Dottoressa Romano Morena psicologa-psicoterapeuta

Dottoressa Romano Morena psicologa-psicoterapeuta Dott.ssa Romano Morena, Psicologa-Psicoterapeuta, spec.

in psicologia analitica junghiana ; Ricevo a Cesena Presso il Poliambulatorio Syn lab in via Zuccherificio 153 e a Forli presso il Poliambulatorio Ausilio in via Costanzo II 13

14/01/2025

La salute del sonno rappresenta un aspetto cruciale per il benessere di ogni lavoratore, ma in un contesto professionale sempre più caratterizzato da sedentarietà e stress, i rischi di insonnia e riposo insufficiente risultano in forte aumento. Uno studio decennale – sostenuto dal National Institute on Aging e condotto da un team interdisciplinare (psicologi, psichiatri ed esperti di invecchiamento e medicina) di università come la Florida del Sud, la Penn State University, la University of Pittsburgh e l’Arizona State University – ha messo in luce quanto i ritmi lavorativi moderni influiscano sulla qualità del sonno, con effetti potenzialmente duraturi.

“Chi fa un lavoro sedentario e stressante dorme peggio, i danni permangono anche per 10 anni.”

Questo dato, frutto di un’analisi protratta per un decennio e pubblicato sul Journal of Occupational Health Psychology, mette in guardia dalle conseguenze di un’attività lavorativa passata quasi interamente seduti, spesso davanti a uno schermo, e dalla pressione costante che ne deriva.
La ricerca, che ha coinvolto oltre mille dipendenti, evidenzia che una percentuale significativa di lavoratori sedentari sviluppa sintomi di insonnia. Parallelamente, orari di lavoro irregolari o turni notturni innalzano il bisogno di “recupero del sonno”, come pisolini o dormite extra nei weekend. Secondo i ricercatori, l’effetto combinato di stress prolungato e sedentarietà “blocca” le persone in abitudini di riposo frammentate, con rischi che persistono nel tempo.

“Dormire male danneggia anche la produttività.”
Un sonno di scarsa qualità incide in modo rilevante sulla concentrazione e la prontezza di riflessi, alimentando ulteriore stress. Lo studio sottolinea che le aziende dovrebbero considerare la salute del sonno come una priorità: postazioni dinamiche, pause attive e una pianificazione più flessibile degli orari di lavoro possono fare la differenza in termini di benessere e resa professionale. Per ridurre l’impatto negativo, i ricercatori suggeriscono di introdurre piccole attività fisiche nell’arco della giornata, evitare eccessivi straordinari e stabilire una fascia oraria regolare per il riposo. Adottare soluzioni come brevi pause di stretching o camminate programmate all’interno della routine lavorativa può contribuire a un migliore equilibrio tra attività professionale e benessere notturno, prevenendo danni che, come sottolineano gli esperti, possono protrarsi anche per un decennio.

Per approfondire 👇🏻
https://www.repubblica.it/salute/2025/01/08/news/chi_fa_un_lavoro_sedentario_e_stressante_dorme_peggio-423926499/

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14/01/2025

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10/01/2025

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03/07/2024
03/07/2024
03/07/2024

Si è parlato di “psicopandemia” per dar conto delle ricadute sul piano psicologico del periodo pandemico: ma la pandemia ha solo amplificato e accelerato un processo che veniva avanti da molti anni, non compreso e senza risposte.

Il più grande studio epidemiologico, basato su oltre un miliardo di valutazioni fatte dal 2006 al 2019 negli USA sui soggetti tra 12 e 24, ha mostrato un raddoppio dei disturbi psicologici e delle prescrizioni di psicofarmaci tra il 2006 e il 2019.

Dopo la pandemia si stima che il 30% di adolescenti e giovani soffra di ansia o depressione, oltre uno su tre è in una condizione di disagio, mentre un soggetto su due nella fascia 18-25 è interessato a problemi di disagio psicologico. Dati di per sé eclatanti che ci dicono che la pandemia ha portato a galla una situazione di malessere diffusa oltre che creare nuovi problemi.

È interessante notare la diversa percezione dei ragazzi e dei genitori che emerge in un’altra indagine (“Mi vedete?”): 7 ragazzi su 10 evidenziano situazioni di disagio ma i genitori ne percepiscono meno della metà (3 su 10).

Maggiori problemi psichici significa riduzione delle capacità di apprendimento, di gestione delle emozioni, di relazione, e di adattamento alla vita, sviluppo condizionato negativamente, maggiore vulnerabilità allo stress e quindi maggiore rischio di patologie psichiche e fisiche.

Il punto è però sull’evidente ritardo nel prendere contromisure. Serve un sistema che sia consapevole del problema e agisca in modo non improvvisato, né frammentato e tanto meno ideologico.

Tutte le Agenzie internazionali raccomandano una strategia integrata basata su prevenzione, ascolto e promozione. Se non si costruiscono argini al dilagare di questa “pandemia del disagio psicologico”, magari sviluppando la resilienza, tra breve i numeri ed i costi diventeranno insostenibili: basta vedere il trend degli accessi ai Pronto Soccorso per situazioni che sfociano in attacchi di ansia o crisi acute di malessere, situazioni che avrebbero dovuto essere intercettate ben prima di arrivare ad un Pronto Soccorso.

Per approfondire 👇🏻
https://www.huffingtonpost.it/blog/2024/07/02/news/non_chiamiamola_psicopandemia-16347415/

Indirizzo

Via Costanzo II, 13
Forlì
47121

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Martedì 13:00 - 19:00
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Dott.ssa Romano Morena, Psicologa-Psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia analitica junghiana, mediatrice familiare e coordinatrice pedagogica. La Dott.ssa Romano Morena effettua consulenza psicologica e terapia individuale per le seguenti problematiche: Disordini alimentari; Disturbi dell'umore; Disturbi d'ansia; Difficoltà relazionali; Disturbi da addiction; Consulenze di mediazione familiare; Supporto genitoriale. Riceve su appuntamento a Cesena, in Via Brusi, 151, e Forli, in Via Costanzo II, 13, presso il Poliambulatorio Ausilio.