14/11/2025
Un po' per caso, un po' per scelta...questi giorni sono stata immersa in una sorta di rilettura di eventi che ogni tanto racconto come "un' altra vita".
Sono tornata ai miei 12 anni, agli anni dell' Università, alla mia laurea. Ma sono tornata anche a 10, 5, 3 anni fa. E si, pure a qualcuno più indietro.
Sì, e vero. Alcune cose appartengono a un' altra vita. Alcune sono state delle parentesi, più o meno lunghe. Alle quali oggi non tornerei. Ma in ognuno di quei passaggi, io mi riconosco. Riconosco la me di allora, e la me di adesso, che si porta dentro tutto.
Le esperienze, gli incontri, le perdite e le conquiste. I sogni, le speranze. Le strade non scelte, e quelle intraprese.
E mi sono riscoperta a sorridere, mentre stringevo tra le mani la mia tesi di laurea e realizzavo che domani terrò una docenza su un argomento molto vicino a quello della mia tesi. Perché io sicuramente invecchio. Tante cose cambiano, sono cambiate e cambieranno.
Ma le passioni, quelle che non erano fuochi di paglia, non invecchiano mai.
Fa bene. Fa bene trovare un filo che tiene insieme la nostra narrazione interna. Fa bene riconoscersi, talvolta riuscendo a vederci per quello per cui nessuno era riuscito a vederci all' epoca.
E alla fine, quando mi chiedono che lavoro faccio, è proprio un po' questo: accompagnare le persone nella propria storia. Narrarla e rinarrarla. Ritrovarsi, riconoscersi. Prendersi per mano.