10/02/2024
L'intelligenza artificiale può cancellare lavori usuranti, ma questo può avere il risvolto negativo di persone senza un impegno lavorativo. Può avere grandi potenzialità mediche, ma può sconfinare nella genetica.
Con l'algoritmo aperto la macchina ha un ventaglio di possibilità. La differenza radicale forse non è nella ragione, che l'intelligenza artificiale può avere più sofisticata dell'uomo, ma nell'umanesimo, cioè nella coscienza, nel sentimento, nella passione, nella tenerezza". Così a Repubblica il cardinale Gianfranco Ravasi. "I richiami del Papa - dice ancora - sono rilevanti a livello antropologico". Parlando della ristoratrice che si è tolta la vita dopo gli insulti social, Ravasi afferma: "L'aggressività, le oscenità, le volgarità, le stupidità, le fake news. Molte per fortuna restano lì, ma alcune esplodono. Pensiamo cosa possiamo fare per immettere aria pulita nel sistema. Questo compito dovrebbe essere della famiglia, della scuola, della Chiesa, della cultura". Rispetto agli influencer come Ferragni "è ammirevole la capacità che hanno non solo di riscaldare i loro canali, ma di surriscaldare tutto l'ambiente. Se viene meno qualsiasi norma etica, qualsiasi dimensione umana, è un problema". Ravasi si sofferma poi sul microchip Neuralink realizzato da Musk: "La tradizione classica distingue tra cervello e mente, ora domina la visione fisicalista che riduce tutto a neuroni e sinapsi, considera il cervello un computer straordinario. E l'io, la coscienza, la libertà, l'estetica, la volontà, l'anima? La tecnica procede in modo binario ma è necessario che ci sia l'umanità, l'umanesimo".