10/09/2025
Un compleanno in comunità: quando la festa diventa rinascita
Alla comunità terapeutica Saman Anteo di Marsala i compleanni non passano mai inosservati. Ogni volta che uno degli ospiti compie gli anni, l’Equipe e gli altri ragazzi si mettono in moto per preparare una festa. Non è mai qualcosa di improvvisato: c’è una torta, un menù speciale, un momento in cui tutti si stringono attorno al festeggiato.
Per qualcuno può sembrare un dettaglio, una piccola ricorrenza. E invece, qui, significa molto di più. Diventa l’occasione per rimettere la persona al centro, per dirgli con forza: “Tu conti, tu meriti di essere celebrato”. Molti di coloro che arrivano in comunità raccontano di compleanni mai vissuti davvero, dimenticati in fretta, o passati nella solitudine, magari con il peso della dipendenza a coprire ogni occasione di gioia. Per questo, celebrare il compleanno diventa quasi un atto riparativo: restituire alla persona il diritto alla festa, il diritto ad essere al centro, anche solo per un giorno.
Il clima che si respira è sempre speciale. C’è chi prepara un pensiero, chi un disegno, chi una parola da leggere ad alta voce. E l’aria si riempie di un calore semplice, autentico, che fa bene a tutti. Perché il compleanno in comunità non riguarda solo chi spegne le candeline: è un momento collettivo, in cui ognuno si riconosce nell’altro e insieme si ricorda che la vita vale la pena di essere celebrata.
Spegnere le candeline, qui, non è soltanto un rito di passaggio: è un modo per dire “ci sono anch’io”, è la prova che si può ricominciare. Qualcuno festeggia i vent’anni, qualcun altro i trenta o i cinquanta: non importa l’età, importa il significato. Ogni compleanno è una piccola rinascita, un simbolo di quel percorso che in comunità non riguarda soltanto la cura, ma la possibilità concreta di tornare a vivere. Vivere insieme questi momenti significa rafforzare i legami, imparare a gioire del traguardo dell’altro e, soprattutto, ricordare che in comunità nessuno è mai solo.
All’interno di questo percorso, un momento particolarmente significativo è stato il recente compleanno di Oleg, uno dei più giovani ospiti della comunità, che ha compiuto 29 anni. Per lui è stata una giornata speciale, non solo perché ha ricevuto l’affetto e l’attenzione degli altri utenti e dell’Equipe, ma perché ha scelto di viverla come un’occasione di condivisione autentica, dando anche il consenso affinché la sua fotografia venisse pubblicata.
Il compleanno di Oleg è diventato così non solo la celebrazione di una tappa della sua vita, ma anche un momento di unione per l’intera comunità. Per gli altri utenti è stato fonte di incoraggiamento e di vicinanza, mentre per l’Equipe ha rappresentato la conferma di quanto la relazione con i ragazzi, specialmente con i più giovani, possa trasformarsi in un legame autentico e motivante.
“Festeggiare il compleanno di un ospite non è solo una ricorrenza- dicono all’unisono Gianni Di Malta (Resp. di Servizio) e Leonarda Piazza (Coordinatrice). Per noi operatori diventa un’occasione per ricordarci che, accanto alle fatiche e alle difficoltà quotidiane, c’è sempre spazio per la vita, per la gioia e per la rinascita. Non sempre in comunità le giornate sono facili a volte siamo testimoni di situazioni molto dure, persino tragiche; poter invece essere testimoni di una rinascita ci ricorda il senso del nostro lavoro perché in Comunità, un compleanno non è mai solo un giorno in più: è un dono che si fa alla vita, ed è una promessa di futuro”