30/06/2025
Oggi parliamo di: DIGIUNO INTERMITTENTE
Il digiuno intermittente comporta la limitazione delle ore durante le quali è concesso mangiare, consiste infatti in un programma alimentare denominato «16:8», per cui è permesso mangiare unicamente durante una finestra di 8 ore, per poi digiunare nelle restanti 16.
Un’analisi presentata all’American Heart Association, condotta su oltre 20 mila adulti statunitensi, ha rilevato che chi adotta un piano alimentare limitato a un arco temporale di meno di 8 ore al giorno ha maggiori probabilità di morire di malattie cardiovascolari rispetto a chi si alimenta in un intervallo di 12-16 ore.
Lo studio ha molti limiti, come quello di non aver controllato cosa mangiassero le persone nelle 8 ore ma fa riflettere che digiunare o limitare la finestra temporale per alimentarsi non aumenta la sopravvivenza. A essere determinante è cosa, quanto e quando si mangia, non per quanto tempo.
In passato Comunque precedenti ricerche hanno evidenziato che il digiuno intermittente sia comunque in grado di migliorare diversi parametri di salute cardiometabolica, come pressione arteriosa, glicemia e colesterolemia. Come in tutte le cose, quindi, l’importante è non esagerare e trovare l’equilibrio che funziona per noi e per il nostro organismo.
Nel post dei prossimi giorni vi consiglierò come attuare una forma di digiuno intermittente che non crei danni alla nostra salute ma anzi ci aiuti a depurare e stare in salute.