Centro Agapè Firenze - Trattamenti Psicologici e Formazione

Centro Agapè Firenze - Trattamenti Psicologici e Formazione Percorsi qualificati di terapia e consulenza psicologica economicamente accessibili.

Il Centro Agapè - Firenze nasce nel 2014 dalla collaborazione di 4 professionisti dell'area della salute mentale iscritti all'Albo dell'Ordine degli Psicologi della Toscana.

IL PIANTO IN TERAPIA Esistono tre tipologie di lacrime, le lacrime basali sono prodotte per lubrificare e proteggere l'o...
15/09/2025

IL PIANTO IN TERAPIA

Esistono tre tipologie di lacrime, le lacrime basali sono prodotte per lubrificare e proteggere l'occhio. Le lacrime riflesse si formano in risposta a irritazioni esterne, come fumo o polvere, con la funzione di eliminare i corpi estranei. Le lacrime psichiche, o emotive, sono prodotte in risposta a stati emotivi intensi come tristezza, rabbia, stress, gioia o dolore fisico.

William H. Frey II è stato tra i primi a dimostrare che le lacrime emotive non sono solo acqua salata, ma contengono un mix di composti organici e inorganici. Tra le sostanze identificate vi è l'ormone adrenocorticotropo (ACTH), un regolatore chiave della risposta allo stress, le encefaline, un tipo di endorfina che agisce come antidolorifico naturale, la prolattina, un ormone associato alla relazione e al dolore, e il manganese, un elemento riscontrato in alte concentrazioni nel cervello di persone affette da depressione.

Il pianto emotivo ha quindi una funzione biologica precisa: liberare il corpo da queste sostanze e generare una sensazione di sollievo, una forma di "catarsi" che permette di "liberare la tensione" accumulata e ripristinare un equilibrio psicofisico.

Il pianto in psicoterapia è espressione della nostra umanità nella sua interezza, è un momento prezioso in cui il paziente entra in contatto con sé stesso. Può essere una "finestra di opportunità" per l'esplorazione e il cambiamento, specialmente quando il terapeuta riesce a sintonizzarsi con le emozioni del paziente.

 Dal 15 Settembre riparte il 𝗕𝗼𝗻𝘂𝘀 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼. La richiesta potrà essere presentata cliccando al seguente link https://se...
05/09/2025


Dal 15 Settembre riparte il 𝗕𝗼𝗻𝘂𝘀 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼. La richiesta potrà essere presentata cliccando al seguente link https://serviziweb2.inps.it/PassiWeb/jsp/spid/loginSPID.jsp?uri=https%3a%2f%2fservizi2.inps.it%2fservizi%2fHUBPNPInternet%2fprestazione%2f42&S=S

𝗖𝗵𝗲 𝗰𝗼𝘀'𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗯𝗼𝗻𝘂𝘀 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼
Il cosiddetto bonus psicologo è un contributo economico erogato dallo Stato per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia

𝗖𝗵𝗶 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗳𝗮𝗿𝗻𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮
Tutte le persone che possiedono i seguenti 2 requisiti:
- residenza in Italia
- valore ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, ai sensi dell’articolo 9 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, non superiore a 50.000 euro

𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗹'𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗯𝗼𝗻𝘂𝘀 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲?
L’importo varia a seconda del tuo valore ISEE secondo le seguenti fasce:
a) con un valore ISEE inferiore a 15.000 euro, avrai diritto a un bonus di 1.500 euro;
b) con un valore ISEE compreso tra i 15.000 e i 30.000 euro, avrai diritto a 1.000 euro;
c) con un valore ISEE compreso tra i 30.000 e i 50.000 euro, avrai diritto a 500.

𝗣𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗳𝗮𝗿𝗻𝗲 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲 𝗻𝗲 𝗵𝗼 𝗴𝗶𝗮̀ 𝘂𝘀𝘂𝗳𝗿𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗮𝗻𝗻𝗼?
Si. Il bonus viene riconosciuto fino ad una volta all'anno.

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗼̀ 𝘀𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗯𝗼𝗻𝘂𝘀?
Il bonus sarà spendibile effettuando delle sessioni di psicoterapia presso professionisti privati iscritti all’albo degli psicologi e specializzati in psicoterapia che hanno aderito all’iniziativa. In particolare il contributo erogato dall’INPS andrà a coprire un importo pari a 50 euro per ogni colloquio effettuato.

𝗘 𝘀𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗰𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗲̀ 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗮 𝟱𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼?
Questo è in effetti il caso più frequente poiché i prezzi medi delle parcelle degli psicoterapeuti variano oggi, secondo le ultime indagini, tra le 65 e le 80 euro a colloquio. In questo caso l’utente dovrà pagare solo l’eccedenza non coperta dal bonus (che ricordiamo è spendibile nella misura di 50 euro a colloquio). Facciamo un esempio: se il professionista selezionato ha una parcella di 80 euro, l’utente pagherà 30 euro per ogni colloquio (80 euro – 50 euro coperte da INPS). L’importo pagato in eccedenza sarà comunque scaricabile al 19% in quanto spesa sanitaria.

𝗤𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗺𝗶 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗼𝗾𝘂𝗶 𝘀𝗲 𝘀𝗰𝗲𝗹𝗴𝗼 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗔𝗴𝗮𝗽𝗲̀?
In quanto Centro nato per agevolare percorsi di psicoterapia a prezzi accessibili, abbiamo deciso di applicare la tariffa più bassa del prezzo medio che viene richiesto in libera professione ovvero 65 euro a colloquio per chi utilizzerà il bonus presso il nostro Centro. Usufruendo del bonus psicologo 𝗽𝗮𝗴𝗵𝗲𝗿𝗮𝗶 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟱 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗼𝗾𝘂𝗶𝗼.

𝗘 𝘀𝗲 𝗡𝗢𝗡 𝗵𝗼 𝗶𝗹 𝗯𝗼𝗻𝘂𝘀 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗼𝗾𝘂𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗔𝗴𝗮𝗽𝗲̀?
Ormai dal 2012 applichiamo prezzi calmierati con tariffe minime di 40 euro a seduta per gli studenti e 45 per i lavoratori.

𝗤𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗲𝗿𝗼𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲? 𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗼̀ 𝘀𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝗼𝗻𝘂𝘀 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝘂𝘁𝗼?
Riguardo alle tempistiche di erogazione effettiva non sono ancora note date precise. Dopo il 14 Novembre e la chiusura della possibilità di presentarne richiesta, sarà creata una graduatoria e inizieranno successivamente le prime erogazioni in ordine di Isee (dal più basso al più alto) fino ad esaurimento fondi. Una volta ricevuto il bonus potrai spenderlo nel corso dei successivi 270 giorni esclusivamente presso gli studi di specialisti regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti Albo degli Psicologi. E’ inoltre necessario che lo specialista abbia comunicato la propria adesione all’iniziativa al consiglio nazionale dell’ordine degli Psicologi (Cnop).

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi." — Marcel ProustIl vero ca...
04/09/2025

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi." — Marcel Proust

Il vero cambiamento non viene dall'esterno ma dalla trasformazione del nostro sguardo interiore e questo è il cuore del lavoro terapeutico: aiutare la persona a rivedere la propria storia, le relazioni, i pensieri e le emozioni con occhi nuovi.

C’È VITA E..VITAIn un suggestivo monologo, lo psicanalista Massimo Recalcati ha ripreso la distinzione tra due fondament...
23/07/2025

C’È VITA E..VITA

In un suggestivo monologo, lo psicanalista Massimo Recalcati ha ripreso la distinzione tra due fondamentali concetti di vita: psiche, la vita in senso puramente biologico, e zoe la vita alimentata dal desiderio.
In terapia si lavora proprio per riscoprire il "miracolo" della vita, trasformare psiche in zoe, ossia ritrovando la fede di vivere una vita densa di significato e coinvolgimento, un essere in vita che trascenda il solo e passivo restare in vita, in favore del sentirsi vitale, assumendosi il rischio di provare e conseguentemente di essere generativo.

Scegliere non è mai facile.Ma ogni decisione che evitiamo, ci allontana un po’ da noi stessi.La psicologia non ci dice q...
14/07/2025

Scegliere non è mai facile.
Ma ogni decisione che evitiamo, ci allontana un po’ da noi stessi.

La psicologia non ci dice quale strada prendere ma ci aiuta a capire perché a volte restiamo fermi e come possiamo iniziare a muoverci con più consapevolezza.

ECO-ANSIA E CAMBIAMENTO CLIMATICOQuando il cambiamento climatico entra nella stanza di terapia, non lo fa come un argome...
03/07/2025

ECO-ANSIA E CAMBIAMENTO CLIMATICO

Quando il cambiamento climatico entra nella stanza di terapia, non lo fa come un argomento lontano e astratto, ma come una presenza emotiva concreta, che si manifesta sotto forma di ansia, rabbia, senso di impotenza o malinconia. Persone di ogni età portano con sé un sentimento crescente di preoccupazione per il futuro del pianeta: non si tratta solo di eventi estremi o catastrofi visibili, ma di un disagio più sottile, legato alla sensazione che qualcosa di essenziale stia cambiando intorno e dentro di noi.

La psicoterapia può diventare uno spazio prezioso per ritrovare connessione con i propri valori, con la natura e con un senso di responsabilità che non isola ma lega agli altri.

✨ DOVE SENTI QUESTA EMOZIONE? ✨Ogni emozione che viviamo non resta confinata alla mente: si manifesta nel corpo. Spesso ...
18/06/2025

✨ DOVE SENTI QUESTA EMOZIONE? ✨

Ogni emozione che viviamo non resta confinata alla mente: si manifesta nel corpo. Spesso però non ci fermiamo ad ascoltarlo.

👉 Eppure il corpo è il primo a parlarci:
🔸 un nodo alla gola
🔸 un peso sul petto
🔸 lo stomaco contratto
🔸 il respiro che si fa corto
Allenarsi a riconoscere questi segnali ci permette di dare maggiore concretezza e profondità alla nostra esperienza emotiva.
Percepire dove un’emozione si manifesta ci aiuta a renderla più comprensibile e gestibile.
Non è solo questione di darle un nome, ma di comprendere il legame tra ciò che accade dentro di noi e il modo in cui lo viviamo a livello corporeo.

💭 Molte emozioni condividono reazioni fisiologiche simili (ansia ed eccitazione, ad esempio).
Ascoltare il corpo ci consente di cogliere le sottili differenze tra stati emotivi e sviluppare una maggiore consapevolezza.
In questo percorso, la psicoterapia può offrire un prezioso spazio di esplorazione:
✔️ per comprendere il linguaggio del corpo
✔️per integrare mente, corpo ed emozione
✔️per regolare meglio le risposte emotive
Oggi sappiamo che mente e corpo non sono mondi separati, ma parti di un unico sistema.
Ascoltare il corpo è un primo passo per ascoltare davvero se stessi!!

I DISTURBI ALIMENTARE: UN DISAGIO RELAZIONALEI disturbi alimentari non sono semplicemente problemi legati al cibo, ma ra...
06/06/2025

I DISTURBI ALIMENTARE: UN DISAGIO RELAZIONALE

I disturbi alimentari non sono semplicemente problemi legati al cibo, ma rappresentano una modalità attraverso cui molti giovani cercano di gestire le proprie emozioni e relazioni.
Spesso derivano dalla difficoltà nel regolare la distanza emotiva con gli altri. La persona, infatti, sentendosi vulnerabile, può usare il controllo del cibo come un mezzo per riappropriarsi di sé e per gestire l'ansia derivante dalle relazioni interpersonali.
In un percorso psicoterapeutico il terapeuta non si limita a correggere il sintomo alimentare ma aiuta la persona a ricostruire un senso di fiducia nella relazione con l'altro, lavorando sulla qualità del legame con il paziente.

INTIMITÀ DI COPPIANella relazione di coppia si riattivano ferite appartenenti al bambino che è in noi.Spesso una forte r...
21/05/2025

INTIMITÀ DI COPPIA

Nella relazione di coppia si riattivano ferite appartenenti al bambino che è in noi.
Spesso una forte reattività nei conflitti coniugali è frutto proprio di certe mancanze del passato, di bisogni insoddisfatti, che in modo più o meno consapevole deleghiamo al partner.
In terapia è possibile riappropriarsi del proprio bambino ferito, distinguendo ciò che è stato allora da ciò che accade ora.
Riconoscere e rispettare le reciproche fragilità costituisce la strada per poter evolvere grazie all'incontro con l'altro, che da un lato conferma la rappresentazione che abbiamo di noi stessi e dall'altro ci sfida a sperimentare sfaccettature sempre nuove.

CON GIOIA VOGLIAMO CONDIVIDERE UN TRAGUARDO SPECIALE!Negli ultimi tre anni, il Centro Agapè ha accompagnato 237 pazienti...
17/05/2025

CON GIOIA VOGLIAMO CONDIVIDERE UN TRAGUARDO SPECIALE!

Negli ultimi tre anni, il Centro Agapè ha accompagnato 237 pazienti nel loro percorso psicoterapeutico.
Un numero che per noi rappresenta molto più di una statistica: è la testimonianza della fiducia ricevuta, dell’impegno quotidiano e soprattutto del valore che diamo alla relazione terapeutica.
Un grazie ai nostri collaboratori che ci aiutano a sostenere il nostro progetto!
Un grazie a chi ha scelto di affidarsi a noi: ogni storia accolta è un pezzetto prezioso del nostro cammino.

Continuiamo a prenderci cura, con professionalità, ascolto e dedizione.

IL TRAUMA COMPLESSO Non tutti i traumi hanno un inizio e una fine riconoscibile. Alcune ferite si formano lentamente, gi...
12/05/2025

IL TRAUMA COMPLESSO

Non tutti i traumi hanno un inizio e una fine riconoscibile. Alcune ferite si formano lentamente, giorno dopo giorno, all’interno di relazioni che avrebbero dovuto proteggerci.
È questo che chiamiamo trauma complesso: non un singolo evento sconvolgente, ma una serie di esperienze prolungate e spesso invisibili, come abusi emotivi, trascuratezza affettiva, umiliazioni ripetute, o la convivenza con figure imprevedibili e non sicure, specialmente durante l’infanzia.
Queste esperienze, proprio perché ripetute e relazionali, lasciano un’impronta profonda: non solo sul nostro modo di reagire al mondo, ma anche sulla percezione che abbiamo di noi stessi.
Chi vive con un trauma complesso può sperimentare un senso costante di insicurezza, difficoltà a fidarsi degli altri, paura dell’abbandono, o un senso cronico di vergogna e inadeguatezza. A volte questi vissuti emergono sotto forma di ansia, depressione, relazioni difficili, dipendenze, disturbi dell’umore o del comportamento.
La psicoterapia, soprattutto quando orientata alla comprensione del trauma, offre uno spazio sicuro in cui finalmente si può fare ciò che in passato è mancato: essere ascoltati senza giudizio, sentirsi accolti, riconosciuti, e piano piano, imparare a riconoscersi.
Col tempo, si costruisce una nuova narrazione di sé: non più centrata sulla sopravvivenza, ma sulla possibilità di vivere con pienezza e autenticità.

VALORI E PSICOTERAPIA: orientare il cambiamento verso ciò che ha significatoAll'interno del processo psicoterapeutico, u...
02/05/2025

VALORI E PSICOTERAPIA: orientare il cambiamento verso ciò che ha significato

All'interno del processo psicoterapeutico, uno degli elementi più spesso trascurati, ma di fondamentale rilevanza, è il ruolo che i valori personali ricoprono nel sostenere il cambiamento e nel conferirgli direzione. Troppo frequentemente, il focus clinico si concentra esclusivamente sulla riduzione dei sintomi o sulla gestione degli stati affettivi problematici. Tuttavia, è ormai evidente come una psicoterapia efficace non possa prescindere da un lavoro profondo su ciò che dà senso alla vita dell’individuo.
Quando una persona intraprende un percorso terapeutico, lo fa spesso in risposta a una condizione di sofferenza, che può manifestarsi come ansia, depressione, stanchezza esistenziale, difficoltà relazionali o crisi identitarie. Ma al di là della forma che questa sofferenza assume, ciò che emerge è frequentemente una distanza, più o meno consapevole, tra la vita che la persona sta conducendo e quella che desidererebbe vivere. In questo senso, i valori rappresentano non soltanto un riferimento etico o ideale, ma una vera e propria bussola interiore: forniscono orientamento, motivazione e coerenza.
Nel contesto clinico, esplorare i valori non significa indagare opinioni astratte o principi morali generici. Si tratta piuttosto di comprendere ciò che per il paziente ha autentico significato. Cosa conta davvero per lui o per lei? Quali sono le direzioni di vita che, se seguite, renderebbero l’esistenza più piena, più sentita, più allineata con il proprio sé? Questo lavoro, che può svilupparsi attraverso diverse modalità ha il potenziale di restituire alla persona una prospettiva generativa sul cambiamento. Non si tratta più soltanto di “stare meglio”, ma di vivere in modo più autentico.
Una distinzione utile in questo senso è quella tra valori e obiettivi. Mentre gli obiettivi sono traguardi specifici, misurabili e raggiungibili, i valori costituiscono direzioni più ampie e continuative. Si può raggiungere un obiettivo e poi fissarne un altro; ma un valore rimane come riferimento costante, indipendentemente dalle circostanze. La persona può, ad esempio, agire con coerenza verso il valore della gentilezza o della giustizia anche in condizioni difficili, senza bisogno che la situazione esterna cambi immediatamente. Questo tipo di coerenza valoriale, anche in presenza di dolore psicologico, è ciò che consente una vita più significativa.
Da questo punto di vista, protocolli terapeutici come l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT) hanno dato un contributo rilevante, collocando i valori al centro dell’intervento clinico. Lavorare sulla flessibilità psicologica significa aiutare il paziente a fare spazio alle proprie esperienze interiori e, contemporaneamente, a impegnarsi in azioni coerenti con ciò che per lui è importante. Non si tratta di attendere la “guarigione” prima di cominciare a vivere secondo i propri valori, ma di imparare a farlo anche in presenza del disagio, accogliendo l’imperfezione del percorso.
Nella pratica clinica, l’emersione dei valori può avvenire in modi diversi. Talvolta emergono in modo implicito, attraverso il racconto di momenti significativi o attraverso ciò che suscita commozione, rabbia o nostalgia. Altre volte, è utile un’esplorazione più sistematica, che aiuti a distinguere i valori autentici da quelli introiettati, ovvero assunti per compiacere le aspettative altrui, più che per reale convinzione personale.
Questo passaggio è spesso decisivo: riconoscere che alcuni desideri o obiettivi non appartengono davvero a sé, ma rispondono a pressioni sociali o familiari, può aprire lo spazio per scelte più libere e congruenti.
Lavorare con i valori implica anche una riflessione sulla responsabilità: scegliere consapevolmente la direzione in cui orientare la propria vita comporta, inevitabilmente, l’assunzione di un ruolo attivo nel cambiamento. Non è più solo questione di “curare” qualcosa che non va, ma di prendersi cura del proprio percorso in modo intenzionale. Questo approccio non nega la complessità della sofferenza psicologica, né riduce il disagio a un problema di motivazione. Al contrario, restituisce alla persona la possibilità di agire in direzione di ciò che considera importante.
Integrare il lavoro sui valori nel percorso psicoterapeutico significa riconoscere che la salute mentale non può essere ridotta alla sola assenza di sintomi, ma va intesa come la possibilità di costruire una vita coerente, sentita, dotata di significato. I valori non sono una componente marginale, ma il fondamento su cui si costruisce una trasformazione duratura. Recuperarli, o scoprirli, rappresenta forse uno degli atti più profondamente terapeutici che si possano compiere.

Indirizzo

Via Marsala 11
Florence
50100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

Telefono

+393887924260

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