Griin-guidanaturalerborista

Griin-guidanaturalerborista Guida ambientale abilitata, naturalista, erborista. Parlo di natura, ricette, medicina tradizionale🌻

Che il tornare ad osservare e apprendere termini consoni, sia lo scopo prima di ogni altra cosa. Raperonzolo Campanula r...
28/04/2025

Che il tornare ad osservare e apprendere termini consoni, sia lo scopo prima di ogni altra cosa.
Raperonzolo
Campanula rapunculus (Famiglia Campanulaceae)
Il nome scientifico deriva dalla forma del fiore a campanella e dal sapore della radice che ricorda la rapa.
🌿erbacea biennale con radice a fittone, fusto eretto, esile e villoso
🌿quando rinasce presenta rosetta basale con foglie picciolate lanceolate-spatolate con margini dentati. Mano mano che cresce e si prepara alla fioritura, le foglie prendono posizione alterna sullo stelo e forma lanceolata tendente al lineare, sessili
🌿fiore singolo,ermafrodita, attinomorfo, gamopetalo, pentamero con quattro verticilli distinti: calice, corolla, androceo e gineceo, color azzurro lilla, raramente bianco, forma infiorescenze racemose con presenza di bratee alla base dei peduncoli floreali
🌿il frutto è una capsula contente piccoli semini
🌿 formula fiorale: ✳️K(5) C(5) A(5) G(2-5) infero, capsula
🌿cresce lungo siepi, incolti, prati, vigneti e oliveti fino a 1500 mslm, in posizione non troppo soleggiata, presente a livello nazionale tranne Sicilia e Sardegna.
🍽️ foglie basali, fiori e radici commestibili. Le radici della pianta giovane possono essere mangiate crude o lessate, le radici raccolte in autunno sono più grandi e prevedono la cottura.
Una delle prime ricette riportate, risale al 1733 dove viene suggerito di pulire bene la radice e una volta cotta, ripassarla in tegame con olio, sale e un poco di aceto a fine cottura.

TUTTE le foto sono di diversi autori, prese dalla scheda monografica di Campanula rapunculus presente nel sito Actaplantarum.org e da me modificate allo scopo di capire visivamente meglio alcuni termini.

Nel primo commento una ricettina facile facile perché lo so che te la stavi aspettando 😅

09/09/2024

Un momento speciale per celebrare l'equinozio d'autunno.
“Accompagnati da ospiti d'eccezione che, ci guideranno nella conoscenza di territori ricchi di storia, simbolismi e magiche erbe, sulla via Michaelica nel Parco nazionale Gran Sasso Laga” (grazie a Roberta Tullii che ha organizzato il tutto e mi ha chiamata🙏)
Necessaria la prenotazione, è possibile partecipare anche a singole giornate ♡




La paura del buio si vince insiemeIl silenzio non è mail troppo silenzioso I pipistrelli alla fine non sono così male Qu...
31/07/2024

La paura del buio si vince insieme
Il silenzio non è mail troppo silenzioso
I pipistrelli alla fine non sono così male
Questo è quanto da una giornata strabella passata in grotta, con i bimbi del centro estivo che stiamo facendo con il CAI Val Vibrata Monti Gemelli e il nostro gruppo speleo.
Che dire…anche i bimbi, alla fine non sono così male ❤️


“Facciamo una cosa da te?” “Si ma facciamo che vi faccio un programma non programma”E così è partito il primo weekend di...
08/07/2024

“Facciamo una cosa da te?” “Si ma facciamo che vi faccio un programma non programma”
E così è partito il primo weekend di immersione tra la natura e il mondo delle erbe, qui tra i Monti Gemelli, alle Gole del Salinello.
Grazie a chi ha avuto il “coraggio” di condividere e di essere presente, al CAI Val Vibrata Monti Gemelli che mi ha concesso lo spazio rendendo questa iniziativa fattibile logisticamente e a Carpa La Terra per il pane (se vi serve farina e pasta sappiate che a breve vengo a Roma).
Abbiamo camminato, osservato e parlato delle piante legate all’acqua e al fuoco, abbiamo guadato il fiume, fatto il bagno nella piscina degli dei, abbiamo tirato fuori le nostre conoscenze arcaiche e subconscie, condiviso il cibo, la stanchezza e la gioia, abbiamo parlato di erbe tintorie e di oli essenziali, funghi e potere dei sensi, abbiamo vissuto.
Grazie bellezze, alla prossima 🙏🌻




Sono riaperte le iscrizioni alle scuole di arti e mestieri di Roma. Potrete trovare diversi corsi, non solo i nostri erb...
18/06/2024

Sono riaperte le iscrizioni alle scuole di arti e mestieri di Roma. Potrete trovare diversi corsi, non solo i nostri erboristici, tutti pomeridiani di diverse ore (da 40 a 250) dal costo popolare legato al proprio isee.
Domani pomeriggio sarò presente alla scuola dove insegno (scienze e tecniche) a viale glorioso 5 per l’open day se volete passare per info o solo per un saluto.
Spero di vederti questo autunno sui banchi di scuola 🌻 (mi troverete nei 3 anni di erboristeria, aromaterapia, erbe tintorie e coltivazione delle officinali…e forse anche in altri come meteora😅)





Si oggi è il mio compleanno e pare che rientri tra quelli da festeggiare in modo speciale…dicono che ai 50 funzioni così...
08/05/2024

Si oggi è il mio compleanno e pare che rientri tra quelli da festeggiare in modo speciale…dicono che ai 50 funzioni così.
Ora, io penso da sempre che l’età anagrafica non esista e il tempo sia relativo, ma non lo è se questo tempo lo perdiamo dietro cose futili e inutili. Il nostro tempo è l’unico regalo che la vita ci da.
Ringrazio chi mi ha già scritto e chi lo farà ma anche chi non lo farà perché potrebbe essere un sociopatico come me e quindi lo capisco pienamente (🫶amic*) ma vista la filippica scritta poc’anzi, vorrei chiedervi un regalo. Si, lo so alcuni di voi starananno chiedendo a chi di dovere: “cosa posso regalare a Vale?” e costoro saranno in crisi perché sanno la risposta e sanno che non verrà capita, quindi ve lo chiedo pubblicamente: non mi serve nulla che sia materiale, il mio spazio è già pieno e ho tutto ciò che mi serve per essere felice. La felicità viene dalle emozioni e se volete donatemi un albero 💚
Il progetto Treedom lo seguo da qualche anno, è un progetto serio, bello, facile è importantissimo sia a livello ambientale che sociale. A me non serve nulla ma a molti altri si e basta una pianta. Anche a me basta una pianta per essere felice tanto che questo mondo fatto di clorofilla è entrato ormai, nella mia emoglobina.
Quindi se volete festeggiare i miei 50 anni, andate sul sito che vi ho messo nel post, cliccate sull’opzione compleanno, scegliete l’albero che vi sentite e se volete me lo nominate, sennò ve lo tenete per voi, a me basta sapere che oggi ci sarà una vita verde in più 🙏

Regala un albero! Un dono perfetto per ogni occasione: compleanni, matrimoni, anniversari, per Natale ed altro ancora. Un regalo per tutti, anche per l'ambiente!

Che mondo sarebbe senza la fragola? In occasione di una antica illustrazione botanica, vista qualche giorno fa al castel...
30/04/2024

Che mondo sarebbe senza la fragola?
In occasione di una antica illustrazione botanica, vista qualche giorno fa al castello di Miramare di Trieste, ho pensato di raccontarvi qualcosa di più su questo famoso frutto. Mettetevi comodi.
Prima di tutto non è un frutto, ma un infruttescenza chiamata siconio (come per il fico) Infatti la parte succosa che sta tanto bene con panna o zucchero e limone (ieri le ho provate con uno zucchero aromatizzato alla lavanda, da paura!), è il ricettacolo fiorale trasformato e i veri semi sono quei piccoli acheni scuretti che si trovano in superficie.
Il suo nome scientifico è Fragaria (fragranza) vesca (gracile, minuto) ma in questo caso ci riferiamo alle fragoline di bosco, le selvatiche perché, ad essere precisi, di fragole ce ne sono ben venti specie e almeno seicento ibridi, tutti dal nome evocativo.
Ma come siamo arrivati a questi numeri?
Allora, quella selvatica era ben conosciuta in Europa e dalla fine del 600 inizia ad essere anche coltivata, ma un certo esploratore francese di nome Frézier (1682-1773), venne mandato come “spia”dei Savoia in Cile. Il buon Frezier(il cui cognome venne ereditato dalla sua famiglia nel 916 da re Carlo Il il Semplice, come ringraziamento per delle fragoline di bosco servitegli dopo un banchetto), appassionato anche di botanica, trovò nel suo viaggio delle fragole che dichiarò essere «grosse come uova e belle come noci». Erano le fragole bianche!
Quando tornò dal suo viaggio portò delle piantine ma ahimè, erano tutte femmine, sarebbe stato impossibile la loro riproduzione e invece…la nuova fragola si ibridò con quella proveniente dalla Virginia, dando origine alla Fragaria ananassa, una specie che coniuga le dimensioni della fragola del Cile con il sapore di quella della Virginia.
La nostra famosa fragola del giardino è quindi uno dei primi ibridi ottenuti in coltura. Un'ibridazione realizzata con ogni probabilità in modo spontaneo
Ma ancora un po’ di pazienza nella lettura, perché qui entra il bello, un giovane diciannovenne, Antoine Nicolas Duchesne, amante del frutto rosso, il quale gli dedicò un libro: Histoire naturelle des fraisiers (Storia naturale delle fragole).
Il giovane illuminato, divenne storico delle scienze, allievo di Bernard de Jussieu, e pubblicò anche un Essai sur l'histoire naturelle des courges (Saggio sulla storia naturale delle zucche).
Vista la confusione nella classificazione, decise di mettere un po' d'ordine nelle denominazioni delle fragole: quelle verdi, per esempio, indicavano tanto la specie moschata quanto la viridis e la virginiana.
Ebbe persino una controversia scientifica con Carl von Linné, inoltre anticipando il grande Charles Darwin, Duchesne mise in dubbio l'immutabilità delle specie con i suoi esperimenti sulla sessualità delle fragole. Fu un vero precursore proprio perché intuì che le specie non sono per forza fisse, ma era troppo giovane e poco famoso e purtroppo i libri non lo menzionano al pari dei suoi colleghi più anziani…storia già sentita o vissuta?
Comunque per concludere, la fragola bianca del Cile, quella di Frézier, è tornata in auge quasi trecento anni dopo, nel 2003 grazie alla dedizione di qualche agricoltore appassionato. Oggi ha di nuovo un grande successo sebbene sia molto costosa, perché rara. Vorrei rassicurare quindi coloro che vedono rosso e pensano che questo strano frutto sia diventato bianco in seguito a una manipolazione genetica che l'avrebbe fatta impallidire: tranquilli, spesso bisogna tornare al passato per vivere nel presente 😉

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Vuoi imparare a dare colore alle tue stoffe o a disegnare con i pigmenti naturali? Io e Marta Fru ti aspettiamo a Roma i...
16/04/2024

Vuoi imparare a dare colore alle tue stoffe o a disegnare con i pigmenti naturali? Io e Marta Fru ti aspettiamo a Roma il 19 maggio presso l’associazione Il Giardino Segreto vicino la fermata Furio Camillo🌻
Per maggiori info contattami, i posti sono limitati 🙏

É iniziato ieri questo piccolo ma intenso percorso sulle piante del territorio, grazie a chi mi ha voluta come docente f...
13/04/2024

É iniziato ieri questo piccolo ma intenso percorso sulle piante del territorio, grazie a chi mi ha voluta come docente fidandosi di me 🙏

Erbario simbolico: il crocoUno dei primi fiori primaverili a spuntare nei prati, a volte confuso con lo zafferano, con c...
26/03/2024

Erbario simbolico: il croco
Uno dei primi fiori primaverili a spuntare nei prati, a volte confuso con lo zafferano, con cui condivide il genere, altre volte con il colchico…con il quale non condivide ne il genere, ne la stagione floreale, ne la tossicità.
Così ce lo cantava Pascoli: “…coi petali lilla, tu chiudi gli stami di fuoco: le miche di fuoco coi lunghi tuoi petali, chiudi nel cuore, tu leso, o poeta dei pascoli, fiore di croco”
Teofrasto lo chiamò kroke, filo, per il ciuffo di stimmi simili a filamenti che accarezzano i suoi petali, con quel loro gioco cromatico armonico.
Quel filo simboleggia un legame d’amore, tra Croco e la ninfa Smilace, amore sfortunato perché Croco, quanto giovane uomo, era destinato alla morte. Gli dei impietositi decisero di trasformare Croco nel fiore bello figo, simbolo di gioia e giovinezza e Smilace nella salsapariglia, Smilax aspera, rampicante spinosa con foglie cuoriformi e bacche rosse…va beh…Anche i romani piantavano i crocus per propiziare pace e serenità o era uso cospargere il letto nuziale per augurare felicità agli sposi…evidentemente non conoscevano bene la leggenda greca…

Spesso pensiamo che i fiori nascano solo in mezzo ai campi e poco ci focalizziamo sulle specie più ardite…come quelle ch...
18/03/2024

Spesso pensiamo che i fiori nascano solo in mezzo ai campi e poco ci focalizziamo sulle specie più ardite…come quelle che poco gliene frega del nutrimento facile, no loro scelgono gli ambienti estremi, come la spiaggia di Alba adriatica. Stanno li, piccole e poco appariscenti, nessuno se le fila, anzi. E allora diamogli un attimo di importanza, perché anche queste botaniche a modo loro, ti stanno aiutando a vivere in questo pianeta…
Tra le specie fotografate, solo una viene menzionata anche per la sua storia officinale e alimentare: la Cakile, detta anche ravastrello marittimo. Fa parte della famiglia delle Brassicaceae, la stessa della senape e del ravanello per capirci. Menzionata per la sua ricchezza di ferro, acido ascorbico e iodio, perfetta per chi soffriva di scorbuto. In cucina si usano le foglie tenere in insalate miste ed hanno un sapore salmastro ed amarognolo.
Lessate con altre erbe spontanee, saltate in padella con aglio ed olio si utilizzano come contorni per carni bianche.
I fiori possono servire quali guarnizioni di piatti o di insalate, mentre i semi possono essere usati come quelli della senape…e c’è chi le calpesta.
Potrei parlare ancora dei loro adattamenti per vivere sulla spiaggia, dei loro metodi di riproduzione legati al mare o ad insetti specifici, delle loro parenti strette che troviamo nei campi e in montagna e che in certi casi, conosciamo per i loro usi officinali…ma sono arrivata a Tiburtina e devo andare al lavoro 😅

Tra felci arboree ed equiseti giganti, iniziano a farsi avanti le Conifere. Il clima sta cambiando, inizia a diventare p...
28/02/2024

Tra felci arboree ed equiseti giganti, iniziano a farsi avanti le Conifere. Il clima sta cambiando, inizia a diventare più secco, temperato, freddo. Il Carbonifero sta facendo spazio al Permiano e a leggere quanti milioni di anni sono passati da quel momento, ci sembra irreale. Eppure, tu piccola creatura, vieni da quel tempo lontano, come simbolo della vita, del tempo. Tu così piccola, come un mignolo e un funghetto. Cara Sequoia, nel tuo dna c’è scritta la tua vita secolare e la tua altezza mastodontica. Quei 200 milioni di anni in cui noi, non eravamo minimamente presi in considerazione dall’evoluzione.
Nonostante il tempo passato di questi alberi mammut sulla Terra, la loro descrizione risale solamente al 1833 quando l’esploratore inglese William Lobb, la individuò durante una spedizione in California, luogo in cui vivono ancora allo stato spontaneo.
Ed è da metà dell’800 che in Italia sono state portate per essere piantate nei giardini di nobili famiglie, oggi parchi o riserve per umili cittadini.
La più alta del belpaese, si trova nel parco di Samezzano (Regello-FI) con i suoi 54 metri di altezza, bassina se pensiamo che in California gli esemplari più antichi arrivano quasi a 100 metri di altezza, ma vero é che hanno oltre 2000 anni mentre lei solo 100/150 anni.

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L’evoluzione di una scienziata strega

Da bambina sognavo di diventare paleontologa, così presi la laurea in scienze naturali (e mi laureai in conservazione della natura indirizzo palebiologia), ma ancora non sapevo che quello era solo il primo passo verso un mondo sopito che si stava risvegliando intorno a me: quello delle mie nonne, zie e madre, quello delle piante curative e dell’osservazione della natura intorno a me.

Iniziai a lavorare come “scienziata”; la chimica, la mineralogia, la botanica, la zoologia e tanto altro, erano i miei passatempi con i quali lavoravo in Italia e in giro per il Mondo, finché un giorno il destino ha voluto che incontrassi i miei futuri maestri e con loro scoprii che tutto quello che avevo fatto fino a quel momento, aveva senso se collegato alla conoscenza e uso della piante officinali.

Iniziai così ad approfondire la farmacognosia, la fitoterapia, la chimica organica e da scienziata iniziai a risentirmi un po’ strega; da questi studi nacque un lavoro molto complesso (ancora in fase di elaborazione perché inesauribile) sulla figura delle streghe e delle piante che utilizzavano per i loro sortilegi. Analizzai quel lato chimico metabolico legato agli alcaloidi presenti nelle specie più riscontrate negli scritti antichi, inserendo la loro importanza nella medicina moderna. Questo fu il mio nuovo inizio, da qui la mia vita era segnata: l’erboristeria, la storia antica e l’uso perduto e semplice di alcuni rimedi, erano diventati la mia linfa vitale.

Dopo anni di formazione, colpevole anche la mia scelta di cambiare città e seguire l’amore (sempre), nasce Griin, un’erboristeria che non è solo un’erboristeria tradizionale, ma un vero e proprio stile di vita, come quello che ho deciso di seguire e che mi è stato insegnato dai miei genitori anni e anni or sono.