07/08/2025
Sono stata in montagna di recente e quando ero su alcuni sentieri, quando il dislivello si faceva importante, ho pensato ad ognuno dei miei pazienti, ai momenti critici della loro esistenza ma anche ai miei di momenti critici.
Ho pensato a quanto quei sentieri somigliassero a quelli che si percorrono in terapia.
In montagna e in terapia, sono i piccoli passi che ti portano dove vuoi andare.
Il sentiero è impervio e a volte così ripido da farti mancare il fiato e quando sei lì in affanno, vorresti solo fermarti.
Allora a volte ti fermi, riprendi fiato e poi riparti ma c'è un'altra salita e allora di nuovo ti manca il fiato.
Ti fermi ancora e questa volta pensi che non ce la farai, che continui a fermarti nello stesso modo, che stai fallendo, cavolo ti sei fermato di nuovo!
Ed è lì proprio in quel punto, quando sei fermo e senza fiato che se ti accetti così come sei, ti concedi il tempo di respirare, il tempo di abituarti alla salita, il tempo anche di fermarti, nulla potrà più fermarti, neppure tu stesso.
Così riprendi fiato e ancora riparti e senza accorgertene, sei arrivato e il panorama è fantastico.