Dottoressa Stefania Veneto Psicologa clinica Gavardo - Brescia

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Dottoressa Stefania Veneto Psicologa clinica Gavardo - Brescia Svolgo la mia attività professionale a (Bs) all'Interno del centro clinico Riabilita e a , presso il centro clinico Ergo Medica.

Consulenza clinica e supporto al disagio psicologico.Aree di intervento:ansia,depressione,stress,gestione della rabbia,crisi personali,dipendenze,isolamento sociale,difficoltà di concentrazione nello studio e nel lavoro,problemi di coppia,genitorialità. Presto i miei servizi anche on line.

Avere amici a quattro zampe rappresenta una delle esperienze più profonde e significative nel rapporto tra esseri umani ...
06/09/2025

Avere amici a quattro zampe rappresenta una delle esperienze più profonde e significative nel rapporto tra esseri umani e animali, con risvolti psicologici che coinvolgono dimensioni affettive, cognitive e sociali. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la convivenza con animali domestici, come cani e gatti, produce effetti benefici sulla salute mentale e sul benessere emotivo degli individui, contribuendo a ridurre stress, ansia e depressione.

CONNESSIONE EMOTIVA E ATTACCAMENTO

Il legame che si instaura con un amico a quattro zampe si fonda su una forma di attaccamento sicuro e incondizionato, simile a quello promosso nelle relazioni interpersonali positive. Questa relazione fornisce un senso di compagnia e supporto emotivo che può fungere da ancoraggio stabile nei momenti di difficoltà. L’animale domestico, privo di giudizi e aspettative sociali complesse, offre una presenza rassicurante, favorendo l’espressione spontanea delle emozioni e riducendo l’isolamento sociale.

IMPATTO SULLA REGOLAZIONE EMOTIVA E SULLO STRESS

Dal punto di vista neurobiologico, l’interazione con gli amici animali stimola il rilascio di ossitocina, conosciuto come “ormone dell’amore”, che promuove il benessere e la fiducia. Contemporaneamente, si osserva una diminuzione dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Questi processi contribuiscono a migliorare la regolazione emotiva, riducendo l’iperattivazione fisiologica legata ad ansia e stress cronico. Ad esempio, accarezzare un cane o un gatto può indurre immediati effetti calmanti, utili in situazioni di disagio psicologico.

SVILUPPO DI COMPETENZE SOCIALI E RESPONSABILITÀ

Inoltre, prendersi cura quotidianamente di un animale domestico implica responsabilità e routine, che possono rafforzare il senso di autonomia e competenza personale. Nei bambini e negli adolescenti, questa convivenza è associata a una maggiore empatia e capacità di ascolto emotivo, promuovendo abilità sociali che si trasferiscono nelle relazioni umane. Negli anziani, la presenza di un animale può contrastare sentimenti di solitudine e favorire l’attivazione di reti sociali esterne.

BENEFICI NELLA PREVENZIONE E SUPPORTO PSICOLOGICO

Numerose ricerche nel campo della pet therapy hanno evidenziato come gli animali possono intervenire efficacemente nel trattamento di disturbi psicologici, quali disturbi d’ansia, depressione, post-trauma e anche nell’ambito della riabilitazione psichiatrica. La relazione con l’animale nasce come una risorsa terapeutica che facilita l’apertura affettiva e la comunicazione, migliorando la qualità della vita dei pazienti.

Avere amici a quattro zampe significa instaurare una relazione profondamente umana e terapeutica, in cui l’animale diventa un compagno di vita e uno specchio empatico che sostiene la salute mentale, la crescita personale e il benessere globale.

Lei è la mia Nina!

Sereno fine settimana a tutti voi!

𝐋’𝐚𝐧𝐬𝐢𝐚:𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚L’ansia è un’esperienza così comune che potremmo dire quasi universale, ma...
02/09/2025

𝐋’𝐚𝐧𝐬𝐢𝐚:𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚

L’ansia è un’esperienza così comune che potremmo dire quasi universale, ma la sua natura resta spesso fraintesa. Non è solo preoccupazione o nervosismo passeggero: è un insieme complesso di emozioni, sensazioni fisiche e pensieri che può prendere il sopravvento e oscurare anche i momenti più semplici della vita quotidiana.

Uno degli aspetti più profondi e meno raccontati dell’ansia è il senso di allerta costante, quella tensione sottile che accompagna ogni gesto, parola o scelta. È come camminare su un terreno instabile, dove ogni passo richiede un’attenzione extra perché il pericolo, reale o presunto, sembra sempre in agguato.

Questa tensione invisibile può influenzare il modo in cui ci relazioniamo con gli altri e con noi stessi. Può farci dubitare delle nostre capacità e collezionare pensieri critici che diventano un ostacolo interno difficile da superare. L’ansia, in questo senso, non è solo un nemico da combattere, ma un messaggio da decifrare, un invito a comprendere cosa il nostro corpo e la nostra mente stanno cercando di dirci.

Riconoscere l’ansia in tutte le sue sfumature non significa eliminarla del tutto, ma imparare a conviverci, a darle un posto senza lasciarsi sopraffare. È un percorso che molti intraprendono per ritrovare equilibrio e consapevolezza, per smettere di vivere nell’ombra di un’ansia indefinita e iniziare a incontrare sé stessi con maggiore gentilezza.

Dare ascolto a quella voce interiore che chiede attenzione, dunque, accogliere l’ansia, non significa arrendersi al suo peso, ma imparare a vivere accanto a essa con uno sguardo di comprensione e accettazione. In questa possibilità di ascolto della nostra ansia si apre l'opportunità di scoprire risorse inaspettate dentro noi stessi, di trasformare quella tensione in un motore di crescita e consapevolezza. Perché spesso è proprio nel riconoscere le nostre fragilità che risiede la forza autentica, capace di guidarci verso una vita più ricca e libera dalle catene invisibili della paura.

Oggi sappiamo che in Italia circa il 14% della popolazione soffre di disturbo d’ansia sociale, una condizione che può iniziare in giovane età e spesso si aggrava con il tempo, limitando la capacità di instaurare relazioni significative o di partecipare pienamente alla vita lavorativa e sociale. L’ansia sociale non è solo timidezza o disagio passeggero: diventa un disturbo vero e proprio quando porta all’isolamento, alla depressione e a una sofferenza profonda che può durare anni...condizionare un'intera vita.

𝐍𝐎𝐍 𝐒𝐎𝐓𝐓𝐎𝐕𝐀𝐋𝐔𝐓𝐀𝐑𝐄 𝐈 𝐒𝐈𝐍𝐓𝐎𝐌𝐈

Un primo passo importante è parlare con il proprio medico di famiglia, che può ascoltare, valutare la situazione e indirizzare verso il supporto psicologico più adeguato. La rete di cura inizia proprio lì, con una figura vicina e di fiducia, capace di accompagnare nella ricerca di un equilibrio autentico e duraturo.

Ne parlo in modo più dettagliato in questo articolo 👇
https://www.guidapsicologi.it/articoli/lansia-sociale-un-disturbo-silenzioso-che-puo-trasformare-la-vita

𝘿𝙤𝙩𝙩.𝙨𝙨𝙖 𝙎𝙩𝙚𝙛𝙖𝙣𝙞𝙖 𝙑𝙚𝙣𝙚𝙩𝙤
Dottoressa Stefania Veneto Psicologa clinica Gavardo - Brescia

Abbi sempre un angolo per te, un piccolo spazio dentro il cuore dove l’anima possa riposare senza fretta, dove il respir...
29/08/2025

Abbi sempre un angolo per te, un piccolo spazio dentro il cuore dove l’anima possa riposare senza fretta, dove il respiro si faccia lento e accogliente. Non un’armatura o una fuga, ma un abbraccio silenzioso che ti accoglie esattamente così come sei, con le tue paure, i tuoi sogni spezzati e quella luce fragile che ancora non si arrende.

Abbi cura di te come si cura un petalo delicato al mattino, con la tenerezza di chi sa che la vita non richiede perfezione, ma dolce ascolto. La cura di sé non è una linea retta, è un flusso morbido di accettazione, pazienza e perdono. In quel gesto semplice ma profondo si cela la possibilità di rinascere ogni giorno, di tornare a guardare il mondo con occhi nuovi.

In quell’angolo intimo, il tempo si fa gentile e il cuore si dilata, trovando finalmente il coraggio di essere vulnerabile senza paura. È il luogo dove impari che la vera forza è nel lasciarsi andare, nell’accogliere con delicatezza ogni frammento di te, senza urgenza né giudizio.

28/08/2025

🛑 𝗤𝗨𝗔𝗡𝗗𝗢 𝗦𝗜 𝗣𝗔𝗥𝗟𝗔 𝗗𝗜 𝗗𝗘𝗣𝗥𝗘𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗟𝗔𝗧𝗘𝗡𝗧𝗘 🛑

La 𝒅𝒆𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒍𝒂𝒕𝒆𝒏𝒕𝒆 è una forma sottile e silenziosa di sofferenza psichica che si nasconde dietro la superficie apparentemente normale della vita quotidiana. Non si manifesta con gli evidenti segnali della depressione conclamata, ma 𝗮𝗴𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝘀𝘂𝗯𝗱𝗼𝗹𝗼, erodendo lentamente la qualità del nostro vissuto emotivo e rinforzando un senso di disagio difficile da riconoscere, anche per chi ne soffre.

Questa condizione, spesso 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗰𝗰𝗵𝗶 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗶𝗻𝗼 𝗮 𝗻𝗼𝗶 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶, genera 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘃𝗮𝘀𝗶𝘃𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘀𝗼𝗱𝗱𝗶𝘀𝗳𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗳𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲.

𝗜𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗲 di questo male silenzioso si ritrova spesso in 𝘀𝗶𝗻𝘁𝗼𝗺𝗶 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝘀𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗶𝗳𝗳𝘂𝘀𝗶:
• 𝙢𝙖𝙡 𝙙𝙞 𝙩𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙧𝙞𝙘𝙤𝙧𝙧𝙚𝙣𝙩𝙞
• 𝙙𝙤𝙡𝙤𝙧𝙞 𝙖𝙧𝙩𝙞𝙘𝙤𝙡𝙖𝙧𝙞
• 𝙙𝙞𝙨𝙩𝙪𝙧𝙗𝙞 𝙜𝙖𝙨𝙩𝙧𝙤-𝙞𝙣𝙩𝙚𝙨𝙩𝙞𝙣𝙖𝙡𝙞
• 𝙥𝙧𝙤𝙗𝙡𝙚𝙢𝙞 𝙧𝙚𝙨𝙥𝙞𝙧𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞
• 𝙨𝙩𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚𝙯𝙯𝙖 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙡𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙞 𝙥𝙡𝙖𝙘𝙖 𝙢𝙖𝙞
Questi disturbi, che possono facilmente essere sottovalutati o scambiati per banali fastidi, sono in realtà il linguaggio del corpo che parla per una mente che fatica a esprimere il proprio dolore emotivo.

Accanto ai sintomi fisici, emerge un 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗮𝗽𝗽𝗶𝗮𝘁𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗼: la ricchezza dei colori affettivi si dissolve, lasciando spazio a un vivere in tonalità di grigio. Le 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, che dovrebbero dare vita e spessore all’esperienza umana, si fanno 𝗿𝗮𝗿𝗲𝗳𝗮𝘁𝘁𝗲 𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶 𝗱𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲, una sorta di 𝗹𝗲𝘁𝗮𝗿𝗴𝗼 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝗴𝗴𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗱𝗼𝗹𝗼𝗿𝗲, ma priva la persona della sua capacità di sentire e di connettersi autenticamente con gli altri e con se stessa.

La depressione latente altera anche le 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗴𝗻𝗶𝘁𝗶𝘃𝗲, generando 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮, 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 e 𝗿𝗮𝗹𝗹𝗲𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲, un vero e proprio sabotaggio interno che mina l’autostima e la capacità di affrontare la realtà. Chi ne è colpito, non a caso, rimane spesso inconsapevole del proprio stato, vivendo in una sorta di 𝗻𝗲𝗯𝗯𝗶𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮, mentre il malessere si radica nel tempo.

𝗟𝗲 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗰𝗶 di questa condizione affondano in storie personali spesso contrassegnate da 𝘁𝗿𝗮𝘂𝗺𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘁𝗶, 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗶𝘁𝗲, 𝗮𝗯𝗯𝗮𝗻𝗱𝗼𝗻𝗶 o 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗿𝗶𝗺𝗮𝘀𝘁𝗶 𝗶𝗿𝗿𝗶𝘀𝗼𝗹𝘁𝗶. Questa 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗲𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 crea un “𝗶𝗻𝘁𝗼𝘀𝘀𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼”𝗮𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 che, se trascurato, può condurre a esiti acuti in cui il malessere diventa evidente ma anche più difficile da gestire.

𝗦𝘂𝗹 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗲𝘂𝘁𝗶𝗰𝗼, il percorso di guarigione nella depressione latente si rivela una sfida delicata che richiede innanzitutto 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼, quello strumento, tra i più efficaci per emergere dall’oscurità interiore:solo in un ambiente sicuro e non giudicante si riesce a dare voce e forma a quei sentimenti e pensieri soppressi, riconquistando lentamente la capacità di 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮.

Si tratta di 𝗿𝗶𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗻𝗮𝗿𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮𝘂𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗲́. Nasce, così, in questo processo, una nuova forza interiore che consente di affrontare le emozioni con maggiore consapevolezza e coraggio, contrastando quel senso di alienazione e di isolamento tipico della depressione latente.

E’un atto di coraggio e di speranza. Il primo passo per riscaldare quel cuore che fino a quel momento si è dovuto difendere in un silenzio forzato. Ma anche la presa di 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝘀𝘁𝗮 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗻𝗱𝗼 𝘂𝗻 𝗱𝗶𝘀𝗮𝗴𝗶𝗼. E 𝘂𝗻 𝗱𝗶𝘀𝗮𝗴𝗶𝗼 𝘃𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘁𝗮𝗹𝗲 e affrontato:un atto dovuto verso te stesso.

Ne parlo in modo più dettagliato qui: 👇
https://www.guidapsicologi.it/articoli/quando-si-parla-di-depressione-latente?fbclid=IwdGRjcAMdNE1jbGNrAx00R2V4dG4DYWVtAjExAAEex9RMLsvVyDg-v-a58tL6YrV3mKmzUNnzNinrjf_W_t2BKXbA-yjPEqVp3PY_aem_2pK01voGpgfILx-3maOKVQ

𝑫𝒐𝒕𝒕.𝒔𝒔𝒂 𝑺𝒕𝒆𝒇𝒂𝒏𝒊𝒂 𝑽𝒆𝒏𝒆𝒕𝒐
Dottoressa Stefania Veneto Psicologa clinica Gavardo - Brescia

Consulenza clinica e supporto al disagio psicologico.Aree di intervento:ansia,depressione,stress,gestione della rabbia,crisi personali,dipendenze,isolamento sociale,difficoltà di concentrazione nello studio e nel lavoro,problemi di coppia,genitorialità.

⏰🅒🅞🅜🅤🅝🅘🅒🅐🅩🅘🅞🅝🅔⏰A partire 𝐝𝐚𝐥 𝐦𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 ritorno a ricevere anche su 𝐁𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀.Le sedi in cui dunque sarò rep...
25/08/2025

⏰🅒🅞🅜🅤🅝🅘🅒🅐🅩🅘🅞🅝🅔⏰

A partire 𝐝𝐚𝐥 𝐦𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 ritorno a ricevere anche su 𝐁𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀.

Le sedi in cui dunque sarò reperibile sono:

📍𝐆𝐚𝐯𝐚𝐫𝐝𝐨 (𝐁𝐬) - 𝐕𝐢𝐚 𝐆𝐮𝐢𝐝𝐨 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐡𝐢 𝟏𝟓/𝟐𝟑
𝘊𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘤𝘭𝘪𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘙𝘪𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢, un punto di riferimento in Val sabbia per il recupero e il benessere della persona a 360 gradi

📍𝐁𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ - 𝐕𝐢𝐚 𝐂𝐚𝐧𝐢𝐩𝐚𝐫𝐢, 𝟖
𝘊𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘤𝘭𝘪𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘌𝘳𝘨𝘰 𝘔𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢

Con un po' di pazienza per le attese,
ricevo su appuntamento al numero
☎️320 322 3095

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Psicologi - Dottoressa Stefania Veneto - Sono una Psicologa clinica e di comunità. Svolgo da anni la mia attività professionale nel Centro clinico...

Quel delicato respiro della natura... Sfumature che raccontano storie di giorni passati e speranze future.Un rifugio per...
08/08/2025

Quel delicato respiro della natura... Sfumature che raccontano storie di giorni passati e speranze future.

Un rifugio per l’anima, un istante che ci ricorda la bellezza dell’effimero e l’importanza di accogliere il cambiamento con dolcezza.

Quel silenzio rosso arancione, quando ogni luce che cala ci insegna ad abbracciare il mistero della vita, trovando pace nell’accettare che, come il sole, anche noi dobbiamo a volte lasciar andare per poter rinascere.

“C’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce"Lo cantava Leonard Cohen e tutti i torti proprio non ce li avev...
21/07/2025

“C’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce"

Lo cantava Leonard Cohen e tutti i torti proprio non ce li aveva...

In ogni vita, in ogni esistenza, c’è una crepa. Non una rottura da nascondere o temere, ma un’apertura essenziale, un varco attraverso cui si manifesta la nostra umanità più vera. È nelle crepe che abitano le nostre paure, le cicatrici di battaglie interiori, le fragilità che spesso evitiamo di mostrare. Eppure, è proprio da queste imperfezioni che può entrare la luce.

Questa luce non è solo un simbolo di speranza o di rassicurazione. È la rivelazione di un potenziale nuovo, la capacità di trasformare il dolore in crescita, la sofferenza in comprensione più profonda, la caducità in bellezza. La crepa diventa così la fonte stessa della resurrezione, il punto in cui il nostro cuore si apre all’accettazione e all’amore, nonostante tutto.

Leonard Cohen, con la sua voce che abbraccia la vulnerabilità e la forza, ci invita a non cercare la perfezione – quella chimera che ci costringe a nascondere ciò che davvero siamo – ma a riconoscere la nostra fragilità come il passaggio necessario per la luce della guarigione e della rinascita. È un invito ad accogliere le nostre “crepe” senza giudizio, perché in esse si cela la vera grandezza dell’anima.

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐚𝐝 𝐮𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐦𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 Il tempo sembra scorrere più lentamente in queste ore, ...
14/07/2025

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐚𝐝 𝐮𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐦𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢

Il tempo sembra scorrere più lentamente in queste ore, così eccomi qui a dedicare qualche minuto alla mia pagina facebook, prima di ricevere il mio prossimo paziente in seduta.

Il mio pensiero va a tutto ciò che vedo passare in rete e a quelle migliaia di offerte speculative che ruotano attorno alla salute mentale di noi esseri umani.
E poi è subito corsa al miglior video, il miglior real, piuttosto che alla migliore storia che possa accattivare il genere umano, le persone più fragili naturalmente.

Ecco, il mio invito allora è quello di tener presente sempre quelle poche ma buone regole per una scelta ottimale.

Affidarsi a un professionista per la salute mentale è una scelta importante che si basa su alcuni 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑚𝑒𝑡𝑟𝑖 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑖, 𝑠𝑖𝑎 𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖. Ecco i principali criteri da considerare:

1. 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐞𝐧𝐳𝐞

Il professionista deve essere abilitato e iscritto all’albo degli psicologi o degli psichiatri. Solo così può esercitare legalmente e garantire una formazione adeguata

Gli psicologi e gli psicoterapeuti si occupano di diagnosi e trattamento di disturbi psicologici, mentre lo psichiatra è un medico che può anche prescrivere farmaci.

2. 𝐀𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐞 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐞𝐮𝐭𝐢𝐜𝐚

Un buon terapeuta deve saper instaurare un clima di fiducia e collaborazione. La relazione terapeutica è centrale: il paziente deve sentirsi ascoltato, rispettato e non giudicato

È importante che il terapeuta mostri sensibilità, ascolto empatico e rispetto, rendendo lo studio un luogo sicuro dove potersi esprimere liberamente

3. 𝐓𝐫𝐚𝐬𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚
Il professionista dovrebbe essere chiaro riguardo al percorso terapeutico, agli obiettivi e alle modalità di lavoro. Nelle prime sedute è fondamentale che chiarisca eventuali dubbi e non sia ambiguo o impositivo

La diagnosi deve essere comunicata al paziente con trasparenza, salvo casi particolari (ad esempio questioni legali)

4. 𝐏𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨

Ogni persona porta una situazione unica: il terapeuta deve valutare la problematica, analizzare la richiesta e proporre un percorso personalizzato, eventualmente coinvolgendo altri specialisti se necessario

5. 𝐀𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐢

È corretto che il professionista sia chiaro sui costi e sulle modalità di pagamento fin dall’inizio

6. 𝐅𝐢𝐝𝐮𝐜𝐢𝐚 𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐞𝐮𝐭𝐢𝐜𝐚

Il tema della fiducia è centrale: il paziente deve sentirsi di poter lasciare il controllo a mani esperte. Questa fiducia si costruisce nel tempo e può essere il punto centrale dell’intero percorso terapeutico

7. 𝐀𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞

Un buon professionista continua a formarsi e, se necessario, si confronta con colleghi o si sottopone a supervisione per garantire la qualità dell’intervento

𝐿𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑎𝑏𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑝𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑒𝑢𝑡𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑙’𝑒𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑙𝑒. 𝑆𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑒 𝑠𝑒𝑑𝑢𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑝𝑖𝑡𝑒 𝑢𝑛 𝑐𝑙𝑖𝑚𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑎𝑏𝑜𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑒𝑢𝑡𝑎 𝑐𝑖 𝑡𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑖 𝑣𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑑𝑢𝑏𝑏𝑖 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑒 𝑎𝑚𝑏𝑖𝑔𝑢𝑜, 𝑠𝑖𝑒𝑡𝑒 𝑔𝑖𝑎̀ 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑢𝑜𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑎.

In sintesi, affidarsi a un professionista per la salute mentale significa valutare titoli, approccio umano, trasparenza, personalizzazione, chiarezza economica e fiducia. Questi parametri aiutano a scegliere consapevolmente e a intraprendere un percorso efficace e sicuro, ma non dimenticare:

𝒅𝒂𝒍𝒍'𝒂𝒍𝒕𝒓𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒆𝒗𝒊 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒄𝒊 𝑻𝑼.

Abbi cura della tua salute mentale, abbi cura di te.

🌹Prendersi cura della salute mentale: consigli pratici🌹La salute mentale è un aspetto essenziale del nostro benessere qu...
25/06/2025

🌹Prendersi cura della salute mentale: consigli pratici🌹

La salute mentale è un aspetto essenziale del nostro benessere quotidiano, ma spesso viene trascurata. Ecco alcuni suggerimenti semplici e utili per mantenere e migliorare il proprio equilibrio psicologico:

1. Coltiva relazioni positive
Passa tempo con persone che ti fanno sentire bene, ascolta e condividi. Il supporto sociale è una delle risorse più potenti contro lo stress e la solitudine.

2. Fai attività fisica regolarmente
L’esercizio fisico rilascia endorfine, sostanze chimiche naturali che migliorano l’umore e riducono ansia e depressione.

3. Impara a gestire lo stress
Tecniche come la meditazione, la respirazione profonda o lo yoga possono aiutarti a rilassarti e a mantenere la calma nei momenti difficili.

4. Dormi a sufficienza
Il sonno è fondamentale per rigenerare mente e corpo. Cerca di mantenere una routine regolare e un ambiente tranquillo per dormire bene.

5. Cerca aiuto quando serve
Non esitare a rivolgerti a un professionista se senti che le difficoltà diventano troppo grandi. Parlare con uno psicologo o uno psichiatra può fare una grande differenza.

6. Dedica tempo a te stesso
Prenditi momenti per fare ciò che ti piace, che sia leggere, ascoltare musica, fare una passeggiata o coltivare un hobby.

Prendersi cura della propria salute mentale è un viaggio continuo, fatto di piccoli passi quotidiani. Ricorda: chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza. Investire nel proprio benessere mentale significa vivere una vita più piena, serena e soddisfacente.

“Il nostro impegno nasce dalla consapevolezza che il tema della salute mentale deve assumere una dimensione collettiva: per farlo, dobbiamo porre il tema al centro del dibattito pubblico e politico e mettere in campo azioni concrete di cancellazione dello stigma e a supporto dei cittadini e delle ...

L’uomo è libero quando ammette didesiderare, quando si denuda. Desiderare non è peccaminoso, è una dichiarazione di libe...
09/05/2025

L’uomo è libero quando ammette di
desiderare, quando si denuda.
Desiderare non è peccaminoso,
è una dichiarazione di libertà,
di bellezza e di forza.
(Alda Merini)

La parola desiderare viene dal latino "de-sidera", ovvero “mancanza di stelle”. Avvertire quindi la mancanza delle stelle e sentire la necessità di raggiungerle, con tutte le nostre forze.

Ora che la parola cura è inflazionata e soprattutto è diventata patrimonio di una dimensione soprattutto intima del fare...
28/04/2025

Ora che la parola cura è inflazionata e soprattutto è diventata patrimonio di una dimensione soprattutto intima del fare il bene, preferisco la parola responsabilità. L’etimologia (dal latino "responsus", risposta) rimanda alla domanda. La responsabilità è la risposta che mi impegno a dare a una domanda e, però, bisogna prima ascoltare la domanda dell’altro. Viene prima l’Altro. È questo.

Molto grata resto io a tutti voi.

https://www.guidapsicologi.it/studio/dottoressa-stefania-veneto

🌹🌹 Il significato di libertà in psicologia 🌹🌹Il tema della   in psicologia è un tema centrale e controverso.Il concetto ...
25/04/2025

🌹🌹 Il significato di libertà in psicologia 🌹🌹

Il tema della in psicologia è un tema centrale e controverso.

Il concetto è complesso e sfaccettato, nel suo oscillare tra la consapevolezza dei condizionamenti inconsci e la possibilità di emancipazione soggettiva.

Freud, fondatore della psicoanalisi, ha sottolineato il carattere deterministico della vita psichica: molte delle nostre azioni, pensieri e scelte sono profondamente influenzate da processi inconsci, traumi infantili, fissazioni libidiche e condizionamenti familiari e sociali. In quest’ottica, la libertà appare inizialmente come un’illusione:c’è molta meno ed arbitrarietà nella vita psichica di quanto siamo propensi a credere.

Nonostante questa visione, Freud riconosce anche la possibilità di una progressiva.
La psicoanalisi stessa, infatti, non si limita a constatare la dipendenza dell’individuo dai propri determinismi, ma riconosce uno spazio di lavoro interiore e di consapevolezza che può aumentare il grado di autodeterminazione di ognuno di noi.

Certo, la non è solo un diritto o una condizione piacevole. La diventa anche una fonte di angoscia nel momento in cui l'Uomo, inteso come essere umano, è costretto a scegliere e a portare il peso della responsabilità delle proprie decisioni, anche quando sceglie di non scegliere.

La dunque è inseparabile dalla responsabilità soggettiva e dalla tensione tra il desiderio di emancipazione e la tentazione di rifugiarsi nell’autosabotaggio.

L’esperienza del viaggio all'interno di se stessi rappresenta una esperienza di nella misura in cui consente ad una persona di accedere alla propria dimensione più autentica e creativa, svincolandosi progressivamente dai condizionamenti interni ed esterni.

Un viaggio alla scoperta di se stessi, però, attenzione, non garantisce automaticamente la , ma offre la possibilità di scegliere – consapevolmente e inconsciamente – come servirsi di questa nuova , assumendosi la responsabilità della propria crescita psichica.

Un viaggio tanto misterioso, quanto affascinante che tutti dovrebbero intraprendere di fronte al proprio sentirsi "...di morir". (cit. "Bella ciao")

Buon 25 Aprile ad ogni animo inquieto, buon 25 Aprile ogni dì.

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