27/05/2025
𝐌𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐓𝐞𝐭𝐭𝐚𝐚𝐚𝐚𝐚𝐚!!!
Allattare un bambino che parla, cammina e fa dei pasti completi a tavola è un’esperienza del tutto diversa di quella di allattare un neonato.
Il momento della poppata diviene una vera e propria interazione, il bambino è attivo nel cominciare e nell’interrompere la poppata, durante la quale può continuare a interagire con te con gesti e sguardi, può scherzare, può staccarsi e commentare il gusto del latte o fare una battuta o una domanda sulla vita e l’universo! Insomma la poppata non è affatto diversa, sotto questo punto di vista, da un abbraccio o da un momento di gioco tra di voi. Per lui non c’è differenza, è una cosa buona e tenera che gli viene naturale come saltarti in braccio.
𝑀𝑎 𝑒̀ 𝑝𝑒𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑛𝑒𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜!
Ecco la frase in cui ti riconoscerai se hai un bimbo alla soglia dei 2 anni. Questo comportamento è frequente.
L'allattamento tra i 24 e i 30 mesi è in assoluto il più intenso. Il tuo bambino vorrebbe poppare ovunque e in qualunque momento. A lui non importa di chi c'è intorno.
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ℒℯℊℊ𝒾 𝓆𝓊𝒾!
Dᴏᴛᴛ.ssᴀ Rᴏʙᴇʀᴛᴀ Tʀᴀᴍᴏɴᴛᴀɴᴏ, Iʙᴄʟᴄ
𝐈𝐥 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐭𝐚.
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Ommmm pensi, è la decima volta in un'ora!
Oppure la tua reazione è abbastanza scocciata ed il tuo cucciolo scoppia in pianto a dirotto... e alla fine tetta sia perché è l'unica cosa che placa.
𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑡𝑜𝑟𝑛𝑒𝑟𝑎̀ 𝑎𝑑 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑒𝑠𝑠𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑎𝑑 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑖?
Probabilmente presto. Dopo i 30 mesi la maggior parte dei bimbi rallenta un po' con le richieste o comunque è un ottimo momento per limitarlo un pochino se ti senti sopraffatta.
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ℒℯℊℊ𝒾 𝓆𝓊𝒾!
Dᴏᴛᴛ.ssᴀ Rᴏʙᴇʀᴛᴀ Tʀᴀᴍᴏɴᴛᴀɴᴏ, Iʙᴄʟᴄ
𝐀𝐥𝐥𝐚𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐭𝐫𝐞 𝐚𝐧𝐧𝐢.
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L'allattamento è una danza a due ed entrambi i partecipanti hanno diritto di viverla serenamente.
Molto spesso con alcuni accorgimenti l'allattamento può continuare per molto tempo per il piacere di entrambi!
Spesso anche solo parlare con altre mamme e confrontarsi aiuta a viverlo più serenamente in una cultura che ci fa credere che allattare un bimbo grande sia "stancante", "debilitante", inutile e perfino dannoso per il suo sviluppo.
𝗔𝗳𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗶𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗼 𝗻𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 “𝗱𝗲𝗯𝗯𝗮” 𝗱𝗶𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗶̀ 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗻𝗼, 𝗵𝗮 𝗽𝗼𝗰𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲.
L’allattamento al seno è una relazione, e come tale non ci sono “doveri” ma solo un equilibrio dinamico che cambia col tempo. Ricordiamo che il termine inglese originario con cui si definisce l’allattamento a richiesta è on cue, cioè seguendo i segnali. Quelli del bambino ma anche quelli di risposta della mamma. È un dialogo affettivo e biologico insieme.
▍𝗜𝗹 𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝟮 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗲̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗼𝗿𝗮 𝗽𝘂𝗼𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼. 𝗘̀ 𝗹𝗮 𝗳𝗮𝘀𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗽𝘂𝗼𝗶 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘁𝗶 𝗳𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗿 𝗯𝗲𝗻𝗲.
Con la pazienza, l'amore e la perseveranza potrai impostare dei "limiti" se ne senti la necessità e fare tutto ciò che potrà consentirti di allattare ancora ma senza doverlo considerare un sacrificio.
Come suggerisce Vᴀʟᴇɴᴛɪɴᴀ Gᴀɢɢɪᴀᴛᴏ, Iʙᴄʟᴄ ad esempio puoi cominciare, in modo giocoso, ad introdurre una nuova modalità per aiutarlo ad esprimere il suo bisogno di poppare in modo più dolce.
Spesso quando il bimbo chiede in modo irruento ci viene da negarci con un secco "NO" e questo scatena nel bambino, in risposta, o una crisi immediata o, nel lungo periodo, sempre più richiesta.
Alcuni bimbi temendo di perdere il seno, per loro così prezioso, diventano molto richiedenti.
𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑣𝑜𝑐𝑒 𝑎𝑙 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜, 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑎𝑔𝑎𝑟𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 "𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒"?
TOC TOC tettina, ci sei? Sei sveglia?
Puoi dire mentre con la mano insegni al tuo bimbo a "bussare" sul seno.
Nei primi tempi la risposta sarà un SI sorridente ma man mano puoi introdurre "Sto facendo la nanna, sono molto stanca oggi, mi sveglio dopo cena" oppure "Sto preparandoti un latte speciale speciale aspetta che..." e dare un chiaro riferimento temporale in modo che il bimbo sappia cosa deve aspettare (l'ora del riposino, arrivare a casa, ecc.)
Ovviamente le nostre risposte devono essere commisurate alle possibilità del bambino. Non è facile per un bimbo aspettare ore il seno oppure addormentarsi facilmente senza, oppure chiedere di poppare se è stanco o sta male.
Ma con il tempo e dolcezza il TOC TOC tettina può rivelarsi un alleato per "armonizzare le poppate" laddove tu senti di non essere più "comoda" in una data gestione dell'allattamento.
𝗜𝗻 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮, 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗮, 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲, 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗰𝗰𝗵𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗲𝗻𝗼, 𝗲̀ 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗲 𝗱𝗶 𝗻𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗼𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼, 𝗹’𝗮𝗹𝗹𝗮𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘂𝗻 𝗰𝗿𝗶𝘀𝘁𝗮𝗹𝗹𝗼 𝗳𝗿𝗮𝗴𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗺𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗮 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗲 𝘁𝗿𝗮𝗺𝗶𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗶 𝗲𝘀𝗽𝗿𝗶𝗺𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗺𝗺𝗮.
In altre parole, così come a volte dirai di no o proporrai alternative o dilazioni alla richiesta del tuo bambino di essere preso in braccio o di giocare, allo stesso modo si può fare con l’allattamento al seno. “Adesso non posso, ma se ti va possiamo farlo dopo pranzo. Vuoi venirmi ad aiutare a interrare questa pianta?”
A volte i bimbi poppano in continuazione se stanno male, hanno paura, cercano rassicurazione... ok tutti ottimi motivi per chiedere un abbraccio di mamma fornito di latte. Ma attenzione a volte i bimbi poppano in continuazione per noia!!
È un modo, come un altro, di cercare attenzione. Ci richiamano alla presenza.
Spesso abbiamo tante, troppe cose da fare.
È il loro modo di dirci: "Mamma dove sei? Siamo nella stessa stanza ma tu non ci sei. Vuoi stare un pò con me? Cresco presto sai..."
Ecco che a volte preve**re le richieste è più semplice che cercare poi di "svicolare" e distrarre!
𝑀𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑚𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑑𝑎 𝑓𝑎𝑟𝑒, 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑛 𝑖 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑏𝑖𝑚𝑏𝑜?
Semplice, fare assieme le cose!
Vᴀʟᴇɴᴛɪɴᴀ Gᴀɢɢɪᴀᴛᴏ, Iʙᴄʟᴄ racconta di come è riuscita a diradare le richieste di tetta "da noia" coinvolgendo ad esempio i bimbi nelle faccende.
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ℒℯℊℊ𝒾 𝓆𝓊𝒾!
Vᴀʟᴇɴᴛɪɴᴀ Gᴀɢɢɪᴀᴛᴏ, Iʙᴄʟᴄ
www.instagram.com/p/Cl0heROMSQ_/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
𝗟𝗼 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝗮𝗺𝗽𝗶𝗼 𝗲 𝘁𝘂 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗲𝗿𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗮 𝗰𝗮𝗽𝗶𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘂𝗻 “𝗿𝗶𝗲𝗺𝗽𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼” 𝗼 𝘂𝗻 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗮𝗴𝗶 𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗻𝗼 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝘂𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼.
L’asse dei bisogni si sposta sempre più, a partire dal lato del tuo bambino, verso una posizione intermedia fra lui e te, e non è necessario scrivere nella pietra regole assolute o programmarsi i sì e i no al seno nel corso della giornata: meglio regolarsi con onestà e serenità momento per momento, tenendo conto dei sentimenti e dei bisogni in ogni situazione.
★ In prospettiva, l’allattamento diventerà una parentesi preziosa, più o meno frequente, in una giornata piena di esperienze e impegni nuovi per te e il tuo bambino, fino a diventare un cameo riservato a momenti speciali (come quello di andare a dormire o dei risvegli notturni) e infine ve**re abbandonato per diversi modi di nutrire e coltivare la vostra relazione d’amore.
▶️ Fonte:
✍🏻 Vᴀʟᴇɴᴛɪɴᴀ Gᴀɢɢɪᴀᴛᴏ, Iʙᴄʟᴄ
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✍🏻 Dᴏᴛᴛ.ssᴀ Rᴏʙᴇʀᴛᴀ Tʀᴀᴍᴏɴᴛᴀɴᴏ, Iʙᴄʟᴄ
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✍🏻 https://antonellasagone.it/2020/07/09/allattare-a-richiesta-come-cambia-nel-tempo
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