Libroterapia archetipica

Libroterapia archetipica Siamo fatti di storie ed abbiamo bisogno di storie per vivere! Informazioni, consigli di lettura e percorsi di Libroterapia

La lettura come strumento per il benessere psicologico, da ritrovare, da mantenere, da aumentare. Seminari e incontri mensili di gruppo con discussioni su libri letti e da rileggere per comprendere più profondamente i nostri veri bisogni.

Un percorso pensato per i giorni di soglia sottile, che ci metta in connessione con gli antenati portando serenità e nuo...
28/10/2025

Un percorso pensato per i giorni di soglia sottile, che ci metta in connessione con gli antenati portando serenità e nuove consapevolezze.
Ondemand, perché la nostra contemporaneità non sempre ci permette di fermarci quanto vorremmo.
Con la journal therapy, la psicogenealogia ed un pizzico di libroterapia.
Rimane per sei mesi a farti compagnia, perché tu possa prenderti il tempo che serve per leggere, scrivere e, se vorrai, approfondire.
Disponibile per l’acquisto solo fino al 3 novembre.

Quando ho iniziato ad approfondire la psicologia analitica ho passato una fase lunga di amore incondizionato ed acritico...
14/10/2025

Quando ho iniziato ad approfondire la psicologia analitica ho passato una fase lunga di amore incondizionato ed acritico per C.G.Jung. Continuando a studiare mi sono resa conto che non sempre l’uomo era all’altezza delle sue teorie, talvolta era solo un uomo del suo tempo. La storia di Christiana Morgan mi ha fatto riflettere proprio su questo, come ben sottolineano Elena Liotta e Magda di Rienzo nella loro apertura al volume di Claire Douglas “Interpretare l’ignoto”:
«anche se l’uomo non si è comportato con le donne da lui incontrate, così come oggi noi donne del nuovo secolo vorremmo, dobbiamo ugualmente riconoscergli l’attenzione che da psicologo e psichiatra ha saputo dare al mondo psichico femminile: dalla descrizione fenomenologica e clinica alla teorizzazione dell’universo psichico femminile, fino all’esaltasione del suo valore simbolico, - l’Anima».

Sono curiosa di leggere il romanzo di Sandra Petrignani “Carissimo dottor Jung” che prende le mosse proprio dalla relazione terapeutica tra Jung e Morgan.

Nel 2022 in una chiesetta sconsacrata alla sommità di Certaldo ho seguito una lezione di scrittura di .laboratorio perch...
04/10/2025

Nel 2022 in una chiesetta sconsacrata alla sommità di Certaldo ho seguito una lezione di scrittura di .laboratorio perché Antonella Cilento mi aveva rapita con il titolo della giornata “L’acqua l’insegna la sete. Scrivere la visione”.
Non avevo altro obiettivo che il lasciarmi guidare e mi sentivo piuttosto fuori posto visto che in fondo non mi sono mai detta di voler fare scrittura creativa.
Di quel giorno ricordo una voce, quella di una donna minuta, asciutta, che mi sembrava avesse molto da raccontare. Ho amato ogni riga da lei letta dei suoi esercizi di quel giorno.
Un anno fa, a Genova al ho tenuto un intervento in una biblioteca affacciata sul mare e dopo di me la stessa donna ha presentato il suo romanzo.
L’ho acquistato sulla fiducia (era già un caso editoriale ma del marketing tendo a non fidarmi nemmeno quando si occupa di letteratura) e l’ho letto alla luce delle teorie psicogenealogice (con un ritardo incredibile dovuto alla reading list infinita che mi detta i tempi di lettura 😂).
L’ho trovato potente e sicuramente ne parlerò nel podcast “Narrati familiari”
Grazie di questa bellissima storia 💜

“I regni degli esseri fatati non sono mai così lontani come si crede. Talvolta si scopre di aver attraversato un confine...
01/10/2025

“I regni degli esseri fatati non sono mai così lontani come si crede. Talvolta si scopre di aver attraversato un confine invisibile e ci si trova a dover affrontare principesse petulanti, civette vendicative, dame che trascorrono il tempo a ricamare destini terrificanti o sentieri infiniti in profonde foreste oscure, e case che non appaiono mai le stesse due volte di seguito”

A volte serve un racconto che porti un po’ di magia e magari un ciondolo pieno di simboli 💜

Di recente una persona in formazione con me mo ha chiesto da dove parto per creare i laboratori di libroterapia. Dall’in...
20/09/2025

Di recente una persona in formazione con me mo ha chiesto da dove parto per creare i laboratori di libroterapia.
Dall’intuizione, ho risposto.
Ci sono momenti in cui mi arrivano consapevolezze e riflessioni importanti (meglio se non ho a portata di mano niente per fermarle e non dimenticarle) e sento che è arrivato il momento per dedicarmi ad un tematismo.
Dopo, però, non rimango attaccata alla mia intuizione, anzi! Cerco di smontare in ogni modo il mio punto di vista, di guardare oltre quello che mi sembra certo. E studio.
È la fase in cui vado alla ricerca di saggi a tema, di materiali che possano aiutarmi a saperne di più, a comprendere meglio i contorni del territorio che andrò ad esplorare insieme ai miei gruppi.
Dopo mi dedico alla lettura di materiali narrativi e al rovistare nelle mie librerie e nei miei book journal.

In foro uno dei materiali di studio del Laboratorio Dannatamente Rosa che parte il 30 settembre

Sono già in corso i festeggiamenti per il 250 anni di Jane Austen (1775-1817) e mentre preparavo le letture per il Labor...
17/09/2025

Sono già in corso i festeggiamenti per il 250 anni di Jane Austen (1775-1817) e mentre preparavo le letture per il Laboratorio Dannatamente rosa (vedi la locandina nella seconda foto) mi sono trovata più volte davanti il suo nome.
Io mi sono fatta una idea che racconterò durante il laboratorio, ma sono curiosa, secondo te, Jane Austen scriveva romanzi rosa? E se sì, c’è un suo romanzo che per te è il più rosa di tutti? E se no, c’è un suo romanzo che assolutamente dimostra che il rosa non era il suo genere?
Scrivimelo nei commenti!

“I contenuti inconsci vogliono prima emergere chiaramente, il che è possibile unicamente attraverso la raffigurazione,  ...
10/09/2025

“I contenuti inconsci vogliono prima emergere chiaramente, il che è possibile unicamente attraverso la raffigurazione, è solo in seguito essere giudicati, quando tutto ciò che essi esprimono è pronto per essere affettato […]. Spesso s’impone la necessità di chiarire contenuti indistinti mediante una raffigurazione visibile. È un risultato che si può raggiungere disegnando, dipingendo o modellando. Spesso accade che le mani sappiano svelare un segreto intorno a cui l’intelletto si affanna inutilmente”
C.G.Jung

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Dopo aver pubblicato la mia esperienza con i rapaci ho ricevuto un dono graditissimo, “Il falco pellegrino” di J.A.Baker...
10/09/2025

Dopo aver pubblicato la mia esperienza con i rapaci ho ricevuto un dono graditissimo, “Il falco pellegrino” di J.A.Baker (grazie 💜).
Non sono una appassionata di letteratura naturalistica, ma quando ho letto le prime pagine mi sono dovuta ricredere: ho sentito fortemente la passione dell’autore e ho divorato i suoi appunti che diventano presto nel testo una sorta di memoir in cui le giornate si aprono spesso con osservazioni sul vento (che ha tanto, tantissimo a che fare con l’esperienza del volo del rapace).
Un testo che racconta una ossessione, qualcuno ha scritto che sia un testo su «come diventare un rapace» e mi è parso azzeccato.
«Sono arrivato tardi ad amare gli uccelli. Per anni li ho visti solo come una scossa ai margini della visione. Conoscono il dolore e la gioia in stati di semplicità a noi inaccessibili. Le loro vite sono ravvivate e ardono con una intensità di battiti che i nostri cuori non potranno mai raggiungere. Volano a capofitto verso l’oblio. Non siamo ancora adulti ed essi sono già vecchi».
Mi sono trovata a fare mentalmente un collegamento con un altro testo, Il verbo degli uccelli (in in persiano منطق الطیر‎ , Manṭ iqaṭ-ṭ àir, 1177), tradotto anche come “La conferenza degli uccelli”, un poema persiano del dodicesimo secolo di circa 4500 versi scritto da Farīd ad-dīn ʻAṭṭār. Io l’ho conosciuto grazie all’albo di Peter Sís pubblicato da Adelphi.
Perchè me lo ha fatto ve**re in mente? Perchè la storia inizia così:
«Una bella mattina, al risveglio da un sogno agitato, il poeta Attar si accorse di essere un’upupa…»

Io forse vorrei diventare una corvo o, vista la città in cui vivo, una cornacchia 🐦‍⬛🤔

Guardate in su 🦉🦅🦜🪶🐦‍⬛

.sis.art

I Tarocchi ormai da anni accompagnano uno dei miei Laboratori di Libroterapia più amati.Un gruppo pensato per chi vuole ...
27/08/2025

I Tarocchi ormai da anni accompagnano uno dei miei Laboratori di Libroterapia più amati.
Un gruppo pensato per chi vuole leggere storie con l’accompagnamento di stimoli simbolici potenti, che talvolta introducono la variabile del caso e spesso aprono intuizioni e riflessioni.
Per partecipare al laboratorio non serve conoscere i Tarocchi, perché ci sono moduli ondemand pensati proprio come introduzione che aiutano a conoscere i mazzi, le carte, la storia e suggeriscono anche testi di approfondimento per chi vuole. Nel gruppo si leggono romanzi e i tarocchi sono un modo ulteriore e bellissimo per arricchire lo scambio tra i partecipanti.

Se i Tarocchi ti incuriosiscono, se vuoi provare una esperienza di gruppo di libroterapia e magari anche scoprire qualcosa di nuovo su di te e sul tuo mondo interiore, a settembre riparte un gruppo in presenza a Firenze, in una libreria che mi ha ospitato molti anni fa e che è perfetta per la Librotetapia 💜 La locandina è nella seconda foto 😉

Ci vediamo da ?

Se hai domande o se vuoi il modulo di iscrizione scrivimi qui o a info@rachelebindi.it

Torna il Laboratorio di Libroterapia e Tarocchi in presenza! Ci troveremo in un luogo del cuore, che ha visto nascere un...
26/08/2025

Torna il Laboratorio di Libroterapia e Tarocchi in presenza! Ci troveremo in un luogo del cuore, che ha visto nascere uno dei primi gruppi di libroterapia in presenza a Firenze!!
Vi aspetto tra i libri

Qualche anno fa ho ricevuto un regalo inaspettato e meraviglioso: la mia kreaturina. Arrivata come gesto spontaneo di un...
25/08/2025

Qualche anno fa ho ricevuto un regalo inaspettato e meraviglioso: la mia kreaturina. Arrivata come gesto spontaneo di una persona che lo ha accompagnato con due righe di pura poesia. Da allora la mia kreaturina vive nella mia libreria, in una bolla che la contiene e la preserva insieme alla sua barchetta di carta e al suo biglietto.
Oggi però è passata in studio per celebrare l’arrivo di un oggetto che ci metterò mesi a raccontare, la sabbiera.
Ho cullato il desiderio di uno spazio simbolico, ho sentito il bisogno di avere uno scrigno che si potesse aprire quando l’inconscio nella stanza di analisi desiderava fare immagine invece di cercare le parole.
Ora lo scrigno c’è e stanno arrivando anche oggetti che saranno a disposizione per arricchire queste immagini, piano piano.
Ma intanto avevo troppa voglia di far esplorare a lei quella sabbia.
Grazie ancora 💜

Se scavo nei miei ricordi rintraccio un filo rosso che mi lega, da sempre, al creare. I lavori manuali creano le condizi...
23/06/2025

Se scavo nei miei ricordi rintraccio un filo rosso che mi lega, da sempre, al creare. I lavori manuali creano le condizioni per la mia psiche di impegnarsi sull’atto creativo consentendosi in questo modo di svolazzare e imbattersi in intuizioni che mi sarebbero vietate nei momenti di massima concentrazione sui rispettivi argomenti.
In questi giorni mi sono messa a creare una borsa con yuta e rafia: materiali che mi sono familiari (come dimenticare il costume di scena per il primo saggio di danza, fatto da mamma proprio in rafia?) e gesti antichi che sembrano ben radicati nel mio portati genealogico.
Mani che intrecciano fili e quella dose di anarchia che non mi farà mai seguire uno schema esattamente perché nelle variazioni esperisco la soddisfazione (tutto portato paterno) del problem solving.
Mentre concludevo il lavoro ho pensato che se ho sempre stimato Jung per le sue capacità teoriche e cliniche, l’ho sentito davvero vicino la prima volta che ho visto una sua foto con le maniche arrotolate intento a scolpire la pietra.
Perché sono sicura che l’agire creativo sia essenziale per l’individuazione.

“La creatività è l’intelligenza che si diverte” è una frase attribuita ad Albert Einstein. Per te cosa è la creatività? Sono curiosa!

{lo schema seguito in parte è quello di che mi perdonerà le variazioni}

Indirizzo

Lungarno Benvenuto Cellini 25
Florence
50125

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