Antonio Vaudo

Antonio Vaudo Psicologo e Psicoterapeuta Strategico

Sulla perseveranzaTi è mai capitato di pensare "Ecco, questa è la soluzione! Da oggi andrà tutto per il verso giusto" su...
28/07/2023

Sulla perseveranza
Ti è mai capitato di pensare "Ecco, questa è la soluzione! Da oggi andrà tutto per il verso giusto" su questioni o difficoltà personali? Quella sensazione da Eureka! che a volte ti prende quando finalmente pensi di aver trovato una soluzione. O altrimenti di desiderare che il problema si risolva una volta per tutte, con qualcosa che finalmente ti dia la svolta tanto desiderata.
Quanto sono importanti le intuizioni, magari quelle fulminanti. Quelle idee che sorgono all'improvviso e sembrano proprio la soluzione dei tuoi problemi. A tutti capita di provare momenti come questi. Ma la cosa interessante è che nonostante tutte queste soluzioni, nonostante abbiamo in mente come provare a procedere, spesso non riusciamo lo stesso.
Nella maggior parte dei casi, dai problemi ai progressi personali, non si ottengono risultati in modo immediato, dopo aver immaginato una strada o una soluzione. Soprattutto per le cose più importanti, è necessario definire un piano di azione. Attività che si svolgano nel tempo, con una prospettiva lunga, cioè l'obiettivo di raggiungere un risultato nel lungo periodo.
E qui sorge il problema. Non è sempre semplice tenere duro.
Se ci sono dei risultati, sono passi avanti talmente piccoli da non notarsi. La frustrazione è sempre dietro l'angolo. La voglia di mollare sempre presente. Il rischio di divergere dal comportamento utile e virtuoso costante.

Perseverare significa perseguire uno , un per noi saliente senza farsi abbattere dalle ne dalla o personale.

È ovvio che, qualsiasi cosa decidiamo di fare, dobbiamo prima aver fatto un’analisi attenta delle che abbiamo e dei che caratterizzano noi e il nostro contesto. E un altro passaggio è poi utile, cioè, affrontare l’analisi delle possibili e prendere una . Ci sono quindi una serie di cose da fare prima di iniziare un . Ma è sul cammino che si misura la nostra capacità di perseverare.

Non sempre è facile tenere fede ai propri . E le cose più importanti richiedono tanto tempo e molta . Sono necessarie tante piccole azioni quotidiane per sostenere la di perseguire i tuoi . E quando qualcosa proprio non va, bisogna intervenire, pensare e mettere in pratica tanti piccoli accorgimenti. Soprattutto perché i non si scorgono a breve, manca la che segue l’azione.

E allora come fare? Tu come riesci a persistere nel tuo scopo o obiettivo? Puoi scriverlo nei commenti o scrivermi in privato se preferisci.

Sull'importanza di ricevere il consiglio giusto.Hai percepito un problema, provi a capire meglio o cerchi di mettere in ...
21/12/2022

Sull'importanza di ricevere il consiglio giusto.
Hai percepito un problema, provi a capire meglio o cerchi di mettere in atto delle soluzioni. Ma ti trovi in difficoltà. Perché non tutto è semplice da capire o da risolvere. Ti prendi del tempo per riprovare. E poi riprovi ancora. Ma c'è sempre qualcosina che non va, che ti lascia insoddisfattə. E dopo tutti i tentativi non riesci più neanche a riprendere. Che fai?
Per prima cosa, non contattare unə psicologə. È vero che ognuno di noi merita di stare bene anche mentalmente ma pensa a tutti i pregiudizi e a cosa penseranno gli altri. Abbiamo il diritto di provare da soli e se necessario chiedere a chiunque un consiglio. Ma forse con uno psicologə le cose si complicano(?) Forse!
E se nonostante i consigli degli altri comunque non riesci, allora sappi che è giusto anche chiedere aiuto a unə psicologə quando:
1. ti preoccupi delle cose più del solito
2. trovi difficile goderti la vita
3. hai pensieri e sentimenti difficili da affrontare, che hanno un impatto sulla tua vita quotidiana
4. sei interessato a trovare più supporto
Se ancora preferisci tentare altre strade, ne hai ancora numerose per provare a risolvere i tuoi problemi, prima di arrivare a unə psicologə. Prova con il tuo medico, con il servizio pubblico, con gruppi di auto/mutuo aiuto e i vari Sportelli di supporto presenti sul territorio (associazioni, chiese, scuole...).
Ma prima di tutto sappi che è un tuo diritto chiedere aiuto, soprattutto quando la vita è più difficile.
È vero, chiedere aiuto non è semplice, per molte ragioni. Prima fra tutte il fatto che spesso ne abbiamo più bisogno quando siamo più in difficoltà. Quando sei in difficoltà tutto è difficile, anche chiedere aiuto.
Ricorda, vale sempre la pena pensare a cosa ti aiuta a stare meglio.
E tu cosa fai quando sei giù? Hai voglia di condividerlo nei commenti?

Non c'è paziente con cui non abbia affrontato il tema. All'inizio discutiamo sempre dei pregiudizi sull'andare dallo psicologo e del tempo che ci è voluto prima di decidersi. Altrettanto spesso mi sento dire, dopo qualche seduta, che secondo loro, i pazienti, tutti prima o poi dovrebbero chiedere aiuto, trovare il modo, la forza e il coraggio.
Ma mi sono sempre posto il problema di quanto sia difficile chiedere aiuto a un estraneo

Photo by Ann H

Penso sia paradossale tentare di dire qualcosa sul silenzio. Eppure, credo di aver letto almeno un paio di libri nel due...
18/12/2022

Penso sia paradossale tentare di dire qualcosa sul silenzio. Eppure, credo di aver letto almeno un paio di libri nel duemila ventidue su questo argomento. Molte più parole di quante ne avrei dette e comunque mi sembra in giro ce ne siano molti di più.
Perché, ovviamente, il silenzio più che spiegato va praticato
Viviamo in una società rumorosa, sempre più orientata alla ricerca spasmodica di mezzi e strumenti per attirare la nostra attenzione. Subiamo urla e richiami costanti. E troppo spesso sono solo rumore di fondo, senza nessun senso per noi. Qualcosa che ci restituisce solo fastidio e niente di buono. Per non parlare dei rumori moderni delle città. Rumori meccanici, metallici, di strumenti in azione.
Trovare il silenzio, oasi di quiete nelle nostre vite è fonte di enorme sollievo. E il silenzio non per forza è completa assenza di qualsiasi suono. Piuttosto è una situazione nella quale sospendiamo la partecipazione attiva nel contesto sociale. Restiamo invece ad osservare in assenza di parola o azione. Anche nel bel mezzo del traffico affollato di una strada possiamo trovare il silenzio.
Le parole tracciano confini. Parlare intorno a qualcosa, significa dare definizioni, creare limiti. I confini non sono propri delle idee che abbiamo sulle cose, soprattutto sui temi fondativi dell'esistenza.
Per questo il silenzio è uno strumento speciale. Permette di affrontare i temi più importanti con la massima libertà di esplorazione.
Il silenzio è inoltre un bel modo per entrare in diretta connessione con ciò che si agita, si muove dentro di noi. Spesso mi rendo conto che il rumore esterno si traduce in rumore interno. Mentre ascoltare in silenzio la mia mente è anche il modo migliore per entrare in connessione con la parte migliore di me e capire quando c'è magari maggiore confusione.
Ti ritrovi in quello che sto dicendo? Hai bisogno anche tu della tranquillità di un momento di silenzio? Puoi scriverlo nei commenti o scrivermi in privato se preferisci.

Foto di Nick Fewings su Unsplash

Due parole sulla fiducia in sé stessi.Essere focalizzati su un obiettivo è il centro per la realizzazione dei nostri pro...
29/09/2022

Due parole sulla fiducia in sé stessi.
Essere focalizzati su un obiettivo è il centro per la realizzazione dei nostri progetti. Ma per mantenere il focus è importante evitare tutto ciò che possa drenare le tue risorse. E allora devi trovare una "centratura", un luogo dove appoggiarti e da dove fare leva. Per mantenerti saldo in questo luogo, una buona fiducia in te stesso, nelle tue capacità, nella possibilità di superare i problemi è fondamentale.
Ma cos'è la fiducia in sé stessi in pratica? Anzitutto è un'attitudine verso le proprie abilità e competenze. Comporta avere una buona consapevolezza di tali abilità e competenze e confidare nella possibilità di raggiungere gli obiettivi e superare i problemi proprio grazie ad esse.
Attenzione! Non significa pensare di poter superare qualsiasi avversità, di essere invincibili. Al contrario, significa prima di tutto avere piena consapevolezza delle proprie competenze, abilità e conoscenze. E quindi oltre che dei propri punti di forza anche di debolezza. Solo in questo modo è possibile organizzarsi e pianificare per affrontare le avversità e superare i momenti più difficili.
Un pizzico di ottimismo non guasta e trovare le opportunità in ogni difficoltà è il passo giusto per iniziare ad affrontare bene le cose! Avere fiducia in sé stessi, quindi, non significa essere sicuri di superare sempre qualsiasi imprevisto, pericolo o difficoltà. Al contrario, significa sapere dove andare a cercare dentro di sé per mettersi in opera con ciò che si ha a disposizione.
Nonostante ciò, la fiducia in sé stessi non è semplicemente correlata con le reali abilità o competenze, dato che è basata sulle tue percezioni di esse. Dipendono da cosa e come pensi di te stesso. E troppo spesso questi pensieri possono essere scorretti, invalidanti per tante ragioni. Ad esempio, crescere in un ambiente poco supportivo e molto critico determina una propensione a sviluppare bassi livelli di fiducia in sé.
Anche a me è capitato spesso di perdere di vista non solo i miei obiettivi ma anche come stavo procedendo. Avevo a malapena presenta il passo immediatamente successivo e in realtà desideravo solo poter uscire da quella situazione e tornare a casa. È una sensazione sgradevole, perché è un rinunciare al compito e spesso è il primo passo verso un fallimento.
Con il tempo mi sono reso conto che per evitare questi momenti più difficili era necessario lavorare di anticipo, definire dei momenti di recupero e allenare la mia resilienza.
Uno dei passi fondamentali è stato prendermi cura della fiducia nella capacità di poter fare fronte ai problemi. Ho iniziato scegliendo un momento per coltivare consapevolezza sulle mie abilità e competenze, sui miei piccoli successi e i fallimenti. E poi scandagliare cosa mi ha permesso di arrivare dove sono e fare ciò che sono riuscito a ottenere. Nel mio piccolo!
Ho imparato prima di tutto che non esistono scorciatoie, che nella vita si può essere fortunati, anche tante volte ma che prima o poi i conti bisogna pagarli e rimboccarsi le maniche. La fiducia in sé stessi si può coltivare.

Ti ritrovi in quello che sto dicendo? Come gestisci i momenti più difficili? Puoi scriverlo nei commenti o scrivermi in privato se preferisci.

Da sola la Forza di volontà è sufficiente? 🤔La forza di volontà🦸‍♀️ è la capacità che ci permette di perseverare nelle p...
27/09/2022

Da sola la Forza di volontà è sufficiente? 🤔

La forza di volontà🦸‍♀️ è la capacità che ci permette di perseverare nelle proprie scelte. Di fronte alle diverse situazioni della vita, si aprono spesso più opzioni tra le quali posso scegliere 🤨 Alcune di queste sono più importanti. Altre meno. La forza di volontà è quella capacità personale di perseguire le scelte fatte. Finché le riteniamo giuste!
Eppure, sappiamo tutti che non è facile tenere testa alle nostre decisioni 😫 Spesso, dei buoni propositi, delle nostre scelte ben ponderate ci... dimentichiamo 🤯 Ciò accade soprattutto quando tali scelte o decisioni, comportano un lavoro da svolgere prima di ottenere la ricompensa. Ma perché smettiamo di perseguire i nostri intenti? 👈
Semplicemente perché la decisione iniziale non basta. Chiarirsi l'idea di un obiettivo è importante❗️ Ma da solo non basta. Un po' come decidere di salire una rampa di scale e appena si prefigura il lavoro di mettere il piede sul primo scalino, preferiamo voltarci dall'altra parte e continuare a camminare sullo stesso piano 🥵
E allora, cosa puoi fare? Prima di tutto considera che la forza di volontà è una capacità che si può allenare 🏋️‍♂️ Quindi non demordere in ogni caso. Poi continua a ridefinire l'obiettivo 🎯 Se non riesci, non vuol dire che non sei capace. Piuttosto che l'obiettivo non è realistico, almeno in quel momento della tua vita. Infine, lavora sulle piccole abitudini, sui piccoli passi.
🫵E tu su quali obiettivi ti stai concentrando in questo momento della tua vita? Quali difficoltà stai incontrando? Se ti va, scrivilo nei commenti ✍️

Foto di Karolina Grabowska

🤔Cos’è l’autocritica e che effetti haL’autocritica è il processo tramite il quale vagliamo il nostro comportamento o il ...
06/09/2022

🤔Cos’è l’autocritica e che effetti ha

L’autocritica è il processo tramite il quale vagliamo il nostro comportamento o il nostro operato, passiamo in rassegna il nostro passato e giungiamo a conclusioni sul nostro modo essere. Da un punto di vista psicologico è un atto importante, carico di conseguenze e pertanto da utilizzare con estrema cautela e in uno stato d’animo molto sereno.

A differenza dell’autovalutazione, un grande alleato nel percorso di crescita individuale, la critica rivolta a sé stessi porta a un processo comunque doloroso di revisione del proprio operato e di ciò che si è. Non è un caso se nella pratica clinica spesso si osserva l’associazione tra questo tratto di personalità e diverse forme di sofferenza psicologica.

Perché tutti siamo autocritici, ma in misura diversa e chi lo è di più è più esposto a soffrire. Inoltre, la tendenza a essere autocritici è un caratteristica stabile. Entro certi livelli, infatti, è sana e manifesta la tendenza a essere riflessivi, concentrati su sé stessi. Ma può trasformarsi in una maledizione, avendo conseguenze negative e dannose.

Ma può diventare tossica. Ad esempio quando non solo critichiamo le nostre azioni, ma anche come siamo e/o come ci sentiamo. Nel primo caso, puoi facilmente correggere ciò che fai, più difficile è cambiare ciò che sei. Nel secondo, inizi a dubitare di ciò che provi o addirittura a sentirti in colpa, creando un cortocircuito.

E allora, cosa puoi fare? Tutti vogliono essere la migliore versione di sé stessi. E questo è il modo migliore per non raggiungere questo ideale. Al contrario, coltiva la compassione per te stesso. Parti dal prestare ascolto e riconoscere quando ti trovi in una situazione di autocritica. In questo modo puoi decidere di proseguire su quel cammino o altrimenti iniziare a volerti prendere cura di te e di ciò che realmente sei.

Quante volte ti sei trovato nella situazione di voler fare bella figura o migliorare la situazione nelle intenzioni ma poi in realtà di creare un perfetto? Magari perché memori di quella volta in cui avevamo commesso errori , solo da noi stessi, e ci eravamo ripromessi di non cascarci più! E invece…

La paralizzante di , risultare goffi e stupidi. O di essere feriti nei , così da costringerci a essere freddi e distaccati, causando noi stessi il fastidio da parte degli altri e forse anche il .

Tutte situazioni nelle quali, nella maggior parte dei casi, finiamo per peggiorare il giudizio di noi stessi, incastrandoci in un circolo vizioso, apparentemente senza fine. Ma per non è sempre così. Soprattutto per ciò che abbiamo più a .
È per le cose più , infatti, che decidiamo di smuoverci, metterci in discussione sì, ma in modo più e di noi stessi. E il passo iniziale è sempre lo stesso. Essere di noi stessi, di ciò che sentiamo e di ciò che facciamo. È la chiave del cambiamento .

Image by Gerd Altmann from Pixabay

⁉️Imparare dai propri errori o cambiare il passato?🕰Quante volte ti capita in un giorno di voler tornare indietro nel te...
28/08/2022

⁉️Imparare dai propri errori o cambiare il passato?
🕰Quante volte ti capita in un giorno di voler tornare indietro nel tempo per cambiare ciò che hai fatto o detto e quindi far andare nel verso giusto le cose? Senti il rammarico per non aver detto quello che pensavi, o non aver fatto ciò che avresti voluto per tempo.
😫È una sensazione dolorosa ma che spesso si basa sul cosiddetto errore cognitivo del “senno di poi”: pensare che eri del tutto capace di prevedere come sarebbero andate le cose, sapendo poi come sono andate, e quindi avevi tutte le risorse per fare ciò che adesso sai andava fatto.
📝Ovviamente non è così, allora hai agito secondo quello che ritenevi più giusto, magari del tutto in coscienza e con la migliore delle intenzioni. A questo bisogna aggiungere che il passato è così come è stato e non si può cambiare. E quindi, al dolore del rammarico, e magari di altre emozioni negative come la vergogna, la rabbia, come pongo rimedio?
🥸Il primo passo è guardare con occhi nuovi il tuo passato. È fondamentale che sia tu per primo a prenderti cura di te stesso, anche del te più ingenuo di prima. Pensa a te stesso e ai tuoi errori con più comprensione e accettazione. È il modo migliore per imparare e fare tesoro dei propri errori.
🧑‍⚖️“Il buon giudizio viene dall'esperienza e l'esperienza viene dal cattivo giudizio.” Commettiamo errori ogni giorno e, sebbene non siano tutti sconvolgenti, mostrano sempre un esempio di cosa non fare la prossima volta. In pratica, parti dal fare tesoro di ciò che è accaduto, anche degli errori.

Il nostro è costellato di belle e brutte . Inutile dire che tutti noi vogliamo massimizzare le prime ed eliminare del tutto le seconde. Altrettanto ovvio che una cosa del genere non è possibile, e in fin dei conti neanche .

Se guardo al mio passato, ci sono tanti piccoli episodi che vorrei proprio non aver vissuto, di cui mi anche solo a pensarci anche se, forse non a caso, un po’ meno a raccontarli. Perché è proprio vero che siamo i peggiori di noi stessi.

Quando mi metto a pensare a questi piccoli inciampi della vita, mi ritrovo sempre a fare una considerazione . Proprio a spiegarvela.

Ecco, io ho la certezza che quelli che poi emergono come errori, lo sono solo sotto specifiche e forse uniche . Diciamo che è il contesto a far emergere un nostro modo usuale di fare o di dire come un errore. Mille altre volte invece il contesto ci ha concesso le e non abbiamo avuto modo di rendercene conto. E per fortuna, prima o poi, ci viene data occasione per .

E tu come gestisci gli eventi negativi del tuo passato?

👍 1Se da una parte ci sono autori che sostengono di avere ricette per cambiare le nostre personalità, in meglio si inten...
25/08/2022

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Se da una parte ci sono autori che sostengono di avere ricette per cambiare le nostre personalità, in meglio si intende, dall’altra ce ne sono molti altri che sostengono quanto i nostri tratti di personalità siano immutabili o modificabili nel lungo tempo e con grandi sacrifici.
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Ma quali sono i fattori che danno forma alla nostra personalità? È una questione antica e mai risolta. Molti studi però puntano verso una maggiore importanza dei fattori genetici, come quelli su gemelli identici. Vero è che tanti altri studi hanno dimostrato che l’ambiente ha il potere nel tempo di plasmare le nostre caratteristiche o quanto meno predisporre a una maggiore manifestazione di alcuni tratti, facendoli nel tempo diventare prevalenti e plasmare chi siamo.
👍 3
Sappiamo anche che esiste una forte correlazione tra specifici tratti di personalità e le strutture cerebrali. Personalità diverse in pratica dipendono da cervelli con morfologia, struttura e funzionamento diversi tra loro. E questi aspetti possono cambiare nel tempo.
👍 4
E allora come si può procedere? Anzitutto cercando di capire quali sono i pensieri e i comportamenti causati dai tratti di personalità che vorremmo modificare. Sistemi di credenze, comportamenti e abitudini sono fortemente intrecciati al nostro modo abituale di comportarci e alle reazioni dell’ambiente familiare circostante. Il primo passo sta nel riconoscere questi elementi e provare ad agire su di essi nella direzione desiderata.
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Noi umani siamo una specie sociale, viviamo in gruppi e ci prendiamo cura gli uni degli altri. Le esperienze sociali sono tra le più potenti nell’influenzare il funzionamento del nostro cervello e quindi, sul lungo periodo, nel produrre cambiamenti strutturali. La comunicazione ha un potere enorme in questo riveste un ruolo fondamentale. Le giuste parole possono curare.

🗣Come mi sono sempre chiesto quali sono i meccanismi alla base del . Spesso mi sono sentito dire ho un problema, dipende da come sono e vorrei una mano a cambiare. Di solito è un bel passo e cerco di trattarlo con il massimo dovuto. Ma mi chiedo sempre se e quanto sarò in grado di aiutare efficacemente quella persona in uno dei processi più e di sempre.

So per conoscenza che il cambiamento è possibile solo a seguito di enormi e che nella maggior parte dei casi, quelli positivi intendo, il risultato non è mai quello che ci si aspettava all’inizio. Mai!

Allo stesso tempo nutro . Anche nel senso che cerco sempre di nutrire la fiducia dei miei pazienti. Perché di lavoro ce ne vuole tanto e se non si ha anche un minimo barlume sull’obiettivo finale, non è possibile proseguire.

Personalmente molta fiducia io l’ho acquistata quando anni fa, da studente della facoltà di , leggevo delle ricerche sulla neuronale. Per me l’equazione era: se il può cambiare, allora anche il nostro modo di può farlo.

Il passo successivo è stato cercare di capire come è possibile favorire questo cambiamento e da qui mi sono interessato prima alla , che fa del cambiamento un centro di interesse fondamentale. Poi ogni approccio ha il suo metodo o i suoi metodi preferiti. Ma tutti mirano a promuovere il cambiamento.

Successivamente mi sono avvicinato alla , per diverse ragioni. La principale era che molti studi, nei decenni precedenti, evidenziavano gli straordinari effetti della meditazione sulla modificazione delle strutture neuronali nel cervello. Avevano in pratica gettato le basi per lo studio della plasticità neuronale, un fenomeno prima non ritenuto possibile.

Photo by hay s on Unsplash

Sentirsi   ogni tanto non è un problema, soprattutto se hai un periodo particolarmente intenso e denso di attività. Il n...
22/08/2022

Sentirsi ogni tanto non è un problema, soprattutto se hai un periodo particolarmente intenso e denso di attività. Il nostro corpo tende a reagire a questi periodi di maggiore non solo segnalandocelo, tramite il senso di maggiore appunto, ma anche modificando le sue risorse interne.

Il punto cruciale è l'equilibrio necessario tra il livello di consumo delle risorse e la possibilità di . Per questo, se ti senti spesso insonnolito o alla perenne ricerca di un’altra tazzina di caffè, può essere utile riconsiderare le tue abitudini, cercando di concentrarti su più momenti di relax o cercando nuove tecniche per recuperare meglio.

Purtroppo, è sempre più diffusa l'idea di normalità della stanchezza. Esistono atteggiamento come il busy brugging, dove in qualche modo si trova soddisfazione sociale nell'essere o nel dichiararsi sempre occupati. Al contrario, la stanchezza non è normale, è un segno di e va considerata con la giusta attenzione.

Come sempre, il migliore approccio è la . Imparare nuove abitudini per gestire i tempi e tecniche per garantirsi un miglior , è la strada più fruttuosa.

Contattami se vuoi saperne di più!

13/08/2022

How does practice impact self-generated thought and our ability to reach common ground with others?

Mind & Life Varela grantee Lionel Newman will use a multi-method approach to examine the reach of contemplative science beyond to create more .

Read more about the project and other recent grantees: http://mindand.life/NmoY50K4w00

Molte tecniche di   sono incardinate in sistemi di credenze religiose. Sono  , nascono e si sviluppano dall’esperienza d...
30/07/2022

Molte tecniche di sono incardinate in sistemi di credenze religiose. Sono , nascono e si sviluppano dall’esperienza di migliaia di persone, più o meno ordinarie, devote all’uso e all’insegnamento di queste . Ma hanno sempre un sapore di antico, di esoterico. Sono evidentemente non scientifiche, assolutamente non moderne. E richiedono una qualche forma di per essere efficaci.

Sono considerazioni comprensibili. Allo stesso tempo, gli effetti ci sono e qualche fenomeno accade. Per capire allora è necessario pensare “out of the box”, iniziando dal riconoscere che “accettare” è allo stesso modo un meccanismo biochimico, molto diversa ma non troppo dal .

Il  -talk è uno di quei fenomeni complessi sui quali la scienza psicologica si esercita oramai da oltre un secolo. Appar...
28/07/2022

Il -talk è uno di quei fenomeni complessi sui quali la scienza psicologica si esercita oramai da oltre un secolo. Apparentemente un fenomeno , il concetto che ne deriva e la teoria che attorno ad esso si è sviluppata sono complessi e vastissima.

È virtualmente impossibile comprendere in modo completo anche un solo semplice evento, come il comportamento di un durante una gara, un litigio di due a scuola o il ruolo che lo stesso self-talk ha nel sostenere uno stato di mentale importante.

La sola strategia che conosciamo, è quella di la realtà in parti più piccole, unità “digeribili”, rischiando di eccessivamente. Il risultato di questo processo è la produzione di concetti e teorie, come quelli sviluppati attorno al self-talk. Ovviamente non bisogna perdere di vista mai il quadro più ampio.

Come sostengono alcune culture orientali, la è nel !

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