10/04/2024
Quando avevo 17 anni andavo a scuola in centro a Roma. Per arrivarci prendevo la metro. A volte mi capitava di non voler andare a lezione, scegliere una fermata a caso e scendere. Una delle mie preferite era Piazza di Spagna. Mi sedevo su quei gradini e semplicemente osservavo la vita accadere. Le prime luci dell'alba, il silenzio, l'aria fresca sul viso, l'odore di metropoli.
Ricordo che dai gradini si sentiva il rumore dell'acqua della fontana e dei tacchi delle signore che passavano.
Erano momenti magici, mi sentivo trasparente e nello stesso tempo parte di tutto. In quei momenti ho capito tanto, ho capito che davvero la vita ti attraversa e che va avanti anche senza il tuo giudizio.
Osservando le persone dall'alto sembrava che danzassero, come se seguissero tutte un movimento perfetto già stabilito.
Ecco così è la vita, io questa cosa l'ho capita molto bene. Non li puoi fermare certi movimenti, puoi solo assecondarli e decidere come reagire. E affidarti. Su quei gradini c'ho parlato io, alla vita e le ho detto un grande Si.
Non mi spaventa più nulla. E non mi importa più di incontrare persone sbagliate o fare esperienze sbagliate o sentire cose sbagliate. Il concetto stesso di sbagliato non esiste più dentro di me. Esiste solo il fluire.
E io oggi, nonostante tutto scelgo ancora di fluire, di affidarmi e di ballare. Lasciando andare sia ciò che si allontana senza oppormi, sia ciò che sento che non va bene per me, perché ormai so che ciò che deve restare resta e ciò che deve andare va...sempre, come la vita vuole.
Si🙏