
17/08/2025
Togliersi le scarpe per entrare in sala di psicomotricità 🥿 🥿
🌿 Togliersi le scarpe in Psicomotricità: un gesto semplice, pieno di significati
Negli incontri, proponiamo ai bambini di togliersi le scarpe. Non tutti accettano subito, ma molti scelgono di farlo. Questo piccolo gesto, apparentemente banale, è in realtà un segnale potente del loro ingresso in uno spazio dedicato al movimento, al gioco e alla crescita.
A livello concreto, togliere le scarpe permette al bambino di:
percepire meglio il contatto con il pavimento, stimolando l’equilibrio e la coordinazione;
muoversi liberamente, senza vincoli;
connettersi con il proprio corpo e con lo spazio circostante in modo più autentico.
A livello simbolico, togliere le scarpe rappresenta un passaggio da un contesto all’altro: si lascia fuori il mondo esterno, con le sue regole e le sue pressioni, e si entra in uno spazio protetto dove sperimentare, creare e sentirsi liberi di sbagliare. È un rito che introduce al gioco simbolico, alla scoperta e all’esplorazione, momenti in cui il bambino impara a conoscersi e a relazionarsi.
Se un bambino non vuole togliere le scarpe, non è un ostacolo, ma un messaggio: può indicare insicurezza, timore del nuovo, bisogno di fidarsi prima dello spazio e dell’adulto. In questi casi, l’osservazione e l’accoglienza senza pressione sono fondamentali: rispettare i tempi del bambino significa costruire fiducia, autonomia e senso di sicurezza.
Perché anche lo psicomotricista si toglie le scarpe?
Perché il gesto diventa un linguaggio condiviso. Mostrare con l’esempio che quello spazio è speciale e che si partecipa insieme al movimento e al gioco, rafforza la relazione, trasmette accoglienza e co-costruisce fiducia. Il corpo dell’adulto diventa ponte e modello: “qui possiamo muoverci insieme, qui possiamo esplorare”.
In questo semplice gesto si intrecciano corpo, mente e relazioni. Togliersi le scarpe diventa così un primo passo concreto e simbolico nel percorso di crescita, un gesto che segna l’inizio di un incontro autentico con se stessi, con l’altro e con il mondo attraverso il movimento.
Sara Pauletto - Psicomotricista Relazionale