
02/03/2025
La psicoterapia può davvero cambiare il cervello?
Siamo abituati a pensare alla psicoterapia come a un “dialogo”, ma se fosse qualcosa di molto più profondo? E se non servisse solo a comprendere il passato, ma a modificare concretamente il modo in cui il nostro cervello funziona?
🧠 Erik Kandel, neuroscienziato e premio Nobel, definisce la psicoterapia un trattamento biologico, poiché essa produce cambiamenti fisici e funzionali nel
cervello, analogamente ai farmaci.
🔬 Il razionale di Kandel: l’apprendimento e l’esperienza modificano le connessioni sinaptiche attraverso processi di plasticità neurale. Poiché la psicoterapia si basa su esperienze che inducono cambiamenti cognitivi ed emotivi, essa agisce direttamente sul cervello, riorganizzando le reti neurali e migliorando la regolazione emotiva.
💡 Non siamo solo il nostro passato. Anche se le esperienze vissute modellano il nostro modo di pensare, sentire e agire, il cervello
può cambiare, creare nuove connessioni e adattarsi. La psicoterapia è uno degli strumenti più potenti per favorire questo cambiamento.
🔎 Ma come avviene questa trasformazione?
Ecco alcuni esempi:
1️⃣ Modifica delle reti neurali → La terapia migliora il dialogo tra la corteccia prefrontale (regolazione emotiva), l’amigdala (paura e ansia) e l’ippocampo (memoria autobiografica).
2️⃣ Esperienza emotiva correttiva → La relazione terapeutica permette di riscrivere
schemi relazionali appresi nell’infanzia, offrendo nuove modalità di vivere le emozioni.
3️⃣ Mentalizzazione e consapevolezza → Il paziente sviluppa una maggiore capacità di comprendere i propri stati emotivi, migliorando l’autoregolazione.
📌 Se il nostro cervello è plasmabile, quanto di ciò che siamo può cambiare con l’esperienza giusta?