Psicoterapeuta Sessuologa Gerontologa

Psicoterapeuta Sessuologa Gerontologa Psicoterapeuta Gerontologa Sessuologa, Psychology Scholar Counsellor & Coach. Aree d'intervento e destinatari delle prestazioni:http://goo.gl/1UZoyU

Attività di prevenzione, diagnosi ed interventi per un miglior sviluppo e crescita delle proprie potenzialità. Prestazioni di supporto psicologico, emotivo e relazionale per la promozione ed il recupero del benessere psicologico ed emotivo della Persona, della Coppia, del Gruppo e degli animali d'affezione. Educazione sentimentale, sessuale e per il recupero di una comunicazione efficace con sè stessi e gli altri.

Già oltre vent'anni fa, evidenziavamo i danni che la realtà virtuale poteva comportare nelle relazioni o peggio nello sc...
23/08/2025

Già oltre vent'anni fa, evidenziavamo i danni che la realtà virtuale poteva comportare nelle relazioni o peggio nello scambiare la realtà dalla finzione, e l'attitudine a psicosi, adesso con l' chiamata erroneamente intelligenza artificiale quando è artificiosa, uno studio scientifico dimostra quanto possa essere deleteria sia a livello cognitivo, sia a livello relazionale, in un atrofia mentale. >|<

I DANNI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL CERVELLO

Maurizio Blondet 21 Agosto 2025
Diversi studi mostrano come l’uso prolungato dell’IA danneggi memoria, creatività e capacità di pensiero critico. L’attività cerebrale di chi fa uso di IA viene alterata, così come viene alterata anche la sua capacità di socializzare e interagire con altre persone.

1) DECLINO COGNITIVO A LUNGO TERMINE

Questo studio (https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC11020077/) si occupa di spiegare come l’uso continuato di chatbot come chatgpt, soprattutto da parte dei giovani, possa portare all’atrofia cognitiva. La tabella 3 dello studio, infatti, sostiene che usare sempre l’IA porta le persone a non essere più stimolate dallo studio e perdono creatività, pensiero critico (https://www.frontiersin.org/journals/cognition/articles/10.3389/fcogn.2023.1203077/full) e abilità nel risolvere problemi. Un altro grande problema è la negligenza verso le proprie abilità cognitive, perché avere risposte facili dall’IA riduce le capacità di studiare, cercare informazioni e fare calcoli. Ad essere intaccata è anche la memoria, perché l’uso dell’IA per prendere appunti o creare delle note impedisce alla persona di mettere in moto i circuiti neurali della memoria alla base del processo di memorizzazione. Dopodiché è in grado di causare danni sia all’attenzione a breve termine che all’attenzione sostenuta (https://www.tandfonline.com/doi/full/10.31887/DCNS.2020.22.2/gsmall), rendendo le persone incapaci di concentrarsi per lunghi periodi o di prestare attenzione alle informazioni importanti.

2) ESPERIMENTO: USARE L’IA PER SCRIVERE SAGGI RIDUCE L’ATTIVITÀ CEREBRALE

Un esempio viene da questo preprint (https://arxiv.org/abs/2506.08872), dove tramite EEG hanno esaminato la connettività del cervello in partecipanti che dovevano scrivere un saggio utilizzando l’IA. Come altra condizione c’era l’uso di motori di ricerca e come gruppo di controllo la scrittura del saggio senza alcun ausilio. Chi utilizzava l’IA aveva una minore connettività delle onde alfa e beta, indicando una mancanza di coinvolgimento, faceva difficoltà a citare il proprio stesso scritto e aveva prestazioni inferiori rispetto a chi non usava l’IA. Anche l’attivazione delle aree delle funzioni esecutive era la più bassa per chi usava l’IA.

In uno degli esperimenti coloro che usavano l’IA dovevano svolgere una sessione di scrittura senza di essa, e l’effetto di riduzione dell’attività neurale permaneva anche quando dovevano scrivere da soli, mostrando come l’IA è in grado di lasciare danni a lungo termine al cervello. L’attività theta e delta di questo gruppo di persone era focalizzata più che altro sul tentare di ricordare, piuttosto che sul ragionamento complesso.

3) GLI EFFETTI SULLE RELAZIONI

Questo studio (https://arxiv.org/pdf/2503.17473) esamina l’impatto che l’interazione prolungata con chatbot vocali. Le persone abituandosi a parlare con le IA smettono di socializzare con le persone reali e in base al tipo di conversazione tenuta con l’IA le persone potevano sviluppare dipendenza emotiva verso quest’ultima. Le persone una volta che hanno iniziato a utilizzare un’IA si sentono sempre più motivate ad utilizzarla perché le IA, nei modi in cui sono programmate e in base alle risposte “positive” che danno agli utenti, tendono ad aumentare l’autostima di chi le usa (https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/mar.21715) in modo che, sentendosi approvate, le persone continuino a interagire con l’IA stessa per continuare ad avere emozioni positive. Questo nel lungo periodo tende a isolare le persone (https://journals.kmanpub.com/index.php/Health-Nexus/article/view/908/1298) dagli esseri umani, perché si dipende dall’IA per sentirsi validati come esseri umani. Le ricerche cercano di umanizzare sempre di più l’IA per ridurre lo scetticismo verso di esse e prolungarne l’uso. Ad esempio in questo studio (https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/mar.21813) hanno mostrato che avere un’IA antropomorfa in grado di guardare negli occhi le persone riduceva la diffidenza di queste ultime verso l’IA, quindi più le IA diventeranno simili agli umani, più aumenterà la dipendenza.

CONCLUSIONI

Il WEF ha tra i suoi piani (https://t.me/dereinzigeitalia/1204) l’estensione universale dell’IA con lo scopo di isolare gli esseri umani e renderli incapaci di interagire tra di loro, presentando delle IA umanizzate (https://t.me/dereinzigeitalia/982) che simulano emozioni e sentimenti con lo scopo di essere accettate dalle persone. L’uso normalizzato dell’IA da parte dei giovani potrà avere gravi ripercussioni sulla loro formazione scolastica e personale.

Ripensare l’intelligenza artificiale prima che distrugga il significato stesso dell’essere umano
di Jeff Dornik tramite American Greatness, L’America è stata fondata sulla

convinzione fondamentale che oggi uomo è creato a immagine di Dio, con uno scopo, una responsabilità e la libertà di tracciare la propria strada. Non siamo stati creati per essere gestiti.

Non siamo stati creati per essere obsoleti. Ma questo è esattamente il futuro che le Big Tech stanno costruendo sotto la bandiera dell’Intelligenza Artificiale (IA). E se non freniamo subito, ci ritroveremo in un mondo in cui l’esperienza umana non sarà arricchita dalla tecnologia, ma cancellata da essa.

Anche Elon Musk, probabilmente uno degli innovatori più influenti nel campo dell’intelligenza artificiale, ci ha messo in guardia sulla strada che stiamo percorrendo. In un incontro con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha delineato la strategia finale. L’intelligenza artificiale ci condurrà a un futuro simile a Terminator o a quello che lui ha descritto come il Paradiso in Terra. Ma ecco il punto. Quel cosiddetto paradiso assomiglia molto a Wall-E della Pixar, dove gli esseri umani diventano obesi, blob pigri che fluttuano mentre i robot fanno tutto il lavoro, tutto il pensiero e, francamente, tutta la vita.

Potrebbe sembrare fantascienza, ma è ciò che stanno realmente costruendo. All’evento We, Robot dello scorso anno, Musk ha presentato il nuovo robotaxi a guida autonoma di Tesla.

Ma ciò che ha attirato la mia attenzione è stata l’anteprima di Optimus, il robot umanoide alimentato dall’intelligenza artificiale. Nel loro video promozionale, Tesla mostrava Optimus mentre faceva da babysitter ai bambini, insegnava nelle scuole e persino faceva il medico. Se a tutto questo si aggiunge il concept completamente automatizzato di Tesla per il ristorante hollywoodiano, dove Optimus gira hamburger e lavora persino come cameriere e barista, si inizia a capire il vero obiettivo. L’automazione sta sostituendo la connessione, il servizio e l’assistenza umana. Quindi, dove si collocano gli esseri umani?

Questa è la parte terrificante.

Musk e Bill Gates hanno entrambi proposto l’idea di un reddito di cittadinanza per sostituire il lavoro tradizionale che l’intelligenza artificiale sostituirà. Musk ha affermato che arriverà un punto in cui non ci sarà più bisogno di un lavoro. Si può avere un lavoro se lo si desidera per una soddisfazione personale, ma l’intelligenza artificiale farà tutto.

ha proposto di tassare il lavoro dei robot per finanziare le persone che non lavorano più. La realtà è che il lavoro è più di uno stipendio. Non è solo il modo in cui sopravviviamo; è il modo in cui troviamo uno scopo. È il modo in cui cresciamo, impariamo e ci assumiamo le nostre responsabilità. La difficoltà non è un difetto del sistema; è parte di ciò che ci rende umani. La fatica quotidiana, i fallimenti, la perseveranza, il senso di realizzazione. Togliendo tutto questo, si perde l’umanità.

Il problema è più profondo.

Attraverso , vuole fondere il cervello umano con l’intelligenza artificiale. Nel suo The Joe Rogan Experience, ha affermato che la tecnologia potrebbe cancellare i ricordi e impiantarne di nuovi. Questo può sembrare una redenzione per i sopravvissuti a traumi, ma nelle mani sbagliate, è pura distopia. Governi o aziende con il potere di riscrivere la memoria e rimodellare il pensiero non creano libertà. Creano schiavi digitali.

Nel frattempo, la Food and Drug Administration sta autorizzando sperimentazioni cliniche simulate dall’intelligenza artificiale per lo sviluppo di farmaci e vaccini. Ciò significa meno sperimentazioni nel mondo reale e maggiore affidamento sugli algoritmi. Ma questi modelli sono validi o distorti solo quanto i dati e i programmatori che li supportano. E non dimentichiamo che la presa di Big Pharma sulle agenzie sanitarie federali è ben documentata.

Mentre Jr. e il suo team potrebbero ora tenere duro, cosa succederà quando una nuova amministrazione prenderà il potere e la porta girevole tra aziende farmaceutiche e autorità di regolamentazione si spalancherà di nuovo? Se ciò non bastasse, considerate cosa è appena successo con il chatbot di Elon, Grok. Con una semplice modifica alle sue restrizioni immediate, iniziò a elogiare Hi**er e a sputare assurdità antisemite.

Questa era una finestra sui rischi degli strumenti di intelligenza artificiale non regolamentati e incontrollati. Questi sistemi possono facilmente riflettere le convinzioni e le intenzioni dei loro programmatori. E se questi programmatori lavorano per aziende che rispondono agli azionisti e non ai cittadini, si ha una pericolosa concentrazione di potere che potrebbe superare persino il nostro governo federale.

Non stiamo solo automatizzando compiti; stiamo automatizzando il pensiero, il processo decisionale e l’identità.

Ci viene venduto un futuro in cui lavoro, responsabilità e persino la memoria sono opzionali. Dove i bambini vengono cresciuti dai bot. Dove la vita reale diventa una simulazione. Può sembrare utopico sulla carta, ma in pratica è un mondo in cui nulla conta perché nulla è reale. L’amministrazione Trump e ogni funzionario eletto che afferma di avere a cuore la libertà devono fermarsi. Le partnership che si stanno formando tra sviluppatori di intelligenza artificiale e agenzie governative stanno consolidando il controllo.

Le Big Tech stanno alterando la traiettoria dell’umanità senza il consenso del popolo. Questo deve finire. Abbiamo bisogno di una correzione di rotta nazionale. L’intelligenza artificiale deve essere costretta a operare entro chiari confini etici, costituzionali e spirituali. Se una tecnologia sostituisce il lavoro umano, mina l’autonomia, manipola la biologia o sopprime il libero arbitrio, allora dovrebbe essere respinta in toto.

Non siamo stati creati per essere accuditi dalle macchine. Non siamo stati creati per il consumo e la sedazione digitale. Siamo stati creati per lavorare, lottare, crescere e glorificare il nostro Creatore …..

La macchina non può darci questo. Solo la vita reale può. È ora che la difendiamo prima che scompaia. Le opinioni espresse in questo articolo sono quelle dell’autore e non hanno alcun valore legale.

https://www.maurizioblondet.it/i-danni-dellintelligenza-artificiale-al-cervello/

29/07/2025

:

COME LE ELITE DISTRUGGONO I RAPPORTI TRA LE PERSONE

- Gabriele Sannino prof. Enrico Cheli

All’inizio, l’epoca virtuale prometteva che avremmo avuto moltissime e appaganti ma evidentemente non è andata così. Oggi assistiamo a tante e a tante solitudini reali come mai forse nella storia umana, visto che alla fine ciò che frequentiamo di più sono il nostro pc e il nostro .
Perchè le relazioni sono diventate così difficili? Quali sono le conseguenze positive nel caso di relazioni buone e quali quelle negative nel caso di cattive relazioni? Che ruolo ha assunto oggi il ? Perchè è - sarebbe - necessaria un' di massa? Le sono importanti anche tra i ?
La nostra intervista al nostro direttore GABRIELE SANNINO autore del nuovo libro “Il futuro delle relazioni – Dai rapporti online alle relazioni autentiche” (Visione Editore), autore della pagina Telegram “Gabriele Sannino, quello che i media non dicono e al prof. ENRICO CHELI docente universitario di “Studi per la pace e risoluzione dei conflitti”, già insegnante di questa nuova disciplina negli come dirigente di un istituto universitario nel Connecticut (USA)

https://www.youtube.com/watch?v=qi_6-bPF08k&ab_channel=IlVasodiPandora

09/07/2025



LA SVOLTA RIVOLUZIONARIA DELLA CINA NELLA LOTTA AL DIABETE E LA REAZIONE GLOBALE

In una rivelazione che potrebbe trasformare l'assistenza sanitaria globale, scienziati cinesi avrebbero sviluppato una terapia con cellule staminali che inverte sia il diabete di tipo 1 che quello di tipo 2. Sebbene questo progresso scientifico offra nuove speranze a oltre 500 milioni di persone in tutto il mondo affette da questa malattia cronica, minaccia anche di scuotere l'industria farmaceutica multimiliardaria che prospera sulla cura, non sulla guarigione, del diabete.

Il trattamento rivoluzionario
Al centro di questa innovazione c'è una tecnica che utilizza le cellule adipose del paziente stesso per generare cellule insulari produttrici di insulina . Queste cellule ingegnerizzate vengono poi trapiantate nell'organismo, dove regolano naturalmente i livelli di glicemia . Poiché le cellule sono autologhe (derivate dalla stessa persona), non vi è alcun rischio di rigetto immunitario e i pazienti non necessitano di immunosoppressori.

I primi test hanno prodotto risultati sorprendenti:

Una donna di 25 anni affetta da diabete di tipo 1 ha smesso completamente di assumere insulina entro 75 giorni .
Un uomo di 59 anni con diabete di tipo 2 ha smesso di prendere insulina in sole 11 settimane . Un anno dopo, non assume più alcun farmaco.
Come funziona
Questa terapia sfrutta la tecnologia delle cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) , un metodo che riprogramma le cellule adulte affinché si comportino come cellule staminali embrionali. Gli scienziati poi inducono queste cellule a trasformarsi in cellule insulari, che il pancreas utilizza per produrre insulina.

In sostanza, il processo ricostruisce il pancreas diabetico dall'interno verso l'esterno, senza bisogno di donatori di organi, farmaci immunosoppressori o terapia insulinica permanente.

Perché questo potrebbe cambiare tutto
Le implicazioni di una cura efficace e scalabile per il diabete sono enormi:

Niente più iniezioni o pompe di insulina.
Riduzione del rischio di insufficienza renale, cecità e amputazioni dovute al diabete non gestito.
Miliardi risparmiati sui costi sanitari a lungo termine .
Per i paesi gravati da tassi crescenti di diabete, questa terapia potrebbe significare meno ricoveri ospedalieri, una migliore qualità della vita e una drastica riduzione dei costi di gestione delle malattie croniche.
Il problema da 20 miliardi di dollari
Mentre la comunità medica celebra la notizia, l'industria farmaceutica è meno entusiasta . Solo negli Stati Uniti, le vendite di insulina generano oltre 20 miliardi di dollari all'anno . Le aziende hanno pochi incentivi a promuovere una cura una tantum quando traggono profitto da un trattamento quotidiano e duraturo.

Gli addetti ai lavori avvertono che tali innovazioni incontreranno forti resistenze, tra cui:

Ostacoli normativi e ritardi da parte delle agenzie fortemente influenzati dalle lobby farmaceutiche.
Soppressione o screditamento dei risultati di ricerche che minacciano i modelli di profitto esistenti.
Guerre sui brevetti e blocchi legali per ritardare o controllare l'accesso a nuove terapie.
Tensioni globali e disuguaglianze nell'assistenza sanitaria
Il fatto che questa innovazione provenga dalla Cina aggiunge una dimensione geopolitica. Con l' Occidente tradizionalmente leader nello sviluppo farmaceutico , una cura cinese potrebbe sconvolgere l'equilibrio di influenza nella salute globale.

Inoltre, se l'accesso fosse limitato in alcuni paesi a causa di pressioni politiche, normative o economiche, milioni di pazienti potrebbero essere lasciati indietro , continuando a pagare prezzi esorbitanti per l'insulina anche quando esiste una cura funzionale.

Cauto ottimismo
Nonostante le promesse, i ricercatori sottolineano la necessità di studi clinici più ampi e di un monitoraggio a lungo termine. Restano tuttavia alcuni interrogativi:

Gli isolotti derivati ​​dalle cellule staminali continueranno a funzionare indefinitamente?
Questa terapia può essere adattata alla produzione e alla distribuzione di massa?
Quali sono le implicazioni per la sicurezza a lungo termine?
La National Medical Products Administration cinese sta accelerando la fase successiva delle sperimentazioni, mentre i ricercatori internazionali stanno già cercando collaborazioni.
Il futuro del diabete
Se avrà successo, questa terapia potrebbe segnare l' inizio della fine del diabete così come lo conosciamo. Ma la strada da percorrere non richiederà solo convalida scientifica: richiederà coraggio politico , chiarezza etica e sostegno dei consumatori per superare la resistenza dei giganti del settore ormai consolidati.

Ciò che accadrà in futuro potrebbe dipendere meno dagli scienziati e più dalla pressione pubblica . Gruppi di sostegno , comunità di pazienti e media indipendenti svolgeranno un ruolo cruciale nel mantenere questa svolta sotto i riflettori. Se un numero sufficiente di voci chiederà trasparenza , accessibilità e urgenza , questa terapia potrebbe trasformarsi da cura soppressa a standard globale , ridefinendo non solo la cura del diabete, ma anche l'equilibrio di potere tra innovazione e industria .

Conclusione
Questa svolta ci costringe a confrontarci con una dura verità: l'assistenza sanitaria moderna non è sempre progettata per dare priorità alle cure . Per decenni, a milioni di persone è stato detto di gestire, non superare, la propria condizione, alimentando un settore basato su prescrizioni ricorrenti , visite mediche di routine e dipendenza per tutta la vita . Una cura mette in discussione questo modello alla radice.

Questa non è solo una storia medica : è un punto cruciale nella continua lotta tra salute pubblica e profitto aziendale . Mentre il mondo osserva attentamente, una domanda incombe:

L'umanità accoglierà la cura o verrà sepolta sotto la burocrazia e l'avidità?

https://engineerine.com/chinas-groundbreaking-diabetes-breakthroug/

16/03/2025



"COSÌ LE PERCENTUALI DI GUARIGIONE DAL TUMORE ALLA PROSTATA SONO ALTISSIME" | GIUSEPPE DI BELLA

Il tumore alla prostata colpisce molti uomini ogni anno, una terapia non transitoria, ma che porta a una guarigione definitiva è possibile.
Pubblicazioni, studi su centinaia di casi, sono analizzati dal Dottor Giuseppe Di Bella: "Con molta prudenza e con molta accortezza possiamo fare una proposta terapeutica basata sul dato scientifico verificabile e sulla logica, sulla razionalità, sulla e sulla molecolare. La in campo oncologico è il tipo di che sta dando in assoluto la migliore risposta alla concezione terapeutica di mio padre "



https://www.youtube.com/watch?v=sdop1cHbLoM

09/03/2025

che prima e poi il figlio Giuseppe avevano segnalato molto tempo prima dello studio attuale >|<

ANNUNCIATA SCOPERTA SULL'AGGRESSIVITÀ DEI TUMORI: "MA ERA SCRITTO NEL METODO DI BELLA DA DECENNI"

Ha fatto un gran rumore la scoperta di un team di scienziati italiani di questi giorni. Uno studio pubblicato su ha rivelato cellule “ ” che rendono i molto più aggressivi. Queste cellule hanno la capacità di trasformarsi e adattarsi, contribuendo alla crescita e alla diffusione del . La ricerca a firma di studiosi italiani del ( , ), provenienti dall’ del Sacro Cuore, evidenzia come queste cellule possano mutare rapidamente, rendendo i tumori più resistenti alle convenzionali. Questa scoperta apre nuove prospettive per lo sviluppo di trattamenti mirati a bloccare il meccanismo di trasformazione di queste cellule, potenzialmente migliorando l’efficacia delle . Ma è anche una scoperta che a era notissima sin dai primi anni di studio del , relegato a cura privata non riconosciuta dopo la sperimentazione poco ortodossa condotta alla fine del secolo.

Il dottor Giuseppe , che ne ha preso le redini dai primi anni del 2000, ha spiegato perché ai nostri microfoni:

"Questa è una ulteriore conferma dell'impostazione basilare della cura di mio padre. Questo concetto è ampiamente previsto, ampiamente documentato e ampiamente curato. Nella terapia, che è una multiterapia proprio per la quantità di reazioni vitali mutate, cambiate, Un elemento cardine è questo, insieme all'altro elemento cardine parliamo di obiettivi strategici, del meccanismo di proliferazione delle .

La terapia di Bella, sin dall'inizio, ha individuato come obiettivi proprio le . Le hanno anche battezzate diversamente, le chiamano anche " ". Queste cellule mutanti non sono altro che la risultante di un sistema di difesa noto da molti anni e pubblicato da noi, battezzato da un ricercatore, , un biologo molecolare, e chiamato " ": le nostre cellule lo hanno ereditato dai e lo hanno silenziato, in pratica lo hanno represso ma non soppresso. In situazioni particolari di stress si riappropriano di questo sistema di sopravvivenza, che rappresenta il pericolo massimo del tumore"

https://www.youtube.com/watch?v=R9_6bJrkT7w&ab_channel=RadioRadioTV

  “VITAMINA C AD ALTE DOSI IN VENA RADDOPPIA  LA SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI CON CANCRO AL PANCREAS: STUDIO CLINICO”di Ma...
26/11/2024



“VITAMINA C AD ALTE DOSI IN VENA RADDOPPIA LA SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI CON CANCRO AL PANCREAS: STUDIO CLINICO”

di Maurizio Blondet 26 Novembre 2024

Ricordo che per la colpa di aver adottato questa terapia, l’Ordine dei Medici ha radiato il dottor Paolo Rossaro
Rossaro Paolo – http://www.paolorossaro.it
che curò anche me dal K al polmone Una vera persecuzione contro il medico migliore, dedicato e umano che abbia conosciuto, onde ridurlo alla miseria. Ma soprattutto un divieto che, con l’intimidazione implicita agli altri medici, ha impedito la diffusione della terapia ascorbica in vena, la cui efficacia ha stupito – e lo dichiarano – i ricercatori anglo di cui pubblichiamo lo studio. Un atto di oscurantismo della scienzah che ovviamente protegge le chemioterapie, costosissime e ben pagate dai servizi sanitari pubblici….. Speriamo che questo studio estero faccia cadere il divieto; speranza attenuata dal fatto che a raccomandare il metodo fu Linus Pauling (1901-1999) , premio Nobel, un mezzo secolo fa. Ogni tanto la terapia viene riscoperta,…
L’aspettativa di vita con la sola chemioterapia è di otto mesi, mentre l’aggiunta di alte dosi di vitamina C per via endovenosa ha portato a 16 mesi di sopravvivenza.
Michelle Miller
Secondo uno studio clinico condotto su pazienti affetti da tumore al pancreas, l’aggiunta di dosi elevate di vitamina C a un regime di trattamento contro il cancro potrebbe raddoppiare la sopravvivenza.
Generalmente diagnosticato in fase avanzata, il cancro al pancreas ha una prognosi infausta e lascia ai pazienti opzioni terapeutiche limitate: la maggior parte sopravvive solo otto mesi con la chemioterapia standard.
“Quando abbiamo iniziato la sperimentazione, pensavamo che sarebbe stato un successo se fossimo arrivati a 12 mesi di sopravvivenza, ma abbiamo raddoppiato la sopravvivenza complessiva a 16 mesi”, ha affermato in una nota stampa l’autore principale dello studio, il dott. Joe Cullen, professore di chirurgia e radioterapia presso l’Università dell’Iowa .
“I risultati sono stati così forti … che siamo riusciti a interrompere la sperimentazione in anticipo.”
Pubblicato nel numero di novembre di Redox Biology, lo studio suggerisce che dosi elevate di vitamina C potrebbero non solo aiutare a rallentare o addirittura uccidere le cellule tumorali, ma anche a ridurre la sofferenza fisica dei pazienti sottoposti a chemioterapia.
Migliore tolleranza e minori effetti collaterali
Lo studio di fase 2 ha mostrato che 34 pazienti con cancro al pancreas metastatico in stadio 4 sottoposti sia a chemioterapia sia a vitamina C ad alto dosaggio sono sopravvissuti in media per 16 mesi, il doppio degli otto mesi osservati in quelli trattati con sola chemioterapia. Oltre al beneficio in termini di sopravvivenza, i pazienti che hanno ricevuto vitamina C hanno manifestato meno effetti collaterali e hanno potuto completare più cicli di trattamento senza ritardi o riduzioni della dose.
“Non solo aumenta la sopravvivenza complessiva, ma i pazienti sembrano sentirsi meglio con il trattamento”, ha affermato Cullen.
Il regime chemioterapico comprendeva due farmaci: , che interferisce con la divisione delle cellule tumorali, e nab-paclitaxel , che impedisce alle cellule tumorali di replicarsi. Questi farmaci sono comunemente usati per trattare il cancro al pancreas, ma possono causare nausea e affaticamento e indebolire il sistema immunitario.
Secondo lo studio, la vitamina C sembra aiutare a proteggere le cellule sane da questi effetti collaterali riducendo lo stress ossidativo e l’infiammazione innescati dalla chemioterapia. Di conseguenza, i pazienti sono stati in grado di tollerare meglio il trattamento e continuare i loro cicli senza interruzioni.

https://www.maurizioblondet.it/vitamina-c-ad-alte-dosi-in-vena-raddoppia-la-sopravvivenza-dei-pazienti-con-cancro-al-pancreas-studio-clinico/

Questo è un tipico esempio di  : quando, senza volerlo, si dice la verità 😎😇>|<                                         ...
27/10/2024

Questo è un tipico esempio di : quando, senza volerlo, si dice la verità 😎😇>|<
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  Informazioni imperdibili dal mitico prof. Giuseppe Di Bella sulle: REAZIONI AUTOIMMUNI: COSA SUCCEDE NEL CORPO DURANTE...
20/10/2024



Informazioni imperdibili dal mitico prof. Giuseppe Di Bella sulle:

REAZIONI AUTOIMMUNI: COSA SUCCEDE NEL CORPO DURANTE GLI EFFETTI AVVERSI (E CHE FARE) ▷ DOTT. DI BELLA

Drew Weissman, premio Nobel 2023 per la medicina, pubblicò nel 2018 un articolo su Nature dal titolo "mRNA vaccines — a new era in vaccinology".
Insieme ai motivi per cui, a detta del Nobel, i vaccini sono novità dirimenti nel panorama scientifico, nell'articolo sono presenti anche i rischi che simili terapie possono comportare per chi vi venisse sottoposto. Parliamo di problemi nella stabilizzazione dell'interferone 1 e della possibilità di reazioni autoimmuni ed effetti autoaggressivi. "E hai detto niente, se parli di interferone 1 parli di tutte le immunità".
Nel corso della presentazione di "Prevenzione Antinfettiva e Oncologica", il nuovo lavoro del dott. Giuseppe , si è parlato anche delle reazioni avverse del vaccino Covid e della loro prevenzione.

Ma innanzitutto: perché il rischio è nello specifico sui vaccini mRNA?
"Coi vaccini tradizionali si andava a iniettare il virus depotenziato nell'organismo in modo che non potesse essere aggressivo. Ora invece c'è una proteina oltretutto protetta da fosfolipidi, quindi dura una vita. Questa può creare reazioni autoimmunitarie, perché le sue sequenze possono essere molto simili a sequenze amminoacidiche di proteine che hanno un ruolo fondamentale multiorgano". Facendo un esempio concreto, "c'è una proteina dei muscoli che si chiama titina: la spike produce anticorpi molto simili alla struttura della titina generando cardiopatia".

Allora come ovviare?
"Intanto bisognerebbe studiare il tipo di danno prodotto". Nel caso del cuore è utile ricorrere all'accoppiata "melatonina e coercitina che vanno a intervenire sull'endotelio vasale", cioè sulle pareti interne generando fluidità nella circolazione.

https://www.youtube.com/watch?v=ZarpTHoGbXU&t=0s&ab_channel=RadioRadioTV

"Voglio che sappiate innanzitutto che ho vissuto la mia vita felicemente e l'ho vissuta da semplice uomo, con momenti di...
11/10/2024

"Voglio che sappiate innanzitutto che ho vissuto la mia vita felicemente e l'ho vissuta da semplice uomo, con momenti di gioia e momenti difficili, con la voglia di fare bene riuscendoci a volte e a volte fallendo.
Fin da bambino la progeria ha segnato profondamente la mia vita" e sebbene fosse "una parte piccolissima di quello che sono non posso negare che ha influenzato molto la mia vita quotidiana e le mie scelte. Sicuramente molti diranno che ho perso la mia battaglia contro la malattia, non ascoltate.
Non c'è stata mai una battaglia da combattere ma una vita da abbracciare, con le sue difficoltà: né premio né condanna, semplicemente un dono che mi è stato dato da Dio.
Piangete e festeggiate.
Se vorrete ricordarmi pregate e brindate anche alla mia e alla vostra salute, state allegri. Ho sempre amato stare in compagnia ed è per questo che vorrei essere ricordato.
Ps: state tranquilli, tutto questo è solo sonno arretrato"
- Sammy Basso -
........
Questo è stato l'ultimo messaggio, letto oggi durante le sue esequie. Sammy ha avuto un malore fatale la settimana scorsa mentre era insieme ai suoi amici in pizzeria. (Viste le tante Persone che muoiono per malore fatale, non posso non sospettare che possa essere l'ennesimo caso di effetto avverso del farmaco genico usato contro la Covid, che Sammy, come altri, aveva assunto per 3 volte.
Per sua disposizione ha voluto che le esequie fossero rinviate per il tempo necessario, affinchè fossero compiuti una serie di esami e che i suoi organi fossero donati per la ricerca scientifica sulla sua malattia: la progeria.
Non so come ma ho la sensazione che un grande Uomo come si è dimostrato Sammy e che tanto ci ha insegnato, ha ragione a parlare di sonno arretrato.
E che la sua Anima, completato il suo compito in una vita breve seppur intensa, sia già pronta per trasmigrare in un altro corpo, in un'altra vita, continuando il cammino verso l'illuminazione. 💖>|<

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sammy-basso-parla-la-mamma_88653965-202402k.shtml

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sammy-basso-funerali-trezze-sul-brenta-vicenza_88741887-202402k.shtml

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