16/11/2025
"𝙃𝙤 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙨𝙤𝙡𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙤𝙫𝙚𝙫𝙤. 𝙉𝙤𝙣 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙪𝙣 𝙚𝙧𝙤𝙚".
Così dice Noureddine Abaslami, intervistato dalla Gazzetta di Modena dopo il gesto di grande coraggio a difesa del personale della farmacia di Corlo di fronte a un rapinatore.
A nome di tutta la comunità formiginese, va il più sentito ringraziamento a Noureddine Abaslami: dalle sue parole emerge con chiarezza il senso di responsabilità che lo ha guidato, il timore che qualcuno potesse essere ferito, la volontà di proteggere le farmaciste e chiunque si trovasse nei paraggi, la decisione di inseguire il rapinatore pur consapevole del rischio, il desiderio di rendere i suoi tre figli orgogliosi:
“Cerco solo di dare loro l'esempio affinché diventino persone buone e rispettose. Ci tengo a ringraziare amici, parenti e concittadini per la grande vicinanza che mi hanno dimostrato in queste ore. E soprattutto ringrazio lo Stato italiano e il Comune di Formigineper avermi dato l'opportunità di integrarmi: sono arrivato qui a 16 anni che non avevo nulla, oggi ho una famiglia e un lavoro che amo. Sono contento di aver fatto questo piccolo gesto per aiutare i miei concittadini”.
Un gesto istintivo, dettato dall’umanità più semplice e più forte.
Nel tentativo di fermare l’aggressore, ha subito una ferita importante. Nonostante il dolore, ha continuato a preoccuparsi prima di tutto per la sicurezza degli altri. È un esempio di altruismo che merita di essere riconosciuto e condiviso con la nostra comunità.
Al personale della farmacia e a tutte le persone coinvolte va la nostra vicinanza. A lui la nostra gratitudine per il senso civico e la generosità dimostrati in un momento così critico.
Abaslami ha inseguito il rapinatore dopo il colpo alla farmacia di Corlo. «Temevo che qualcuno potesse essere ferito, cercavo di togliergli l’arma»