02/10/2021
Ho appena terminato la lettura del post dell’onorevole Giuseppe Pino Simeone il cui contenuto, a poche ore oramai dall'avvio della tornata elettorale, per un verso lascia sconcertati, quantomeno per imbarazzante approssimazione, per altro induce, in moto di rivolta morale, a rievocare alla memoria il presente del sottoscritto, la sua storia, le sue origini, e la posizione sociale affannosamente conquistata negli anni, anche nell'amorevole e pressocchè gratuita cura degli interessi dei concittadini, come a tantissimi di voi noto.
Se minimamente animato da acrimonia, da livore politico, o da vis polemica degna di un quadrivio, avrei potuto essere portato a chiedere al candidato Simeone chi e come gli ha fornito la documentazione che ha pensato bene, ad orologeria, di ventilare sui social, pur sapendo bene, da esperto amministratore, quali ne sono gli effetti, gravissimi, non fosse che in termini di violazione della privacy, i quali prescindono totalmente ed esulano dalla odierna dialettica politica.
Avrei potuto ricordargli che mentre egli svolgeva ed ha sempre svolto la professione di politico, transitando negli anni per questo o quell'Assessorato, in tal modo costantemente gravando sulla fiscalità generale, lo scrivente, senza mai assentarsi neanche per un giorno dal proprio amato lavoro di medico, da moltissimi anni espleta il proprio servizio, dall'alba a sera, riscuotendo, con orgoglio, la stima e la considerazione che l'intera comunità gli ha sempre riconosciuto, ed in queste ore gli sta tributando con attestazioni di ogni genere.
Avrei potuto ricordargli che in quel di Roma, ove per anni ha svolto il "mestiere" di politico, forse qualche strascico politico poco piacevole deve averlo lasciato, nel mentre il sottoscritto si è sempre guadagnato da vivere con il proprio lavoro di medico, quante volte asceso a vera e propria, quanto gratificante, missione nella cura di indigenti, o aiuto di persone a tanto impossibilitate, sovente ultimando visite domiciliari finanche a notte inoltrata.
Difficilmente il sottoscritto si è lasciato il tempo per autocelebrative cene politiche.
Potrei rispondere al candidato Simeone circa il dato tecnico, madìdo di inesattezze, ancor più grave per un amministratore esperto quale vanta di essere, oltre che lastricato di vuoti amministrativi, nella documentazione che, in barba ad ogni principio di privacy, ventila "strategicamente" sui social soltanto alla vigilia della tornata elettorale, al punto che la "titolarità" di un Dipartimento sanitario, come noto a chiunque si occupi di queste tematiche, non si affida bellamente, men che meno si "assegna", se non attraverso un percorso consacrato in rigide regole amministrative, che consentirebbero a chiunque di impugnare una "titolarità" approssimativamente assegnata, o fatta discendere da ascetiche ma "ripaganti" affiliazioni politiche.
Ma, nel fare ciò e chiarire quali atti e fatti hanno portato il sottoscritto alla dirigenza del reparto che da moltissimi anni ho l'onore e l'onere di condurre non farei che annoiare i concittadini, invece chiamati a decidere da chi voler essere rappresentati, ed in qual modo amministrati; del resto, come a tutti noto, e non è certamente questo il caso del consigliere Simeone, quando il pesce si dibatte è evidente che è in debito di acqua!
Devo, però, ringraziare il candidato Simeone per la pur improvvida esternazione, e finanche per la produzione decisamente parziale e lottizzata di atti interni alla struttura pubblica sanitaria, che attenderebbe ben altra sorte e ben altri accertamenti, che altri avrebbe indotto a più ferme prese di posizione, in ogni sede.
Già, poiché dette estemporanee considerazioni se per un verso consentono alle molte migliaia di utenti di ricordare quale è il livello di professionalità, di tempestività e di cortesia offerto dal reparto ospedaliero Uosd multidisciplinare diretto dal sottoscritto, pur con la modestia delle risorse umane e tecniche delle quali si dispone, per altro verso consentono al sottoscritto di gridare in ogni dove, con profondo senso di orgoglio, che se le elezioni si possono vincere o perdere, poco conta poiché la vita prosegue, taluni hanno necessità di ricorrere al dileggio, alla gratuita invettiva, alla strisciante contumelia di altri per emergere ed affermare la propria esistenza, nel mentre lo scrivente, figlio di ex tutore dell'ordine e di casalinga può vantare di essere un self made man, ovvero di essersi affannosamente formato da solo, per essersi laureato in medicina con le proprie forze ed aver sempre alacremente lavorato per il benessere dei suoi assistiti, mai per mero tornaconto proprio, contrariamente a quanti, mestieranti della politica, guardano solo al bene proprio ed alla collocazione che in ogni tornata devono ricevere.
Sicchè, ben lungi dalle mefitiche affermazioni degne di bassa politica, arrangiaticcia e miope, sono certo che tutti coloro, e soprattutto le giovani generazioni, che hanno a cuore le sorti ed il futuro della cittadina, non si lasceranno certamente convincere dalle solite cariatidi, ma sapranno guardare, nitido, dinanzi a se.
Amato La Mura
