07/01/2024
Bimbi e febbre 🤒 facciamo chiarezza!
“𝑺𝒆 𝒇𝒆𝒃𝒃𝒓𝒆 𝒔𝒐𝒑𝒓𝒂 𝒂 38,5°𝑪 𝒔𝒐𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒔𝒕𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐, 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐, 𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒆 𝒑𝒐𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒐𝒈𝒏𝒊 4 𝒐𝒓𝒆”.
Dopo il post sull’(ab)uso di antibiotici in età pediatrica (e non solo), da medico Nullopata®️ (per chi se lo fosse perso il mio articolo sulla Nullopatia ®️: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=317205114154671&id=100075955549995) ho pensato di scrivere qualcosa sulla gestione della febbre.
Intanto un po' di terminologia:
- 𝒇𝒆𝒃𝒃𝒓𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂: tra i 37-38 °C;
- 𝒇𝒆𝒃𝒃𝒓𝒆: tra i 38-40 °C;
- 𝒊𝒑𝒆𝒓𝒑𝒊𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊𝒂: oltre i 40 °C.
A seguire, altre idee strampalate del dott. Cuffaro? Nossignori.
Semplicemente ciò che deriva dalle evidenze scientifiche.
Fonte? UpToDate, per noi “addetti ai lavori” una sorgente inesauribile di conoscenza medica solida e sempre aggiornata, basata su studi solidi e pubblicati su riviste autorevoli.
“[...] gli interventi educativi forniti prima degli episodi di malattia avevano il potenziale di migliorare la gestione dei farmaci e il comportamento di richiesta di assistenza sanitaria da parte dei genitori quando il bambino si ammalava”. Fonte 1.
Quindi, ancora una volta, l'importanza dell'informazione e dell'educazione sanitaria di cui, in Italia, c'è un estremo bisogno.
Cosa ci dicono le linee guida riguardo la febbre nel bambino? Lo riassumo in 10 punti (Fonti 2 e seguenti).
1. 𝐋𝐚 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐚 ma una risposta fisiologica dell'organismo all’infezione;
2. Nei bambini senza patologie di base, la maggior parte delle febbri sono autolimitanti e benigne, a condizione che la causa sia nota e la perdita di liquidi venga reintegrata;
3. 𝐋𝐚 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐨𝐜𝐚 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐚𝐥 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨;
4. 𝐒𝐞 𝐜𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐚 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐞 (dolore importante, difficoltà respiratoria, eccessiva sonnolenza o agitazione, vomito ripetuto o scariche numerose con conseguente contrazione della diuresi per impossibilità a integrare le perdite bevendo) o se si tratta di un 𝒏𝒆𝒐𝒏𝒂𝒕𝒐 (primi 30 giorni di vita) o di un 𝒍𝒂𝒕𝒕𝒂𝒏𝒕𝒆 (dal primo mese all’anno di età e in particolare nei primi 6 mesi di vita) 𝐞̀ 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐟𝐚𝐫 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢 𝐛𝐫𝐞𝐯𝐢 (se sta abbastanza bene non serve precipitarsi in Pronto Soccorso dopo un'ora dall'insorgenza della febbre!);
5. 𝐋𝐚 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐚 𝐢𝐧𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚, anzi, serve a combatterla. Durante la fase iniziale di rialzo febbrile in cui il bambino trema e/o sente freddo con mani e piedi freddi e talvolta pallore periorale, è possibile coprirlo: sta generando calore! Una volta che la temperatura avrà raggiunto il valore massimo, è bene scoprirlo e offrire spesso da bere.
6. 𝐋𝐚 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐯𝐚 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐚 coi farmaci (paracetamolo o ibuprofene) 𝐬𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞/𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨𝐬𝐨, e non se ha solo bisogno di riposare e stare “in pace” per lasciare che il suo sistema immunitario (aiutato dalla febbre!!) possa contrastare al meglio l'infezione.
7. Il fatto che un bambino risponda o meno alla terapia antipiretica non ci aiuta a capire se si tratti di un'infezione batterica o virale. Se però, dopo l'effetto antipiretico del farmaco (da somministrare sempre per bocca quando possibile, e ci vuole almeno un'ora perché agisca) il bambino sta meglio, è sempre un buon segno.
8. 𝐒𝐞 𝐮𝐧 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐫𝐦𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐪𝐮𝐢𝐥𝐥𝐨, è evidente non sia sofferente e quindi 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐚 per questo 𝐬𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐨𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐫𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐧 𝐟𝐚𝐫𝐦𝐚𝐜𝐨 (e tantomeno condotto in Pronto Soccorso a qualunque ora del giorno o della notte!!): la febbre infatti non è una malattia, punto 1.
9. 𝐋𝐚 𝐬𝐨𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐩𝐢𝐫𝐞𝐭𝐢𝐜𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐢𝐧 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐢𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐩𝐢𝐬𝐨𝐝𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐮𝐥𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐢𝐥𝐢 (nei bambini predisposti): inutile accanirsi (Fonte 9). Al massimo riduce il rischio di episodi successivi al primo nell'ambito di quello stesso episodio febbrile.
10. 𝐈 𝐟𝐚𝐫𝐦𝐚𝐜𝐢 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐩𝐢𝐫𝐞𝐭𝐢𝐜𝐢 𝐯𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐨𝐬𝐚𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐛𝐚𝐬𝐞 𝐚𝐥 𝐩𝐞𝐬𝐨 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐥𝐥'𝐞𝐭𝐚̀ e, possibilmente, somministrati dopo che la temperatura avrà raggiunto il valore massimo. Consideriamo una buona risposta al farmaco una diminuzione di temperatura di almeno 1°C (es. da 40°C a 38,9°C). Se si somministra il farmaco appena superati i 38,5°C (come spesso viene fatto senza un razionale) non sapendo quale sarebbe stato il valore massimo (magari 40°C), si potrebbe restare “delusi” dall'effetto antipiretico del farmaco: “la febbre non scende”. In realtà non è salita ulteriormente, ma è come se fosse scesa.
Buona parte degli accessi in Pronto Soccorso Pediatrico di questo periodo è dovuta alla famigerata “febbre alta”. Senza difficoltà respiratoria, senza cefalea insolita e importante, senza vomito ripetuto, senza dolore (pancia, orecchie, gola), senza alterazione dello stato di coscienza.
Quasi tutti codici bianchi, quasi tutti accessi impropri.
Se il bambino presenta dolore o è sofferente/lamentoso, è bene scegliere un farmaco 𝒕𝒓𝒂 paracetamolo e ibuprofene.
Il paracetamolo è ripetibile ogni 6 ore, l'ibuprofene ogni 8 ore.
Se non fosse possibile attendere i rispettivi intervalli (in quanto il bambino è sofferente/ha male, non perché la febbre sta salendo nuovamente!), i 2 farmaci possono essere alternati ogni 4 ore per qualche giorno. Ma per la gestione del dolore che va SEMPRE risolto, non della febbre!
La febbre alta può essere indicativa di una infezione severa? Sì, ma anche le infezioni di poco conto (es. faringite) possono presentarsi con febbre superiore a 40°C (iperpiressia).
Come anche una setticemia o una grave insufficienza respiratoria virale potrebbero presentarsi in apiressia o con poche linee di febbricola.
Preferibile la classica 𝐫𝐢𝐥𝐞𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐬𝐜𝐞𝐥𝐥𝐚𝐫𝐞 alle altre (auricolare, frontale, rettale): non mente.
Chiudo con un calcolo semplice per dosare sempre precisamente paracetamolo sciroppo e ibuprofene sospensione orale in base al peso:
- Paracetamolo sciroppo (24 mg/mL, es Tachipirina): peso x 0,625 ripetibile ogni 6 ore. Es. Bimbo di 10 kg, deve assumere 6,25 mL.
- Ibuprofene sospensione orale 100 mg/5 mL (“classica”, es. Momentkid, Nurofen con confezione arancione): peso diviso 2 ripetibile ogni 8 ore. Es. bimbo di 10 kg deve assumere 5 mL.
- Ibuprofene sospensione orale 200 mg/5 mL (es. Nurofen con confezione verde, più concentrata della “classica”): peso diviso 4 ripetibile ogni 8 ore. Es. bimbo di 10 kg deve assumere 2,5 mL.
Buon proseguimento di inverno a tutti,
Dott. Giorgio Cuffaro
Fonti.
1. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27432451/
2. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/6333668/
3. www.nice.org.uk/guidance/ng143CG160
4. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18562453/
5. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21357332/
6. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/3324040/
7. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/3627881/
8. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8344044/
9. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23702315/
Immagine: https://dottoremaeveroche.it