Mi occupo di sostegno psicologico e psicoterapia individuale e di coppia, di famiglie, bambini, preadolescenti e adolescenti. Utilizzo una metodologia che si basa sull'impiego della narrazione, dell'ascolto, dell'intuizione, dell'empatia e dell'interpretazione interattiva, alla ricerca dei significati più che dei sintomi e nella condivisione di uno spazio-tempo rinnovati dall'incontro. Il fondamen
to della psicoterapia psicoanalitica fenomenologica è la relazione. Il sentire non è verificabile, non è giusto o sbagliato: il paziente può solo imparare a riconoscerlo e a gestirlo. L’intento antiriduzionistico della fenomenologia sta nel tentativo di cogliere e descrivere gli eventi psicopatologici nel loro darsi immediato, nell’incessante divenire dei vissuti. Sul piano psicoterapeutico, psicoanalisi e fenomenologia condividono la scelta di rivolgersi al vissuto del soggetto, non al comportamento, e il rilievo dato all'incontro umano, all’esserci inteso in senso dialogico. Dopo una lunga formazione nell’ambito della sofferenza acuta psichica/psichiatrica e delle più comuni dipendenze, mi sono dedicato al tema della genitorialità e quella che chiamo “la nostra sfida più grande”, crescere con i figli. Inoltre, con il costante sviluppo delle nuove tecnologie e le trasformazioni in atto in questa era digitale, mi sono avvicinato allo studio dei fenomeni legati alle dipendenze da videogiochi, social media e smartphone. Conduco corsi di sostegno alla genitorialità e più specificatamente alla paternità. Aiuto i futuri papà ad affrontare con più serenità e consapevolezza le proprie responsabilità e i propri compiti genitoriali, attraverso un clima di accoglienza, di ascolto e consigli pratici. Nel lavoro in studio aiuto le persone nella ricerca dei lati nascosti dei loro vissuti, spesso oscurati da ombre di dolore, di rimpianto o nostalgia, dal vuoto o dalla mancanza del senso della vita. Ricerco in tutte le cose che faccio, da più punti di vista e assieme alle persone che incontro, la gioia, la speranza ed il piacere di vivere. Ritengo ogni incontro un’occasione di crescita per me non meno che per le persone che mi affidano la loro storia come un dono prezioso. Il mio obiettivo è aiutare i pazienti a ritrovare serenità e consapevolezza di sé, o a risolvere le situazioni da cui non riescono a uscire, che li bloccano. In definitiva portare l’armonia necessaria affinché la vita possa tornare ad essere vista con uno sguardo migliore.