10/12/2025
LA GIOIA DI IERI
Un romanzo elegante in tre parti, che in quella centrale mi ha ricordato per certi versi il film “Perfetti sconosciuti”. Racconta il percorso di una donna alla ricerca di una nuova , cercando di accogliere tutto ciò che c’è e che arriva. Anna è una cinquantenne che vive con un cane, Mina, e all’inizio del libro, con Micol, 20 anni più giovane di lei, bellissima, intelligente, affezionata alla monogamia. Finita la storia con Davide, Anna ha perso i punti di riferimento. Incontra uomini e donne, va a letto con gli uni e con le altre. Odia le coppie in tutte le sue forme, e per tutti i suoi aspetti (monogamia, tradimenti, gelosia). Giura a se stessa e ai suoi amici che non permetterà più a nessuno di farle del male. Ma non sa come. “L’ potrebbe non riguardare due persone ma una piccola comunità, in cui si è liberi di entrare e uscire senza scacciare gli altri? E questo basterebbe a far sparire il dolore delle separazioni?” La di Anna si presenta, quindi, con una casa sempre aperta dove l’andirivieni fa da padrone. C’è Micol, ci sono gli amanti e le amanti, gli amici, una specie di comunità sgangherata che resiste ad ogni tipo di intemperie. E soprattutto ci sono i cani: la sua Mina, i cani incontrati per strada, e Frodo, dallo sguardo troppo umano, che il giorno in cui dovrebbe accoppiarsi con Mina, pensa invece di lanciarsi dalla terrazza. Ed è da lì che iniziano i tormenti di Anna. “…quello che stava per dirmi [guardandomi prima di lanciarsi] è che per me è finito il tempo nel quale le cose erano facili, comprensibili, come erano sempre state. In un modo che la ragione poteva domare. Stai per passare la linea, mi stava dicendo. Non te ne puoi accorgere, perché ci stai sopra, ma stai per passarla e dovrai imparare nuove regole…” Ecco che Anna si trasforma. E si inoltra in questa sua nuova condizione, passeggiando con Mina nella città semideserta del periodo della pandemia, schivando la nostalgia, salutando gli amori finiti e ritrovando chi torna sempre. “Perché anche quando la vita sembra secca e immobile, è ancora possibile che qualcosa, qualcuno, accada”.