Dottoressa Debora Fontana psicologa e psicoterapeuta familiare

Dottoressa Debora Fontana psicologa e psicoterapeuta familiare Su Appuntamento

✨ EVENTO GRATUITO ✨🌿🥪✨COME LE EMOZIONI INFLUENZANO L'ALIMENTAZIONE🌿🥪 ✨📅 29 Novembre 2025⏰ Dalle 15:30 alle 17:00📍 Presso...
19/11/2025

✨ EVENTO GRATUITO ✨

🌿🥪✨COME LE EMOZIONI INFLUENZANO L'ALIMENTAZIONE🌿🥪 ✨

📅 29 Novembre 2025
⏰ Dalle 15:30 alle 17:00
📍 Presso Via dei Fulvi 50, Roma

Siamo felici di invitarvi a un incontro nato dalla collaborazione tra una psicoterapeuta e una biologa, pensato per esplorare il legame profondo tra equilibrio emotivo e salute psicofisica

Un’occasione preziosa per comprendere meglio te stessə e imparare a prenderti cura della tua salute a 360°.

A rendere ancora più speciale questo evento la collaborazione di con i suoi libri a tema sull'argomento ❤️🙏🏻

👉 Posti limitati – Prenotazione obbligatoria
Per info e iscrizioni: Whatsapp al 3209755367

Ti aspettiamo! ✨

🌱 La resilienza: non è forza, è flessibilità.Come psicoterapeuta, una delle prime cose che cerco di ricordare alle perso...
16/11/2025

🌱 La resilienza: non è forza, è flessibilità.

Come psicoterapeuta, una delle prime cose che cerco di ricordare alle persone che incontro è che resilienza non significa “non cadere mai”, né tantomeno “essere sempre forti”.
La resilienza è, piuttosto, la nostra capacità di attraversare le difficoltà senza perdere il contatto con ciò che siamo, adattandoci, piegandoci quando serve, ritrovando un nuovo equilibrio.

Molte persone arrivano in terapia convinte di “non essere abbastanza resilienti” perché si sentono stanche, confuse, vulnerabili. Ma la verità è che proprio quei momenti di vulnerabilità sono spesso l’inizio del processo resiliente:
👉 ci costringono ad ascoltarci,
👉 ci spingono a riorganizzare le nostre priorità,
👉 aprono la strada a un cambiamento che altrimenti non sarebbe avvenuto.

La resilienza non è un talento innato. È qualcosa che si costruisce, lentamente:
con le relazioni che ci sostengono,
con le scelte che facciamo per prenderci cura di noi,
con la capacità di fermarci e riconoscere il nostro sentire, senza giudizio.

E quando, dopo un periodo difficile, ci scopriamo diversi — magari più consapevoli, più lucidi, più presenti — quella è la prova silenziosa che la resilienza ha fatto il suo lavoro.

Non chiederti se sei abbastanza forte.
Chiediti piuttosto: sto lasciando spazio a me stesso per crescere attraverso ciò che sto vivendo?

🌍 13 Novembre – Giornata Mondiale della Gentilezza 💛Oggi il mondo celebra un valore semplice ma potentissimo: la gentile...
13/11/2025

🌍 13 Novembre – Giornata Mondiale della Gentilezza 💛

Oggi il mondo celebra un valore semplice ma potentissimo: la gentilezza.
Un gesto gentile non costa nulla, ma può cambiare la giornata di qualcuno — e, a volte, anche la nostra.

✨ Un sorriso, una parola di incoraggiamento, un “grazie” sincero: sono piccoli atti che creano ponti, rafforzano relazioni e rendono i luoghi che viviamo (online e offline) più umani.

In un mondo che corre veloce, scegliamo di rallentare per essere gentili.
Perché ogni gesto gentile è una scintilla di luce che si propaga.

💬 Tu come diffondi gentilezza nella tua giornata?
Condividi nei commenti un piccolo gesto che fa la differenza 💛

Buon inizio settimana
10/11/2025

Buon inizio settimana

23/10/2025

Ballare può essere più potente di un antidepressivo.
Non è solo una metafora poetica, ma una conclusione sostenuta dalla scienza.
Secondo una meta-analisi pubblicata su The Arts in Psychotherapy che ha coinvolto oltre 14.000 persone, la danza è risultata una delle attività più efficaci nel ridurre i sintomi della depressione, più ancora della camminata, dello yoga, degli esercizi di forza o della meditazione.

Il motivo non è solo fisico, ma profondamente umano. Quando danzi, il corpo si muove ma è l’intero sistema nervoso a riorganizzarsi. La musica stimola il rilascio di dopamina, il cosiddetto “ormone della motivazione”, mentre il movimento libera endorfine, che riducono la percezione del dolore e favoriscono una sensazione di leggerezza. Se poi si danza in gruppo, entra in gioco anche l’ossitocina, l’ormone della connessione e dell’empatia, che rafforza il senso di appartenenza e di legame con gli altri.

Ma il potere terapeutico della danza va oltre la chimica cerebrale. Si tratta di una forma di linguaggio universale che permette di ricollegare corpo e mente, spesso separati dalle tensioni emotive, dallo stress o dall’apatia. Attraverso il movimento, il corpo racconta ciò che le parole non riescono a dire, scioglie rigidità interiori e restituisce presenza. Per questo la danza è oggi utilizzata anche come strumento terapeutico nelle cliniche e nei percorsi di psicoterapia, per migliorare il tono dell’umore, la consapevolezza corporea e la fiducia in sé stessi.

Ballare significa riconnettersi alla vita: respirare, sentire, lasciar fluire ciò che dentro di noi chiede solo di essere espresso. Non servono passi perfetti né coreografie complesse. Basta una canzone, un respiro profondo e il coraggio di muoversi.
Perché, come dimostra la scienza, il movimento è una delle medicine più potenti che abbiamo e danzare è il modo più naturale e antico che conosciamo per guarire, dentro e fuori.

🔥LA RABBIA CHE DIVENTA FORZA VITALE 🔥La rabbia è un'emozione potente. Spesso la temiamo, la reprimiamo, la giudichiamo. ...
21/10/2025

🔥LA RABBIA CHE DIVENTA FORZA VITALE 🔥

La rabbia è un'emozione potente. Spesso la temiamo, la reprimiamo, la giudichiamo. Ma la rabbia non è il nemico.

È un segnale.
È energia pura.
È una voce interiore che ci dice: "Qualcosa non va. Cambia. Agisci."

La chiave non è eliminarla, ma trasformarla.

Quando canalizzi la rabbia con consapevolezza, può diventare determinazione incrollabile.
Quando smetti di combatterla e inizi ad ascoltarla, può alimentare la tua energia vitale.
Quando la usi per dire “basta” a ciò che ti limita, diventa il motore che ti spinge verso ciò che meriti.

Non aver paura della tua rabbia.
Usala come carburante per costruire, per scegliere, per andare avanti.
Perché sotto la rabbia c’è sempre un bisogno profondo, un valore ferito, una passione che vuole esprimersi.

💥 Non reprimere. Trasforma.
💥 Non esplodere. Canalizza.
💥 Non scappare. Agisci.

La rabbia, se guidata dal cuore e non dall'impulso, può diventare la tua più grande forza.

07/10/2025

Grazie per questo bellissimo evento dove, ancora una volta, con un team di professionisti abbiamo presentato questo fantastico libro dedicato a Maria Callas al quale ho contribuito.
Ripercorrendo le tappe della sua vita, abbiamo toccato tante tematiche importanti di cui è stata protagonista come purtroppo episodi di Bodyshaming.

Grazie a tutti per esserci stati 👣

🌀 Il Mandala come specchio dell'inconscio👣In questo periodo, nel percorso con una paziente stiamo esplorando un territor...
01/10/2025

🌀 Il Mandala come specchio dell'inconscio👣

In questo periodo, nel percorso con una paziente stiamo esplorando un territorio delicato: le sue zone d’ombra, quelle parti di sé che fanno paura, che spesso evitiamo o neghiamo, ma che chiedono solo di essere viste.👽

Abbiamo scelto di usare il mandala come strumento terapeutico: un cerchio sacro che non è solo disegno, ma contenitore di emozioni, simboli e significati profondi.🖌️

Attraverso i colori, le forme e il ritmo del gesto creativo, è emersa la sua paura del giudizio, il bisogno di controllo, ma anche un seme di fiducia che stava lì, silenzioso, al centro del suo disegno.

Nel mandala si è rivelato un paesaggio interiore: caotico in alcuni tratti, armonico in altri. Ma soprattutto autentico.
Abbiamo guardato insieme quelle ombre, le abbiamo accolte. Perché ogni ombra, se ascoltata, può diventare risorsa.👀

👉 In terapia, lavorare con i simboli aiuta a bypassare le difese razionali e ad accedere a strati più profondi del sé.
Il mandala non dà risposte, ma apre domande vere. E in quelle domande, spesso, inizia la trasformazione.

🖋️ Dott.ssa Debora Fontana
Psicoterapeuta sistemico familiare

🎨 Quando il colore cambia la narrazione di sé🌱Qualche giorno fa, a studio, ho accompagnato una giovane paziente che vive...
25/09/2025

🎨 Quando il colore cambia la narrazione di sé🌱

Qualche giorno fa, a studio, ho accompagnato una giovane paziente che viveva il "diventare grande" come qualcosa di pesante, faticoso, pieno di doveri e rinunce. Una visione che si portava dentro come un'eredità silenziosa, legata alla figura paterna: crescere significava sacrificarsi.

Dall'altra parte, la voce della madre – altrettanto presente – le rimandava spesso che non era all'altezza di affrontare quel percorso. Un doppio messaggio difficile da integrare: da un lato la pesantezza, dall’altro il dubbio di non farcela.

Insieme, abbiamo scelto uno strumento semplice ma potente: il disegno e il colore. 🎨✏️

Attraverso il gesto creativo, è emersa una nuova immagine del crescere...LA SUA!!!
Non più un fardello, ma un processo personale, ricco, anche leggero. Fatto di scelte, di sfumature, di libertà. Un modo per riscrivere il significato di diventare adulti, non per negare il passato, ma per dargli una forma diversa. Più vera, più sua.

A volte, per cambiare prospettiva, non servono solo parole: servono spazi per sentire e creare. E lì, spesso, avvengono i cambiamenti più profondi.

💬 "Crescere può essere anche colorato. Non è solo un dovere... è anche un diritto."

🕯️ 11 Settembre: la memoria, il trauma, la resilienzaOggi è una giornata che, per molti, riapre una ferita collettiva.L’...
11/09/2025

🕯️ 11 Settembre: la memoria, il trauma, la resilienza

Oggi è una giornata che, per molti, riapre una ferita collettiva.
L’11 settembre 2001 è un evento che ha segnato la storia, ma anche la psiche individuale e collettiva. Le immagini, le emozioni, la paura, l’incertezza... restano impresse in chi c’era e anche in chi l’ha vissuto solo attraverso i racconti o i media.

Come psicoterapeuta, sento il bisogno di ricordare che il trauma non ha confini geografici o temporali. Può essere personale o collettivo, può essere diretto o vicario, ma lascia comunque un segno.

In questa giornata, possiamo prenderci un momento per:

🔹 Onorare la memoria di chi ha perso la vita.
🔹 Riconoscere il dolore di chi è rimasto.
🔹 Dare valore alla resilienza di chi, nonostante tutto, ha continuato a vivere, ad aiutare, a sperare.
🔹 Riflettere su come affrontiamo la paura e l’incertezza, anche nel nostro presente.

💬 Se oggi senti un’emozione difficile, sappi che è valida. Il dolore non ha scadenza, e il bisogno di elaborarlo è umano.

🫱🏼‍🫲🏽 Prendersi cura della memoria significa anche prendersi cura della salute mentale. Sempre.

📅 1 Settembre | Nuovi iniziSettembre ha sempre avuto il sapore di un nuovo inizio.Nonostante l’anno ufficiale cominci a ...
01/09/2025

📅 1 Settembre | Nuovi inizi

Settembre ha sempre avuto il sapore di un nuovo inizio.

Nonostante l’anno ufficiale cominci a gennaio, per molti di noi è proprio ora che si riaprono le agende, si fanno progetti, si sistemano pensieri lasciati in sospeso prima dell’estate.

È un momento di passaggio.
E come tutti i passaggi, può portare con sé entusiasmo, ma anche fatica, nostalgia o ansia.

🌱 Se senti il bisogno di ripartire con un passo diverso, sappi che non sei solə.
Ogni cambiamento richiede tempo, pazienza e ascolto.

Ricorda:
👉 Ripartire non significa ricominciare da zero,
ma farlo da un punto più consapevole.

Se c’è qualcosa che vuoi cambiare, migliorare o semplicemente comprendere meglio di te, questo può essere il momento giusto per iniziare.

💬 La terapia può essere uno spazio sicuro per farlo: per darti voce, trovare senso, e portare luce dove ora c’è confusione.

Buon nuovo inizio, qualunque forma abbia per te.

📍 Dottoressa Debora Fontana
Psicoterapeuta sistemico familiare

🪑 La sedia vuota nella terapia sistemico-familiare: uno spazio per chi non c’è (ma è presente)In terapia sistemico-famil...
20/08/2025

🪑 La sedia vuota nella terapia sistemico-familiare: uno spazio per chi non c’è (ma è presente)

In terapia sistemico-familiare, ogni presenza conta. Anche quelle assenze che pesano come macigni. La "sedia vuota" è uno strumento simbolico e potente che viene usato per dare voce a chi non è fisicamente presente, ma continua ad avere un impatto profondo sulle dinamiche familiari.

⭐ Può rappresentare una persona lontana, assente, scomparsa, oppure qualcuno con cui il dialogo è diventato impossibile.
⭐ In quella sedia si "invita" simbolicamente la persona, e attraverso il dialogo con essa, si esplorano sentimenti, nodi relazionali, non detti.
⭐ Serve a esternalizzare il conflitto, chiarire i ruoli, o restituire uno spazio emotivo a chi è stato escluso o idealizzato
⭐ Serve a occupare uno spazio di un membro familiare che per diversi motivi quel giorno non è presente nella seduta terapeutica

Non si tratta di una tecnica teatrale, ma di un rituale terapeutico: la sedia vuota permette di riorganizzare il sistema, portando luce su legami invisibili o irrisolti.

✨ A volte, per cambiare una storia familiare, serve il coraggio di parlare anche con chi non c'è.

👉 Fammi una domanda per saperne di più!

Dottoressa Debora Fontana ✨

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Roma E Frosinone
Frosinone

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