Centro Agapè Firenze - Trattamenti Psicologici e Formazione

Centro Agapè Firenze - Trattamenti Psicologici e Formazione Percorsi qualificati di terapia e consulenza psicologica economicamente accessibili.

Il Centro Agapè - Firenze nasce nel 2014 dalla collaborazione di 4 professionisti dell'area della salute mentale iscritti all'Albo dell'Ordine degli Psicologi della Toscana.

🎄 E SE DENTRO DI TE CI FOSSE UN PO DI GRINCH? 🎄Durante le feste può capitare di sentirsi fuori posto.Tutti sembrano feli...
22/12/2025

🎄 E SE DENTRO DI TE CI FOSSE UN PO DI GRINCH? 🎄

Durante le feste può capitare di sentirsi fuori posto.
Tutti sembrano felici, uniti, entusiasti…e tu invece senti stanchezza, fastidio, malinconia o il desiderio di spegnere le luci e stare in silenzio. Proprio come il Grinch 💚
Il Grinch non odia il Natale “per cattiveria”.
Lo odia perché è solo, ferito, e si protegge come può. Dietro il suo sarcasmo c’è un cuore che ha imparato a difendersi.

In terapia lo vediamo spesso: chi sembra “contro” le feste, a volte sta solo cercando meno rumore e più sicurezza.
👉 Se questo Natale ti senti un po’ Grinch:
non sei sbagliato
non sei ingrato
non devi “forzarti a essere felice”
Forse stai solo ascoltando un bisogno diverso.
E va bene così.
Anche i cuori più chiusi, quando si sentono accolti, trovano il loro tempo per allargarsi💚

LA NOSTALGIA IN PSICOTERAPIA: DAL RICORDO ALLA RISORSALa nostalgia è un’emozione comune, ci fa ripensare a momenti passa...
20/12/2025

LA NOSTALGIA IN PSICOTERAPIA: DAL RICORDO ALLA RISORSA

La nostalgia è un’emozione comune, ci fa ripensare a momenti passati con un misto di dolcezza e malinconia. In psicoterapia, può diventare un segnale importante, non indica solo il desiderio di tornare indietro, ma spesso rivela bisogni attuali come sicurezza, appartenenza, continuità.

Lavorare sulla nostalgia significa riconoscere ciò che ci manca e capire come trasformarlo in risorse per il presente.

CONTRO I CANONI: SCEGLIERE DI ESSERE BELLIAllora smisi di scrutarmi nello specchio per paragonarmi con le donne perfette...
13/12/2025

CONTRO I CANONI: SCEGLIERE DI ESSERE BELLI

Allora smisi di scrutarmi nello specchio per paragonarmi con le donne perfette del cinema e delle riviste e decisi che ero bella per il semplice motivo che avevo voglia di esserlo."

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un ampliamento di un fenomeno che, senza trovare e forse perché ancora non c’e un etichetta per definirlo, sta ponendo moltissime persone, soprattutto le più giovani, nella condizione di confrontarsi con quelli che sono i canoni proposti dai social. Questi ultimi sono vere e proprie macchine generative di messaggi e fotografie, spesso, non aderenti alla realtà e che alimentano idee altrettanto non reali dí ciò che viene considerato bello e piacente e di come un corpo dovrebbe apparire per essere tale.
L’effetto che si osserva è quanto lo sguardo su se stessi o su parti di sè e del proprio corpo divenga sempre più critico e giudicante, in quanto “non rispetta” ciò che socialmente e culturalmente abbiamo concorso a creare e costruire come idea di bellezza.
L’autrice, Isabel Allende, in questo meraviglioso testo, mette in luce con queste parole la potenza della decostruzione di quest’idea, per lo più fittizia, di ciò che è bello e di cosa sia la bellezza in quanto tale. La cosa, quasi sconcertante, è che l’autrice produce questo movimento intenso e potente in un modo apparentemente semplice: “decisi che ero bella per il semplice motivo che avevo voglia di esserlo”.
Riportando le sue stesse parole, l’Allende utilizza il concetto della scelta, riportando ognuno di noi come soggetto attivo che, seppur a volte con fatica, ha la possibilità di sgretolare ciò che non gli appartiene, rimettendosi al centro, dandosi e attribuendosi quel valore unico che detiene come essere umano. Importante ricordare che non esiste il corpo al singolare, ma esistono i corpi e che in quanto pluralità ci permette di vedere che la bellezza non può essere racchiusa e incatenata da un’ideale che tenga conto di un’unica possibilità di essere e declinare la corporeità.

PAUSE, SOSPENSIONI E CHIUSURE NEL PERCORSO TERAPEUTICOL’andamento in terapia non è per consuetudine lineare, con lo stes...
30/11/2025

PAUSE, SOSPENSIONI E CHIUSURE NEL PERCORSO TERAPEUTICO
L’andamento in terapia non è per consuetudine lineare, con lo stesso movimento da inizio alla fine.
Lungo il percorso si possono incontrare dei periodi di pausa come le vacanze, specifiche interruzioni concordate in base a personali necessità, fino al momento della conclusione.
Ciascuno di questi passaggi richiede di essere valutato per tempo e permette di sperimentare e sperimentarsi in aspetti diversi di sé.
Come il riverbero delle gocce sull’acqua anche queste sospensioni mostrano gli effetti, e aggiustano il tiro, del lavoro svolto.

Tutto ciò che sentiamo è un'opinione, non un fatto. Tutto ciò che vediamoè una prospettiva, non la verità. - Marco Aurel...
20/11/2025

Tutto ciò che sentiamo è un'opinione,
non un fatto. Tutto ciò che vediamo
è una prospettiva, non la verità.

- Marco Aurelio -

📌QUANDO LA TERAPIA INCONTRA LA RESISTENZA: un viaggio fra paure, difese e potenzialità🔹 Il percorso terapeutico invita a...
12/11/2025

📌QUANDO LA TERAPIA INCONTRA LA RESISTENZA: un viaggio fra paure, difese e potenzialità

🔹 Il percorso terapeutico invita a muoversi verso zone interiori spesso poco esplorate, a nominare emozioni – vergogna, colpa, rabbia, tristezza – e a confrontarsi con le parti nascoste di noi stessi.
Eppure, proprio quando la direzione sembra aperta, può emergere la resistenza: quel movimento interno che sussurra «non ancora», «non così», «non adesso».
In psicoterapia, la resistenza non è un ostacolo, ma un segnale prezioso.
È il modo in cui la nostra mente prova a proteggersi da ciò che fa paura, anche quando quel “qualcosa” rappresenta la via verso la guarigione.

🔍 Quali sono i meccanismi più comuni?
• Evitare: ritardare o saltare sedute, “dimenticare” ciò che è emerso, chiudersi nel silenzio.
• Combattere o contrattaccare: mettere in discussione suggerimenti, sentirsi guidati o “sotto un potere” e replicare con opposizione.
• Mantenere il controllo: resistere al cambiamento.

🌱 Ma perché la mente fa così?
• Per proteggere: la resistenza agisce come difesa contro ciò che è troppo minaccioso — dolore, perdita, cambiamento.
• Per mantenere una stabilità: anche quando la condizione è insoddisfacente, è conosciuta. Il nuovo, l’ignoto ha costi che possono far tremare; la resistenza rallenta l’ingresso in quell’ignoto.

✨ Cosa può succedere se accogliamo la resistenza come parte del cammino?
Quando la resistenza viene riconosciuta come segnale (e non solo ostacolo), diventa materiale clinico prezioso: ciò che si blocca parla di ciò che ha troppo paura di uscire.
In terapia, superare la resistenza non significa “forzare” il cambiamento, ma comprendere il senso del suo esserci.
Attraverso la relazione terapeutica – fatta di fiducia, sicurezza e rispetto dei tempi personali – è possibile trasformare ciò che prima bloccava in un movimento nuovo.
Quando il paziente si sente visto anche nella sua difficoltà a lasciarsi andare, la resistenza perde la sua funzione difensiva e si apre lo spazio per l’esperienza autentica di sé.

L'autunno ci insegna la bellezza e l'importanza del lasciare andare. Niente in natura si aggrappa a ciò che deve cambiar...
31/10/2025

L'autunno ci insegna la bellezza e l'importanza del lasciare andare. Niente in natura si aggrappa a ciò che deve cambiare forma.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE: una relazione che cura?Il concetto di intelligenza artificiale richiama alla mente il film Her...
24/10/2025

INTELLIGENZA ARTIFICIALE: una relazione che cura?

Il concetto di intelligenza artificiale richiama alla mente il film Her, in cui Joaquin Phoenix interpreta Theodore, un uomo che acquista Samantha, un sistema operativo dotato di intelligenza artificiale capace di apprendere ed elaborare emozioni. La narrazione evidenzia la sofferenza derivante dalla perdita del contatto umano, in seguito alla fine della relazione con l’ex fidanzata. Per lenire il dolore, il protagonista avvia un’interazione in tempo reale con l’AI, aprendo un dialogo emotivo con quella che viene percepita come una “mente connessa”.

Samantha, voce digitale, diventa in un momento di vulnerabilità fonte di un’illusione: quella di poter contare su una relazione empatica e gratificante. Tuttavia, il legame con l’intelligenza artificiale si rivela presto paradossale, destinato a implodere. Il dialogo virtuale restituisce al protagonista proprio quel senso di solitudine che aveva cercato di superare attraverso l’acquisto del dispositivo.

Sorge spontanea una domanda: è davvero possibile che una macchina trasmetta calore, amore, empatia? Il regista invita a riflettere sulla necessità di ritrovare il calore umano autentico, quello che nasce dall’incontro tra due corpi, da uno sguardo condiviso, dalla conoscenza reciproca e dall’intuizione di emozioni e sentimenti.

Dal punto di vista psicoterapeutico, emerge la speranza che il contatto umano venga preservato, tutelato eticamente e valorizzato come bene inestimabile. Gli occhi, specchio dell’anima, rappresentano un ponte verso l’Altro e verso la scoperta del nuovo. Non si dovrebbe rinunciare alla possibilità di incontrare lo sguardo altrui.

LA PAURA: CONOSCIAMOLA PER SUPERARLALa paura non è un nemico da combattere ma un modo attraverso cui il sé prova a parla...
17/10/2025

LA PAURA: CONOSCIAMOLA PER SUPERARLA

La paura non è un nemico da combattere ma un modo attraverso cui il sé prova a parlare. Non è mai uguale per tutti: nasce dalle nostre storie, dalle relazioni che ci hanno formato, dai significati che diamo alle cose.
A volte arriva per ricordarci un limite, altre per proteggerci da qualcosa che non siamo ancora pronti a sostenere. Se la ascoltiamo senza fretta e senza giudizio, può mostrarci non solo ciò che temiamo ma anche ciò che ci sta davvero a cuore.
Accoglierla non significa arrendersi ma riconoscere in essa un passaggio, un’occasione, per conoscersi un po’ di più e tornare a muoversi, con più consapevolezza dentro la propria vita.

Oggi, 10 ottobre, celebriamo la Giornata Mondiale della Salute Mentale, un momento per ricordare l’importanza di prender...
10/10/2025

Oggi, 10 ottobre, celebriamo la Giornata Mondiale della Salute Mentale, un momento per ricordare l’importanza di prendersi cura del proprio benessere interiore.
Al Centro Agapè lo facciamo ogni giorno, da ormai 10 anni, offrendo uno spazio di ascolto, accoglienza e crescita personale.
Da sempre, il primo incontro psicologico è gratuito. Crediamo infatti che chiedere aiuto debba essere un passo semplice, libero e accessibile a tutti.
La salute mentale è un diritto, non un lusso, e noi siamo qui per ricordarlo, oggi e ogni giorno.

“Gli uomini, per la loro stessa natura, tendono a darsi una spiegazione sul mondo in cui sono nati. Tutti (..) sin dalla...
08/10/2025

“Gli uomini, per la loro stessa natura, tendono a darsi una spiegazione sul mondo in cui sono nati. Tutti (..) sin dalla nascita, si danno una spiegazione della realtà. E questa li aiuta a vivere. Senza affogherebbero nella pazzia”

Elsa Morante

Ci sono momenti nella vita, in cui per il terapeuta non è possibile celare totalmente aspetti di sè, come in caso di gra...
26/09/2025

Ci sono momenti nella vita, in cui per il terapeuta non è possibile celare totalmente aspetti di sè, come in caso di gravidanza, malattia o lutti. Questi eventi ci rendono umani agli occhi dei nostri pazienti e, come tali, possono entrare in stanza di terapia per essere appunto risignificati e calati in relazione all'impatto che hanno per quel singolo individuo.
La comunicazione in merito a svelamenti di sé deve essere pertanto circoscritta e pensata, divenendo così un prezioso strumento di rilievo per limiti e risorse di quello specifico processo terapeutico.

Indirizzo

Via Marsala 11
Florence
50100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

Telefono

+393887924260

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