Libroterapia archetipica

Libroterapia archetipica Siamo fatti di storie ed abbiamo bisogno di storie per vivere! Informazioni, consigli di lettura e percorsi di Libroterapia

La lettura come strumento per il benessere psicologico, da ritrovare, da mantenere, da aumentare. Seminari e incontri mensili di gruppo con discussioni su libri letti e da rileggere per comprendere più profondamente i nostri veri bisogni.

“L’effetto di una seconda lettura fu assai diverso”Jane Austen, “Orgoglio e pregiudizio “Buon 250esimo compleanno Jane A...
16/12/2025

“L’effetto di una seconda lettura fu assai diverso”
Jane Austen, “Orgoglio e pregiudizio “

Buon 250esimo compleanno Jane Austen
💜🫖

10/12/2025

Mettiti comoda/o perché il video è lungo!
Ti racconto perché ho creato il corso “Inserire la journal therapy nella relazione di cura” e in cosa consisterà la formazione riservata a colleghe e colleghi.
Se hai domande scrivimele nei commenti!

Stamattina mentre scrivevo (con l’aiuto di questo segnalibro che mi ha fatto tornare per un poco bambina) il pensiero è ...
10/12/2025

Stamattina mentre scrivevo (con l’aiuto di questo segnalibro che mi ha fatto tornare per un poco bambina) il pensiero è andato ai dubbi che mi avete raccontato nelle vostre e-mail e messaggi sul percorso di journal therapy “Quest’anno mi prendo cura di me”.
❓e se non scrivo tutti i giorni?
❔dove trovo l’ispirazione?
❓se poi mi vergogno di quello che ho scritto?
❔se mi ritrovo a scrivere sempre le stesse cose?

Ci sono passata anche io. Ho decine di diari acquistati, iniziati e mollati per questi e mille altri motivi.
Non bastano un bel diario e una penna che scrive bene, necessitiamo di imparare ad ascoltarci per poi permettere che il gesto grafico della scrittura ci consenta di riflettere liberamente. Di stupirci di ciò che l’inchiostro ci racconta.
Ed è proprio questa pratica che imparerai nel mio percorso ondemand di journal therapy. La proverai con stimoli diversi e con un metodo preciso che nel corso del tempo potrai adattare alle tue esigenze. Per questo il percorso dura un anno: ci vuole tempo per provare le scritture, riconoscere cosa fa per noi e cosa no, instaurare una sana abitudine (e no, prima che qualcuno lo scriva nei commenti, non bastano i famosi 21 giorni 😂).

Se hai domande o curiosità, scrivimele nei commenti, potrebbero aiutare altre persone a fare le tue stesse riflessioni!

Avevo deciso di non scrivere niente su questo libro.Non perché non sia scritto bene, l’uso della lingua è mirabile come ...
09/12/2025

Avevo deciso di non scrivere niente su questo libro.
Non perché non sia scritto bene, l’uso della lingua è mirabile come la capacità narrativa dell’autore, che sceglie di non scrivere né un romanzo, né un memoir e si lancia nella pura scrittura patografica dove tutto ciò che leggiamo sta insieme solo in relazione al vissuto di malattia che ci viene raccontato.
Non ne volevo scrivere per tanti motivi.
Il primo, di natura del tutto personale, è perché in questo libro ciò che davvero mi ha colpita è la storia che non viene narrata, quella sottratta. Quella familiare, traumatica già dalle origini. Quella che secondo me meritava di essere detta.
Il secondo, perché la malattia che viene raccontata è stata definita in ogni modo possibile nelle recensioni (colpa mia che ancora ne leggo troppe) e quando vedo la confusione mi chiedo da dove origini. Così mi sono messa nei panni di chi ha un disturbo psichico e mi sono chiesta se questo libro aiuta o complica e non mi sono riuscita a dare una risposta.
Il terzo, perché pur non essendo tirata in ballo la mia categoria professionale, mi sono messa un po’ anche nei panni dei curanti, qui medici e psichiatri, e mi è sembrato che, come spesso accade, sbirciare nei consulti porti ulteriore confusione (non che non se ne debba parlare, ma il “come” a mio avviso conta parecchio).
Il quarto, perché continuava ad echeggiarmi, in tutto il libro, una sorta di contrapposizione tra la voce narrante e quelli che vengono appellati “sani” o “normali” ed io ho in mente il monito junghiano che suona come “Mostratemi un uomo sano di mente e lo curerò per voi”. Senza voler sminuire patologie gravi e disturbi, la contrapposizione per me ha poco senso, la vita è un processo di integrazione e crescita, e la cura spesso rivela le complessità nascoste, poiché la “normalità” è spesso una facciata.

Insomma, alla fine ne ho parlato.
E devo dire che il mio pezzo preferito è quello in cui racconta il rapporto con gli inizi, in cui Alcide ci racconta il suo metodo di approccio ad un nuovo libro, parola per parola.

Sono curiosa di sapere se lo hai letto e cosa ne pensi!

08/12/2025

“Il mare è facile, c’è poco da inventare”
R.Vecchioni

Le iscrizioni sono aperte ed io sono contentissima!Il percorso è completamente ondemand, i video si apriranno in aula vi...
04/12/2025

Le iscrizioni sono aperte ed io sono contentissima!
Il percorso è completamente ondemand, i video si apriranno in aula virtuale periodicamente lungo tutto il 2026, per darti modo di fruire i contenuti prendendoti del tempo e scegliendo i momenti migliori per te.

Non si tratta di un corso ma di un percorso esperienziale in cui ti proverai addosso la journal therapy nelle sue molteplici forme, ma seguendo un metodo che ormai applico da anni su di me e sulle persone che seguo.

Insieme a me tre persone stupende che porteranno il loro contributo per arricchire la tua pratica di diario (vai a sbirciare nei loro profili 😉).

Se vuoi prenderti cura di te nel 2026 attraverso la scrittura terapeutica, questo percorso fa proprio per te!

Se hai domande scrivimi qui, in DM o a info@rachelebindi.it

“Ogni evento psichico è un’immagine e un immaginare” scriveva C.G.Jung (opere, vol8)Questo è il motivo che mi ha fatto s...
03/12/2025

“Ogni evento psichico è un’immagine e un immaginare” scriveva C.G.Jung (opere, vol8)

Questo è il motivo che mi ha fatto scegliere di inserire la sabbiera in studio: per fornire uno spazio in cui formare immagini, permettere al Sè di esprimersi sollevando per un poco il giogo dell’Io.
Ho altri strumenti per lavorare con le immagini (le carte Dixit, i Tarocchi…) ma nella sandplay è la persona a creare l’immagine affondando le mani nella sabbia e scegliendo gli oggetti da usare.
Ed è stupore, insight, presenza.

Credo che un terapeuta non debba smettere mai di cercare modi per arricchire la relazione terapeutica.

Un percorso pensato per i giorni di soglia sottile, che ci metta in connessione con gli antenati portando serenità e nuo...
28/10/2025

Un percorso pensato per i giorni di soglia sottile, che ci metta in connessione con gli antenati portando serenità e nuove consapevolezze.
Ondemand, perché la nostra contemporaneità non sempre ci permette di fermarci quanto vorremmo.
Con la journal therapy, la psicogenealogia ed un pizzico di libroterapia.
Rimane per sei mesi a farti compagnia, perché tu possa prenderti il tempo che serve per leggere, scrivere e, se vorrai, approfondire.
Disponibile per l’acquisto solo fino al 3 novembre.

Quando ho iniziato ad approfondire la psicologia analitica ho passato una fase lunga di amore incondizionato ed acritico...
14/10/2025

Quando ho iniziato ad approfondire la psicologia analitica ho passato una fase lunga di amore incondizionato ed acritico per C.G.Jung. Continuando a studiare mi sono resa conto che non sempre l’uomo era all’altezza delle sue teorie, talvolta era solo un uomo del suo tempo. La storia di Christiana Morgan mi ha fatto riflettere proprio su questo, come ben sottolineano Elena Liotta e Magda di Rienzo nella loro apertura al volume di Claire Douglas “Interpretare l’ignoto”:
«anche se l’uomo non si è comportato con le donne da lui incontrate, così come oggi noi donne del nuovo secolo vorremmo, dobbiamo ugualmente riconoscergli l’attenzione che da psicologo e psichiatra ha saputo dare al mondo psichico femminile: dalla descrizione fenomenologica e clinica alla teorizzazione dell’universo psichico femminile, fino all’esaltasione del suo valore simbolico, - l’Anima».

Sono curiosa di leggere il romanzo di Sandra Petrignani “Carissimo dottor Jung” che prende le mosse proprio dalla relazione terapeutica tra Jung e Morgan.

Nel 2022 in una chiesetta sconsacrata alla sommità di Certaldo ho seguito una lezione di scrittura di .laboratorio perch...
04/10/2025

Nel 2022 in una chiesetta sconsacrata alla sommità di Certaldo ho seguito una lezione di scrittura di .laboratorio perché Antonella Cilento mi aveva rapita con il titolo della giornata “L’acqua l’insegna la sete. Scrivere la visione”.
Non avevo altro obiettivo che il lasciarmi guidare e mi sentivo piuttosto fuori posto visto che in fondo non mi sono mai detta di voler fare scrittura creativa.
Di quel giorno ricordo una voce, quella di una donna minuta, asciutta, che mi sembrava avesse molto da raccontare. Ho amato ogni riga da lei letta dei suoi esercizi di quel giorno.
Un anno fa, a Genova al ho tenuto un intervento in una biblioteca affacciata sul mare e dopo di me la stessa donna ha presentato il suo romanzo.
L’ho acquistato sulla fiducia (era già un caso editoriale ma del marketing tendo a non fidarmi nemmeno quando si occupa di letteratura) e l’ho letto alla luce delle teorie psicogenealogice (con un ritardo incredibile dovuto alla reading list infinita che mi detta i tempi di lettura 😂).
L’ho trovato potente e sicuramente ne parlerò nel podcast “Narrati familiari”
Grazie di questa bellissima storia 💜

“I regni degli esseri fatati non sono mai così lontani come si crede. Talvolta si scopre di aver attraversato un confine...
01/10/2025

“I regni degli esseri fatati non sono mai così lontani come si crede. Talvolta si scopre di aver attraversato un confine invisibile e ci si trova a dover affrontare principesse petulanti, civette vendicative, dame che trascorrono il tempo a ricamare destini terrificanti o sentieri infiniti in profonde foreste oscure, e case che non appaiono mai le stesse due volte di seguito”

A volte serve un racconto che porti un po’ di magia e magari un ciondolo pieno di simboli 💜

“I contenuti inconsci vogliono prima emergere chiaramente, il che è possibile unicamente attraverso la raffigurazione,  ...
10/09/2025

“I contenuti inconsci vogliono prima emergere chiaramente, il che è possibile unicamente attraverso la raffigurazione, è solo in seguito essere giudicati, quando tutto ciò che essi esprimono è pronto per essere affettato […]. Spesso s’impone la necessità di chiarire contenuti indistinti mediante una raffigurazione visibile. È un risultato che si può raggiungere disegnando, dipingendo o modellando. Spesso accade che le mani sappiano svelare un segreto intorno a cui l’intelletto si affanna inutilmente”
C.G.Jung

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