Dott. Pasquale Saviano Psicologo-Psicoterapeuta

Dott. Pasquale Saviano Psicologo-Psicoterapeuta Dott. Pasquale Saviano
Psicologo-Psicoterapeuta
Specialista in Psicologia Clinica e Psicoterapia Psicoanalitica Perchè lo Psicologo?

Noi tutti non sempre ci prendiamo cura della nostra salute psicologica tanto quanto facciamo con quella fisica. Inoltre esiste ancora in molte persone la diffidenza nei confronti dell'esperto in salute psicologica, considerato spesso il "medico dei pazzi". Andare dallo Psicologo non significa assolutamente essere "pazzi" o "diversi": indica, al contrario, la volontà di prendersi cura della propria salute mentale, che va di pari passo con quella fisica e con il benessere generale.

21/11/2025



MENTE ED EMOZIONI - OìmeNella cultura giapponese, la mentalità nazionale celebra il piacere nell’abbandonarsi alle cure ...
21/11/2025

MENTE ED EMOZIONI - Oìme

Nella cultura giapponese, la mentalità nazionale celebra il piacere nell’abbandonarsi alle cure ricevute dagli altri con la parola Amae.
Allo stesso modo i giapponesi hanno coniato il termine Oìme. cioè l’intenso disagio che si prova quando si è in debito con qualcuno.

BIBLIOGRAFIA
Watt Smith T., Atlante delle emozioni umane, 2017, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.

© Dott. Pasquale Saviano
Psicologo – Psicoterapeuta

- Innamoramento -L'innamoramento è l'aurora di una possibile storia d'amore, la fase iniziale in cui una persona riconos...
20/11/2025

- Innamoramento -

L'innamoramento è l'aurora di una possibile storia d'amore, la fase iniziale in cui una persona riconosce nell'altra aspetti che sente indefinitamente affini alla propria anima, aspetti carichi di un senso di familiarità e appartenenza e al contempo un esotica irresistibile estraneità, che si mischiano al desiderio di condividere il destino con l’altro.
Se corrisposto viene vissuto come uno stato di grazia, in cui le due persone si sentono all'interno di un flusso vitale ed erotico travolgente che le fa sentire capaci di affrontare ogni ostacolo.
A esso, in genere, segue il periodo dell'amore di coppia, in cui alla sensazione dell'amore nascente si sostituisce quella di una maggiore maturità del sentimento e si approfondisce la conoscenza reciproca: si viaggia nella vita, insieme.
Ci si può innamorare comunque anche all'interno di una stessa storia d'amore, dello stesso partner: in quei momenti, gli eventi della vita portano a guardare con rinnovato mistero la persona che si ama, innescando una nuova fase del rapporto.

20 Novembre – Giornata Mondiale dell’InfanziaL’infanzia non è solo innocenza. È vulnerabilità. È capacità di vedere il m...
20/11/2025

20 Novembre – Giornata Mondiale dell’Infanzia

L’infanzia non è solo innocenza. È vulnerabilità. È capacità di vedere il mondo senza filtri, di sentire senza parole, di amare senza condizioni. Eppure, spesso, chi ha il potere decide cosa sia giusto per i bambini, senza chiedere mai: “Che ne pensi tu?”
I bambini non sono piccoli adulti da formare. Non sono oggetti da educare, da correggere, da “preparare” al futuro. Sono persone, in divenire, ma già intere. Hanno diritto a essere visti, ascoltati, rispettati, anche quando urlano, piangono, si rifiutano, si ritirano.
La società continua a costruire regole per l’infanzia: scuole che insegnano a obbedire, media che idealizzano la perfetta infanzia, famiglie che trasmettono paura del futuro. Ma forse è tempo di smettere di parlare “dell’infanzia” e iniziare a parlare con i bambini.
Perché il vero cambiamento comincia dal riconoscimento: che ogni bambino ha il diritto di essere se stesso, di crescere in uno spazio dove non deve nascondersi, dove il suo dolore non è un disturbo, dove il suo desiderio non è un problema.

Perché gli addii fanno sempre male? Anche se una persona ha un posto nel nostro cuore, un vero addio non esiste. Le pers...
19/11/2025

Perché gli addii fanno sempre male? Anche se una persona ha un posto nel nostro cuore, un vero addio non esiste. Le persone legate dall'amore non si lasciano mai veramente.

Quando diciamo addio a qualcuno di importante, il dolore che proviamo è la dimostrazione di quanto quel legame fosse profondo. L'amore non scompare, anche se la persona fisica non è più presente. Rimane un posto nel nostro cuore, una connessione che va oltre il tempo e lo spazio.

Questo non significa che l'assenza non faccia male. La sofferenza è inevitabile, ma possiamo trasformarla. Ricordare i momenti belli, onorare il legame e concentrarsi su ciò che abbiamo imparato dalla persona amata può aiutarci ad accettare l'assenza fisica, senza mai perdere il legame emotivo.

Gli addii non sono mai definitivi quando c'è stato amore. Rimangono i ricordi, i valori condivisi e il posto che quella persona occuperà per sempre nel nostro cuore.

Accettarsi davvero significa fare pace con la propria essenza, smettere di rincorrere l’approvazione degli altri, lascia...
18/11/2025

Accettarsi davvero significa fare pace con la propria essenza, smettere di rincorrere l’approvazione degli altri, lasciare andare il bisogno di piacere a tutti. Accettarsi significa anche abbracciare i propri difetti, senza sminuirsi e senza negarsi. È un processo che richiede coraggio, ma porta a una libertà interiore che non ha prezzo.

Quando ci concediamo di essere autentici, troviamo la nostra forza. Non sentiamo più il bisogno di adattarci o di giustificare ogni nostro passo. Gli occhi altrui non definiscono il nostro valore; è lo sguardo che rivolgiamo a noi stessi a farlo.

Oggi prova a chiederti: “Mi sto accettando davvero per chi sono?”

RUMINAZIONE: COME SMETTERE DI PENSARE AL PASSATOPensare al passato è naturale. Ma cosa succede se proprio non riesci a f...
17/11/2025

RUMINAZIONE: COME SMETTERE DI PENSARE AL PASSATO

Pensare al passato è naturale. Ma cosa succede se proprio non riesci a fermarti? La ruminazione può essere sconvolgente, ma ci sono modi per arginarla.

I ricordi del passato possono connetterti con parti di te che ti sei lasciato alle spalle. Tuttavia può capitare di rimuginare su eventi già accaduti in modo persistente e questo può provocarti angoscia; ciò è ancora più vero se ti fissi su episodi o emozioni negative o su errori commessi. Gestire questi pensieri intrusivi è possibile ma richiede tempo ed impegno.

La ruminazione rappresenta quel circolo vizioso di ripetizione di pensieri negativi sul passato, qualcosa da cui non si riesce ad uscire nemmeno se lo desideri. Si tratta di un ciclo di preoccupazioni eccessive su cui torniamo ripetutamente: quando riflettiamo ci troviamo a pensare a certi pensieri fastidiosi ancora e ancora.
Tutto ciò ha un forte impatto sulla salute mentale andando ad intensificare sintomi di altre patologie come ansia e depressione. C’è però un enorme differenza tra rimuginare sul passato e preoccuparsi di un problema; un modo per differenziarli e chiederti se e quando pensi all’evento passato, ti concentri su possibili soluzioni o lezioni. Se ti concentri esclusivamente sugli aspetti negativi, probabilmente si tratta di ruminazione. Infatti, quando ti trovi in questa situazione, ti concentri esclusivamente sugli aspetti negativi senza lavorare su una via da seguire per uscirne.

La ruminazione non rappresenta un disturbo psicologico ma un comportamento. Tuttavia ritroviamo questo sintomo nei disturbi d’ansia e dell’umore. L’aiuto di un professionista della salute mentale può essere molto utile per superare quelle criticità e le cause sottostanti, può favorirti nel trovare sollievo per tutti i tuoi sintomi, inclusa la ruminazione.
Anche affrontare direttamente la ruminazione può essere utile. Esistono strategie che possono aiutarti a smettere di rimuginare sul passato. Innanzitutto puoi provare a calmare il tuo critico interiore: “Non sei cattivo, debole o imperfetto se rimugini”. Concentrarti sul passato e denigrarti non fa altro che rafforzare i pensieri negativi e aumentare la tua angoscia. Potresti non essere in grado di cambiare ciò che è successo nel tuo passato ma puoi creare nuove esperienze da questo momento in poi. Rivedere ciò che hai fatto o non hai fatto bene non cambierà nulla. Hai fatto quello che potevi con le risorse a portata di mano. Auto-compassione e perdono sono le soluzioni migliori per andare avanti: inizia con il non umiliarti.

Un altro modo per allontanarti da rimuginii dolorosi è pensare alle cose che per te sono importanti, invece di concentrarti sulle cose che non vuoi. Possono essere relazioni, lavoro, hobby o luoghi in cui stare. Quando ti sorprendi a rimuginare, sposta delicatamente la tua attenzione su un’immagine apprezzata della tua vita, come un obiettivo positivo raggiunto, la tua bella famiglia, eccetera.
Quando ti ritrovi a mettere la retromarcia, prova a cambiare marcia e ad andare avanti. In realtà potresti anche semplicemente fermarti. Radicarti nel qui ed ora può aiutarti a reindirizzare i pensieri negativi. Quindi anche se all’inizio non ti viene naturale, prova a tornare al presente ogni volta che ti trovi a pensare al passato. Potresti provare a cercare intorno a te un dettaglio, focalizzandosi sul primo oggetto che vedi. Puoi osservare forme, trame, sfumature, colori, posizioni. Il concetto è quello di fuggire da quell’ossessione, quel pensiero ricorrente e che in quel momento ti blocca provocandoti un intenso disagio. È un pensiero che non riesci a scrollarti di dosso o a controllare e non è basato su fatti reali. Questi pensieri ossessivi possono portarti ad impegnarti su rituali che pensi possano alleviare l’angoscia. Si tratta di compulsioni e la ruminazione è una compulsione.

Anche se non ne sei consapevole, pensare al passato in modo persistente può essere un modo per trovare sollievo rispetto a qualcosa che non ti piace nel presente e che ritieni fuori dal tuo controllo. Ecco che potresti trovarti a rimuginare su qualcosa del passato cercando nuove prospettive su ciò che è accaduto e che si riflette nel presente o rivedendo ogni dettaglio come se potessi cambiarlo.

In alcuni casi la ruminazione è associata ad Ansia, Depressione, Depressione post-partum, Disturbo Postraumatico da Stress ma potrebbe anche essere legato ad un malessere emotivo generico.
Questo comportamento compulsivo può influire fortemente sulla salute mentale, anche se non c’è un disagio psicologico, come Ansia, Depressione, Disturbo Ossessivo-Compulsivo, Disturbo Postraumatico da Stress. Tornare ripetutamente agli stessi pensieri negativi e mantenerli ha effetti di vasta portata. In ogni caso questi effetti possono essere gestiti ed esistono modi per affrontare il disagio.
La ruminazione influenza il benessere psicologico perché può aumentare i sintomi di ansia e depressione, favorire un costante stato di paura e malessere, compromettendo la capacità di concentrazione, indebolendo la tua motivazione e limitando la tua capacità di provare gioia e infine può agire sul sonno modificandone la bontà.

Lo stress cronico che deriva dalla ruminazione agisce anche sul nostro fisico generando un’infiammazione sistemica. Pensare costantemente agli aspetti negativi del passato ha un impatto forte sulla salute emotiva generando rabbia, tristezza, senso di sopraffazione. Se ciò è quello che ti sta capitando è arrivato il momento di cercare un aiuto. Un terapeuta può aiutarti sia che tu porti un disagio psichico, sia che questo sia assente e le strategie che hai messo in atto da solo sono fallite; può aiutarti ad uscire dall’impasse anche se il tuo è un problema transitorio, perché insieme potrete sviluppare quelle strategie necessarie per approcciare alla ruminazione da un punto di vista diverso.

In conclusione, è nella natura umana pensare agli errori del passato. Ma la ruminazione può avere un forte impatto sulla serenità psicologica. Tuttavia alcune strategie di consapevolezza, una maggiore conoscenza di te e dei tuoi vissuti possono aiutarti a ricontestualizzare i tuoi pensieri negativi. Se la ruminazione inizia ad interferire con la tua vita e il tuo benessere emotivo, potrebbe essere una buona idea parlare con un professionista della salute mentale.

© Dott. Pasquale Saviano
Psicologo – Psicoterapeuta

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