13/06/2025
"[...] Lo spirito d'indagine è fondamentale per vivere consapevolmente. Non è semplicemente un modo per risolvere i problemi, ma un metodo per assicurarsi di aver coscienza del mistero fondamentale della vita stessa e della nostra presenza sulla Terra. Chi sono io? Dove sono diretto? Cosa significa essere... uomo, donna, bambino, genitore, studente, operaio, capo, carcerato, senzatetto? Qual è il mio karma? Dove sono ora? Qual è la mia strada, la mia funzione sul pianeta?
Indagine non significa trovare risposte, specialmente rapide, frutto di un pensiero superficiale. Vuol dire chiedere senza attendersi risposte, riflettere sulla domanda, portare l'interrogativo dentro di sé, lasciarlo filtrare, ribollire, cuocere, maturare, entrare e uscire dalla coscienza, come tutte le altre cose.
Per indagare non è necessario stare immobili. L'indagine e la consapevolezza possono aver luogo simultaneamente nel corso della vostra vita quotidiana. Sono infatti la stessa cosa, provenienti da direzioni diverse. Potete porvi le domande di cui sopra mentre riparate la macchina, andate al lavoro, lavate i piatti, ascoltate vostra figlia che canta in una sera stellata di primavera o cercate un lavoro.
[...]
Il primo passo è ammettere che il problema esiste, ossia che vi è disagio, tensione o disarmonia in qualche misura. Potrebbero occorrere quaranta o cinquant'anni prima che ci decidiamo a riconoscere alcuni fra i grandi demoni che portiamo in noi. [...]"
(Jon Kabat-Zinn, Dovunque tu vada ci sei già. In cammino verso la consapevolezza)