Dr. Leonardo Antonio Ricci

Dr. Leonardo Antonio Ricci Studio privato di psicoterapia Gestalt Analitica

01/09/2025

LA MORTE E' UN FINE- NON LA FINE!

"La visione della vecchiaia sarebbe insopportabile se non sapessimo che la nostra anima giunge in un luogo immune dall'alterazione del tempo e dalla limitazione dello spazio. In quel modo d'essere la nostra nascita è una morte e la nostra morte una nascita. I piatti della bilancia della totalità sono in equilibrio."

La morte non è la fine di tutto, ma soltanto il traguardo dell'esistenza terrena a cui non si può sfuggire e dovrebbe essere vissuto senza alcun timore proprio per poter vivere pienamente il tempo concessoci. Nella fase finale della vita si aspira alla realizzazione totale e ciò sollecita un salto di consapevolezza; presa di coscienza e conoscenza di sé, sono l'essenza e il nocciolo di questo processo. Quando il corpo fisico cessa di funzionare, è possibile che l'identità individuale sì ricongiunga alla psiche sovraindividuale, a quella totalità da cui siamo emersi e in cui eravamo immersi prima di farci pionieri di un'esperimento d'auto coscienza. La psicologia analitica parla di una totalità psichica illuminata dalla coscienza (Sè), quale metà finale del processo di individuazione. Entro questa totalità, l'Io, strumento del conscio e organo della coscienza, è destinato a dissolversi e questo è il nucleo vero dell'angoscia di morte. L'Io non è una categoria psicologica permanente; sgorga dal Sè ed è destinato ad essere riassorbito nel Sè; la sua è una morte annunciata.

"Mi auguri 'buon viaggio', devo abbandonare tutto e intraprendere un viaggio importante"

Jung, Anima e morte.

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27/08/2025

La nevrosi è un tentativo, talvolta pagato a caro prezzo, di sfuggire alla voce interiore e quindi alla propria vocazione ...

Dietro la perversione nevrotica si cela la vocazione dell'individuo, il suo destino, che è crescita della personalità, piena restaurazione della volontà di vivere, che è nata con l'individuo.

Nevrotico è l'uomo che ha perso l'amor fati; colui, invero, che ha fallito la sua vocazione ... ha mancato di realizzare il significato della sua vita.

Carl Gustav Jung,
Lo sviluppo della personalità, Opere 17.

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19/08/2025

LE FERIE: L' ARTE DI FERMARSI

In un mondo che misura il valore in produttività e velocità, le ferie sembrano una parentesi. In realtà, sono una finestra preziosa.
Quando la pressione della quotidianità si allenta, accade qualcosa di raro: la mente smette di correre dietro agli impegni e inizia a sentire.

Il tempo libero non è soltanto “tempo vuoto”: è uno spazio in cui le difese si abbassano e il dialogo interno diventa più nitido. I pensieri che restano in sospeso durante l’anno possono finalmente trovare un tavolo su cui sedersi. Ricordi, desideri, domande: emergono non per metterci in difficoltà, ma per chiedere ascolto.

Clinicamente, questo momento è un piccolo laboratorio. Il corpo recupera, il sistema nervoso si ricalibra, la percezione del tempo si dilata. È il momento in cui possiamo osservare la nostra vita con uno sguardo leggermente distaccato, come se vedessimo il quadro da qualche passo indietro.

Lo stesso ferragosto, allora, può diventare più di una festa estiva: può essere un invito a chiederci come stiamo davvero, cosa vogliamo portare con noi al rientro, e cosa invece possiamo lasciare sulla spiaggia, tra le onde o in un sentiero di montagna.

Non è fuga, è ritorno a sé.
E questo, più di ogni meta, è il viaggio che vale la pena fare.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

12/08/2025

📢 Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi informa che, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale Salute–MEF e della successiva comunicazione dell’INPS, d’intesa con il Ministero della Salute, le domande per il Bonus Psicologo 2025 potranno essere presentate dal 15 settembre al 14 novembre 2025.

Il contributo è destinato ai cittadini con ISEE in corso di validità non superiore ai 50.000 euro e sostiene le spese per sessioni di psicoterapia, riconoscendo fino a 50 euro per seduta, per un massimo di 1.500 euro per beneficiario.

Il bonus, che può essere utilizzato una sola volta, è valido presso psicologi psicoterapeuti privati regolarmente iscritti all’Albo degli Psicologi e presenti nell’elenco dei professionisti che hanno aderito all’iniziativa comunicandolo al CNOP.

La domanda può essere presentata annualmente, online sul portale www.inps.it, dove sono disponibili tutte le informazioni su requisiti, modalità e importi.

08/08/2025

Sempre più persone si rivolgono all’intelligenza artificiale per ricevere supporto psicologico. Ma come affrontare questo cambiamento in modo consapevole?

«Gli strumenti esistono, le persone li usano. Ha poco senso far finta di niente. Il nostro obiettivo è comprendere come utilizzarli al meglio», afferma la Dottoressa Valentina Di Mattei, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, su Il Salvagente.

Il CNOP ha avviato un gruppo di lavoro dedicato che dialoga anche con l'Ordine della Regione Lombardia, per definire linee guida e buone pratiche. L’obiettivo è duplice: cogliere le opportunità, ma anche evidenziare le criticità.

L’IA può rappresentare un primo passo verso la terapia, rendendola più accessibile. Ma non può sostituire la relazione terapeutica. L’elemento umano resta centrale nei percorsi di cura: empatia, presenza, risonanza emotiva sono dimensioni non replicabili da alcuna tecnologia.

🗣«Molti giovani si rivolgono all’intelligenza artificiale perché non si sentono a loro agio in un confronto diretto. Preferiscono un contesto dove sentono di potersi esprimere senza paura di essere giudicati. È comprensibile. Per questo è importante mantenere aperto il dialogo, trovare modi per avvicinare queste persone anche ai servizi tradizionali», ha sottolineato la Dottoressa Di Mattei.

Parallelamente, emerge con forza la necessità di un rafforzamento strutturale del servizio pubblico di salute psicologica, sollecitato da una domanda crescente e trasversale. Il bonus psicologo ha rappresentato un segnale chiaro in questa direzione: una volta rimosse le barriere economiche, moltissime persone si sono rivolte a un supporto professionale.

👉 Il futuro della psicologia passa anche dalla capacità di integrare strumenti innovativi, senza mai perdere di vista il cuore della professione: la relazione.

06/08/2025

«I forti non sono amati.
Sono scomodi. Sono poco manipolabili.
I forti sanno sentire se stessi, conoscono i loro diritti e non sono disposti a rinunciarci.
Sanno essere felici malgrado tutto.
Hanno delle radici potenti che non si possono estirpare.
Non è facile distruggere i loro principi, la loro dignità, la loro fiducia in se stessi.
Sono in grado di sostenere qualsiasi verità, i colpi del destino, la tortura del tradimento e le tempeste delle proprie emozioni. Non hanno paura del dolore: hanno già attraversato il loro inferno personale e sanno trasformare le ferite in saggezza, sanno godere la vita, conservando nel cuore la bellezza e la tenerezza.
Non si aggirano sulla strade altrui, non commerciano la felicità,
non elemosinano l'amore.
Ma se dovessero conoscere questo sentimento,
lo accetterebbero come un dono e non tradirebbero mai coloro che amano.
I forti si evolvono, approfondiscono.
Ciascuno di loro porta una croce personale,
senza farla cadere sulle spalle degli altri.
Quando sbagliano si rialzano traendone una lezione,
invece di accusare qualcun altro.
I forti sanno andarsene, per sempre.
Non provate la loro resistenza: vi pieghereste.»

S. Zavattari

04/08/2025

𝐂𝐈𝐎̀ 𝐂𝐇𝐄 𝐂𝐇𝐈𝐀𝐌𝐈 𝐏𝐑𝐎𝐁𝐋𝐄𝐌𝐀… 𝐒𝐌𝐄𝐓𝐓𝐄 𝐃𝐈 𝐄𝐒𝐒𝐄𝐑𝐋𝐎 𝐐𝐔𝐀𝐍𝐃𝐎 𝐀𝐏𝐑𝐈 𝐃𝐀𝐕𝐕𝐄𝐑𝐎 𝐆𝐋𝐈 𝐎𝐂𝐂𝐇𝐈.

Non esiste problema che non
sia anche opportunità.

Ogni ostacolo è uno specchio,
ogni frattura un varco verso
il fuoco interiore.

Ma tu lo chiami problema… solo perché non hai ancora ascoltato il suo vero nome.

Il problema appare dove appari tu.
Perché tu sei il portale,
il guardiano, il drago e la chiave.

La tua percezione lo plasma.
La tua coscienza lo nutre.
La tua intuizione può trasmutarlo.

Allora chiediti:
cosa dentro di me lo vede come un problema?

Scava. Brucia. Illumina.

Perché quando la tua anima
riconosce l’illusione…
il problema si dissolve come nebbia al sole.

Ciò che per te è un peso,
per un altro è benedizione.

Non perché il mondo sia diverso,
ma perché lo è lo sguardo.

Cambia vibrazione,
e cambierà il messaggio.

Non attendere soluzioni fuori:
sei tu il mago che deve trasformare il piombo della mente in oro dell’anima.

~ Alessandro D'Adamo ~

LIBRO CONSIGLIATO IL SACRO VIAGGIO DELL'ANIMA 🔥📚

10/07/2025

AMARE UN GENITORE CHE NON SA AMARE
Lo amavi perché è tua madre (o tuo padre): non avevi scelta.
L'amore per un genitore non si decide, si vive, è biologico, istintivo, inevitabile.
Anche quando loro non sanno ricambiarlo, anche quando il loro amore era vuoto, ma tu eri un bambino e i bambini amano i loro genitori, sempre, anche quando sono mostri.

Anche quando i loro genitori non sanno amare.

Da bambino non puoi permetterti di non amarli: dipendi da loro per sopravvivere.
Il tuo cervello deve convincersi che quell'amore freddo sia normale, che quelle briciole siano un banchetto.

Non hai alternative.
O li ami o muori dentro.
E così scegli di amarli ogni singolo giorno.

Il paradosso più crudele: più loro sono incapaci di amarti, più tu ti sforzi di meritare il loro amore.

Diventi perfetto/a, invisibile, silenzioso/a.

Se solo fossi più bravo/a (pensi) forse mi amerebbero!

Ma non puoi insegnare l'amore a chi non ha mai imparato cosa significhi.

E così cresci diviso in due: una parte di te (il Bambino/a che sei stato) ama disperatamente; l'altra parte sa la verità... che il loro amore è come una stanza vuota.
Ma, ammettere che loro non ti amino davvero, significa ammettere di essere solo/o al mondo.

E' troppo.
Troppo.

Così da adulto impari a vivere nel paradosso: ad amare chi ti ferisce, a cercare calore nel ghiaccio, a vedere amore dove c'è solo dovere, o peggio, indifferenza.
Impari che amare significa soffrire in silenzio; che essere amati è un lusso che non ti puoi permettere.

Ma il tuo corpo ricorda: quando qualcuno ti tratta con freddezza ti senti a casa, quando qualcuno è emotivamente assente, lo riconosci come amore.

E' il paradosso che ti porti dentro: cerchi negli altri lo stesso vuoto che ti ha cresciuto/a, perché è l'unico amore che il tuo sistema conosce.

C'è una responsabilità dolorosa da riconoscere: scegli chi conferma la tua storia; i partner emotivamente assenti non capitano per caso, li riconosci, li selezioni, li tieni perché l'intimità vera terrorizza chi non l'ha mai conosciuta.

Meglio il vuoto familiare che il pieno sconosciuto.

Riconosci l'amore disfunzionale come un segugio, lo fiuti nell'aria, lo vedi in come non ti guardano, in come ti sfamano a briciole, non per masochismo, ma perché il tuo sistema sa navigare il rifiuto, non la presenza: è una competenza traumatica.

Claudia Scarpati su Essere Indaco

Indirizzo

Foggia
71121

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

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