Dott.ssa Alessandra Panetta Psicologa

Dott.ssa Alessandra Panetta Psicologa Psicologa, Psicoterapeuta in formazione

✏️ Nel post precedente scrivevo che in queste vacanze mi sarei dedicata, oltre che al riposo, alla scrittura della tesi....
06/09/2025

✏️ Nel post precedente scrivevo che in queste vacanze mi sarei dedicata, oltre che al riposo, alla scrittura della tesi. Alla fine non l’ho fatto, ma ho comunque ripreso a scrivere: pensieri, riflessioni, parole che mi suonavano care.

📚Mi sono portata dietro due libri da leggere e da studiare, ma l’unica cosa che ho letto davvero è stata La Settimana Enigmistica e qualche pagina di un libro di Hanh sulla Presenza Mentale.

☁️ Quando ero più giovane, cercavo di non perdermi un giorno di mare e di sole. Quest’anno invece ho iniziato ad apprezzare anche le nuvole. Alcuni giorni li ho passati a casa anziché in spiaggia, tra colazioni lente e piccoli momenti di meditazione.

🎲 Mi ero prefissata di fare calcoli per le prossime tasse, ma gli unici calcoli fatti sono stati quelli per vincere gli avversari nella partita di scopone scientifico.

🌀 Ho pensato ai miei pazienti, non però nei termini di quali tecniche e strategie usare…ma ho riflettuto su quanto ci sia faccenda umana di fondo che ci accomuna tutti. Ho pensato a quanto voglio che questo umano sia il filo conduttore del mio lavoro.

🔮 Ho pensato al mio futuro, ai progetti che ho in mente, a cosa vorrei realizzare…Ho preso delle scelte, difficili e sofferte (ogni scelta implica una rinuncia a qualcosa d’altro). Ho pensato però più in grande di quanto sono solita fare.
Ho osservato le mie paure, le ho sentite tutte per bene. Non le ho scacciate nè ho cercato risposte rassicuranti: tanto non funziona. Ci sono rimasta a contatto, lasciandole passare nel mio corpo e nella mia mente.

🌊 Ho ascoltato il mare in tutte le sue sfumature, da quelle più malinconiche a quelle più estasianti.

🍞 Sono stata con le persone a me care, notando e sentendo cose che prima mi sfuggivano. Ho mangiato il pane casareccio, con la ricotta e i fichi.

💃 Al concerto di tarantella ho chiuso gli occhi: ho ascoltato il battito delle percussioni intrecciato al suono della fisarmonica. Mi sono emozionata.

🌱 Mi sono vista cambiata rispetto agli scorsi anni, nel corpo e nella mente.
Ho toccato molti dei miei limiti, che avevo già ma che non sapevo di avere.

Tra malinconia ed entusiasmo.
Tra nostalgia e gratitudine.
E sto.

Eccomi, anch’io ufficialmente in vacanza 🏖️.Alla soglia delle ferie, non posso che pensare all’anno appena trascorso.Pen...
10/08/2025

Eccomi, anch’io ufficialmente in vacanza 🏖️.
Alla soglia delle ferie, non posso che pensare all’anno appena trascorso.

Penso, innanzitutto, che il mio obiettivo di usare maggiormente questa pagina sia, ancora una volta, miseramente fallito (🫠).
Penso al fatto che è stato un anno intenso: in alcuni momenti è passato in un batter d’occhio, in altri mi ha vista strisciare con la lingua di fuori.
Ma penso soprattutto ai miei pazienti: a quelli con cui c’è un lavoro robusto che dura nel tempo; a quelli che ho salutato; a chi di recente ha varcato la mia porta e ha deciso di presentarmi il suo mondo.

Penso alla bellezza di ogni singolo incontro.
Ogni volta che la settimana finiva, una sensazione che mi ha spesso accompagnata è stata quella di sentirmi davvero grata per la fiducia riposta nel mio, anzi, nel nostro lavoro (non è solo il mio, ma anche quello del paziente).
Una fiducia fatta di stare insieme nelle cose difficili; di attraversare le fasi di stallo in cui nulla sembra — almeno in apparenza — accadere; di sorridere delle cose belle; di parlare delle cose scomode che avvengono nella relazione terapeutica, per capire insieme dove ci sta portando tutto questo.

Una cosa che sto capendo è che il mio lavoro centra in pieno il mio desiderio.
Ciò non significa che non ci siano preoccupazioni, momenti in cui sembra davvero difficile, o notti in bianco per quella determinata situazione.
Ma è una dimensione che mi mette in contatto con parti vitali di me.

Adesso stacco per un mese: tra mare, buon cibo e (almeno nelle intenzioni) l’inizio della scrittura della mia tesi di specializzazione.
Mi prenderò il tempo che mi serve per svuotare un po’ la mente e ricaricare le batterie, così da tornare pienamente presente nel mio lavoro.
Ci rivediamo l’8 settembre 💕

Il cammino dentro sè, come quello nella natura, ha bisogno di pause, di ascolto e di qualcuno che cammini accanto, senza...
25/04/2025

Il cammino dentro sè, come quello nella natura, ha bisogno di pause, di ascolto e di qualcuno che cammini accanto, senza forzare il passo. Non c’è fretta, non c’è giudizio.
La relazione terapeutica è un sentiero fatto di fiducia, parole che risuonano, sguardi che accolgono .
La relazione terapeutica permette di non sentirsi soli nell’esplorare le proprie montagne interne.
È lì, dove il tempo rallenta e il rumore si fa silenzio, che si apre lo spazio per il cambiamento.
Un passo alla volta, insieme.

Qualcosa di simile è successo con Shaki(🐶): eccoci in foto, in una mini-vacanza che ho iniziato (e finito) da malatissima e con la schiena completamente bloccata. Ma Shaki ha deciso di non rimanere fermo e di trascinarmi con sé: mi sono affidata al suo passo e alla sua compagnia e, tollerati fatica e dolore, siamo arrivati a scoprire un bellissimo paesaggio.
(Anche se la verità che spiega la mia espressione serena e felice in foto, è che ancora non sapevo che Shaki mi avrebbe costretta a fare l’intero giro del lago. Ma*****ia a me e alla mia ingenuità 🤣).

Il mio approccio psicoterapeutico si fonda sulla psicoanalisi relazionale e sulla psicologia psicoanalitica del Sé. Si t...
24/03/2025

Il mio approccio psicoterapeutico si fonda sulla psicoanalisi relazionale e sulla psicologia psicoanalitica del Sé. Si tratta di un modello ricco e articolato, che integra diverse prospettive. In questo post ho provato a delinearne alcuni aspetti fondamentali, raccogliendo le caratteristiche più comuni e salienti, pur nella sua ampiezza e profondità. Se vuoi approfondire, continua a leggere.

“La mente si forma nell’incontro con l’altro.” – S. Mitchell

A volte si pensa che guarire significhi semplicemente “essere positivi” oppure sapersi adattare nel miglior modo possibi...
22/03/2025

A volte si pensa che guarire significhi semplicemente “essere positivi” oppure sapersi adattare nel miglior modo possibile alla vita. Bom, questione chiusa qui.

Ma la faccenda è assai più complessa.
Guarire, prima di tutto, ha a che fare con il riuscire a SENTIRE.

Sentire che qualcosa si muove dentro di noi e poterci stare a contatto.
Sentire il desiderio.
Sentire il proprio corpo.
Sentirsi parte viva delle cose che accadono.
Sentire i propri stati emotivi—piacevoli o spiacevoli che siano—sapendo di poterli tollerare.

La primavera ce lo fa vedere bene: ci accarezza con il tepore del sole e, a volte, ci sorprende con una pioggia improvvisa che arriva senza preavviso. Ma è anche la stagione dei profumi che si fanno più intensi, dei colori che tornano a risplendere, dei suoni che spezzano il silenzio dell’inverno.

E forse, guarire è proprio questo: uscire dall’immobilità per tornare a sentire, seppure questo significhi farsi sorprendere anche dalla pioggia.

Nella prima foto, la Calabria che, in primavera, manifesta tutta la sua bellezza.
Nelle tre foto successive, versi a me cari di Cesare Pavese.
Nell’ultima, io che torno a sentire.

XVI Congresso Nazionale Isipsè - 2025, Roma.Riflessioni su quando il lavoro in terapia implica uno stare SULLA SOGLIA, c...
25/02/2025

XVI Congresso Nazionale Isipsè - 2025, Roma.
Riflessioni su quando il lavoro in terapia implica uno stare SULLA SOGLIA, con uno sguardo particolare al rapporto tra Attaccamento e Intersoggettività.

Nella prima foto, una parte dei compagni che, da 4 anni a questa parte, condividono con me questo viaggio.

Nelle ultime foto: Roma.
In passato mi sono trovata a visitarla in fretta e furia, andando di corsa per vedere quante più cose possibili.
Questa volta però è stato diverso: mi sono presa del tempo per tornare in alcuni luoghi (alcuni, non tutti), per sostare, per sentirmi davvero lì dentro. Ho scelto di visitarla di sera, curiosa di conoscerla sotto una luce diversa (che ho scoperto rendere Roma ancora più magica).
Ed è stato come vederla per la prima volta.

Questo è anche ciò che avviene nel lavoro in terapia: non avere la pretesa di capire e risolvere tutto (e subito), ma darsi il tempo di stare, sostare con alcuni vissuti, alcuni ricordi, alcune aspetti che ci riguardano. Tornare su quello che pensavamo di conoscere di noi stessi, per coglierne nuove sfumature, per riviverlo in una maniera diversa…per vederlo sotto una luce nuova (proprio come mi hai insegnato tu, in queste sere, cara Roma).

Attualmente il mio lavoro si divide tra attività clinica (in studio ed online), tutoraggio scolastico e sostegno allo sv...
17/02/2025

Attualmente il mio lavoro si divide tra attività clinica (in studio ed online), tutoraggio scolastico e sostegno allo sviluppo di autonomie personali e sociali per persone con disturbo dello spettro autistico.
Ci sono poi esperienze lavorative passate che porterò sempre con me e che mi hanno arricchito tantissimo professionalmente ed umanamente.

Sempre nel tentativo di far conoscere maggiormente quello che faccio, ecco qui i servizi che offro.Ammetto che, nel crea...
06/02/2025

Sempre nel tentativo di far conoscere maggiormente quello che faccio, ecco qui i servizi che offro.
Ammetto che, nel creare la seconda immagine (“Di cosa mi occupo?”), ho avuto un po’ di difficoltà: il lavoro di terapia è molto più complesso e sfaccettato rispetto alla semplice categorizzazione o al mero elenco (Ansia/Depressione ecc.).
Ma ho provato a metterla giù così, in modo che si possa capire di che cosa ci si può occupare nella stanza di terapia.

Per info:
📩 alessandrapanetta.psico@gmail.com

Il percorso per diventare   e   è molto lungo (dura circa 10 anni). Anche in seguito vengono richiesti formazione ed agg...
26/01/2025

Il percorso per diventare e è molto lungo (dura circa 10 anni). Anche in seguito vengono richiesti formazione ed aggiornamento continui: questo è fondamentale per poter lavorare con la complessità della umana e delle , che mutano e si trasformano.

Oggi vi parlo un po’ di me e del mio percorso formativo 🧠💡📚

Shaki lo ricorda bene:bisogna andare oltre quello che sembra. Tener conto della complessità, astenendosi dal dare un giu...
19/10/2024

Shaki lo ricorda bene:
bisogna andare oltre quello che sembra.
Tener conto della complessità, astenendosi dal dare un giudizio o una risposta immediata.
Prendersi del tempo per sentire, osservare, entrare in contatto.
Questo è per me un faro nell’incontro con ogni paziente, dove ciascuno porta la sua unicità.
Lo disse bene un mio docente: ognuno di noi ha dentro sè uno o più PAESAGGI. E credo sia importante poterci entrare, magari in punta di piedi, per esplorarli e conoscerli sempre più a fondo.

ESTATE e VACANZECi sono diversi modi di viverle, sentirle e sentircisi dentro.Ci sono casi in cui puó esserci leggerezza...
03/09/2024

ESTATE e VACANZE
Ci sono diversi modi di viverle, sentirle e sentircisi dentro.
Ci sono casi in cui puó esserci leggerezza, entusiasmo, divertimento: vi è l’entrare in contatto con parti del Sè vitalizzanti. Talvolta, per alcuni, queste sono parti che, durante l’anno, rimangono assopite, spente, quasi come se non gli appartenessero, come se non ci fosse uno spazio per loro. E potrebbe essere importante capire come mai questo accade.
Ci sono altri casi dove, quel “dolce far niente”, quel non aver la mente sovraccaricata da impegni e scadenze, quel non riempire, può portare all’emergere di vuoti, i nostri. Ed è lì che le vacanze estive si fanno portatrici di vissuti spiacevoli ed angoscianti.
Sia il primo, che il secondo caso, che sono il mio limitato tentativo di semplificare una faccenda assai complessa, sono però opportunità: di conoscersi, sentirsi, affacciarsi a parti di Noi che forse hanno qualcosa da dirci. Possono essere parti da portare con sè con la ripartenza di settembre: per annusarle e magari capirci qualcosa in più. Chissà che non aprano a nuove strade e direzioni.

Nella foto: io durante il mio ultimo giorno di vacanze; con la parte di Me che, ammirando le ricchezze della Valle dei Templi, si sente piccolissima. Per me queste vacanze sono state un oscillare tra il familiare e l’ignoto: porterò con me la Calabria, mia amata base sicura, terra conosciuta; così come la Sicilia, che per me è stata novità, esplorazione, scoperta (e che meraviglia!).

Da domani si riparte con il lavoro in stanza ☀️

Indirizzo

Gallarate
21013

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott.ssa Alessandra Panetta Psicologa pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare