Manifesto fondativo della rete lombarda "I Territori del cibo"
Gandino (Bg) 6 marzo 2016
Il giorno 6 marzo 2016 a Gandino (Bg) si costituisce la rete I territori del cibo, formata da esponenti delle seguenti comunità: Brescia (vigneto Capretti/Pusterla), Corna Imagna - Bg (stracchino all’antica), Gandino – Bg (mais spinato), Gerola Alta – So (bitto storico), Mezzago - Mb (asparago rosa), Nova Mil
anese – Mb (pan giàlt), Teglio - So (grano saraceno). L’intento della rete è di dare avvio a un percorso di riconoscimento e visibilità di realtà locali caratterizzate dall’esistenza di prodotti agro-alimentari di alta qualità, la cui esistenza e durata nel tempo è garantita dalla seguente caratteristica fondamentale:
- si tratta di prodotti legati all’identità comunitaria, alla memoria storica e alla capacità dei soggetti locali – istituzionali e no – di cooperare a una rigenerazione sociale, culturale e territoriale complessa. Pertanto I territori del cibo si caratterizzano per:
- l’utilizzazione di metodi “tradizionali” e “autentici” nella produzione “artigianale” dei prodotti agro-alimentari locali, secondo i criteri stabiliti e le eventuali re-interpretazioni degli stessi ad opera delle comunità locali interessate;
- una tensione alla ri-costituzione di una dimensione comunitaria multifunzionale e multi-attoriale, che comprenda le istituzioni locali e tutte le istanze della società civile e dell’economia e della cultura locale;
- l’apertura e inclusività verso tutte le situazioni della Lombardia protese a una rinascita multidimensionale (economica, politica, sociale, culturale, di recupero della memoria storica ecc.) della comunità, a partire dalla valorizzazione “sociale” di uno o più prodotti agro-alimentari locali. Le iniziative e attività sociali che impegneranno la rete, a partire da una sua strutturazione interna fondata sui principi di autonomia e di condivisione “partecipativa” delle scelte, potranno riguardare le tematiche più diverse inerenti al confronto, crescita delle comunità locali, inclusione di nuovi soggetti comunitari, crescita del peso sociale e politico di queste forme innovative di sviluppo locale ad alto potenziale strategico. Pertanto sono previste:
- co-presenze delle diverse comunità e territori, con i loro prodotti e materiali informativi, in occasione di feste, sagre, fiere, manifestazioni pubbliche nelle diverse località appartenenti alla rete;
- convegni, seminari, momenti di approfondimento “a tema” su argomenti di interesse per lo sviluppo della rete sul piano culturale, sociale e del rapporto con le istituzioni;
- momenti di conoscenza, di presentazione pubblica e di “racconto” dei nuovi Territori del cibo che potranno entrare a far parte della rete, secondo “regole di ingresso” stabilite dalla rete stessa. La rete I territori del cibo non ha una sua sede centrale, ma gli incontri avvengono a rotazione nelle diverse località che la compongono e la comporranno.