Irina Boscagli

Irina Boscagli Pagina ufficiale di Dott.ssa Irina Boscagli, psicologa psicoterapeuta.

Psicologa psicoterapeuta a orientamento indirizzo fenomenologico-esistenziale, perfezionata in neuropsicologia clinica. Mi sono formata professionalmente in diversi ambiti, sviluppando competenze poliedriche che spaziano dalla gestione delle risorse umane alla comunicazione interpersonale, dal trattamento dello stress alla psico-oncologia. Grazie alla collaborazione con il "Punto di ascolto per coppie in crisi", ho inoltre maturato particolari expertise in materia di separazione e divorzio. Svolgo attività di consulenza psicologica e psicoterapia (individuale e di coppia) a Firenze e Prato con il modello pluralistico integrato, sintesi tra elementi di Gestalt, psicodinamici, di analisi transazionale, cognitivo-comportamentali, di terapia centrata sul cliente, appartenenti all'approccio biofunzionale corporeo e a quello sistemico-relazionale.

JARABICloza ha scritto un libriccino che dovrebbero leggere tutti. Non è per addetti ai lavori, lui stesso non lo è. E f...
25/10/2025

JARABI
Cloza ha scritto un libriccino che dovrebbero leggere tutti. Non è per addetti ai lavori, lui stesso non lo è. E forse proprio per questo, con un linguaggio semplice, ma autorevole, riportando anche evidenze scientifiche, parla della . E quindi della e dell’ . Cloza dice la “verità” dei fatti. È per questo che mi ha colpito, lo fa spiegando quanto viviamo in una società in cui si fanno tentativi di annullare la morte, considerandola qualcosa che sappiamo che esiste, ma che ci deve riguardare il più tardi possibile e quindi non facendoci davvero i conti. E in nome di questo anche i luoghi di cura e il personale sanitario non sono formati ad accompagnare le persone a morire. Infatti in ospedale si va per guarire e i medici considerano un fallimento la morte del paziente. Ciò comporta che l’approccio alla persona che se ne sta andando sarà fino alla fine rivolto e adatto a tenerla in vita, senza considerare i cambiamenti “fisiologici” che avvengono nel corpo di chi sta morendo, che, se trattati inadeguatamente, fanno soffrire anziché alleviare le presunte sofferenze di chi si sta lasciando la vita, ma che in realtà non sono tali. Questo sul piano organico. Poi c’è il piano psicologico che si confronta col terrore dell’idea della morte che trascina con sè la rimozione del . Infine, c’è quello spirituale che niente ha a che fare con quello religioso, ma anzi si intreccia con evidenze scientifiche. Su tutti e tre questi piani si può agire in modo da “comprendere” (tenere insieme) la morte all’interno della vita. E questo è possibile con l’amore. “Quando la persona che manca non sarà più fuori di noi, ma dentro di noi, allora sarà davvero possibile andare avanti. Portandola con noi e ricordandola e onorandola, ma senza più sentirci stretti nella morsa del . È l’amore che fa questo. L’amore che fa rinascere. Perché anche con la morte il filo invisibile che connette due persone non si spezza. È quell’energia calma che le sostiene e le ha sostenute anche quando fuori c’era il caos e le cose andavano in pezzi. Questo è il filo della vita, che prosegue anche quando l’altra persona non c’è più.”

La monsterina adansonii in studio si arrampica… Dimostrazione concreta che con un valido   si cresce bene e più forti….c...
20/10/2025

La monsterina adansonii in studio si arrampica…

Dimostrazione concreta che con un valido si cresce bene e più forti….con più e con maggior si guarda più in l’alto

Tommaso Codignola, docente di storia e filosofia di un liceo fiorentino, ha scritto questo librino che ho divorato perch...
19/10/2025

Tommaso Codignola, docente di storia e filosofia di un liceo fiorentino, ha scritto questo librino che ho divorato perché fa riflettere e dice tanta verità: a un mondo sempre più eccessivo di informazioni e di stimoli corrisponde un’interiorità sempre più scarna, deprivata, fragile e anche arrabbiata. Ma qualcosa possiamo fare…

“…se tornassimo a concedere un po’ più di alla , alla e alla , se ci convincessimo che, raggiunta una certa soglia, i nostri non hanno molto a che fare con quantità e accumulo, se integrassimo il principio dell’ del soggetto con la riscoperta e la cura di eteronomie positive, non da status e consumi, ma da e , se abbandonassimo la concezione di una natura umana come macchina egoistica, se mettessimo meglio a fuoco che la ricerca della non ci reprime, ma ci realizza e ci fa fiorire, e infine che in una prospettiva scientifica la distruzione reciproca e la guerra non sono un destino di specie, ma un’opzione che possiamo disinnescare, la diventerebbe un luogo migliore in cui vivere più adatto a generare profonde, aperte e creative.”

12/10/2025

“Tornerà la Primavera” un libro di presentato al da .lobreglio

INTERMEZZOSally Rooney in questo suo ultimo romanzo ha dato il meglio di sè. La scrittura della giovane autrice è cresci...
10/10/2025

INTERMEZZO

Sally Rooney in questo suo ultimo romanzo ha dato il meglio di sè. La scrittura della giovane autrice è cresciuta, lasciando spazio alla profondità dei personaggi e a una narrazione ancora più incisiva rispetto alle sue opere precedenti.

È la storia di due fratelli, Peter avvocato di 32 anni e Ivan campione di scacchi di 22, che hanno perso il padre poco prima che il libro inizi. È la storia che sta nel mezzo tra l’evento luttuoso e il ritrovarsi fratelli. È l’intermezzo in cui si dipanano le inquietudini, le sofferenze, i nuovi incontri, le storie d’amore e d’amicizia di due giovani uomini alle prese con inizio sancito da una fine, la perdita del padre.

“…ora che l’evento è passato, il funerale, le varie cerimonie, resta solo la perdita, che non può essere sanata. L’evento è finito, l’evento è stato superato, ma la perdita è appena cominciata. Ogni giorno diventa più profonda, sempre più cose vengono dimenticate, e sempre meno cose sono conosciute con certezza. E niente riporterà mai indietro suo padre dalla sfera della memoria, nel rassicurante mondo concreto della realtà materiale, dei fatti tangibili e specifici: e come, come è possibile accettare questo, o anche solo capire che cosa significa?”.

Poi c’è il ruolo delle donne. Margaret, giovane donna estremamente poetica che arriva quasi magicamente nella vita di Ivan. Sylvia e Naomi, le due donne di Peter che non senza tormenti accetterà di tenere con sè entrambe, Christine la madre. Un femminile ben delineato che non potrebbe che uscire dalla penna di una donna.

Confesso di aver amato molto il personaggio di Ivan, più del fratello . Ma di Peter ho apprezzato ciò che fa nelle ultime pagine. È per mano sua l’epilogo del romanzo. Chapeu!

Verticale… Orizzontale…Salire…. So-stare…Scoprire… Resistere…Camminare… Radicarsi…Fidandosi del processo… sempre
22/08/2025

Verticale… Orizzontale…
Salire…. So-stare…
Scoprire… Resistere…
Camminare… Radicarsi…

Fidandosi del processo… sempre

“Storia e pratica del silenzio” Remo Bassetti
21/08/2025

“Storia e pratica del silenzio” Remo Bassetti

LA VITA ACCADEUn romanzo scritto bene, da uno scrittore,  Alberto Pellai, che è anche   e si sente. Racconta la storia d...
19/08/2025

LA VITA ACCADE

Un romanzo scritto bene, da uno scrittore, Alberto Pellai, che è anche e si sente. Racconta la storia di Paolo: il suo presente (dall’inizio alla fine si susseguono le ore in cui Chiara, sua moglie, dà alla luce Tommaso, il loro primo figlio), e il suo passato (dall’inizio alla fine si racconta ciò che ha vissuto da quando è nato all’incontro con Chiara e oltre).

Un libro sulle maschili, sulla difficoltà degli uomini a dare voce al loro mondo emotivo che esprimono erigendo “muri di Berlino” o compiendo atti scellerati (“…il cuore dell’uomo, quando è tormentato, impazzisce e muove i nostri gesti senza alcun copione prestabilito, facendo accadere a volte il peggio…”).
Un libro sulla , sul ruolo dei padri, biologici, acquisiti, spirituali…
Un libro sul potere trasformativo degli , quelli autentici, quelli che fanno iniziare a davvero rinunciando alla maschera che ci si è costruiti per sopravvivere (“Sperimentare la disponibilità emotiva dell’altro significa potersi ripensare, sempre. Nel bene e nel male…”).
Un libro sul (“Chi impara a non dimenticare vivendo in libertà può avvicinarsi alla persona che di tutti quei ricordi è stata causa e guardarla negli occhi, per dirle: ti libero grazie alla forza della mia libertà. Io di do il mio perdono…È mio. E io te lo regalo…”).

Perché spesso “siamo vittime della nostra incapacità di alzare lo sguardo. Sbagliamo e poi sbagliamo e poi sbagliamo ancora. Ma in mezzo ai nostri errori, l’unico errore che non dobbiamo fare è non diventare noi stessi un errore”.
E “aprire la porta, lasciare entrare. Anche se non sai con certezza chi è, che cosa dirà, cosa farà di te, della tua vita, delle tue certezze” è l’unico modo per accogliere noi stessi.


MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINONew York - 2003Oskar, un bambino di 9 anni, ha perso il   l’11 Settembre 2001 nell’ a...
12/08/2025

MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO
New York - 2003
Oskar, un bambino di 9 anni, ha perso il l’11 Settembre 2001 nell’ attacco alle Torri Gemelle.
La storia si dipana tra i tentativi che Oskar fa di interpretazione dei messaggi lasciati in segreteria dal padre che rassicuravano sul fatto che lui non fosse in pericolo e il cercare cosa aprisse una chiave che il bambino trova tra le sue cose in una busta insieme al nome Black. Per non farsi schiacciare dal che “il giorno più brutto” gli ha provocato, si aggrappa a questi due elementi (la chiave e il nome Black) per tentare di riallacciare il rapporto interrotto col padre e per compensare un vuoto affettivo che neppure la madre, almeno inizialmente, riesce a colmare e da cui faticosamente riesce a farsi consolare. Inizia, così, la ricerca nella città del misterioso signor Black. Un percorso ricco di incontri stravaganti, particolari, in cui Oskar è guidato dalla ricerca della Verità.
Sullo sfondo si dipanano le storie dei nonni paterni di Oskar, fuggiti dal bombardamento di Dresda, le cui vite sono state profondamente segnate dalla guerra. Il nonno che non parla, ma comunica scrivendo su quaderni e risponde mostrando i palmi tatuati delle mani, SÌ sulla sinistra, NO sulla destra. La nonna che ha voluto sposarlo pur sapendo che era innamorato della sorella e che dice di avere “gli occhi guasti”.
Persone, Oskar compreso, che invitano a chiedersi cosa significa avere una normale. Questa è una delle domande che questo romanzo porta a chiedersi. Ognuno cerca di raggiungere un che gli consenta di andare avanti e tutti abbiamo bisogno di uno scopo. “Perché la vita è fatta così, va sempre avanti, nonostante ci sembri impossibile, nonostante tutto”. È questo il messaggio che più di tutti emerge dal libro, a mio avviso.
È un romanzo in cui il dolore è il sottofondo, ma Oskar, narratore eccezionale, trasporta il lettore nel suo mondo di invenzioni fantastiche riuscendo anche a farlo sorridere a volte con la crudezza che la ricerca della pura Verità rivela.

LE NOSTRE SPERANZELondra, anni ‘90 - 2018. Hannah, Cate, Lissa.Tre amiche, le loro  , i loro  , i loro  , i loro  , le l...
04/08/2025

LE NOSTRE SPERANZE

Londra, anni ‘90 - 2018.
Hannah, Cate, Lissa.
Tre amiche, le loro , i loro , i loro , i loro , le loro …
Ognuna ha raggiunto obiettivi che l’altra desiderava, “in un’asimmetria dei che increspa le loro relazioni a volte anche in modo tempestoso”.
È un libro al femminile dove il tema del materno, declinato dal punto di vista di chi diventa e di chi resta , è centrale, proponendo il superamento dei ruoli sociali predefiniti e la costruzione di un’ femminile libera. Le protagoniste come figlie, madri, professioniste, amiche, mogli, amanti, non hanno ruoli in cui accomodarsi, costruiscono la loro identità “navigando a vista”, perché essa non è precostituita, “si trova in quel limbo sottile di terra fra le speranze e la realtà, fatto di sogni, desideri e dolori in cui si gioca tutta la vita”.
Sono pagine che tengono compagnia in un andirivieni temporale che tiene per mano dall’inizio alla fine. È un romanzo sulla in cui la e la s’incontrano in un punto cruciale e finale del libro, da cui tutto ricomincia…

“Se le nostre menti diventeranno fredde, crudeli e capaci di far del male agli altri senza alcun rimorso, scoppierà la  ...
01/06/2025

“Se le nostre menti diventeranno fredde, crudeli e capaci di far del male agli altri senza alcun rimorso, scoppierà la e l’ si deteriorerà. Neppure il più brillante sistema politico potrà salvare il mondo se gli esseri umani continueranno a perseguire uno stile di vita basato sulla . La e la dipendono da come noi, cittadini del , lavoriamo sulla nostra . Non sfuggendo alle vicissitudini della , ma aprendoci a esse senza paura, abbiamo la possibilità non solo di la nostra esistenza, ma anche di aiutare a trasformare la Terra.”

Pema Chödron “Vivi nella bellezza”

Mai come in questo periodo storico parole come queste risuonano e spingono a riflettere!

Prendo in prestito le parole (e la foto) di una grande persona,  , per esprimere quello che è anche il mio sentire.“Non ...
08/05/2025

Prendo in prestito le parole (e la foto) di una grande persona, , per esprimere quello che è anche il mio sentire.

“Non lo so se è l’età che forse mi gioca brutti scherzi e mi inzuppa di malinconia, ma gli echi di questo mondo mi fanno paura.
E non si tratta più di difendere la bellezza, come più o meno abbiamo tentato di fare, qui si tratta di Resistenza.
Non trovo altro termine, resistere all’orrore e a questa disumanizzazione progressiva. Restando sempre più umani, sempre meno indifferenti. Dicendoci che tutto ci riguarda e che non siamo al sicuro, manco per nulla, che non ci sono figli di serie A e figli sacrificabili. Che il solo averlo pensato ci pone di diritto in uno spazio che non è nemmeno delle bestie, esseri puri loro. Forse più che lasciare un pianeta migliore ai nostri figli, è arrivato il momento di ripartire dall’uomo e di lasciare dei figli migliori per questo pianeta.
Oggi non rido, no.

Vorrei saperli tutti a giocare i bambini del mondo, a decidere nella noia cosa possono diventare. E noi a guardarli, da lontano ma non troppo. Come a dire: ci sono, prova ad essere quello che vuoi. Io sono qui.”

Indirizzo

Via Francesco Baracca, 25/r Firenze
Florence
50127

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

Telefono

+393487769607

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