Ambulatorio Veterinario di Medicina Integrata e Neuralterapiadr.sa Calenda

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Ambulatorio Veterinario di Medicina Integrata e Neuralterapiadr.sa Calenda Alla vita sempre e comunque! Primum, non nocere
Dottoressa impegnata, Dottoressa preparata!

Oltre alla medicina e chirurgia di base di cani e gatti, sono una specialista in animali esotici ed una esperta in medicina integrata:
- dal 1999 ad oggi: socia SIVAE
- dal 2017-2020: socia Neuralia
- 2002/2003 diploma in Scuola veterinaria in omeopatia clinica e omotossicologia AMIOT
- 2016/2017: PFA in Microimmunoterapia, omotossicologia e low dose medicine AMIOT (unico medico veterinario ammesso)
- 2016-2019: Diploma in PFP in omeopatia, omotossicologia e discipline integrate AMIOT
- 2017/2018: PFA in kinesiologia medica e omotossicologia (unico medico veterinario ammesso)
- 2019 ad oggi: iscritta alla Scuola Italiana di Naturopatia di Urbino
- 2019 ad oggi: percorsi online di formazione in Micoterapia (Dr.ssa Cazzavillan - AVD) e in Nutrizione (Dr.ssa Maria Mayer et altri - Webinar4vets)
- 2020 ad oggi: formazione in Riflessologia (piedi - mano - orecchio - volto)
- 2021: Corso di Moxa1 e di Moxa Professional c/o Centro Studi Benessere Bologna - docente Dr.ssa Gisella Manganelli - riconosciuto da Ministero dello Sviluppo e dell'Economia,SIAF e CSEN/CONI
Diploma in riflessologia c/o Centro Studi Benessere Bologna - docente Dr.ssa Gisella Manganelli - riconosciuto da Ministero dello Sviluppo e dell'Economia,SIAF e CSEN/CONI
- 2021: corso online di Dien Chan - riflessologia vietnamita del Dr Bui Quoc Chau - corso base, corso di Pronto Soccorso, corso Beauty e corso avanzato - docente Dr Felice Laconi
Accademia Dien Chan metodo originale del prof Bui Quoc Chau - Docente Dr. Truong Van Tri
-2024: Scuola di Nutrizione Clinica Sistemica Veterinaria - Nutravet e Webinar4vets
In costante aggiornamento nelle discipline integrate ed olistiche, e relatrice. Mi avvalgo della collaborazione di colleghi esperti per: ortopedia, oculistica, neurologia, esami di laboratorio,ecografia e cardiologia

09/10/2025

Quando la medicina allopatica non ha più mezzi a disposizione i colleghi che mi denigrano dicono al proprietario:
"Vai dalla Dr.ssa Calenda che nella medicina integrata è fortissima"
Ora, preferirei vedere il paziente PRIMA e magari interfacciandomi con il collega.
Perchè sarei stanca di essere diplomatica ;-)
Però Mija dalla Svizzera mi invia wa con il seguente messaggio
"Utero come una giovincella e milza super!"
Mija ha 13 anni e due anni fa mi ha contattato per una neoformazione epatica, tutt'ora presente ma non in evoluzione.
Ola, 16 anni, glaucoma + insufficienza renale + soffio cardiaco, a tutt'oggi assume solo il farmaco per i reni, mentre assume un integratore per la cardiopatia e per l'edema conseguente.
Se il proprietario collabora, i risultati ci sono e permettono una serena vecchaia.
E i pazienti adorano la riflessologia, il massaggio e le tecniche di MTC.
L'importante è aggiornarsi e confrontarsi.
Ma richiede tempo, tanto tempo
Dr.ssa Luisa Calenda

08/10/2025

Non è mia abitudine,ma ogni tanto un sassolino dalla scarpa gradisco toglierlo.
Gentile collega di Forlì, che ti atteggi a "fenomeno", a "so e faccio tutto io", che parli male dei colleghi e dei tuoi collaboratori - che assumi e che paghi - e che mi definisci "strega, maga e meno competente" del collega a cui ti rivolgi.
Sono contenta che adesso stai applicando conoscenze che io possiedo da oltre 20 anni e che hai sempre e comunque denigrato.
Sono proprio soddisfatta che stai impiegando prodotti di cui hai sempre e comunque definito "inutili e inefficaci".
Significa che mi stai tenendo d'occhio e che credi di poter lavorare al mio livello.
Mi dispiace solo che non possiedi le mie competenze e le mie conoscenze.
E dato che hai sempre lavorato per tornaconto personale - e non è una critica ma una scelta per cui non mi permetto di esprimere giudizi in merito - non possiedi quella ricchezza spirituale, mentale ed emotiva, nonchè sensibilità, che mi caratterizzano.
Pertanto i risultati ottenuti - che ti piaccia o meno - non sono pari a quelli che ottengo io, grazie anche alla collaborazione dei proprietari.
Se passi il tempo in questo modo, significa che forse non sei soddisfatto di quello che possiedi e potresti cambiare modo di vivere.
Buona vita!
Dr.ssa Luisa Calenda
medico veterinario integrato e naturopata certificato

03/10/2025
https://www.youtube.com/watch?v=ClOMa_GufsAVi invito a soffermarvi sulle espressioni di due Esseri Viventi che si abbrac...
02/10/2025

https://www.youtube.com/watch?v=ClOMa_GufsA

Vi invito a soffermarvi sulle espressioni di due Esseri Viventi che si abbracciano: tutto l'amore che può intercorrere è manifesto.
Non importa quali parole usiamo, ma l'intenzione con cui si fanno le cose.
Se non c'è amore in quello che facciamo, non avremo mai risultati oppure, saranno minimi rispetto a quello che potremmo ottenere.

For more information, visit www.janegoodall.org, and to support the care of chimpanzees like Wounda become a Chimpanzee Guardian: bit.ly/chimpguardian1This a...

Da ragazza ho trovato un suo libro su una bancarella di libri usati ed è stato un colpo di fulmine come con Dian Fossey....
02/10/2025

Da ragazza ho trovato un suo libro su una bancarella di libri usati ed è stato un colpo di fulmine come con Dian Fossey.
Se sono diventata la professionista che sono lo devo anche a loro.

💔 Hoy el mundo llora la partida de una gigante del corazón y de la ciencia: Jane Goodall 🌿🐒

Hoy, 1 de octubre de 2025, nos dejó Jane Goodall, la incansable defensora de los derechos de los animales, la mujer que cambió para siempre nuestra manera de ver la naturaleza.

Ella nos enseñó que los chimpancés no son solo animales lejanos: sienten, piensan, sufren. Nos enseñó que el respeto y la empatía pueden encender revoluciones silenciosas.
Nos enseñó que una sola persona, con pasión y convicción, puede mover montañas.

Que su legado no caiga en olvido. Que cada árbol sembrado, cada campaña en favor de la vida silvestre, cada acción –aunque pequeña– en pro del planeta lleve una gotita de su espíritu.

🕊️ Descansa en paz, Jane.

Sigues con nosotros en cada bosque que late, en cada animal que respira, en cada niño que aprende a amar.

01/10/2025

Ufficialmente iniziato il percorso biennale in Medicina Tradizionale Cinese e Agopuntura per animali con la Escuela Internacional Acupcan.
La MTC, comprendente anche l'agopuntura, è presente a Forlì!
Un sogno che diventa realtà: Naturopatia e MTC applicate agli animali per poter offrire VERAMENTE una valutazione ed un approccio terapeutico finalizzato al singolo paziente.
Senza dimenticare la Medicina Occidentale e cosa mette a disposizione.
Dr.ssa Luisa Calenda

In qualità di Naturopata, posso anche dedicarmi alle persone interessate a migliorare la loro qualità di vita tramite la riflessologia
(piedi, viso, orecchio, mano) e non solo

El 30.09.25 inicio con la primera masterclass!
19/09/2025

El 30.09.25 inicio con la primera masterclass!

¿Quieres que tus consultas con perros sean más respetuosas, seguras y cooperativas?

En nuestra próxima masterclass aprenderás a interpretar con precisión el lenguaje corporal canino, a regular tu propio estado emocional y a diseñar entornos sensoriales que favorezcan la confianza y la colaboración.

De la mano de Jade Zerón, educadora humano–canina especializada en aprendizaje social y comunicación, descubrirás cómo transformar cada sesión en una experiencia que refuerce el bienestar del perro y la eficacia de tu intervención.

La cita es el lunes 30 de septiembre a las 19:30 (hora España).
La masterclass es gratuita para los miembros del Mentoring Acupcan y tiene un coste de 25 € para quienes no forman parte del programa.

Inscríbete aquí:
https://acupcan.com/cursos/masterclass-consultas-cooperativas-con-perros/

(Enlace también disponible en la bio de Instagram o en Acupcan.com).

05/09/2025

Tecnicamente a 67 anni potrei andare i pensione, anche se ci sono colleghi che contano di continuare a lavorare anche dopo i 70-75 anni.
Ma se continuo a valutare pazienti i cui proprietari contano di "mantenere il piede su due staffe" non sono d'accordo.
1) occorre avere fiducia nel professionista a cui ti rivolgi
2) il professionista a cui ti rivolgi non "controlla" il lavoro svolto fino a quel momento dal collega.
Ti fornisce il suo punto di vista, che può confermare o meno quanto presentato in cartella clinica.
3) il professionista non ha lo scopo di "rassicurarti" e appianare le tue ansie.
Fornisce una prestazione in base alle sue conoscenze e, nel mio caso, ti accompagna nel percorso terapeutico sia come medico veterinario integrato sia come naturopata.
4) se il caso lo richiede oppure è inviato come referenza, è mia premura contattare il collega e confrontarsi, in modo tale da poter offrire al paziente le cure adeguate.
Si chiama collaborazione.
Pertanto sono richieste due cose:
1) NON RACCONTARE BUGIE! Le bugie hanno le gambe nane, creano malumore tra i professionisti e alimentano le ansie del proprietario, creando ulteriore confusione
2) ABBI RISPETTO PER LA MIA INTELLIGENZA: essere disponibili non significa essere accondiscendenti.
In ultimo, rivolgendomi a una certa componente della mia categoria: chi ha paura di perdere un cliente se il proprietario chiede una consulenza e si affida ad un altro professionista, di certo dimostra di possedere scarsa sicurezza nelle sue capacità e anche una certa dose di malanimo tipico del periodo adolescenziale.
Non è un problema che mi tange, in quanto in queste situazioni sono la prima a "fare un passo indietro".
Come si dice "Ad ognuno il professionista che si merita"
Dr.ssa Luisa Calenda

02/09/2025

L'EPlDEMlA SILENZIOSA

Quando ancora lavoravo nel mondo delle farmacie e mi capitava di entrare nei reparti vendita, vedevo spesso la stessa scena, persone anziane che uscivano con vere e proprie buste piene di farmaci. Non un blister, non due… intere scatole, accumulate una sull’altra come se fossero pacchi regalo. E dentro di me mi chiedevo sempre la stessa cosa, quanti di quei farmaci sono davvero indispensabili? E quanti, invece, diventeranno nuovi problemi, con effetti collaterali spesso peggiori della malattia per cui erano stati prescritti?

Era una domanda che mi rimaneva dentro, che mi faceva capire quanto la “cura” a volte rischi di trasformarsi in un boomerang.

Viviamo in un’Italia che invecchia. Le statistiche ci dicono che siamo tra i paesi più longevi del mondo… ma a quale prezzo? Sempre più spesso la vecchiaia non è accompagnata da libertà, lucidità e vitalità, ma da un sacchetto di pillole sul comodino.

Ogni mattina, milioni di italiani iniziano la giornata con un bicchiere d’acqua e un pugno di compresse. Non è un’immagine simbolica... è la realtà.

Ora vi raccotno la storia di una donna qualunque. Immagina Maria, 78 anni, ex insegnante in pensione. Ama cucinare, occuparsi dei nipoti, guardare la TV la sera. Negli anni, come tanti, ha iniziato con un farmaco per la pressione. Poi il colesterolo. Poi il diabete. Aggiungiamoci il gastroprotettore, un ansiolitico leggero per dormire meglio, e così via. Un farmaco tira l’altro, fino ad arrivare a dieci o quindici pillole al giorno.

Risultato? Maria non è più la stessa. Fa fatica a concentrarsi, dimentica le cose, si sente stanca, a volte barcolla. I figli pensano che stia “invecchiando”. Ma spesso non è così... è ipermedicata.

E questo, purtroppo, succede a migliaia di persone nelle nostre famiglie.

Il termine tecnico è polifarmacia, ovvero... l’uso contemporaneo di molti farmaci, spesso senza un reale coordinamento tra i diversi medici che li prescrivono.

Secondo i dati dell’AlFA (Agenzia Italiana del Farmaco), quasi un anziano su due in Italia assume cinque o più farmaci al giorno.
E non parliamo solo di persone con gravi patologie: spesso sono “pillole preventive” che finiscono per moltiplicarsi, creando più problemi di quanti ne risolvano.

Il problema non è tanto il singolo farmaco, ma la somma, ogni molecola chimica ha effetti collaterali, e quando se ne combinano tante, il corpo diventa un laboratorio chimico sotto stress continuo.

Gli effetti li conosciamo bene:

- Perdita di memoria e confusione mentale (spesso scambiata per AIzheimer o demenza);

- Cadute e fratture, perché il sistema nervoso è rallentato;

- Stanchezza cronica, debolezza, apatia;

- Danni a fegato e reni, che devono smaltire continuamente sostanze tossiche;

- Ricoveri ospedalieri per reazioni avverse ai farmaci.

Sai qual è la cosa sconvolgente? Le reazioni avverse ai farmaci sono una delle prime cause di ricovero in Italia tra gli over 65. Eppure, raramente si mette in discussione la quantità di medicine prescritte.

“È l’età che avanza”… oppure no?

Troppo spesso si dà per scontato che smemoratezza, lentezza, debolezza siano semplicemente segni dell’età. Ma non sempre è così. Quante volte vediamo un nonno o una nonna che, dopo aver sospeso o ridotto alcuni farmaci, torna improvvisamente più lucido, energico, vitale?

Non è magia. È che il corpo, liberato da un carico tossico eccessivo, ricomincia a funzionare meglio.

Perché succede?

Le cause sono tante, e tutte legate al nostro sistema sanitario e culturale:

1. Specialisti che non comunicano. Ogni medico prescrive qualcosa per il suo ambito, senza considerare il quadro generale. Ognuno guarda la sua specializzazione. Per questo, le specializzazioni sono il fallimento della medicina. Perché non guardano più l'insieme del corpo ma lo hanno suddiviso in comparti separati, scollegati da tutto il resto.

2. Mancanza di revisione. Una volta iniziata una terapia, raramente viene rivalutata. Si aggiunge, si aggiunge, ma quasi mai si toglie. Un ematologo di Pisa mi disse: "Si aggiunge si aggiunge e strato dopo strato ci cresce la muffa". Grande medico.

3. Cultura della pillola. In Italia c’è ancora l’idea che “se non prendo niente, non sto curando la mia salute”. Si preferisce la pasticca piuttosto che cambiare stile di vita. È più facile addormentare il sintomo che andare alla radice. Ma questo porta a spengersi lentamente.

4. Pressioni commerciali. Non possiamo far finta che le aziende farmaceutiche non abbiano interesse a mantenere un mercato di pazienti cronici. Secondo voi, l'obiettivo è curare o cronicizzare?

Bada bene, non è un attacco ai farmaci. Non sto dicendo che i farmaci siano sempre il male. Hanno salvato e salvano milioni di vite. Un antibiotico dato al momento giusto può evitare una setticemia. Un antipertensivo può prevenire un ictus. Il punto è che, da strumento prezioso, i farmaci stanno diventando abuso sistematico. E il prezzo lo paghiamo in salute, qualità di vita e spese sanitarie crescenti.

I farmaci sono strumenti preziosi, ma se usati senza discernimento rischiano di contraddire il principio base della medicina: "Primum non nocere". Non dovrebbero mai diventare essi stessi una causa di malattia.

Come se ne esce? Il primo passo è la consapevolezza. Dobbiamo smettere di considerare “normale” l’idea che una persona anziana prenda dieci farmaci al giorno. Non è normale, è un segnale di allarme.

Il secondo passo è la revisione periodica delle terapie. In molti paesi europei esistono programmi di “deprescrizione”: medici che valutano attentamente se ogni singolo farmaco è ancora necessario, o se si può ridurre o sostituire con alternative più sicure.

E poi c’è il terzo passo, lo stile di vita. Perché tanti farmaci servono solo a compensare errori quotidiani:

- Una dieta povera di nutrienti e ricca di zuccheri e alimenti industriali;

- Sedentarietà che peggiora circolazione, metabolismo, ossa e muscoli;

- Stress cronico che aumenta pressione, glicemia e infiammazione;

- Mancanza di sonno e di esposizione alla luce naturale.

Ogni volta che scegliamo un cibo sano, che facciamo una passeggiata, che riduciamo lo stress con tecniche di respirazione o meditazione, stiamo costruendo la vera prevenzione.

Forse questa è la parte più dura da accettare, nessuno si prenderà cura di noi meglio di noi stessi. Il sistema sanitario è orientato alla gestione del sintomo, non alla ricerca della causa. E quando la causa è il nostro stile di vita, la pillola non sarà mai la soluzione.

Non dobbiamo diventare “anti-farmaco” a priori, ma dobbiamo imparare a fare domande, a non accettare passivamente ogni prescrizione.
Chiedere sempre:

- Questo farmaco è davvero indispensabile?

- Ci sono alternative naturali o cambiamenti nello stile di vita che possono aiutare?

- Posso ridurre gradualmente le dosi?

- Quali sono le interazioni con gli altri farmaci che già prendo?

Il mio obiettivo è cambiare paradigma sulla "cultura" del farmaco. Il vero cambiamento nasce quando smettiamo di pensare che la salute sia solo “assenza di malattia” e iniziamo a vederla come equilibrio dinamico. Il corpo non ha bisogno di dieci farmaci per funzionare: ha bisogno di nutrimento, movimento, sonno, relazioni sane, aria pulita.

E quando diamo queste basi, spesso le “pillole” diventano superflue. Non dall’oggi al domani, certo, ma con un percorso graduale e consapevole.

L’epidemia silenziosa dell’ipermedicazione non fa rumore, non finisce nei telegiornali, ma tocca da vicino le nostre famiglie. Dietro ogni blister colorato c’è un corpo che fatica, un fegato che lavora troppo, una mente che si annebbia.

Forse è il momento di fermarci e chiederci, stiamo davvero curando, o stiamo solo spegnendo sintomi mentre creiamo nuovi problemi?

La risposta non sta nel rifiutare i farmaci in blocco, ma nel recuperarne l’uso intelligente, meno, meglio, quando servono davvero. E nel ricordare che la vera medicina, quella che non ha effetti collaterali, resta sempre la stessa... alimentazione consapevole, movimento, respiro, connessione con la natura e con le persone che amiamo.

XO - Patrizia Coffaro

Indirizzo

Viale Marconi N. 21
Forlì
47121

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 12:00
15:30 - 19:00
Martedì 10:00 - 12:00
15:30 - 19:00
Giovedì 10:00 - 12:00
15:30 - 19:00
Venerdì 10:00 - 12:00
15:30 - 19:00
Sabato 10:00 - 12:00

Sito Web

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In costante aggiornamento nelle discipline integrate e relatrice. Mi avvalgo della collaborazione di colleghi esperti, con rilascio di referto cartaceo, per: ortopedia, oculistica, neurologia, esami di laboratorio,ecografia e cardiologia. Titolazione anticorpale per cane e gatto, con rilascio di referto cartaceo e fotografico.