Marika Agirelli Counselor

Marika Agirelli Counselor Counselor Professionista REICO
N. 2109
(Ai sensi della L.4/2013)

πŸ“ŒColloqui individuali
πŸ“ForlΓ¬ e online

Ci sono alcune frasi ricorrenti, che tutti diciamo in quanto le abbiamo assorbite e introiettate dal nostro contesto, da...
08/04/2025

Ci sono alcune frasi ricorrenti, che tutti diciamo in quanto le abbiamo assorbite e introiettate dal nostro contesto, dall'ambiente in cui siamo nati, cresciuti e diventati adulti.

Sono frasi che riproponiamo a noi stessi, ai nostri amici, ai nostri cari, ai nostri bambini. Le tramandiamo.

Eppure nascondo una trappola che si chiama invalidazione emotiva. Evitiamo di stare con le emozioni scomode prima di tutto perchΓ© non ce lo hanno insegnato, poi perchΓ© molto probabilmente ci spaventano.

L'educazione emotiva, l'educarci a stare anche con le emozioni scomode che hanno un messaggio per noi, educarci a gestirle, educarci a parlare con gli altri e parlate con noi stessi diversamente diventa un allenamento che all'inizio sembra forzato, poi come impariamo a guidare, ad andare in bici, a nuotare diventa naturale e piΓΉ efficace per le nostre relazioni.

Quale di queste frasi usi piΓΉ spesso?
Te ne vengono in mente altre ?

Hai voglia di cominciare a parlarti e parlare in modo diverso?

Marika Agirelli
Counselor Professionista Reico
(Ai sensi della L.4/2013)

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πŸ“§ Marika.agirelli@hotmail.it

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05/03/2025

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πŸ€Όβ€β™‚οΈForse Γ¨ arrivato il momento di smettere di lottare da solo/a e iniziare a guardarti dentro con occhi nuovi.

🌱La crescita personale non è solo migliorarsi:

❀️È imparare a stare con te stesso senza giudicarti, è ascoltare le tue emozioni e dare spazio alla tua voce.

⭐️È smettere di adattarti agli altri e iniziare a scegliere davvero cosa vuoi essere e come vuoi vivere.

🀲Se senti che è il momento di fare questo passo, io sono qui per accompagnarti con delicatezza, rispetto e strumenti concreti, posso aiutarti a:

🎭 - Capire cosa provi davvero;

😱 - Dare voce a ciò che ti fa paura;

πŸŽ–- Riconoscere il tuo valore, anche quando ti sembra di non averne piΓΉ;

πŸ«‚- costruire relazioni piΓΉ autentiche, partendo da quella con te stesso/a.

✍️Scrivimi in privato.
Un messaggio puΓ² essere l'inizio di un viaggio importante.

Marika Agirelli
Counselor Professionista Reico - Crescita Personale
(Ai sensi della L.4/2013)

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Le emozioni oltre ad essere reazioni del presente, sono anche custodi di una memoria antica e arcaica.Nei primi anni di ...
18/02/2025

Le emozioni oltre ad essere reazioni del presente, sono anche custodi di una memoria antica e arcaica.

Nei primi anni di vita non abbiamo il linguaggio, assembliamo, quindi, la realtΓ  attraverso i nostri sensi e sensazioni che registrano l'esperienza in base a quanto ci ha resi gioiosi, arrabbiati, disgustati, sorpresi, tristi o impauriti.

Non avremo modo di formare i ricordi della nostra primissima infanzia in quanto i ricordi sono formati dal pensiero, da parole e linguaggio.

Dunque saranno le nostre emozioni attraverso la memoria corporea ed emotiva a segnalarci cosa ci Γ¨ successo all'epoca. Se non siamo consapevoli di queste memorie emotive, rischiamo di reagire agli eventi attuali con schemi del passato, senza capirne il motivo, diveniamo gestiti dalle nostre emozioni.

Sono quindi le emozioni un ponte tra la mente conscia che parla e il corpo che si adatta all'ambiente, piΓΉ riusciamo a comprenderle, percepirle e accettarle piΓΉ saranno una guida per conoscerci sempre di piΓΉ e per imparare ad evolverci e trasformare il nostro modo di stare al mondo.

Abbiate cura di voi❀️🌱

Marika Agirelli
Counselor Professionista Reico
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01/02/2025

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~Proverbio cinese

Nella crescita personale siate o diventate la persona che offre gli strumenti per diventare autoefficace, responsabile e autodeterminarsi.

La crescita personale non Γ¨ dare o avere risposte preconfezionate, ma fornire e ottenere strumenti, strategie e consapevolezze affinchΓ© ognuno possa trovare le proprie soluzioni.

Il vero cambiamento avviene quando qualcuno si impara a comprendere sΓ© stessi, a gestire le proprie emozioni e a comunicare in modo autentico.

Attraverso il counseling e l'educazione emotiva, aiuto le persone a riconoscere e valorizzare le proprie emozioni, migliorando le loro relazioni e il modo in cui si esprimono e agiscono.

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Marika Agirelli
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Una delle prime ricerche sociologiche sul counseling e la professione di counselor, pubblicata sul sito dell'universitΓ  ...
04/12/2024

Una delle prime ricerche sociologiche sul counseling e la professione di counselor, pubblicata sul sito dell'universitΓ  degli studi di Roma tre identifica e descrive fenologicamente la professione sul territorio italiano, una fotografia odierna su un panorama professionale presente da 40 anni nel nostro paese.

https://romatrepress.uniroma3.it/libro/la-cultura-del-counseling-e-il-counselor-reico-una-prima-ricerca-sociologica-sul-panorama-italiano/?fbclid=IwY2xjawG9cL9leHRuA2FlbQIxMQABHWkIM2LTIs_3e0jssfSSsRIhPQN-jXbi290W-kjKjJXlsBg68op7HZ0MTQ_aem_EgZ1BdlMDG017gVji_NLKg

Il volume presenta i risultati di una ricerca sociologica sui counselor. L’indagine ha permesso di esplorare un campo nuovo con una rilevazione che consente di ricavare una prima immagine della diversa rappresentazione sul territorio italiano del counseling, grazie alla collaborazione tra l’asso...

I caregiver (=chiunque si prenda cura di un bambino) sono chiamati a imparare a tollerare la propria frustrazione nei co...
22/10/2024

I caregiver (=chiunque si prenda cura di un bambino) sono chiamati a imparare a tollerare la propria frustrazione nei confronti del pianto dei bambini.

Sono gli adulti di riferimento che forniscono ai bambini la sicurezza, la protezione e insegnano a contenere la sofferenza, la paura e/o il disagio esercitati col pianto.
Prima perΓ² di imparare a contenere il pianto di un bambino dobbiamo fare i conti con la nostra sofferenza e frustrazione altrimenti rischiamo di agitarci e diventare per i bambini, invece che una fonte di sicurezza, una fonte di stress ulteriore.

La risposta negativa e irritata al pianto puΓ² minare il senso di sicurezza del bambino. Se il piccolo percepisce il caregiver come una fonte di stress piuttosto che di conforto, il legame di attaccamento*u potrebbe essere compromesso, influenzando lo sviluppo emotivo a lungo termine.

Anche i capricci sono inizialmente l'unico modo che hanno i bambini per comunicare il loro disagio rispetto a un'emozione che ancora non sanno comunicare diversamente ne gestire o un bisogno che non riescono a soddisfare. L'adulto è lì presente, non per punirli, ma per offrire un esempio e un modello positivo di gestione emotiva o di limite.

Abbiate cura di voi ❀️🌱

Gli alleati sociali: far in modo che le relazioni che scegliamo siano nutrienti.Come capire se il contesto in cui viviam...
25/08/2024

Gli alleati sociali: far in modo che le relazioni che scegliamo siano nutrienti.

Come capire se il contesto in cui viviamo, le persone che abbiamo scelto e di cui ci circondiamo sono compatibili con noi?

Ecco alcune domande da farsi e a cui sarebbe bene trovare una risposta per comprendere se siamo con le persone giuste per noi quando siamo in loro compagnia:

- Come ti senti?
- Sei a tuo agio?
- Stai dicendo quello che pensi o stai recitando una parte?
- Se dovessi uscirci ogni giorno come ti sentiresti?
- Ti risuona quello che dicono?
- Lo senti banale o brillante?
- Sei in accordo o disaccordo con ciΓ² che viene detto?
- Senti interesse per la loro vita e loro ne hanno per la tua?
- C'Γ¨ interazione? O sono continui monologhi che solitamente trapelano un'insicurezza?
- Senti la disponibilitΓ  di andare in profonditΓ ?
- Riesci a divertirti?

Scegliamo le persone che ci fanno stare bene, chi riesce a vedere e ti**re fuori il nostro meglio, chi ci suscita curiositΓ , chi riesce a far emergere la nostra parte autentica, quella vera, chi ci mette a nostro agio e ci permette di essere anche vulnerabili senza averne paura. Saranno i nostri grandi alleati di vita.

Abbiate cura di voi❀️🌱

I bambini attorno all'anno e mezzo, indicativamente, hanno la fase del pieno sviluppo dell'attaccamento: imparano dunque...
10/08/2024

I bambini attorno all'anno e mezzo, indicativamente, hanno la fase del pieno sviluppo dell'attaccamento: imparano dunque a leggere il mondo rispetto a quanto sono sicure, evitanti o ambivalenti le esperienze relazionali con chi si occupa di loro.

Quando ad esempio, travolti dall'energia e dalla curiositΓ  tipica di quell'etΓ , intraprendono un gioco o un tentativo ritenuto dal caregiver pericoloso, le possibili reazioni dell'adulto possono essere:

1) pronunciare un secco NO e poi indirizzarlo verso un'azione meno pericolosa o trovare e portarlo in un luogo adatto affinchΓ© quell'azione possa essere svolta in sicurezza.

(Attaccamento con base sicura)
I bambini imparano ad applicare in modo ottimale i 'freni neurali' e percepiscono sempre la sintonia delle loro relazioni significative.

2) ignorare le azioni del bambino finché le conseguenze non emergono dicendo "così non si fa" e ignorarlo nuovamente.

(Attaccamento su base evitante)
Questi bambini vanno incontro a continue frustrazioni, imparano che la sintonia nelle relazioni non esiste e silenziano le emozioni, soprattutto positive, e si privano delle relazioni profonde e intime.

3) urlare NO! Arrabbiandosi, sentendosi poi in colpa della reazione così dura, cercare in qualche modo di recuperare l'armonia con un abbraccio o un regalo per non sentirsi più in colpa, per poi distaccarsi di nuovo perché comunque ci si sente delusi dal comportamento pericoloso.

(Attaccamento a base Ambivalente o ansiosa-resistente)
I bambini che crescono con caregiver altalenanti che prima sono amorevoli e poi giudicanti e sprezzanti sono ripetutamente feriti ed umiliati, non imparano a regolare le proprie pulsioni istintive e si sentono sbagliati continuamente, crescono nel terrore di ve**re abbandonati.

[Quando un bambino si sente amato e accudito, importante agli occhi delle figure fondamentali della sia vita, il benessere che ne risulta crea una riserva di positivitΓ . Questa, a sua volta, sembra alimentare un altro impulso primario: il desiderio di esplorare il mondo circostante (ed entrare in relazione profonda).]
~Intelligenza Sociale, D. Goleman

E tu in quale atteggiamento ti ritrovi maggiormente?
Siamo sempre in tempo per coltivare il terreno fertile per le nostre relazioni significative e sane.
Abbiate cura di voi🌱❀️

Il falso SΓ© si riferisce a quella parte del SΓ© che riflette l'adattamento compiacente alle richieste dell'ambiente, in c...
03/08/2024

Il falso SΓ© si riferisce a quella parte del SΓ© che riflette l'adattamento compiacente alle richieste dell'ambiente, in contrapposizione al vero SΓ©, la sede piΓΉ intima spontanea e autentica degli affetti e dei bisogni.

Chi costruisce la propria immagine sul falso Sè e dunque su quello che gli altri si aspettano da te, buono o cattivo quale che sia, non percepirà mai l'amore e la stima delle persone in quanto quell'amore e quella stima sono riversate solo sull'immagine che si mostra agli altri e che non si sente propriamente autentica.

Chi non trova il coraggio di ricontattare il proprio vero Sè è destinato a non sentirsi mai davvero amato, compreso, accolto.

~Winnicott, il falso SΓ©

Nella foto trovate 3 delle 36 immagini del test di lettura della mente negli occhi di Baron-Cohen, chi ottiene i puntegg...
23/07/2024

Nella foto trovate 3 delle 36 immagini del test di lettura della mente negli occhi di Baron-Cohen, chi ottiene i punteggi piΓΉ alti in questo test Γ¨ dotato di ottima empatia, chi, invece, raggiunge pessimi risultati Γ¨ probabilmente affetto da autismo.

Per ogni sguardo indovinate quale dei 4 aggettivi dati descrive meglio ciΓ² che l'individuo comunica:

Sguardo 1: grato, ostile, ammiccante o deluso.

Sguardo 2: imbarazzato, scherzoso, abbattuto o sicuro di sè.

Sguardo 3: serio, stupito, imbarazzato o allarmato.

(Le risposte nei commenti a breve.)

Esistono motivi profondi che ci portano a diventare 'cattivi' e a compiere gesti malefici (fare male).Nella sua etimolog...
18/07/2024

Esistono motivi profondi che ci portano a diventare 'cattivi' e a compiere gesti malefici (fare male).

Nella sua etimologia cattivo deriva da 'catturato' diventiamo schiavi, in cattivitΓ  della nostra storia personale senza dare opportunitΓ  ne vedere piΓΉ il resto delle sfumature che la realtΓ  offre.

Questi motivi agiscono in noi molto spesso per modeling (seguendo l'esempio ricevuto ricalcandolo o agendo in contrasto con esso). Facciamo di tutta l'erba un fascio.

Possiamo riconoscere questo atteggiamento quando usiamo generalizzare, cancellare o distorcere la realtΓ .
In qualche modo i 'cattivi' sono stati vittime di comportamenti abusati, violenti, traumatici fisicamente o psicologicamente e si difendono attraverso l'azione malvagia perchΓ© Γ¨ l'unica strada che conoscono e di cui si sono convinti possa proteggerli.

Con questo non voglio sussumere che si debba condonare o passare sopra alle scorrettezze, anzi, ognuno ha il diritto di mettere solidi confini al proprio benessere, sia nei propri confronti, sia come esempio per gli altri che possono imparare attraverso l'educazione a cambiare il proprio operato interno ed esterno.

Con ciΓ² mi appello a chi sente di far parte del mondo dei 'cattivi' e vuole ottenere una crescita e un miglioramento nella propria vita. Solo chi ha la consapevolezza di questo e attiva l'automotivazione al cambiamento ha la possibilitΓ  di crescere e ampliare la realtΓ  circostante.

"Se la sofferenza ci ha resi 'cattivi',
Allora l'abbiamo sprecata"

Abbiate cura di voi🌱❀️

~Immagini tratte da: L'infanzia dei cattivi e come divennero così malefici, S.Perez e B.Lacombe

Prima di tutto, noi non vediamo le emozioni sul viso degli altri, bensì le sentiamo.Il nostro cervello è strutturato per...
01/07/2024

Prima di tutto, noi non vediamo le emozioni sul viso degli altri, bensì le sentiamo.

Il nostro cervello Γ¨ strutturato per riconoscere le espressioni del volto altrui non passando dal classico processo visivo in cui l'encefalo vede l'oggetto e lo contestualizza. Abbiamo una via, chiamata la "via bassa", che ci invia il messaggio, registrato come sensazione, addirittura ancora prima di renderci conto di cosa stiamo guardando.

Questo si Γ¨ scoperto grazie ad alcuni pazienti completamente ciechi in cui la corteccia visiva si era scollegata dal cervello, che di conseguenza non era piΓΉ in grado di decifrare gli oggetti.

Dopo alcuni test in cui venivano mostrate forme di tutti i genere (tonda, triangolare, rettangolare ecc...), i pazienti non erano in grado in nessun modo di distinguere le forme dunque avevano perso la vista.

Quando invece furono fatte 'vedere' loro alcune immagini con su dei volti che indicavano una ben data emozione, i pazienti ciechi riuscivano sorprendentemente a distinguere in modo efficace quale fosse l'emozione della foto.

Questo avviene in quanto l'amigdala registra l'informazione e riesce (grazie alla 'via bassa, ovvero un altro percorso celebrale che tutti abbiamo innato) a far apparire in loro la sensazione dell'emozione in corso sul viso dell'immagine.
Sebbene questi pazienti non ci vedessero, erano in grado di sentire e leggere l'emozione trasmessa dalle foto.

Questo il prodigioso mondo emotivo che ci contagia senza troppe volte esserne consapevoli.

Indirizzo

Forlì
47122

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