Bassa autostima e senso di vuoto interno
• Paura dell’abbandono e dell’esclusione
• Stili di attaccamento insicuro
• Ridotta tolleranza alla frustrazione

L’oggetto della dipendenza assume una funzione regolativa: riduce temporaneamente il disagio emotivo, rinforzando il comportamento attraverso un meccanismo di sollievo immediato.

Aspetti neurobiologici

Dal punto di vista neurobiologico, tutte le dipendenze coinvolgono il sistema della ricompensa, in particolare i circuiti dopaminergici mesolimbici.
Il rilascio di dopamina produce una sensazione di gratificazione transitoria, seguita da:
• aumento della tolleranza
• craving
• perdita progressiva del controllo comportamentale

Questo ciclo è comune sia nelle dipendenze da sostanze sia in quelle comportamentali e relazionali.

Trasferimento della dipendenza

In ambito clinico è frequente osservare il trasferimento della dipendenza, ovvero la sostituzione di un comportamento dipendente con un altro (es. cessazione dell’uso di sostanze seguita da dipendenza relazionale o lavorativa), in assenza di un intervento sulle cause sottostanti.

Implicazioni terapeutiche

Un trattamento efficace non può limitarsi alla rimozione dell’oggetto della dipendenza, ma deve includere:
• lavoro sui fattori emotivi e relazionali profondi
• interventi sugli schemi di attaccamento
• sviluppo di competenze di autoregolarizzazione emotiva
• ricostruzione dell’identità e dell’autonomia personale

Le dipendenze rappresentano una modalità disfunzionale di adattamento al disagio psicologico. La comprensione della loro connessione consente interventi più mirati e riduce il rischio di ricadute o sostituzioni sintomatologiche.

Per percorsi sulla dipendenza affettiva individuale o di gruppo scrivi al 328 7623328
Sono formata nel metodo dipendiamo ®

💼 LOVE BOMBING: RICONOSCERE UNA DINAMICA CHE NON È AMORENel contesto delle relazioni personali, il love bombing è una st...
22/12/2025

💼 LOVE BOMBING: RICONOSCERE UNA DINAMICA CHE NON È AMORE

Nel contesto delle relazioni personali, il love bombing è una strategia manipolatoria in cui una persona utilizza attenzioni eccessive, dichiarazioni premature e gesti affettivi sproporzionati per creare dipendenza emotiva e ottenere controllo sull’altro.
Non si tratta di un comportamento affettuoso, ma di un modello relazionale potenzialmente dannoso.

🔎 Elementi tipici del love bombing:

• Intensità emotiva esagerata fin dai primi giorni
• Comunicazione costante e pressante
• Promesse importanti e immediate (convivenza, futuro insieme, ecc.)
• Tentativi di isolamento sociale o emotivo
• Alternanza tra idealizzazione e svalutazione

🎯 Perché è importante riconoscerlo?
Perché il love bombing può rappresentare l’inizio di una relazione tossica o manipolatoria. Imparare a identificarlo permette di tutelare il proprio benessere emotivo e stabilire confini sani nelle relazioni.

💬 Ricordiamo:
L’amore sano è graduale, rispettoso e costruito con autenticità.
L’intensità non è sinonimo di profondità.

Per informazioni e percorsi sulla dipendenza affettiva:

328 7623328 (mandare un messaggio WhatsApp per fissare appuntamento telefonico)

📍 ADHD in Adolescenza: cosa significa davvero e come possono aiutare i genitori L’adolescenza è una fase già ricca di tr...
19/12/2025

📍 ADHD in Adolescenza: cosa significa davvero e come possono aiutare i genitori

L’adolescenza è una fase già ricca di trasformazioni, e quando entra in gioco anche l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività), le sfide possono intensificarsi.

Ricordiamoci che non si tratta di “mancanza di impegno” o “scarsa educazione”: l’ADHD è un disturbo del neurosviluppo che influenza attenzione, impulsività e regolazione emotiva.

Come può manifestarsi negli adolescenti?

1) Difficoltà a concentrarsi e a portare a termine i compiti

2) Tendenza a procrastinare o a essere disorganizzati

3) Impulsività nelle relazioni e nelle decisioni

4) Sbalzi emotivi e frustrazione

5) Sensazione di essere “sempre indietro” o inadeguati

👉questi comportamenti non sono volontari: l’adolescente non vuole creare conflitti, ma spesso fatica a gestire ciò che prova e ciò che deve fare.


✔️Cosa possono fare i genitori per aiutare un figlio con ADHD?

1. Validare le sue emozioni: Mostrare comprensione è fondamentale, sminuire ciò che il ragazzo prova accresce frustrazione e sofferenza.

2. Stabilire routine prevedibili e chiare, con una segmentata strutturazione delle attività.

3. Ricercare la collaborazione dell’adolescente per aumentare la sua consapevolezza e individuare insieme un modo funzionale di portare a termine studio e impegni.

4. Suddividere le attività in step brevi, affinché risultino più gestibili.

5. Cercare di non criticare ma rinforzare gli sforzi profusi dal ragazzo anche quando non raggiunge il risultato, affinché l’autostima non abbassi.

6. Favorire strategie di regolazione emotiva:
Pause, sport, respirazione, momenti di decompressione sono strumenti preziosi.

7. Mantenere una comunicazione aperta con scuola e professionisti
Una rete di supporto coerente può fare una grande differenza.

👉 Se senti che tu o tuo/a figlio/a avete bisogno di uno spazio di confronto o supporto, il percorso psicologico può essere un valido alleato.

📧 studio@barbaracalcinai.it

🧠📚 DSA e ADHD: quando convivono Nella pratica clinica è sempre più frequente incontrare bambini e ragazzi che presentano...
18/12/2025

🧠📚 DSA e ADHD: quando convivono

Nella pratica clinica è sempre più frequente incontrare bambini e ragazzi che presentano Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) insieme a difficoltà di attenzione, impulsività e autoregolazione (ADHD).

Questa convivenza non è rara: la ricerca scientifica mostra che i due disturbi coesistono spesso e che, quando accade, il funzionamento scolastico, emotivo e relazionale del bambino può risultare più complesso.

👉 Per questo, quando emergono difficoltà di lettura, scrittura o calcolo, è importante osservare anche attenzione, organizzazione e funzioni esecutive; allo stesso modo, nei bambini con ADHD è fondamentale monitorare precocemente le abilità scolastiche.

💬 Cosa succede in famiglia?

La comorbilità DSA-ADHD può portare:
1) maggiore frustrazione scolastica e riduzione dell’autostima nel bambino
2) aumento dello stress genitoriale
3) tensioni nelle dinamiche familiari (tempo dei compiti, regole, responsabilità)

🔑 Alcune strategie utili per la gestione familiare:

✔️ costruire routine prevedibili e piccoli rituali di studio;

✔️ suddividere i compiti in passaggi concreti e brevi, con rinforzi positivi;

✔️ mantenere una collaborazione costante tra famiglia, scuola e terapeuti;

✔️ lavorare sulle funzioni esecutive con attività quotidiane condivise;

✔️ definire poche regole ma chiare, applicate con coerenza;

✔️ favorire un’autonomia graduale, senza sostituirsi al bambino;

✔️ monitorare il benessere emotivo, intervenendo tempestivamente se compaiono ansia o tristezza.

🖐️ Dal punto di vista sistemico-familiare, la famiglia non è solo il luogo della difficoltà, ma può diventare una risorsa fondamentale di regolazione, contenimento e crescita.

❗Non aspettiamo che sia solo la scuola a segnalare le difficoltà. Osserviamo i bambini, ascoltiamo ciò che provano e ricordiamoci che, con un intervento precoce e condiviso, è possibile costruire percorsi di sviluppo più sereni ed efficaci.

Per informazioni e appuntamenti:

📧studio@barbaracalcinai.it

L’importanza del flooding nella coppia e come la terapia di coppia può aiutareCos’è il floodingIl flooding è una reazion...
17/12/2025

L’importanza del flooding nella coppia e come la terapia di coppia può aiutare

Cos’è il flooding

Il flooding è una reazione naturale che può emergere durante i conflitti di coppia. In questi momenti l’intensità emotiva diventa molto alta: il corpo si attiva, il cuore batte più velocemente e la mente fa fatica a restare lucida. Non è una colpa né un segno di debolezza, ma un normale meccanismo di protezione del sistema nervoso.

Quando una persona è in flooding, non è che non voglia ascoltare o capire l’altro: semplicemente, in quel momento, non ne ha le risorse emotive.

Perché il flooding può creare distanza nella coppia

Se uno o entrambi i partner sono sopraffatti dalle emozioni, il dialogo diventa difficile e il conflitto può lasciare un senso di solitudine o incomprensione.

Esempio: durante una discussione sulle responsabilità quotidiane, uno dei partner alza la voce mentre l’altro si chiude nel silenzio. Questo può far sentire entrambi non visti o non compresi, anche se l’intenzione di fondo è quella di stare meglio insieme.

Comprendere il flooding aiuta la coppia a non interpretare queste reazioni come mancanza di amore o di interesse.

Riconoscere i segnali del flooding

Alcuni segnali comuni possono essere:
• difficoltà a seguire il discorso dell’altro;
• pensieri rigidi o ripetitivi;
• bisogno di interrompere la conversazione;
• desiderio di allontanarsi per ritrovare calma.

Riconoscere questi segnali è un primo passo importante per prendersi cura della relazione.

Come la terapia di coppia può aiutare

La terapia di coppia offre uno spazio protetto e non giudicante in cui imparare a riconoscere il flooding e a gestirlo insieme.

Esempio clinico: una coppia impara a concordare una pausa quando uno dei due si sente sopraffatto. Dopo qualche minuto dedicato a calmarsi, il confronto può riprendere in modo più sereno e rispettoso.

In terapia i partner lavorano su:
• una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni;
• strategie semplici per calmarsi nei momenti di tensione;
• una comunicazione più gentile e chiara;
• il rafforzamento del senso di sicurezza e fiducia reciproca.

Dal conflitto alla connessione

Il flooding non definisce il valore di una relazione. Con il giusto supporto, può diventare un segnale utile per rallentare e ascoltarsi meglio. La terapia di coppia aiuta a trasformare i momenti di difficoltà in occasioni di maggiore comprensione, vicinanza e connessione emotiva.
Per percorsi di coppia 328 7623328

• Gottman, J. M. (2021). La Scienza della terapia di coppia e della famiglia, ed Raffaello Cortina

🔹 L’incastro di coppia con un uomo evitante: perché si ripropone 🔹Nelle relazioni affettive capita spesso di osservare u...
17/12/2025

🔹 L’incastro di coppia con un uomo evitante: perché si ripropone 🔹

Nelle relazioni affettive capita spesso di osservare un incastro ricorrente: da un lato un partner con stile di attaccamento evitante, dall’altro una persona più orientata alla vicinanza emotiva.

Caratteristiche dell’uomo evitante

L’uomo con stile evitante tende a:
• proteggere la propria autonomia
• ridurre l’espressione emotiva
• percepire l’intimità come potenzialmente invasiva
• allontanarsi quando sente “troppa pressione”

Questo comportamento non nasce da mancanza di interesse, ma da strategie di protezione apprese nel tempo.

Come si forma l’incastro

Il ciclo si crea quando il partner più vicino emotivamente aumenta la richiesta di presenza o rassicurazione. Più uno si avvicina, più l’altro si allontana. Questo genera frustrazione e senso di rifiuto.

Perché si ripropone

Il ciclo si ripete perché soddisfa bisogni profondi e inconsci di entrambi:
• L’evitante: mantiene sicurezza ed evita l’ansia legata all’intimità.
• Il partner ansioso: cerca vicinanza per sentirsi visto e amato.

🔁 Il ciclo tipico
1. L’evitante si avvicina finché si sente libero
2. L’altro si sente finalmente visto
3. Crescendo l’intimità, l’evitante prende distanza
4. L’altro aumenta la richiesta
5. La distanza aumenta ancora

Questo schema si ripete perché:
• è familiare e coerente con i modelli di attaccamento iniziali
• dà l’illusione di poter “risolvere” ferite antiche
• è governato da automatismi emotivi, non da scelte consapevoli

Come interrompere il ciclo
• Riconoscere i propri schemi relazionali
• Sviluppare una comunicazione chiara e rispettosa dei tempi
• Creare uno spazio dove autonomia e vicinanza possano coesistere

Le relazioni non falliscono per differenze emotive, ma quando queste restano inconsapevoli e non nominate.
Per percorsi sulla dipendenza affettiva individuale oppure di gruppo 328 7623328

📍Comprendere il Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP): uno sguardo sistemico-relazionale  👉Il Disturbo Oppositivo-Provo...
16/12/2025

📍Comprendere il Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP): uno sguardo sistemico-relazionale


👉Il Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP) è un modo, spesso faticoso, che alcuni bambini mettono in atto per comunicare qualcosa che non riescono a dire efficacemente a parole.


🔍 Secondo il DSM-5-TR, il DOP si manifesta con irritabilità, opposizione costante, provocazioni frequenti e atteggiamenti vendicativi per almeno 6 mesi. Ma, in una prospettiva sistemico-relazionale, questi comportamenti hanno sempre un senso all’interno della storia e delle relazioni del bambino.


💡 Studi recenti (Gómez et al., 2022; Racz et al., 2022; Lopez et al., 2024) mostrano che:

✅alcuni sintomi sono più “centrali” e influenzano gli altri (come irritabilità e litigiosità);

✅esistono diversi profili di DOP, con traiettorie evolutive differenti;

✅un intervento precoce che coinvolga famiglia, scuola e contesto emotivo è fondamentale.


👉 Consigli utili per i genitori

Ecco alcune strategie che possono aiutare i

bambini con comportamenti oppositivi:


✔ Poche regole, chiare e coerenti;

✔ Valorizzare i comportamenti positivi, anche piccoli;

✔ Evitare le lotte di potere;

✔ Aiutare il bambino a dare nome alle sue emozioni;

✔ Creare routine prevedibili;

✔ Lavorare sull’intero sistema familiare;

✔ Costruire un dialogo costante con la scuola e con gli altri contesti educativi

❗ Ricordiamoci: dietro un comportamento oppositivo c’è quasi sempre un’emozione non riconosciuta, un bisogno non espresso o una relazione che chiede attenzione.

Se senti che queste dinamiche risuonano nella tua famiglia, un percorso psicoterapeutico familiare può essere un supporto prezioso.


📞 Per informazioni o per fissare un colloquio:


studio@barbaracalcinai.it

🔹 ADHD: perché le lodi funzionano meglio delle punizioni 🔹Nei bambini con ADHD il comportamento non è guidato dalla manc...
16/12/2025

🔹 ADHD: perché le lodi funzionano meglio delle punizioni 🔹

Nei bambini con ADHD il comportamento non è guidato dalla mancanza di volontà, ma da difficoltà neurobiologiche nella regolazione dell’attenzione, dell’impulsività e delle emozioni.

👉 Per questo motivo, le punizioni raramente producono un cambiamento duraturo.

Perché la punizione non è efficace?

❌ Aumenta frustrazione e senso di fallimento
❌ Non insegna il comportamento alternativo corretto
❌ Rafforza un’immagine negativa di sé (“sbaglio sempre”)

Il valore delle lodi mirate

Le lodi, se usate in modo corretto, diventano uno strumento educativo potente.

✅ Rafforzano i comportamenti adeguati
Il cervello con ADHD risponde meglio ai rinforzi positivi e immediati.

✅ Aumentano la motivazione
Il bambino si impegna di più quando si sente visto e riconosciuto.

✅ Costruiscono autostima
Sentirsi competenti è la base per sviluppare autocontrollo.

Come lodare in modo efficace?

✔️ Lodare il comportamento specifico, non il bambino in generale
(“Hai aspettato il tuo turno”, non solo “Bravo”)

✔️ Essere immediati e coerenti

✔️ Valorizzare anche i piccoli progressi

💡 Un bambino con ADHD ha bisogno di più rinforzi positivi rispetto ai coetanei, non perché “viziato”, ma perché sta imparando competenze più complesse.

📌 Educare non significa punire di più, ma insegnare meglio.
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📘✨ Quando l’amore non basta. Le relazioni tra danno e curadi Barbara Calcinai e Linda Savelli(Alpes Italia, 2024)In ques...
12/12/2025

📘✨ Quando l’amore non basta. Le relazioni tra danno e cura
di Barbara Calcinai e Linda Savelli
(Alpes Italia, 2024)
In questi giorni desidero condividere con voi un progetto a cui tengo profondamente: il libro che ho scritto insieme alla collega e amica Linda Savelli.

Un lavoro nato dal confronto, dallo scambio continuo, dal desiderio di dare voce alle fragilità e alle possibilità trasformative che abitano le relazioni umane.
💛 Leggere per crescere
Credo fermamente che la lettura sia uno strumento prezioso di crescita personale. Ci permette di fermarci, riflettere, riconoscerci in storie e concetti che parlano – in modi diversi – anche di noi.
Questo libro nasce proprio con l’intento di offrire uno sguardo nuovo sulle relazioni che ci segnano, sulle ferite e sulle cure possibili, su ciò che accade quando l’amore non basta… ma può comunque trasformarsi.
🤝 Scrivere insieme è un viaggio
Lavorare a quattro mani è stato un percorso di arricchimento personale e culturale.
Significa intrecciare pensieri, mettere a confronto prospettive, lasciarsi contaminare dalla sensibilità dell’altra. Significa crescere come professioniste, ma anche come persone.
È nella relazione – ancora una volta – che nasce qualcosa di più grande di ciò che ognuna avrebbe potuto creare da sola.
📚 Il libro è disponibile negli store digitali e in libreria.
Spero possa accompagnare chi desidera esplorare il delicato equilibrio tra danno e cura, e chi sente il bisogno di comprendere meglio le proprie relazioni.
Grazie a chi vorrà leggerlo, farlo proprio, farne uno strumento di consapevolezza e trasformazione.

💛 Amore in adolescenza: quando la fine di una relazione sembra la fine di tuttoL’amore vissuto in adolescenza è un’esper...
12/12/2025

💛 Amore in adolescenza: quando la fine di una relazione sembra la fine di tutto

L’amore vissuto in adolescenza è un’esperienza intensa, totalizzante, spesso difficile da comprendere dall’esterno. In questa fase della vita, l’identità è ancora in costruzione: ciò significa che la relazione non è solo “una relazione”, ma può diventare un pezzo fondamentale di sé.

Per molti ragazzi, il legame amoroso rappresenta:
• un primo senso di riconoscimento 💬
• una conferma del proprio valore
• un contenitore emotivo dove sentirsi visti e scelti

Ed è proprio qui che può emergere un aspetto narcisistico fisiologico, tipico dell’età: la relazione diventa uno specchio che riflette chi sono, quanto valgo, se merito amore.



💔 Quando la relazione finisce: non si perde solo l’altro, ma anche una parte di sé

La separazione, in adolescenza, può essere vissuta come:
• una ferita al proprio valore personale
• la sensazione di essere stati “non abbastanza”
• il crollo di un’immagine idealizzata di sé e del partner

Il dolore non riguarda solo il distacco dall’altro, ma anche la perdita di un’identità costruita dentro quella storia.
È per questo che alcuni ragazzi descrivono la rottura come un vero e proprio svuotamento o come la sensazione di “non sapere più chi sono”.

🕳️ Aspetti depressivi dopo la fine del rapporto

Il vissuto depressivo può manifestarsi con:
• tristezza persistente
• perdita di interesse nelle attività quotidiane
• calo dell’autostima
• pensieri ripetitivi sull’accaduto
• difficoltà a immaginare il futuro

Non si tratta necessariamente di un disturbo, ma di una reazione emotiva intensa a una perdita significativa.
La mente adolescente ancora non ha strumenti consolidati per regolare emozioni così forti.

🧩 Il tema dell’abbandono

L’adolescente spesso vive la rottura come un abbandono totale, non solo come la fine di un rapporto.
Ciò può attivare:
• paura di restare soli
• bisogno di contatto immediato
• comportamenti impulsivi o disperati
• tentativi di recupero della relazione

Tutto questo nasce da un bisogno profondo: essere ancora riconosciuti, non essere dimenticati, non scomparire dalla mente dell’altro.

🌱 Crescere attraverso la perdita

Anche se doloroso, questo tipo di esperienza può rappresentare un passaggio evolutivo fondamentale.
Con il giusto supporto, l’adolescente può:
• imparare a distinguere chi è da chi ama
• costruire un senso di sé più stabile
• sviluppare competenze emotive e relazionali più mature
• comprendere che il valore personale non dipende dagli occhi di un altro

La fine di una relazione non è la fine dell’identità: è l’inizio di uno spazio nuovo in cui imparare a stare con se stessi.

�� ADHD e relazioni sentimentali: quando l’amore incontra la complessitàNelle coppie in cui uno dei partner vive con ADH...
09/12/2025

�� ADHD e relazioni sentimentali: quando l’amore incontra la complessità
Nelle coppie in cui uno dei partner vive con ADHD, la relazione può diventare un territorio ricco di
creatività, intensità e spontaneità… ma anche di fraintendimenti, squilibri e fatiche emotive.
Dal punto di vista sistemico–relazionale, l’ADHD non riguarda solo l’individuo: entra nella danza
della coppia, influenza i modi di comunicare, di organizzarsi, di percepire vicinanza e distanza
interpersonale.
✨ Cosa può accadere nella relazione?
 Il partner con ADHD può portare energia, entusiasmo, sensibilità profonda.
 Ma può essere anche vissuto come “distratto”, disorganizzato o poco presente, generando
frustrazione nell’altro.
 L’altro partner può assumere un ruolo iper-responsabile, fino a sentirsi sovraccarico.
 Si creano spesso circoli relazionali disfunzionali in cui ciò che nasce come un bisogno di
connessione diventa, senza volerlo, distanza.
Ricordiamoci che le difficoltà non definiscono la relazione.
Con consapevolezza, dialogo e strumenti adeguati, la coppia può trovare un proprio equilibrio,
riconoscere i bisogni reciproci e costruire modi più efficaci di stare insieme.
�� Alcuni suggerimenti da valutare:
 imparare a comunicare in modo chiaro e gentile;
 riconoscere i pattern relazionali che si attivano nei momenti di tensione;
 distinguere i comportamenti legati all’ADHD dai significati affettivi attribuiti dal partner;
 valorizzare le risorse della coppia, non solo le fatiche.
È importante tenere conto che le relazioni non funzionano “nonostante” l’ADHD: possono
funzionare attraverso di esso, quando entrambi i partner imparano a guardare la storia che la
coppia costruisce giorno per giorno.
Se senti che qualcosa nella tua relazione si sta intrecciando con queste dinamiche, lavorarci insieme
può aprire nuove possibilità di comprensione e connessione.
studio@barbaracalcinai.it

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Indirizzo

Via Del Ponte Di Mezzo 1
Florence
50127

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 19:00

Telefono

+393287623328

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Chi sono

Sono Barbara Calcinai, una psicologa iscritta all’Albo (Numero di iscrizione all‘ Albo 7987) della Regione Toscana .

Iscritta al terzo anno della scuola di Terapia Familiare

A chi mi rivolgo

🔴All’individuo🔴