Dott. Maurizio Fiorillo - Psicologo Psicoterapeuta

Dott. Maurizio Fiorillo - Psicologo Psicoterapeuta Ricevo a Fondi. Diagnosi, Consulenza psicologica, Psicoterapia.

Documento in 10 punti su Pace, Potere, Libertà e Responsabilità.Come comunità di analisti/e transazionali di fronte alla...
29/09/2025

Documento in 10 punti su Pace, Potere, Libertà e Responsabilità.

Come comunità di analisti/e transazionali di fronte alla spirale di violenza in cui ci troviamo tutti coinvolti come esseri umani in questo particolare momento storico, consapevoli delle conseguenze letali che la trasmissione transgenerazionale dei traumi, della violenza e dell’odio può avere nella vita dei singoli e delle comunità, vogliamo unire la nostra voce a quella di tanti colleghi e colleghe di altre scuole e orientamenti, dichiarando quanto segue.



1. Siamo analisti/e transazionali e ci sentiamo profondamente coinvolti/e nel promuovere cambiamenti positivi nei singoli, nei gruppi, nelle organizzazioni e nella società, spinti da una dimensione etica attiva con cui contribuire concretamente al bene comune.


2. Nel nostro essere radicati nella posizione esistenziale e relazionale dell’Okness, rifiutiamo la violenza, che è negazione dell’interdipendenza e svalutazione dell’altro quale partner relazionale fino alla sua completa de-umanizzazione.Pensiamo che il rifiuto della violenza vada espresso esplicitamente e collettivamente dalla nostra comunità professionale: la neutralità, il silenzio annichilito, o le deboli posizioni rischiano di diventare assenso implicito di fronte a situazioni in cui il potere è usato nelle azioni per causare sofferenza, dolore e morte e nel linguaggio per creare narrazioni che distorcono i dati di realtà, svuotando di senso le parole.


3. Riteniamo che la pace e la non violenza siano valori indiscutibili basati sui diritti fondamentali di cui ogni essere umano dovrebbe poter godere. In questo ci fa da guida il codice etico dell’EATA che con il suo esplicito riferimento a valori e principi, ci invita a farci promotori del bene collettivo a tutti i livelli che ci vedono implicati. Ciò significa per noi sentirci impegnati nella costruzione della pace e della cultura della non violenza non solo nelle nostre vite personali, ma anche con i nostri clienti, i nostri trainee, i nostri colleghi e nei contesti comunitari e sociali in cui viviamo e operiamo. Questo implica sentirci coinvolti nella promozione di una cultura che ci ‘radichi nel restare umani’ in ciò che facciamo, per promuovere l’‘umanizzazione’ delle persone che incontriamo.


4. A partire dalla consapevolezza che il potere, inteso come esercizio di libertà responsabile, risiede non solo nei singoli individui ma anche nei gruppi e nelle organizzazioni, troviamo nella cultura della nostra comunità di analisti transazionali un chiaro invito a tenere alta l’attenzione sui diritti inviolabili della dignità, della salute, della sicurezza, e dell’autodeterminazione, la consapevolezza della vulnerabilità e la necessità della cura, l’interdipendenza e la reciprocità nelle relazioni.


5. Siamo consapevoli che i processi umani sono fenomeni complessi e che, come tali, vadano indagati e compresi attraverso chiavi di lettura che attingono al sapere di diversi campi disciplinari. Scegliere la strada della complessità, piuttosto che farci cedere al senso di impotenza, è un richiamo per noi ad azioni che ci vedano coesi, anche a livello interdisciplinare, nel sostenere i diritti umani universali e nell’impegno a favorire processi di inclusività e pacifica convivenza.


6. Ci impegniamo, con gli strumenti delle nostre conoscenze e competenze, a leggere i processi delle dinamiche umane per distanziarci in modo attivo da singoli e organizzazioni che abusano del proprio potere, teorizzano e agiscono in modo autoritario, con l’oppressione e la violenza.


7. Vediamo ogni giorno gli effetti dei traumi, le ferite e il dolore, e pensiamo che richiedano comprensione e cura per superare l’automatismo della ripetizione copionale. Sappiamo che questo vale per gli individui come per i gruppi e le strutture sociali. Siamo consapevoli che l’evoluzione e il cambiamento, ad ogni livello, richiedono coraggio, un coraggio eticamente responsabile, in grado di sfidare la cultura della paura, dove finiscono per prevalere oppressione, violazione dei diritti, disuguaglianze e violenza in ogni sua forma.


8. La nostra pratica è basata sulla comunicazione dialogica e sulla comprensione dei punti di vista dell’altro. E poiché ogni punto di vista è importante, ci focalizziamo sulla costruzione di narrazioni a più voci, sulla gestione dei conflitti attraverso processi di collaborazione e inclusione, dove ognuno possa essere ascoltato e mai ignorato o svalutato.


9. Riconoscendo il valore della presenza solidale tra esseri umani, siamo accanto, anche attraverso forme concrete di sostegno, alle organizzazioni e ai professionisti che operano ogni giorno per realizzare i diritti umani prendendosi cura della vita delle persone.


10. Nel ritenere che un mondo orientato al bene sia qualcosa di possibile ed auspicabile, scegliamo di prendere posizione con parole e azioni che ci permettano di contribuire a costruirlo, guidati dalla forza dello stare insieme, dal sentimento di appartenenza che ci contraddistingue e da quel senso profondo della Physis, che è amore per la vita, la vita di tutti.

https://irpir.it/documento-in-10-punti-pace-potere-liberta-e-firmatari/

Congresso Nazionale EMDR 2025
27/09/2025

Congresso Nazionale EMDR 2025

Domani aderirò allo sciopero per Gaza.Non toglierò ai miei pazienti il loro spazio di cura, ma ogni compenso della giorn...
21/09/2025

Domani aderirò allo sciopero per Gaza.
Non toglierò ai miei pazienti il loro spazio di cura, ma ogni compenso della giornata sarà devoluto interamente alla popolazione di Gaza.
Credo che anche i piccoli gesti possano essere segni di vicinanza e resistenza, e che nessuna sofferenza umana debba esserci estranea. È la mia scelta per dire che la vita, la dignità e i diritti di ogni persona non sono negoziabili. Come terapeuta e come persona, non posso restare indifferente di fronte a tanto dolore.

10/09/2025
24/08/2025

🎯 La psicoterapia non è magia. È impegno. È presenza. È scelta.
Entrare in terapia è un atto di coraggio. Ma restarci con serietà è un atto d’amore verso se stessi.
🧩 Non basta “parlare”. La trasformazione avviene quando ci si mette in gioco davvero:
Quando si porta in seduta ciò che fa male, anche se scomodo.
Quando si accetta di guardare dentro, senza filtri.
Quando si è disposti a mettere in discussione vecchi schemi.
Quando si lavora anche fuori dalla seduta, riflettendo, osservando, sperimentando.
💬 La psicoterapia è un processo attivo. Il terapeuta non “aggiusta”. Accompagna. Ma il cambiamento nasce dal tuo impegno, dalla tua disponibilità a stare nel processo, anche quando è faticoso, anche quando non si vedono subito i risultati.
🛠️ È come costruire una casa: Ogni seduta è un mattone. Ogni riflessione è cemento. Ogni scelta consapevole è un passo verso una struttura più solida, più autentica, più tua.
🌱 Il cambiamento non accade per caso. Accade quando scegli di esserci, con tutto ciò che sei, e con il desiderio autentico di capire e crescere.

19/08/2025

«Fare psicoterapia è una cosa seria. Vuol dire affidare i propri dubbi e bisogni a un’altra persona competente, formata a questo scopo e che ha a cuore la tutela del paziente».

In un’intervista a La Stampa, la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, avverte che i chatbot terapeutici non possono sostituire l’incontro umano tra psicologo e paziente. «L’Intelligenza artificiale non ha i requisiti. Per cui non solo è inutile, ma può addirittura causare un peggioramento del disagio».

Il fascino della disponibilità 24 ore su 24, osserva Gulino, è solo apparente: «Quando si fa psicoterapia anche l’attesa è importante nella ricerca della risposta a un bisogno. La richiesta immediata di un riscontro non è sempre positiva. Spesso lo psicoterapeuta non dà risposte, ma accompagna a rimanere nel dubbio».

A preoccupare è soprattutto il rischio di banalizzare i vissuti dei più giovani: «Le frasi fatte, ripetute e un po’ consolatorie, quasi come fossero pacche sulla spalla, non servono a risolvere un disagio.»

L’intelligenza artificiale, sottolinea la Presidente, non va demonizzata: «Abbiamo un gruppo di lavoro che si occupa di IA e nuove tecnologie per studiare come possiamo utilizzarla e integrarla nei percorsi terapeutici».

Per il CNOP la priorità rimane una: aumentare la presenza di psicologi e psicoterapeuti nel servizio pubblico, evitando che la diffusione dei chatbot crei un nuovo digital divide tra chi deve accontentarsi di servizi digitali insoddisfacenti e chi può permettersi un percorso privato.

Per leggere l'intervista 👉🏻 https://www.lastampa.it/cronaca/2025/08/19/news/psicoterapia_intelligenza_artificiale_psicologa_gulino-15274875/amp/

14/08/2025

“Bisognerebbe insegnarla a scuola
la meraviglia.
Perché l'abbiamo sepolta
sotto macerie di distrazioni,
di paure, di pensieri.

E non sappiamo più scorgerla.
In nessun luogo.
Quando invece è dappertutto.

Potrebbe essere una materia nuova.
Una delle più importanti.

Perché è proprio la meraviglia
che ci fa rimanere a bocca aperta.
E aprendo la bocca
si apre in automatico anche il cuore.
E da lì tutto entra.

Senza sforzo, fatica o stanchezza.

È ora di dare nutrimento al nostro cuore”.

Elena Bernabè

07/08/2025

CONTRO L’ABUSO DELLA PSICOTERAPIA
Giuseppe Raniolo

La psicoterapia è un atto di cura: silenzioso, complesso, trasformativo. Implica rispetto per la soggettività e per i tempi della psiche. Ma oggi questo spazio “sacro” è spesso travolto da logiche di mercato, potere, narcisismo e spettacolo. Occorre ricordare cosa la psicoterapia è e cosa non deve mai diventare.
1. Non è una merce.
Quando è confezionata come prodotto, venduta con slogan, pacchetti o “risultati garantiti”, la psicoterapia perde la sua anima. La cura non è consumo: non si misura in efficienza né in stelle su una piattaforma.
2. Non è una chiesa.
Le scuole che si chiudono in dogmi e carismi tradiscono il pensiero clinico. La clinica viva non ripete formule: interroga, ascolta, si trasforma.
3. Non è esercizio di potere.
Chi cura non domina, accompagna. Non offre soluzioni preconfezionate, ma sostiene la soggettivazione. Ogni sfruttamento, anche sottile, è abuso.
4. Non è un surrogato affettivo.
La relazione terapeutica non sostituisce legami mancati: li elabora. Se resta nella fusione idealizzante, produce dipendenza, non libertà.
5. Non conferma l’Io: lo interroga.
La psicoterapia non adatta, non potenzia. Non promette benessere o successo, ma consente di abitare la propria verità, anche scomoda.
6. Non è uno spettacolo.
La narrazione clinica non è materiale da brand. Esibire il dolore altrui o il proprio ruolo di “guaritore” è una violazione etica.
7. Non deve servire il dominio.
La cura psichica non normalizza, non addomestica. Interroga i codici del potere, non li conferma.
8. Richiede pensiero e formazione continua.
Non basta un titolo. Serve un percorso personale, una supervisione costante, una responsabilità etica attiva.
9. È sempre un atto etico.
Curare è sostenere il soggetto, non la prestazione. È tollerare il silenzio, custodire l’invisibile, resistere alla semplificazione.

Chi cura deve proteggere il confine tra parola e potere, tra incontro e invasione, tra cura e dominio.

30/07/2025

Perdonare qualcuno non significa condonare il suo comportamento. Non significa nemmeno dimenticare il modo in cui ti ha ferito e neppure concedergli di farti ancora del male. Perdonare significa fare pace con ciò che è successo.
Significa riconoscere la tua ferita, dandoti il permesso di sentire dolore, e di comprendere che quel dolore non ti serve più. Significa lasciar andare il dolore ed il risentimento per poter guarire ed andare avanti. Il perdono è un dono a te stesso. Ti libera dal passato e ti consente di vivere nel tempo presente. Quando perdoni te stesso e perdoni gli altri, sei veramente libero.
Perdonare significa liberare un prigioniero e scoprire che quel prigioniero eri tu.

Louise Hay

28/07/2025

Indirizzo

Gioberti 38
Fondi
04022

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Un po’ di me

Nato nel 1972, vivo ed esercito la mia professione a Fondi (LT).

Dopo il Liceo Classico mi sono formato presso l'Università La Sapienza di Roma conseguendo la "Laurea In Psicologia - Indirizzo Psicologica Clinica e di Comunità".

Sono iscritto all'Ordine degli Psicologi del Lazio con n° 22792.