IAAPs International Association for Art and Psychology

IAAPs International Association for Art and Psychology L' IAAPs si rivolge a tutti coloro che, a vario titolo, intendono contribuire a diffondere la cultura nell’ambito delle relazioni tra arte e psicologia

08/10/2025

La cooperativa del teatro danza lo specchio presenta... Il rimedio di Talion liberamente tratto dall'omonimo romanzo.

Gli Artisti di Monte Mario coordinati dalla nostra socia Dafne Crocella:L’11 ottobre a Casacaenda (in Molise) ci sarà al...
08/10/2025

Gli Artisti di Monte Mario coordinati dalla nostra socia Dafne Crocella:

L’11 ottobre a Casacaenda (in Molise) ci sarà alle 11.00 alla Galleria Libertucci la cerimonia di consegna dei cataloghi della mostra Pannistesi con un intervento speciale sulla Lenzuolata Basagliana del Collettivo degli Artisti di Monte Mario.

Presentazione del Catalogo “Paesaggio, Paesaggi: pannistesi” Sabato 11 ottobre 2025, ore 11MAACK – Museo all’Aperto d’Arte Contemporanea Kalenarte Sala “Il filo di Achille Pace” – Galleria Franco Libertucci Comune di Casacalenda (CB)

https://www.calabriadirettanews.com/2025/09/21/26-settembre-lo-specchio-illumina-montalto-uffugo-con-uno-spettacolo-che-...
23/09/2025

https://www.calabriadirettanews.com/2025/09/21/26-settembre-lo-specchio-illumina-montalto-uffugo-con-uno-spettacolo-che-tocca-il-cuore/
Compagnia di teatro-danza ”Lo Specchio”
Il rimedio di Talion
26 settembre 2025
Duomo di Santa Maria della Serra, Montalto Uffugo (CS)
La dr.ssa Caterina Calomino promuove da diversi anni la danzamovimentoterapia presso il centro Diurno di Montalto Uffufo (Cs). Avendo sperimentato, terapeuti e pazienti, che nella vita ci si riflette l’uno nell’altro, come in uno specchio hanno dato vita assieme alla Compagnia di teatro-danza Lo Specchio. I temi della paura, della chiusura, ma anche della speranza che avevano segnato il “covid time” erano stati rappresentati nello spettacolo “La vita con Noi” che è stato dapprima realizzato e proiettato come video. e successivamente è andato in scena all’Auditorium “Guarasci” di Cosenza. La Compagnia porta ora in scena “Il rimedio di Talion”. Il testo che ispira il nuovo lavoro teatrale ha per protagonista Liriel. È un ragazzo speciale e definirlo come “Elfo” è un modo per segnalare che appartiene ad un mondo Altro, senza connotare tale condizione speciale come una disabilità. La sua esperienza particolarmente intensa e sinestesica del mondo che lo circonda rende oggettivamente difficoltosi i suoi rapporti sociali e lo porta ad una chiusura difensiva. Gli attori della Compagnia, tutti variamente speciali come Liriel, possono comprendere le sue potenzialità e le criticità, perché le vivono a fior di pelle. Mettendo in scena “Il rimedio di Talion”, identificandosi con il protagonista e rappresentando collettivamente tutto lo spettro e le vicissitudini del suo essere speciale ci offrono una significativa testimonianza che esiste un’ alternativa al basso profilo e ai corsi di educazione comportamentale. L’espressione creativa può essere un “rimedio speciale” che alimenta il dialogo ed una salutare convivialità psichica. LIRIEL ha trovato nella “Compagnia Lo specchio”, un gruppo di amici che si possono rispecchiare in lui e prendersi cura dei suoi e dei loro bisogni, sulla scia dei versi di Battiato: “Ti proteggerò dai turbamenti che… incontrerai per la tua via…./Ti salverò da ogni malinconia /Perché sei un essere speciale/ Avrò cura di te/Io sì, che avrò cura di te”. La “Compagnia Lo specchio” offre un’ulteriore testimonianza di come l’esperienza di teatro danza possa essere un poetico ed efficace modo di “aver cura” attraverso l’espressione e la comprensione della bellezza. L’evento ha il patrocinio di diverse Istituzioni, Enti e Associazioni, tra cui IAAPs che confermerà la sua vicinanza “speciale” attraverso un video messaggio del presidente Roberto Boccalon

Il Duomo di Santa Maria della Serra sarà il palcoscenico di un evento unico, dove l'arte incontra la vita per superare le barriere

Si aggiungono alla lista dei Luoghi del Belsentire anche leGROTTE DI SAN MICHELE in quel di Santarcangelo di Romagna!Il ...
21/09/2025

Si aggiungono alla lista dei Luoghi del Belsentire anche le
GROTTE DI SAN MICHELE in quel di Santarcangelo di Romagna!

Il 28 settembre,alle ore 16,
nell'ambito della edizione 2025 di Gazzòtt
apposizione
della targa attestante la qualifica di
LUOGO DEL BELSENTIRE
alle GROTTE DI SAN MICHELE

Gazòtt.
Seconda edizione
Rassegna annuale dedicata ad eventi sonori nell’ambito della Fiera di San Michele in Santarcangelo di Romagna ed è curata da Emiliano Battistini e Anton Roca.
Tradizionalmente dedicata al mondo della caccia e dei richiami per svolgere tale attività venatoria, dal 2024 e grazie al interesse degli operatori di Blunautilus, ente che organizza la Fiera in collaborazione con la Pro Loco ed il Comune di Santarcangelo, è stato possibile evolvere tale attività verso un nuovo ambito dedicato alla ricerca sonora. In particolare, accogliendo artisti il cui lavoro è ispirato dal canto degli uccelli.
Un cambio di paradigma in accordo con una rinnovata sensibilità rispettosa dell’ambiente e del patrimonio sonoro immateriale..
Per l’edizione 2025 di Gazòtt, in collaborazione con Prolo Loco di Santarcangelo e Blunautilus, è stata scelta la performance UIT dell’artista Daniela Cattivelli.

PROGRAMMA
Ore 16:00
Inaugurazione del Luogo del Belsentire Grotte di San Michele
Ore 16:30 e 17:30
UIT di Daniela Cattivelli
Sound performance per richiami per uccelli e live electronics


“I LUOGHI DEL BELSENTIRE”
è un progetto nato in ambito FKL con il quale collaborano l’Associazione culturale Artéco, Vigevano WEB, l’associazione culturale CREA.
Il progetto ha ottenuto il finanziamento dal Ministero della Cultura per l’anno in corso.

Contestualmente alla comunicazione di questo evento di presentazione a Porchiano del Monte mandiamo a tutte e tutti l’invito a consultare il sito, a leggere il progetto e , se siete interessate o interessati, a parteciparvi attivamente.

Il progetto “I luoghi del Belsentire” vuole valorizzare particolari luoghi nel territorio italiano in virtù del loro aspetto acustico, e prevede la costruzione di una mappa sul territorio nazionale di luoghi il cui aspetto acustico venga segnalato come meritevole di attenzione.
Luoghi da visitare affinché siano ascoltati.
Sono luoghi di cui e del cui aspetto acustico ci si prende cura, sia cercando di preservarne le caratteristiche, sia studiandole, sia esaltandole, o anche rendendo i luoghi stessi palcoscenico per eventi e pubblicazioni che sfruttino, enfatizzino o promuovano l’acustica del luogo, oppure il luogo per la sua acustica.
Tali luoghi possono dunque diventare attrattivi.
Nei luoghi segnalati possono essere organizzati eventi, situazioni di ascolto collettivo (passeggiate sonore o altro) o essere anche proposti per un ascolto intimo ed individuale.


“I Luoghi del Belsentire” si rivolge a Istituzioni locali, Comuni ed Enti culturali, ma anche e soprattutto ad Associazioni o anche singole persone
Si potrà partecipare in questo modo alla costituzione di un primo percorso a carattere nazionale che veda nelle particolarità sonore dei luoghi dei punti di attrazione anche turistica e culturale. C’è bisogno, per questo, del coinvolgimento attivo di tutti quei soggetti che siano sensibili alla valorizzazione della cultura dell’ascolto che segnalino luoghi dei quali possano prendersi cura o lo stiano già facendo.
Il sito, ancora provvisorio è consultabile a questo indirizzo
https://www.luoghidelbelsentire.it

21/09/2025

Come iniziamo a scrivere il post per promuovere l'invito a un evento decisamente straordinario?

Potrei iniziare col dirvi che ho sin da subito amato l'energia, la storia di come è nato questo festival e di come sia cresciuto.
Un progetto nato dal basso, dal cuore e dal sudore della pelle, di quelli in cui si respira coraggio e libertà.
Energia. Visione. Speranza.

Potrei iniziare dicendovi di Marco Cavallo, il cavallo blu che ci insegna a essere liberi, che sarà ospite di questo evento.

Potrei iniziare dicendo che non si scrive la notte.
Anche se a volte è l'unico momento in cui sono solo con me stesso, in quello spazio magico del "mentre tutti dormono".

Ma ho deciso di iniziare col botto, andando dritto al cuore della notizia.
Siete pronti?

Questa'anno sarò ospite all' InSania Fest che si terrà a LAtina, tra Cori e Cisterna.
3 date per 3 diversi incontri:
📷𝟐𝟕/𝟎𝟗 𝐚 𝐂𝐨𝐫𝐢 > Chiostro Sant'Oliva, ore 18:00 con la mostra "Follia, sostantivo femminile."
🎭 𝟐𝟖/𝟎𝟗 𝐚 𝐂𝐨𝐫𝐢 > InSania Fest Pride per il centro storico
🖼️ 𝟐𝟗/𝟎𝟗 𝐚 𝐂𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐋𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚 > Palazzo Caetani, ore 18:00 con la mostra "Reparto Donne Agitate".

Amici di Roma e non, vi aspetto a braccia aperte.
Sarà meraviglioso.
Questa è una splendida occasione per stare insieme.

IL 19 e 20 Settembre si è svolta la Web conferenceARTE BENESSERE E SALUTE. SAPERI IN CONNESSIONE.L’evento ha visto una l...
21/09/2025

IL 19 e 20 Settembre si è svolta la Web conference
ARTE BENESSERE E SALUTE. SAPERI IN CONNESSIONE.
L’evento ha visto una larga partecipazione. Aveva il Patrocinio di IAAPs, vedeva l’Associazione Affiliata ALAP tra gli organizzatori ed Enrico Marchi tra i relatori. Roberto Boccalon ha portato i saluti di IAAPs e sviluppato una breve riflessione di cui si riporta il testo.
“ La dichiarazione di Alma Ata nel settembre 1978 riconosce che: la salute è un diritto umano fondamentale; non è assenza di malattia, ma completo benessere fisico, mentale e sociale; è un risultato sociale; la sua realizzazione richiede il contributo di molti settori, oltre a quello sanitario. Attualmente, nel complesso, i sistemi sanitari sono più manchevoli di quelli esistenti nel 1978 per l’oggettivo impoverimento della rete di servizi pubblici, ma anche per la persistente insufficiente attenzione culturale alla integralità della salute e dei suoi fattori. Un salutare benessere richiede una creativa connessione di saperi che valorizzi anche lo spettro delle arti. Il corpus della medicina si è strutturato sull’orizzonte del teatro anatomico e delle sue rigide certezze. La letteratura e le arti da secoli ci hanno però indicato concordemente, come precisa W. Shakespeare, che “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. Anche la natura si inscrive in tale prospettiva. Una foto di microscopia elettronica evidenzia che le due eliche abbracciate del DNA sembrano isomorfe alle due figure abbracciate nel quadro di Klimt” Il bacio”. Le parole sono pietre miliari dell’avventura umana e strumenti preziosi per la sua narrazione: W. Shakespeare ammonisce: “Date parole al dolore: il dolore che non parla bisbiglia al cuore sovraccarico e gli ordina di spezzarsi.” Si va, lentamente, facendo strada la prospettiva di una medicina più narrativa. Talora però le parole, da sole, non bastano a contenere e comunicare immediatamente l'emozione e per dialogare si deve ricorrere ad altri codici espressivi. G. M. Edelman riconosce che la produzione estetica dal Neolitico ai giorni nostri è una struttura intermedia lungo la via del linguaggio, che garantisce un ponte tra l’esperienza del mondo e la sua pensabilità.

Le arti sono una risorsa preziosa nel to Cure e del to Care. Un paziente ricoverato per un grave scompenso psicotico disegna e poi nel colloquio descrive e commenta l’opera evidenziando il profilo di un pittore e un fantasma, colorato di giallo perché altrimenti non si vedrebbe, che si aggira in una grotta al buio tra cose vive e morte. Con una certa soddisfazione dice che il fantasma ad un certo punto si spiaccica contro la parete, così lo possiamo vedere. La vivace girandola di forme e colori, creata dall’impatto sembra richiamare la cifra di Mirò. Il paziente era privo di formazione culturale ed artistica. Non conosceva il mito della caverna di Platone, nè la pittura contemporanea. Attraverso un’immediata, prelogica narrazione iconica ha ha però potuto rappresentare il nodo fantasmatico che sottende l’espressione del sintomo psicopatologico, rendendone possibile una focalizzazione, una ridefinizione in senso maturativo ed una narrazione verbale. La realizzazione di un cartellone ha offerto ad un gruppo di adolescenti la possibilità di condensare iconicamente un’esperienza creativa poliennale e di riflettere su di essa. Dopo averlo portato in aula il loro prodotto ed averlo appeso alla parete, sopra la lavagna scrivono: “Un cartellone questo è stato il nostro prodotto; un cartellone che racchiude tutti i nostri ricordi, desideri, aspettative, delusioni e novità, ma soprattutto un po’ della nostra vita un po’ degli anni vissuti assieme” (E.);“Chi entrando in classe vede appeso alla parete quello striscione, che per la varietà dei colori potrebbe sembrare un manifesto pubblicitario, non immaginerà mai il lavoro che vi è dietro.Vederlo appeso là in alto era come vederci in uno specchio che rimandava la nostra immagine, la nostra storia” (S.).

Il paziente ricoverato e gli allievi di una classe liceale sembrano confermare l’affermazione di Susanne Langer:” L’opera d’arte è un simbolo non discorsivo che riesce ad articolare ciò che risulta ineffabile in termini verbali, essa esprime consapevolezza diretta, emozione, identità, la matrices del mentale”. I linguaggi delle arti possono accogliere, trasformare e rendere intellegibile il magma emotivo originario e inconsapevole. Essi si offrono come schermo su cui proiettare in modo immediato i profili del mondo interno e come specchio che facilita, all’interno di una relazione d’aiuto, un’interiorizzazione più consapevole di contenuti mentali primitivi ed il loro accesso al pensiero ed al linguaggio.

IAAPs, seguendo la rotta tracciata da Graziella Magherini, cerca di coniugare arte e salute in una prospettiva psicodinamica. Produzione e fruizione estetica possono essere preziose risorse, all’interno di diversi contesti operativi, perché la mediazione artistica aiuta a vedere da vicino, usando le parole di Lucio Dalla, “Come è profondo il mar“ del mondo interno di terapeuti e pazienti. Gaetano Benedetti riconosce che: “L’attività espressiva può diventare espressione della terapia, perché tanto il paziente che il suo terapeuta possono esperire nelle immagini e nei gesti delle fasi del comune percorso del processo interiore”. L’accostarsi a tale prospettiva, in una relazione d’aiuto, richiede di avere come bussola la consapevolezza che il linguaggio delle arti è un universo sconosciuto da esplorare con la curiosità dello straniero e la discrezione dell'ospite.

Marco Cavallo in viaggio.Agli inizi del ‘900 Cavaliere Azzurro era il nome della rivista di un gruppo di artisti, tra cu...
07/09/2025

Marco Cavallo in viaggio.

Agli inizi del ‘900 Cavaliere Azzurro era il nome della rivista di un gruppo di artisti, tra cui Kandinskij, e si caratterizza sin dall'inizio per la sua prospettiva cosmopolita e interdisciplinare aperta al senso lirico e gioioso della vita. Negli anni ’60/ ’70, si sviluppano in Italia esperienze pilota di deistituzionalizzazione creativo in cui l’emozione estetica viene valorizzata come risorsa promotrice del processo di umanizzazione. Franco. Basaglia è impegnato in un processo di radicale critica del paradigma asilare e dei processi di alienazione correlati. Dopo l’esperienza di Gorizia aveva assunto la direzione dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste dove apre le porte ad un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, guidati dallo scultore Vittorio Basaglia, suo cugino, e dal drammaturgo Giuliano Scabia. Nel Padiglione P, primo padiglione resosi libero dopo aver garantito una dignitosa soluzione abitativa ad un primo gruppo di ricoverati, viene organizzato un Laboratorio, dove gli artisti fanno arte. Basaglia aveva favorito tale inserzione creativa per facilitare il cambiamento, per accelerare la rinascita delle persone, delle loro emozioni, per cercare di riaprire il loro contatto con il mondo attraverso lo strumento dello stare insieme, costruendo qualcosa di artistico. La decisione di fare Marco Cavallo nacque da una serie di assemblee fatte con i degenti. Nell’ospedale psichiatrico di Trieste c'era un cavallo, chiamato da tutti Marco, utilizzato per il trasporto di ogni cosa tra i diversi padiglioni. Era molto amato dai pazienti ricoverati e anche quando fu sostituito dai mezzi meccanici nessuno si dimenticò di lui. Tutti erano preoccupati per la sua sorte, si temeva che, arrivato all’età del suo pensionamento, fosse destinato al macello. Con una richiesta corale al presidente della provincia si ottenne che si esprimesse riconoscenza a Marco Cavallo prendendosi cura di lui. La vicenda diviene un grande fattore di risveglio, individuale e collettivo e nasce l’idea di costruire la statua di un cavallo. Si crea un cerimoniale inclusivo attorno alla sua ideazione, ogni sera gli artisti fanno il giro di ogni reparto per annotare quello che era successo nel Laboratorio. Vittorio Basaglia e Giuliano Scabia, raccolgono le indicazioni, fatte a voce e poi scritte su fogli attaccati al muro, di coloro che ogni giorno entrano nel Laboratorio: “La pancia deve essere grossa per contenere tutti i desideri dei pazienti”, “Gli zoccoli forti per uscire di corsa da quelle mura”; “Gli occhi posti in alto per vedere lontano e non sbagliare strada”; “Il collo dritto e muscoloso per non doversi piegare mai”. Assi di legno sottili, grandi fogli di carta, colla, vernice, diventano man mano zampe, pancia, coda, criniera, testa, zoccoli, corpo di un grade cavallo azzurro di cartapesta. Il 25 febbraio 1973 Marco Cavallo esce dal manicomio per la sua prima uscita pubblica fino al colle di San Giusto. Per farlo uscire, viene abbattuto l’architrave del cancello d’ingresso e tutti, pazienti, terapeuti e cittadini vanno in una processione liberatoria fuori “dal manicomio”. Quel cavallo azzurro che con l’azione scenica ha offerto una forte forma di identificazione con l’immagine della libertà riconquistata dagli internati, da allora, ha fatto il giro del mondo. È diventato immagine-simbolo per pazienti e terapeuti, loro “guida” fuori dal labirinto dell’istituzione manicomiale e dai suoi variegati e cangianti profili, per riprendere e conservare contatti vitali, per ritornare “a veder le stelle”. Lo spirito di Marco Cavallo, negli scorsi anni, ha animato la campagna di sensibilizzazione che ha portato alla chiusura anche degli Ospedali psichiatrici.

Quest’anno il Forum Salute Mentale ha chiesto a Marco Cavallo di rimettersi in Viaggio per denunciare l'ingiustizia e l'inumanità dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), strutture che, per molti versi, ricordano gli OPG, ma che forse sono ancor più crudeli dal punto di vista umano. Perché qui non ci sono persone che hanno commesso reati, ma uomini e donne il cui unico "errore" è stato cercare una via di fuga dalla fame, dalla guerra, da un destino segnato. Chi è rinchiuso nei Cpr per legge è “un irregolare”. È un migrante, una persona che ha perso tutto e che ora perde anche la libertà e la dignità. I CPR sono l’emblema dell’ingiustizia sociale del nostro tempo: luoghi di detenzione senza colpe, di esclusione senza appello, di violenza istituzionale normalizzata. Tra settembre e ottobre, Marco Cavallo farà tappa a Milano, Roma, Gradisca, Palazzo San Gervasio, Bari e Brindisi, tra le altre destinazioni. In ogni città si terranno iniziative pubbliche, incontri e momenti di confronto, raccontati tappa dopo tappa sul Forum Salute Mentale e seguiti da giornalisti italiani e internazionali. Il regista Giovanni Cioni documenterà l’intero percorso per realizzare un film che custodisca e diffonda le voci raccolte lungo la strada. Durante il viaggio consegneremo alle persone trattenute nei CPR lettere scritte da chi sostiene l’iniziativa, per portare loro un messaggio di vicinanza e speranza. Marco Cavallo sarà accompagnato da bandiere fatte di tessuti di scarto. Un atto politico e poetico: ogni cucitura è un legame, un incontro tra materiali diversi, come le vite che si intrecciano in un luogo di detenzione, simbolo di dignità e creatività anche nelle condizioni più dure.

Questo viaggio si intreccia con la campagna "180 Bene Comune", promossa dal Forum Salute Mentale. La legge 180 non è solo una legge sulla salute mentale: è un presidio di civiltà, un principio di umanità che riguarda tutti. Parla di diritti, di riconoscimento dell'altro, della capacità di convivere con il diverso – dentro e fuori di noi. Oggi, mentre si tenta di smantellare questa legge, mentre i CPR diventano nuove istituzioni della segregazione e della violenza sociale, è più che mai necessario riaffermare un principio fondamentale: la dignità umana non ha confini.

IAAPs condivide gli ideali di tale viaggio ed ha dato la sua adesione. Dafne Crocella, membro del direttivo, testimonierà la nostra vicinanza durante la tappa romana del 27settembre. Assieme agli amici del Collettivo Artisti di Monte Mario, alla loro “mandria” di cavalli artistici ed ai suoni delle percussioni di Samba Precario e delle Bandiere di Scarto, accompagnerà Marco Cavallo davanti alle recinzioni del CPR di Ponte Galeria

21/08/2025

👉 I 𝗙𝗢𝗖𝗨𝗦 di Autori in città
Festival di illustrazione e narrazione 𝗱𝗮𝗹𝗹'𝟭𝟭 𝗮𝗹 𝟭𝟰 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗮 𝗣𝗮𝗱𝗼𝘃𝗮

📖 𝗣𝗔𝗡𝗘𝗟
𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗮 𝘃𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲: 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹’𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗻𝘁𝗮𝘀𝗶𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗼
con Caterina Olivotto, Anna Cordioli, Andrea Mosconi, Andrea Pasqui e Valentina Mai.

📆 𝗠𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱𝗶̀ 𝟭𝟬 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲
⏰ 𝟮𝟭.𝟬𝟬-𝟮𝟯.𝟬𝟬
📍𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗩𝗲𝗻𝗲𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶. 𝗩𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗶 𝟭𝟰, 𝗣𝗮𝗱𝗼𝘃𝗮

❓Può una storia raccontata attraverso le immagini dare parola ai nostri turbamenti più intimi o alle nostre gioie più emozionanti?

❓Possono le immagini permetterci di trovare una via di elaborazione per delle emozioni che in un primo momento non riusciremmo ad esprimere con le parole?

❓E in quale modo la fantasia espressa attraverso le immagini crea, per grandi e piccini, la chiave per aprire porte emotive che appaiono inaccessibili?

➡➡ 𝘚𝘶 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘦 𝘴𝘶 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘨𝘢𝘵𝘪𝘷𝘪, 𝘴𝘶𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘳𝘦𝘤𝘤𝘪𝘰 𝘵𝘳𝘢 𝘪𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘦, 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘢 𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘢𝘷𝘷𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪𝘦𝘳𝘰 𝘦𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘴𝘶𝘭 𝘵𝘳𝘢𝘶𝘮𝘢, 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘥𝘪𝘵𝘢, 𝘴𝘶 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘦 𝘢𝘯𝘴𝘪𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘰𝘤𝘤𝘶𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘴𝘪 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘦𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢 𝘥𝘪𝘢𝘭𝘰𝘨𝘢𝘳𝘦 𝘭’𝘦𝘥𝘪𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘒𝘪𝘵𝘦 𝘌𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘦 𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯𝘪 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭 Centro Veneto di Psicoanalisi * 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘷𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦.

➡️aperto a tutti: curiosi, famiglie, insegnanti, operatori sanitari, educatori, psicoterapeuti.

📌 𝙋𝙧𝙚𝙣𝙤𝙩𝙖 𝙞𝙡 𝙩𝙪𝙤 𝙥𝙤𝙨𝙩𝙤!
👉 www.autoriincitta.it/focus/

*
𝗖𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗢𝗹𝗶𝘃𝗼𝘁𝘁𝗼 𝘗𝘴𝘪𝘤𝘰𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘖𝘳𝘥𝘪𝘯𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘚𝘗𝘐, 𝘈𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘉𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪/𝘈𝘥𝘰𝘭𝘦𝘴𝘤𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘦 𝘗𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘝𝘦𝘯𝘦𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘗𝘴𝘪𝘤𝘰𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘪.
𝗔𝗻𝗻𝗮 𝗖𝗼𝗿𝗱𝗶𝗼𝗹𝗶 𝘗𝘴𝘪𝘤𝘰𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘚𝘗𝘐 𝘦 𝘳𝘦𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘦𝘶𝘳𝘰𝘱𝘦𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘮𝘪𝘵𝘢𝘵𝘰 “𝘚𝘦𝘹𝘶𝘢𝘭 𝘢𝘯𝘥 𝘎𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳 𝘋𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪𝘵𝘺 𝘚𝘵𝘶𝘥𝘪𝘦𝘴” 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘐𝘗𝘈.
𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗠𝗼𝘀𝗰𝗼𝗻𝗶 𝘗𝘴𝘪𝘤𝘰𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘚𝘗𝘐, 𝘈𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘌𝘴𝘱𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘉𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪/𝘈𝘥𝘰𝘭𝘦𝘴𝘤𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘦 𝘳𝘦𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘚𝘗𝘐 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘦𝘢 𝘉𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪 𝘦 𝘈𝘥𝘰𝘭𝘦𝘴𝘤𝘦𝘯𝘵𝘪.
𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗣𝗮𝘀𝗾𝘂𝗶 𝘗𝘴𝘪𝘤𝘰𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘖𝘳𝘥𝘪𝘯𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘚𝘗𝘐, 𝘗𝘦𝘥𝘪𝘢𝘵𝘳𝘢 𝘦 𝘕𝘦𝘶𝘳𝘰𝘱𝘴𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘵𝘳𝘢 𝘐𝘯𝘧𝘢𝘯𝘵𝘪𝘭𝘦.
𝗩𝗮𝗹𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮 𝗠𝗮𝗶 𝘋𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘦𝘥𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘦 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘒𝘪𝘵𝘦 𝘌𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪.

02/05/2025

📘 Presentazione del libro "Umanamente insostenibile - Il capitalismo nuoce gravemente ai sapiens" di Luigi D'Elia e Nora Sophie Nicolaus

📍 Imago Plus, Bari
📅 3 maggio ore 18.00

In un'epoca dominata da ritmi frenetici e connessioni virtuali, il saggio di Luigi D'Elia e Nora Sophie Nicolaus invita a riflettere sulle profonde implicazioni del sistema capitalistico sulla nostra specie. Gli autori esplorano come le strutture economiche e culturali contemporanee influenzino il nostro benessere psico-fisico e sociale, portandoci verso una realtà sempre più disincarnata e alienante.
"Umanamente insostenibile" rappresenta un urgente invito alla riflessione. Gli autori guidano il lettore in un viaggio coraggioso alla scoperta delle profonde disarmonie che attraversano il nostro tempo tra insostenibilità psicologica, sociale ed ecologica di un sistema che ha smesso di essere umano.

Il 3 maggio a Bari discutiamo insieme le riflessioni al centro del libro, tra cui:
- Come il capitalismo ha ridefinito l'essere umano, trasformando le nostre relazioni, il nostro tempo e persino il nostro corpo in merci
- La perdita di senso e la frammentazione dell'identità, in un'epoca dominata dalla performance, dalla produttività ad ogni costo e da una crescente virtualizzazione dell'esperienza
- Il confronto tra paradigmi culturali differenti, come la filosofia "ikigai" giapponese e il modello competitivo occidentale che trova piena espressione nella cultura americana del self-made man, per immaginare strade alternative e più sostenibili.

Non si tratta solo di denuncia: "Umanamente insostenibile" offre infatti anche speranza e visione e rappresenta una spinta a riabitare il corpo, il tempo e lo spazio in modo più consapevole, riscoprendo forme di socialità e cura reciproca che resistano all'alienazione.

📣 Un incontro per chi sente il bisogno di interrogarsi e dialogare su ciò che siamo diventati e potremmo essere, aprendoci a uno sguardo nuovo sul mondo.

I due autori Luigi e Nora Sophie hanno saputo dare voce a un malessere diffuso e spesso taciuto, trasformandolo in pensiero critico e proposta concreta di cambiamento.

Dialoga con gli autori: Laura Ressa, blogger Frasivolanti.

Il luogo che ospita l'incontro è Imago Plus, posto magico in cui si mescolano i concetti dell'abitare, dell'accoglienza, della conoscenza e dell'equilibrio con la natura. Centro di produzione culturale che ospita viaggiatori e progetti, sostiene gli artisti e pubblica libri. Una struttura ricettiva sostenibile che si pone l’obiettivo di realizzare un modello di turismo consapevole.

Grazie di cuore a Luigi D'Elia, Nora Sophie Nicolaus, Patrizia Sisto e a tutte le persone di IMAGO PLUS 🥰

🔗 Per approfondire
Umanamente Insostenibile

Scheda libro su Meltemi Editore: https://www.meltemieditore.it/catalogo/umanamente-insostenibile/
Sito ufficiale del progetto: https://www.umanamenteinsostenibile.it/
Canale YouTube: https://www.youtube.com/

Indirizzo

Florence

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