Dott. Fabio Biviglia

Dott. Fabio Biviglia Psicologo cognitivo-comportamentale: consulenze, somministrazione test, diagnosi sostegno e riabilitazione psicologica.

08/07/2025

In alcune circostanze, comportamento e convinzioni possono entrare in contrasto. Quando accade, si attiva una tensione interna chiamata dissonanza cognitiva: un conflitto tra ciò che sappiamo o crediamo e ciò che mettiamo in atto.
Il nostro cervello cerca coerenza interna e quando questa viene meno, la mente cerca di compensare adattando i comportamenti, rivedendo le convinzioni oppure ricorrendo a spiegazioni rassicuranti per giustificare ciò che facciamo.

Questo processo è un vero e proprio sistema di autoregolazione psicologica, utile per mantenere stabilità emotiva.
Tuttavia, quando il contrasto diventa troppo forte, può avere un impatto importante su decisioni, atteggiamenti, e benessere psicologico, generando stress o portando a razionalizzazioni difensive.
Individuare la dissonanza cognitiva nei propri vissuti è un passaggio fondamentale nei percorsi di consapevolezza, sviluppo personale e trasformazione terapeutica.
Diventare consapevoli dei propri conflitti interni è il primo passo per attivare un processo di crescita personale e riflessione.

03/07/2025

🔵 Overthinking: quando il pensiero eccessivo ostacola il benessere.

Il termine overthinking, o "pensiero eccessivo", indica uno stile cognitivo caratterizzato da un'attività mentale continua e spesso non produttiva.

Si riscontra frequentemente nei disturbi d’ansia, in cui l’incertezza attiva un meccanismo di analisi ripetuta, che non porta a soluzioni ma incrementa dubbi e scenari ipotetici.

Il pensiero, anziché essere orientato alla risoluzione, si concentra sul problema e mantiene uno stato di allerta costante.

Tra le conseguenze più comuni:
➡ Stress
➡ Difficoltà del sonno
➡ Ridotta attenzione
➡ Blocchi decisionali

È importante saper distinguere tra riflessione utile e pensiero disfunzionale.
Osservare i propri pensieri, riconoscere i fattori scatenanti e intervenire in modo consapevole può contribuire a prevenire condizioni di disagio più strutturate.

Quando il pensiero diventa fonte di malessere, il confronto con un professionista può essere un passo fondamentale per il benessere psicologico.

10/03/2025

Le “teorie del complotto” possono essere definite come spiegazioni di eventi che ne attribuiscono la causa a un gruppo di potenti individui, i quali operano in segreto elaborando piani che avvantaggiano loro stessi e danneggiano il bene comune (Bowes et al., 2023). Esse tendono ad emergere in risposta a sentimenti di incertezza, paura e sfiducia nelle autorità, offrendo una spiegazione semplice a eventi che in realtà sono molto complessi (ad esempio, l’emergenza sanitaria del Covid-19, che secondo alcuni sarebbe stata pianificata in anticipo).
Attualmente, le teorie del complotto possono diffondersi con una rapidità senza precedenti, soprattutto grazie all’utilizzo dei social media, i quali permettono agli individui che sostengono una determinata teoria di tenersi facilmente in contatto, rafforzando reciprocamente le proprie opinioni (Hedrih, 2025).

🔗 https://www.stateofmind.it/2025/03/teorie-complotto-rabbia/

04/03/2025

7 giovani su 10 hanno vissuto periodi di ansia, depressione o altri disturbi dell’umore, spesso legati a:

✅ stress lavorativo
✅ problemi familiari
✅ pressioni sociali

È quanto emerge dalla ricerca promossa dal Consiglio Nazionale dei Giovani , presentata in occasione della firma di un Protocollo d’Intesa tra il CNG e il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi .

Secondo il Presidente del CNOP, David Lazzari "Riconoscere il ruolo della psicologia nella salute pubblica è una priorità per il benessere delle nuove generazioni"

Secondo Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani non si tratta di un problema individuale ma di una vera emergenza sociale che richiede risposte concrete.
Il protocollo d’intesa tra il CNG e il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi nasce per promuovere iniziative di ascolto e formazione e supporto.

Dal canto suo il Presidente del CNOP, sottolinea l'importanza della psicologia nella salute e nel benessere, specialmente tra i giovani, che stanno affrontando un crescente disagio.
Secondo Lazzari inoltre la scuola dovrebbe essere un luogo centrale per il benessere psicologico, e per raggiungere questo obiettivo è fondamentale applicare le leggi esistenti e migliorare le risorse.
Scopri di più 👉🏻https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=128085

20/02/2025

L’educazione dei bambini è un processo complesso che richiede strategie adeguate per guidare il loro comportamento e favorire la crescita emotiva e sociale. Spesso si ricorre alla punizione per correggere atteggiamenti ritenuti sbagliati, ma la psicologia dimostra che non tutte le punizioni sono efficaci e alcune possono avere effetti negativi a lungo termine.

Le punizioni fisiche, come schiaffi e sculacciate, non solo non migliorano i comportamenti nel lungo periodo, ma possono anche compromettere il benessere psicologico del bambino.

Secondo l’American Psychological Association, l’uso della forza fisica non promuove l’autocontrollo, ma aumenta il rischio di ansia, insicurezza e comportamenti aggressivi.

In molti Paesi europei, le punizioni fisiche nei confronti dei bambini sono vietate per legge, proprio per i loro effetti dannosi sullo sviluppo emotivo e relazionale. Anche punizioni meno severe, come la privazione di privilegi o il time-out, devono essere applicate con consapevolezza e criteri chiari.

Se usate in modo errato, possono generare senso di ingiustizia o frustrazione nel bambino, riducendo l’efficacia educativa. La psicologia suggerisce che il metodo più efficace per correggere i comportamenti inadeguati è l’uso del rinforzo positivo, che premia le azioni corrette invece di concentrarsi esclusivamente sugli errori.

L’obiettivo dell’educazione non dovrebbe essere la paura della punizione, ma la comprensione delle conseguenze delle proprie azioni.

Creare un ambiente educativo basato su regole chiare, coerenza e supporto emotivo aiuta i bambini a sviluppare autocontrollo e senso di responsabilità. Per questo, è fondamentale che genitori e educatori adottino strategie educative che promuovano una crescita equilibrata e consapevole, senza ricorrere a metodi punitivi dannosi.

Per approfondire 👇🏻
https://www.stateofmind.it/2025/02/punizioni-bambini/

11/02/2025

La sofferenza che accompagna la malattia non colpisce solo chi ne è direttamente affetto, ma anche le persone che gli stanno accanto. Familiari e caregiver vivono un carico emotivo enorme, spesso senza gli strumenti necessari per gestire la situazione.

Il malato è prima di tutto una persona, con un vissuto, emozioni e una dignità che devono essere riconosciuti e tutelati. La Giornata Mondiale della persona malata è un’occasione per ribadire che il benessere psicologico non è un lusso, ma una componente essenziale della cura, fondamentale per il chi affronta la malattia e di chi gli sta accanto.

Assicurare un’assistenza che comprenda il supporto psicologico significa offrire un aiuto concreto non solo a chi è malato, ma anche a chi lo sostiene nel suo percorso. La salute non è solo assenza di malattia, ma un equilibrio tra corpo e mente che deve essere garantito a tutti.

07/02/2025

Il presidente Nazionale dell’Ordine degli Psicologi David Lazzari denuncia un fenomeno in aumento che allarma i professionisti della salute psicologica: «L’IA ha uno sviluppo inevitabile, ma che va governato» e la cui gestione vede tutti «in ritardo».

Perché sempre più persone e soprattutto i giovani chiedono aiuto a un’intelligenza artificiale piuttosto che a un terapeuta?

«Oggi molti giovani sono smarriti e disorientati e hanno bisogno di ascolto. Serve una rete pubblica di psicologia accessibile, come lo psicologo scolastico o lo psicologo di base. Senza un servizio pubblico diffuso, il primo ascolto spesso non è garantito e non tutti possono permettersi un aiuto privato a pagamento. C’è un bisogno insoddisfatto.

Quali sono i limiti più evidenti di una psicoterapia simulata da un algoritmo?

«Oltre alla mancanza di una reale comprensione emotiva, c’è un altro aspetto fondamentale da considerare: la comunicazione umana non si basa solo sulle parole. Occorre considerare la cosiddetta comunicazione non verbale, fatta di gesti, espressioni, toni di voce.

L’intelligenza artificiale potrà mai essere all’altezza di quella umana in questo senso?

«L’intelligenza umana è profondamente diversa da quella artificiale, perché è incarnata e si sviluppa attraverso il vissuto corporeo e attraverso le emozioni. Riesce a integrare cognizione — quindi pensiero logico — ed emozioni in un equilibrio che l’intelligenza artificiale, essendo un puro algoritmo, non potrà mai raggiungere».

È fondamentale introdurre normative che garantiscano maggiore trasparenza nell’utilizzo di questi strumenti. Inoltre, uno dei ruoli chiave della scuola dovrebbe essere quello di educare i ragazzi a un uso consapevole dell’intelligenza artificiale. Dobbiamo sviluppare una cultura in cui la tecnologia sia uno strumento utilizzato con estrema consapevolezza. Dobbiamo essere noi a utilizzarla per i nostri scopi e non possiamo lasciare che sia lei a utilizzarci per i suoi. Dobbiamo tenere bene a mente questo principio».

Qui il reportage del Messaggero sul sempre più crescente numero di giovani che utilizzano l’Ai per consulenze psicologiche 👇🏻
https://www.ilmessaggero.it/tecnologia/se_psicoterapeuta_diventa_un_algoritmo-8632304.html

Qui l’intervista integrale al presidente del Cnop David Lazzari 👇🏻
https://www.ilmessaggero.it/tecnologia/news/david_lazzari_ordine_degli_psicologi_le_macchine_tutti_uguali_ecco_perche_non_ci_capiranno_mai-8632312.html

07/02/2025

La Giornata Mondiale contro il Cancro ci ricorda l’importanza della prevenzione, della ricerca e del sostegno ai pazienti e alle loro famiglie.

Ogni anno, oltre 1,5 milioni di persone in Europa ricevono una diagnosi di cancro. Dietro questi numeri ci sono vite, famiglie, battaglie quotidiane fatte di speranza, resistenza e coraggio.

Affrontare il cancro significa prendersi cura della persona nella sua totalità. Non si tratta solo di cure mediche, ma anche di garantire un supporto psicologico adeguato, un aspetto ancora troppo trascurato. Oggi, solo un malato oncologico su cinque riceve un aiuto psicologico nel sistema pubblico, un dato che deve far riflettere. È tempo di colmare questa lacuna e riconoscere il diritto all’assistenza psicologica come parte integrante del percorso di cura.

30/11/2024

L’autolesionismo, definito come “auto-danneggiamento intenzionale” senza intenzione suicidaria, è un comportamento patologico che colpisce in particolare i giovani e spesso si associa a disturbi come depressione, ansia e problematiche di personalità. In Italia, il fenomeno è in aumento, aggravato dall’influenza dei social media, che in alcuni casi diffondono persino tutorial per praticare atti autolesionistici.

Come spiega Pietro Bussotti, consulente del CNOP:
“L’autolesionismo può essere una risposta a un vortice emotivo travolgente. Per alcune persone, il dolore fisico diventa un modo per cercare di riprendere il controllo, soprattutto in situazioni di forte stress o emotività fuori controllo.”

L’approccio terapeutico più efficace include interventi psicologici come la terapia cognitivo-comportamentale, che aiuta a gestire le emozioni in modo sano, migliorando la regolazione emotiva e favorendo una maggiore resilienza.

Il CNOP sottolinea l’importanza di sensibilizzare le famiglie, le scuole e la società sull’autolesionismo, un fenomeno spesso sottovalutato, ma che richiede attenzione e interventi mirati per offrire il giusto percorso di cura a chi ne soffre.

Per approfondire👇
https://www.lapresse.it/salute/2024/11/28/autolesionismo-cose-il-problema-citato-da-guardiola/

23/11/2024

Uno studio della University College di Londra, pubblicato su Nature Human Behaviour, ha rivelato una relazione causale e bidirezionale tra il benessere psicologico e i contenuti ricercati online. Le persone con uno stato mentale più precario tendono a navigare su pagine con contenuti negativi, peggiorando ulteriormente il proprio stato emotivo.

I risultati dello studio mostrano che i partecipanti con sintomi di disagio psichico più marcati tendevano a visitare più frequentemente pagine web dal contenuto negativo. Dopo aver navigato su questi siti, non solo riportavano un peggioramento dell’umore, ma finivano per cercare altri contenuti simili, innescando così un ciclo di feedback dannoso: i contenuti negativi influenzavano il loro umore, e un umore peggiorato li portava a consumare ulteriori contenuti negativi.

I ricercatori hanno sviluppato un innovativo sistema di “etichette” per i siti web, simili a quelle nutrizionali sugli alimenti, che segnalano l’impatto emotivo, la praticità e l’informatività dei contenuti. I partecipanti che hanno scelto siti con etichette positive hanno riportato miglioramenti significativi nell’umore, evidenziando l’importanza di un approccio più consapevole alla navigazione.

Il CNOP, con l’articolo che vi propone oggi, intende ampliare le riflessioni su queste dinamiche, che evidenziano quanto il benessere mentale possa essere influenzata anche dai contenuti digitali, e sull’urgenza di promuovere strumenti che favoriscano un rapporto più sano con il web.

Per approfondire 👇
https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2024/11/21/con-una-salute-mentale-precaria-ricerche-sul-web-dai-contenuti_82212052-7a4d-4428-a777-59abed71aff5.html

Indirizzo

Via Monte Acuto 49
Foligno
06034

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