Dottoressa De Luca Arianna Psicologa

Dottoressa De Luca Arianna Psicologa Psicologa clinica iscritta all'Ordine degli Psicologi Toscana (n° iscrizione 7711, sezione A). Spec Sono esperta in mindfullness per bambini.

In qualità di psicologa, esperta in neuropsicologia dello sviluppo, mi occupo della valutazione e del trattamento dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento, del potenziamento delle abilità scolastiche e delle funzioni cognitive. Organizzo un Doposcuola Specialistico per i bambini e ragazzi con DSA poiché intendo fornire loro strumenti e metodi per raggiungere la piena autonomia nello studio. Mi occupo di dare sostegno psicologico nelle seguenti aree:
- Difficoltà emotivo relazionali e del comportamento.
- Difficoltà di attenzione e concentrazione.
- Faticabilità e demotivazione scolastica.
- Scarsa autostima.
- Difficoltà nella socializzazione.
- Bullismo.
- Fobia scolare.
- Abbandono scolastico.
- Orientamento scolastico
- Sostegno alla genitorialità.
- Ansia.
- Sviluppo di autonomie. Scrivo sulla rivista italiana Cambiamenti che si occupa di fare informazione sui disturbi del neurosviluppo. Mi sto formando per diventare un RBT.

21/12/2025

COMPITI, COMPITI...

📌 Compiti per casa, weekend e vacanze: cosa dice davvero la nuova circolare del Ministero

Facciamo chiarezza.
Perché qui non si parla di “abolizione dei compiti”, ma di buona scuola fatta con criterio.

La circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito del 28 aprile 2025 dice alcune cose molto precise.

1️⃣ I compiti non sono vietati
I docenti mantengono piena autonomia didattica. Possono assegnare compiti e verifiche. Nessun divieto. Nessuna crociata ideologica.

2️⃣ Il punto centrale è il carico di lavoro
Il Ministero chiede una cosa semplice:
👉 programmare.
Compiti e verifiche devono essere pensati, coordinati tra docenti, non buttati lì a caso.

Tradotto:
– no a verifiche tutte lo stesso giorno
– no a pomeriggi ingestibili
– no a carichi concentrati e inutilmente pesanti

3️⃣ Compiti nel fine settimana e nelle vacanze?
Non c’è scritto “vietati”.
C’è scritto una cosa più seria:
⚠️ attenzione ai giorni festivi e ai periodi di pausa.

Il senso è chiaro:
– il tempo di studio deve essere sostenibile
– il riposo è parte dello sviluppo
– non si scarica tutto addosso agli studenti “perché tanto stanno a casa”

4️⃣ Stop ai compiti assegnati la sera per il giorno dopo
Questo è scritto nero su bianco.
Assegnare compiti sul registro elettronico in serata per l’indomani è una pratica da evitare.

Ed è anche una questione di rispetto.
Per gli studenti.
E per le famiglie.

5️⃣ La scuola deve creare serenità, non affanno
Parole testuali:
la scuola deve favorire uno sviluppo armonico della personalità.

Non il sovraccarico.
Non la rincorsa continua.
Non il “corri che sei in ritardo”.

Conclusione, senza ipocrisie
Questa circolare non è contro lo studio.
È contro il disordine.

Non chiede meno scuola.
Chiede scuola fatta meglio.

Il link ufficiale al documento lo trovate qui di seguito:
https://www.mim.gov.it/documents/20182/0/m_pi.AOODPIT.REGISTRO+UFFICIALE%28U%29.0002443.28-04-2025.pdf/ff7d8292-e5df-8bee-c546-b9e2abec603f?version=1.0&t=1745855988048&fbclid=IwY2xjawO1PUtleHRuA2FlbQIxMQBzcnRjBmFwcF9pZAwzNTA2ODU1MzE3MjgAAR4diK0jGa7MwLBV8No8o9i4ASQkebZyL4QXqwLz6YkVjwT9WHmp7K6qHCmIIw_aem_giSf2sonPzz72cDjCKVbNg

Da : Gianluca Lopresti

CELLULARE SÍ O CELLULARE NO?Voi cosa ne pensate?
16/11/2025

CELLULARE SÍ O CELLULARE NO?

Voi cosa ne pensate?

E tu, adulto, che fai?
Ti metti in fila anche tu dietro al “tutti”?
O ti ricordi che educare non significa obbedire alle mode, ma avere il coraggio di andare controcorrente?

Perché la verità è semplice:
lo smartphone non è un problema dei bambini.
È un problema degli adulti che hanno paura di dire NO
e ancora più paura di dire SÌ con responsabilità.

Un telefono non serve a crescere un figlio.
Serve un adulto presente, scomodo, coerente.

Vediamo come dovrebbe funzionare per davvero.

Prima cosa: smetti di giustificarti. Ascolta tuo figlio.

Dietro “ce l’hanno tutti” non c’è la voglia di un oggetto.
C’è il terrore di sentirsi escluso.

Guardalo negli occhi, non nel telefono che ti chiede.

Dì semplicemente:
«Capisco perché lo vuoi.»

E poi smetti di sentirti in colpa.
L’educazione non è una trattativa al ribasso.

Se dici SÌ, ricordati che non stai dando un telefono.

Stai dando potere.

Potere di confrontarsi, perdersi, imitare, sbagliare.
E questo potere va dato solo se sei disposto a esserci, davvero.

Quindi il SÌ funziona solo così:
• non glielo butti addosso per liberarti
• lo accompagni
• fissi confini che non si discutono
• ti prendi la responsabilità di guardare cosa fa e come sta

La tecnologia non cresce nessuno.
Gli adulti sì.
Ma devono volerlo.

Se dici NO, devi voler reggere la sua frustrazione.

E la tua.

Un figlio senza smartphone non muore.
Un figlio senza limiti sì.
Muore dentro, piano, senza nemmeno accorgersene.

Il NO va detto così:

«Non ancora.
E non perché non ti reputo capace, ma perché non voglio buttarti in un mondo che non sei pronto a reggere.»

Non si educa per paura di essere impopolari.
Si educa per amore del futuro dei figli.

La frase che gli dovresti lasciare addosso

Non importa cosa decidi.
Importa cosa gli arriva.

«Io scelgo per te.
Non per gli altri.»

Se tuo figlio capisce questo,
lo smartphone potrà anche averlo tardi.
Ma avrà qualcosa di molto più raro:
un adulto che ci mette la faccia,
non uno che segue la mandria.

POTENZIAMENTO DELLE FUNZIONI ESECUTIVELe funzioni esecutive sono un insieme di abilità cognitive che aiutano i bambini a...
13/11/2025

POTENZIAMENTO DELLE FUNZIONI ESECUTIVE

Le funzioni esecutive sono un insieme di abilità cognitive che aiutano i bambini a regolare pensieri e comportamenti per raggiungere un obiettivo. Includono la capacità di pianificare, mantenere l'attenzione, controllare gli impulsi, passare da un compito all'altro, ricordare e manipolare informazioni, e adattarsi ai cambiamenti.
Queste funzioni sono fondamentali per affrontare situazioni complesse, sia a scuola che nella vita di tutti i giorni.

Le modalità per strutturare un percorso di potenziamento cognitivo sono molteplici e possono essere adattate alle diverse fasce d’età.
Solitamente vengono usati:
1. training strutturati con programmi computerizzati o esercizi carta-matita o ancora attività guidate da professionisti.
2. Giochi cognitivi: cruciverba, labirinti, giochi di logica, memory, sudoku, giochi da tavolo (es. Jenga, Dobble, Monopoli).

Ricordate che non tutti i professionisti possono fare questa tipologia di lavoro.
Affidatevi a psicologi e neuropsicologi esperti così da non avere brutte sorprese! 😉

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09/11/2025

Condivido e sottoscrivo

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I figli non soffrono perché mamma e papà si separano. La vera ferita non nasce da una firma su un foglio o da due case diverse. Nasce quando assistono a due persone che un tempo si amavano e che ora si feriscono. I figli stanno male quando vedono il padre e la madre parlarsi con rabbia, guardarsi con rancore, combattere una guerra che non li riguarda, ma che finisce per colpirli ogni giorno. Un bambino non ha bisogno di una coppia a tutti i costi. Ha bisogno di un papà e di una mamma che sappiano rispettarsi anche da lontano.
La sofferenza non è la separazione, ma il veleno dei litigi, delle parole cattive, del dolore che si respira in casa. Quando un genitore sceglie di restare in una relazione solo per i figli, in realtà non li protegge, li carica di un peso che non dovrebbero portare. Un giorno quei figli sentiranno il peso di una colpa che non è la loro, convinti che la loro felicità abbia tolto libertà ai genitori. La verità è che un figlio cresce sereno solo quando vede due adulti capaci di guarire da soli le proprie ferite, perchè solo così imparerà che la sua felicità non dipenderà mai da qualcun altro, ma dalla forza che porta dentro di sè.

08/11/2025

IL PDP PUO' DEVE ESSERE VISIONATO A CASA PRIMA DELLE FIRMA.

Tutti gli anni ricevo la stessa domanda dai genitori dei nuovi ragazzi che seguo.
Molti docenti affermano che il PDP non può essere visionato prima della data della riunione né da loro né dai professionisti esterni alla scuola, tipo me.

Ecco la legge.

Il Decreto Legislativo 33/2013, come modificato dal D.Lgs. 97/2016, riguarda la trasparenza e la pubblicità dell’attività amministrativa. Nelle scuole si applica ogni volta che un atto amministrativo (come il PDP) riguarda dati personali di un minore e diritti della famiglia.

Ora, veniamo al punto.

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è un atto amministrativo a tutti gli effetti, elaborato dal Consiglio di Classe e da firmare anche dai genitori (art. 5 del DM 5669/2011, Linee guida della Legge 170/2010).
Il documento:

deve essere redatto con la partecipazione della famiglia;
non può essere imposto come un modulo già chiuso;
e deve poter essere visionato prima della firma, per assicurare il consenso informato.

[Addirittura la Legge Regionale Sicilia n. 13/2018, art. 8, comma 2, lettera c, lo dice in modo ancora più chiaro:
“La famiglia ha diritto a ricevere copia del PDP prima della sottoscrizione, anche al fine di una presa visione e di eventuali osservazioni.”]

Questo significa che il genitore ha tutto il diritto:
di vedere il PDP con calma (sì, anche 2–3 giorni o più, se serve);
di chiedere chiarimenti o modifiche;
e di riceverne una copia, anche in formato digitale, prima della firma.

Quanto all’uscita del documento dalla scuola:
✔️ Sì, può uscire.
Il genitore, in quanto titolare della responsabilità genitoriale e della privacy del minore, può richiederne copia.
La scuola può oscurare nomi dei docenti, ma non può negare la consegna del documento, perché il contenuto riguarda direttamente il minore e rientra nei diritti di accesso ai dati personali (artt. 15–22 del GDPR e art. 7 del D.Lgs. 196/2003).

In breve:

✅ il genitore può chiedere copia del PDP prima di firmarlo;
✅ la scuola deve concedere tempo per la visione;
✅ il PDP può uscire dalla scuola, su richiesta del genitore;
🚫 la scuola non può obbligare a firmarlo “subito” o “in sede”.

Da Gianluca Lo Presti - Psicologo

ℙ𝕠𝕥𝕖𝕟𝕫𝕚𝕒𝕞𝕖𝕟𝕥𝕠 𝔽𝕌ℕℤ𝕀𝕆ℕ𝕀 𝔼𝕊𝔼ℂ𝕌𝕋𝕀𝕍𝔼 & 𝕆ℝ𝕋𝕆𝔾ℝ𝔸𝔽𝕀𝔸Grazie al materiale di  e HomeMadeMamma le sessioni di potenziamento pre-ha...
30/10/2025

ℙ𝕠𝕥𝕖𝕟𝕫𝕚𝕒𝕞𝕖𝕟𝕥𝕠 𝔽𝕌ℕℤ𝕀𝕆ℕ𝕀 𝔼𝕊𝔼ℂ𝕌𝕋𝕀𝕍𝔼 & 𝕆ℝ𝕋𝕆𝔾ℝ𝔸𝔽𝕀𝔸

Grazie al materiale di e HomeMadeMamma le sessioni di potenziamento pre-halloween sono sicuramente più stimolanti e divertenti!

LA METAMORFOSI DEGLI OCCHIALI 👓 Faresti mai leggere un libro a un bambino miope senza i suoi occhiali?No.Perché non sare...
09/10/2025

LA METAMORFOSI DEGLI OCCHIALI 👓

Faresti mai leggere un libro a un bambino miope senza i suoi occhiali?
No.
Perché non sarebbe giusto.
Perché non riuscirebbe a vedere le parole.
Perché non è una questione di impegno, ma di strumenti.

Eppure accade.
Ogni giorno.
Quando chiediamo a un bambino dislessico di studiare senza mappe, senza sintesi vocali, senza tempi aggiuntivi.
Quando gli diciamo che “deve farcela da solo”, come se l’autonomia nascesse dal sacrificio e non dal supporto.

La Legge 170/2010 è chiarissima: il diritto allo studio per gli studenti con DSA passa attraverso strumenti compensativi e misure dispensative.
Non sono privilegi. Sono diritti.
Sono gli occhiali della mente, quelli che permettono di leggere il mondo con le proprie modalità.

Negare una mappa concettuale a uno studente dislessico è come togliere l’ossigeno a chi deve correre.
Vuol dire chiedergli di arrivare dove tutti arrivano, ma con le gambe legate.

E allora sì, accade.
Ma non dovrebbe più accadere.
Perché una scuola che toglie strumenti non insegna autonomia.
Insegna ingiustizia.

Da: Gianluca Lopresti

X Edizione della Settimana Nazionale della Dislessia: dal 6 al 12 ottobre.                        Il tema scelto per que...
07/10/2025

X Edizione della Settimana Nazionale della Dislessia: dal 6 al 12 ottobre. Il tema scelto per questa edizione è “Vivere la dislessia: tra opportunità e ostacoli”.

05/10/2025

FONTI SCIENTIFICHE SUI DSA

📌 DSA: dati, non opinioni.
Da: Lo Presti Gianluca

Negli ultimi anni si parla di “boom” di diagnosi DSA. La verità, confermata dalla ricerca scientifica, è diversa.

🔎 Gli studi epidemiologici dimostrano che i DSA non sono aumentati.
Già nel 1950, Rutter e Yule trovarono una prevalenza di dislessia fino all’8% nella popolazione scolastica (Rutter & Yule, 1975). Dati confermati da Critchley (1964) e da numerosi studi successivi, fino a meta-analisi moderne (Snowling & Hulme, 2012; Peterson & Pennington, 2015). Le percentuali restano stabili: tra il 3% e il 7% per la dislessia, a cui si aggiungono disortografia, disgrafia e discalculia.

📚 Perché allora sembra un “boom”?
Perché fino a pochi decenni fa erano invisibili: non c’erano strumenti diagnostici diffusi, né una legge che li tutelasse. La svolta arriva con la Legge 170/2010 e le Linee Guida MIUR 2011, che hanno imposto alle scuole di riconoscere i DSA e predisporre piani personalizzati. Non un’invenzione, ma finalmente un riconoscimento.

🧠 La causa non è la tecnologia né l’educazione familiare.
Le evidenze scientifiche mostrano che i DSA hanno basi neurobiologiche (Shaywitz, 1998; Gabrieli, 2009). Non dipendono dall’uso dei tablet né da genitori troppo “protettivi”. Strumenti digitali, anzi, se usati bene, possono essere un supporto compensativo.

📖 Il meccanismo sociale è ricorrente:
– I mancini erano etichettati come “pigri”.
– La balbuzie era considerata un difetto di carattere.
– L’autismo ridotto a “freddo affettivo dei genitori” (Bettelheim, 1967).
Oggi lo stesso pregiudizio tocca ai DSA.

👉 La scienza ci dice chiaramente che i DSA non sono una moda, ma una realtà stabile e documentata.

E-DUCAREPremessa:La parola "educare" deriva dal latino educere e significa "trarre fuori", "allevare" o "condurre fuori"...
29/09/2025

E-DUCARE

Premessa:
La parola "educare" deriva dal latino educere e significa "trarre fuori", "allevare" o "condurre fuori".
A differenza dell'istruzione (instruere, "mettere dentro"), che consiste nel trasmettere nozioni, l'educazione si concentra sull'aiutare una persona a sviluppare le proprie capacità e qualità interiori.

Quando l'apprendimento diventa solo una corsa al voto non ha efficacia.
L'apprendimento passa dalle emozioni.
La curiosità accende la mente.

Educare significa, quindi, accendere menti, non riempire pagelle.

NUOVI INIZI 🔑🧠📚Sono felice di poter condividere con voi, in maniera ufficiale, questo nuovo inizio lavorativo nell'équip...
25/09/2025

NUOVI INIZI 🔑🧠📚

Sono felice di poter condividere con voi, in maniera ufficiale, questo nuovo inizio lavorativo nell'équipe accreditata alla Regione Toscana CentroanchIO (che amo tanto e cui ho aspirato nel tempo).

Dopo anni di studi post lauream, di sacrifici economici e non, di notti passate a studiare per gli esami e per far quadrare tutto al lavoro e in famiglia, ore e ore di tirocini formativi da frequentare, sono arrivata al mio obiettivo!

Con tutta la mia umiltà e la mia forza di volontà ho sempre cercato di mettere insieme le mie competenze per arricchire la mia professione a 360°.

Sono cosí grata a chi ha creduto in me.

Che emozione vedere il mio sogno prendere forma!
Queste chiavi valgono tantissimo per me.

Indirizzo

Zona Statuto
Florence

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 13:00

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