05/01/2024
Il primo contatto tra il medico chirurgo e paziente riveste sempre un’importanza fondamentale, ciò permette infatti di comprendere se si è arrivati a una calvizia per la quale altre terapie non possono raggiungere risultati soddisfacenti e se è quindi opportuno utilizzare la chirurgia. Dal IV stadio della scala di Hamilton la chirurgia è solitamente la soluzione migliore, anche se è opportuno specificare che le scale di classificazione dell’alopecia sono indicative e che ogni caso deve essere analizzato singolarmente.
Affinché l’intervento avvenga nel migliore dei modi è importante stabilizzare la caduta dei capelli. E’ inoltre compito del chirurgo essere realistico riguardo il percorso che il capello seguirà, in particolare ai pazienti più giovani, in cui ansie e speranze sono in genere molto pressanti, va illustrata l’effettiva evoluzione cui la capigliatura potrà avere nel corso della vita e come questo sia da considerare in fase di programmazione dell’autotrapianto. Ciò che terrorizza generalmente un ragazzo che perde i capelli non è la situazione presente ma quello che ha paura accadrà con l’avanzare degli anni.
Un bravo chirurgo consiglierà al paziente la strategia migliore senza promettere risultati miracolosi e poco realistici, bensì cercherà la soluzione giusta che meglio si adatta al paziente prendendo in considerazione l’età, il grado di calvizie, la densità, il colore e la qualità dei capelli dell’area donatrice.
Nel colloquio con il paziente il chirurgo solitamente ci tiene a sottolineare che la calvizia non è una malattia, ma un problema estetico e psicologico.
Durante il colloquio preliminare, il paziente sarà informato riguardo alcune importanti informazioni sulla tecnica che meglio si adatta alla propria capigliatura, su come prepararsi all’intervento, sul numero delle procedure che potranno essere necessarie, sui risultati che si otterranno e sulla stima realistica dei costi fisici ed economici.
Assicurarsi che le cure post trapianto vengano fatti da personale qualificato per avere una lunga durata del trapianto.