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, ansia, depressione

Vorrei spendere due parole su questa giornata, perché mi rendo conto che quando parliamo di infertilità, lo facciamo sop...
19/03/2022

Vorrei spendere due parole su questa giornata, perché mi rendo conto che quando parliamo di infertilità, lo facciamo soprattutto nell'ottica di una maternità che non arriva.
E la paternità, allora?
Vale forse di meno?
No, certo che no.

Oggi è la festa del papà.
Una giornata faticosa per chi è ancora in attesa, per chi non sa, per chi ha dovuto smettere di sperarci, per chi ha avuto e poi perso.

Cari papà, troppo spesso dimenticati, anche le vostre emozioni sono importanti.
Anche se vi hanno insegnato a non mostrarle, anche se vi hanno lasciato in eredità il duro compito di essere "quelli forti".
Quelli che non si preoccupano, non soffrono, non hanno mai paura, non versano una lacrima.

E sto parlando anche (e soprattutto) a quei papà che non hanno ancora un fagottino da stringere tra le loro braccia, a quelli che non lo avranno mai, e non per questo saranno meno padri di altri.

La genitorialità nasce da un desiderio.
E io non ho mai visto desideri così intensi come quelli di chi teme di non realizzarli mai.

A chi sta vivendo un'attesa angosciante,
A chi si sta sottoponendo a visite con fatica e timore,
A chi sta affrontando un percorso di pma insieme alla propria compagna,
A chi sta facendo i conti col dolore e con la perdita,
A chi ha dovuto cambiare i propri programmi,
A chi forse non se lo sentirà mai dire:

Buona festa del papà.

❤️

09/03/2022
05/03/2022
Questa frase mi ha colpita parecchio, appena l'ho sentita.Non vi spoilero il film nel caso in cui voleste vederlo (ma co...
30/09/2021

Questa frase mi ha colpita parecchio, appena l'ho sentita.

Non vi spoilero il film nel caso in cui voleste vederlo (ma consiglio caldamente di leggere prima la trama/guardare il trailer perché tocca argomenti pesanti, valutate prima come state), ma a un certo punto a una donna viene consigliato di iniziare un percorso con uno psicologo e di fronte alla sua riluttanza, le viene detta questa frase.

Il succo è questo.

Ci sono cose che non passano col tempo. Possiamo accantonarle per un po', ma poi riaffiorano.

Altre penseremo di averle superate, in realtà ci saremo solo costruiti un modo per ti**re avanti, e non sempre lo avremo fatto nel modo più funzionale possibile.

Il tempo non cura, la distrazione non guarisce.

Chiedere aiuto prima di toccare il fondo a volte ci farà guadagnare tempo e risparmiare sofferenza in più, altre volte ci salverà proprio la vita.
Per cui non sottovalutiamo i segnali, anche quelli più piccoli.

Abbiamo il diritto di farci accompagnare per mano verso il mare in tempesta, prima di trovarci sommersi.

E tu riesci a chiedere aiuto ai primi segnali, o cerchi di resistere?

❤️

Queste sono solo alcune delle domande e frasi che una coppia si può sentir rivolgere.Ognuna di queste parole ha un poten...
27/09/2021

Queste sono solo alcune delle domande e frasi che una coppia si può sentir rivolgere.

Ognuna di queste parole ha un potenziale distruttivo enorme.

Quale di quelle scritte nell'immagine hai sentito più spesso?

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Se hai bisogno di chiedere a una coppia quando e se vuole dei figli, è altamente probabile che la cosa non ti riguardi.S...
25/09/2021

Se hai bisogno di chiedere a una coppia quando e se vuole dei figli, è altamente probabile che la cosa non ti riguardi.

Smettiamo di fare domande, se qualcuno vorrà condividere i suoi pensieri, le sue idee o la sua situazione in tema di fertilità e famiglia, lo farà spontaneamente, senza bisogno di essere sollecitato dalla nostra curiosità morbosa.

Chiedere non fa che aumentare le distanze, aprire ferite, aggiungere macigni sul cuore.

Prima di preoccuparti di un figlio che ancora non c'è (e potrebbe non esserci mai, per impossibilità o scelta), preoccupati delle persone che hai di fronte.
Se sono amici, parenti o persone alle quali vuoi bene e temi stiano attraversando un momento delicato, dedica loro tempo e affetto, non domande inopportune

Il problema non è come viviamo il nostro dolore.Il problema nasce quando cominciamo a pensare che il modo in cui lo vivi...
04/09/2021

Il problema non è come viviamo il nostro dolore.

Il problema nasce quando cominciamo a pensare che il modo in cui lo viviamo noi sia l'unico giusto e quindi possibile.

Perché finiamo per volerlo imporre, perché di fronte a chi lo manifesta (o non lo manifesta) ci irrigidiamo, non ci va giù, sentiamo la necessità di aggiustare qualcosa che non funziona bene e deve allinearsi al nostro personale modo di sentire.

E se imparassimo ad accettare, piano piano, che ci sono vari modi di affrontare una malattia e che c'è spazio per tutti?

Forse sarebbe più facile iniziando a capire che nel corso della nostra vita avremo tempo per dimostrarci incoerenti e per cambiare modo di affrontare la stessa situazione.

A volte saremo quelli che sdrammatizzano, cercano di non pensarci troppo e si leccano le ferite in solitudine, a riflettori spenti.

Altre volte avremo bisogno di supporto, di condividere quel peso che sembra schiacciarci e non riusciremo a trovare qualcosa di positivo.

Si chiama vita.
Si chiama essere umani.
Non siamo lineari, neanche un po'.
Cominciamo a capire questo e forse saremo più in grado di accogliere qualcosa che in questo momento sentiamo opposto rispetto a noi e che domani potrebbe rispecchiarci più di quanto potremmo mai immaginare.

L'ansia è insita nella parola endometriosi, e cominciamo a farci i conti ancora prima della diagnosi.L'ansia la sperimen...
31/07/2021

L'ansia è insita nella parola endometriosi, e cominciamo a farci i conti ancora prima della diagnosi.
L'ansia la sperimentiamo quando nessuno comprende il nostro malessere e non arrivano risposte.
Poi la diagnosi arriva.

E l'ansia per un po' si dilegua, poi a volte torna ancora più prepotente.
Si declina in mille paure.

La paura di non riuscire a portare a termine un progetto, di realizzare un sogno.
La paura di dover abbandonare il lavoro o essere licenziata, perdere o non acquisire mai l'indipendenza economica.
La paura di perdere le amicizie perché non tutti potranno (o vorranno) capire.
La paura di rovinare una relazione perché l'endometriosi è una zavorra che a volte neanche quattro braccia sono sufficienti per portarsela dietro.
La paura di non diventare madre, la paura di non poter scegliere di non volerlo diventare.
La paura ad ogni controllo, per una nuova recidiva, un nuovo intervento.
La paura del futuro.

Quindi sì, l'ansia c'entra eccome.
Non la sperimentiamo sempre, non la sperimentiamo tutte, ma è un elemento da non sottovalutare.
C'è un problema però.
L'ansia non viene presa sul serio il più delle volte, ci viene detto che è "solo" ansia e che basterebbe rilassarsi, fare una vacanza, prendere due gocce di ansiolitico.
Non è niente di serio, non è importante.
Non merita di essere indagata e approfondita, figuriamoci se va trattata.

Non è solo ansia.
Più spesso è ANCHE ansia.
E c'è una bella differenza.

Se avesse una sua dignità come disturbo, se il suo potenziale catastrofico venisse riconosciuto, impareremmo a prenderla sul serio, a considerarla un sintomo che merita rispetto a tutta la nostra attenzione, e poi aiuto.
La vediamo costantemente banalizzata e minimizzata e impariamo a fare lo stesso.

Lo sapevo che era endometriosi, mica sono pazza.

Oggi vorrei ricordarti che avere l'endometriosi non esclude avere anche l'ansia.
A volte si tratterà di un'ansia fisiologica, altre volte no, sarà qualcosa di più che dovremo avere la pazienza di ascoltare come se fosse un sintomo fisico.
Perché un corpo che sta meglio non sempre basta.

Che rapporto hai con l'ansia? La consideri un sintomo di minore importanza? Scrivimelo nei commenti 🌻

14/07/2021

"Eh, non ti si può più dire niente però!"Se ti hanno detto almeno una volta una frase di questo tipo, benvenut* nel club...
08/07/2021

"Eh, non ti si può più dire niente però!"

Se ti hanno detto almeno una volta una frase di questo tipo, benvenut* nel club!
Sei in ottima compagnia.

A volte ti sarai anche mess* in discussione, domandandoti se è davvero così, non ti si può più dire niente (?).

Io voglio proporti di guardare le cose da una prospettiva diversa, invece.
Cosa significa quel "niente"? Che cosa cela nel suo profondo (e a volte non bisogna neanche scavare troppo)?

Potrebbe essere un consiglio non richiesto, una frase che minimizza un sintomo invalidante, un parere che non tiene conto della complessità di una situazione, una parola superficiale, un tempismo totalmente sbagliato, troppo rumore dove sarebbe stato meglio un silenzio, uno scrollone quando a te serviva più una carezza.

Tante cose per essere semplicemente "niente", non credi?

Le persone intorno a noi al 90% saranno animate dalle migliori intenzioni.

Ti staranno accanto come vorrebbero che qualcuno stesse accanto a loro o ti diranno quello che pensano sia più giusto in quella situazione.

Ti potrà ferire comunque, anzi, spesso succederà proprio così, da chi ami di più e sarà perché quella parola per te avrà un peso ancora più forte.

Non ci rimani male per niente, nessuno di noi lo fa.
Ci rimani male perché alcune parole vanno a segno in modi che da fuori risulteranno incomprensibili.

Il dolore spesso viene trattato in maniera universale, senza tenere conto della meravigliosa (e faticosa, perché no) unicità che distingue ognuno di noi.

Tu cosa vorresti sentirti dire oggi?

Scrivilo sotto questo post ❤️

L'ascolto incondizionato è il regalo più grande che possiamo fare a qualcuno.Abbiamo perso il conto delle volte in cui c...
06/07/2021

L'ascolto incondizionato è il regalo più grande che possiamo fare a qualcuno.

Abbiamo perso il conto delle volte in cui ci sono stati dispensati i consigli più disparati, ma quante volte ci siamo sentiti accolti nel nostro sentire in maniera totale?

Non è sempre possibile aggiustare.
A volte perché la situazione non è risolvibile.
Altre ancora perché noi non disponiamo degli strumenti necessari.
O ancora, perché non è quello il momento.

Infine, più semplicemente, perché non è quello che ci viene chiesto.
Non è sempre possibile aggiustare, ma ascoltare sì.

💛

Alcuni importanti promemoria 💛
05/07/2021

Alcuni importanti promemoria 💛

L'infertilità è come un'eterna corsa verso un traguardo che sembra sempre allontanarsi un po'. Inizialmente si è certi c...
05/07/2021

L'infertilità è come un'eterna corsa verso un traguardo che sembra sempre allontanarsi un po'.

Inizialmente si è certi che il traguardo si troverà dietro la prossima curva, si corre con serenità e fiducia: l'arrivo è vicino!

Poi le curve aumentano e si comincia a dubitare che quella linea di traguardo esista davvero, eppure ogni tanto senti in lontananza qualcuno che esulta, qualcuno l'ha trovato e raggiunto.

E ti chiedi "E noi?"

La corsa diventa una camminata sempre più stanca, ma non ci si ferma.

Nel frattempo, il mondo intorno perde la sua importanza, i suoi suoni, i colori, i profumi.

Una coppia che si scontra contro il gigante dell'infertilità ne diventa ossessionata, al punto di perdere interesse per qualsiasi altra cosa, chiudersi nel dolore e smettere di sognare.

Come evitare di rimanere intrappolati in questo vortice nero?

1) Dai voce al tuo dolore, ma scegli le persone giuste.

Un parente che ha a cuore la tua situazione, un'amica che condivide la stessa battaglia, un professionista che saprà accogliere la tua sofferenza e aiutarti a contenerla. Non chiuderti pensando che nessuno possa capire. Chiedi aiuto.

2) Scegli nuovi obiettivi.

Un figlio è frutto di una visione comune della coppia.

Cambiare la propria visione o ampliarla diventa fondamentale in presenza di infertilità. Ogni coppia è diversa, ma è possibile per tutte trovare un nuovo assetto, una nuova passione comune che dia lo stimolo per continuare a correre, prefissandosi nuove mete.

3) Prenditi cura del tuo partner.

Se si sta affrontando un dolore di coppia, è il momento giusto per investire tempo ed energie per consolare e stare accanto al nostro compagno o alla nostra compagna.

L'infertilità è un dolore che si spartisce in due, rendiamo questo aspetto un punto di forza per crescere nella relazione e non un pretesto per attaccare l'altro, alla vana ricerca di un colpevole.

4) Alza lo sguardo.

Il mondo ha così tanto ancora da offrirti, non pensare che una strada abbia valore solo se la percorrono (quasi) tutti, spesso i sentieri più belli sono anche quelli meno battuti.

Il perdono di cui hai più bisogno è il tuo.Per quei limiti che sono solo fragilità umane.Per quella debolezza che è la s...
03/07/2021

Il perdono di cui hai più bisogno è il tuo.

Per quei limiti che sono solo fragilità umane.

Per quella debolezza che è la stanchezza di chi ha le pile scariche da tempo.

Oggi non avresti potuto fare meglio di così.

Forse avresti voluto fare di più, ma è diverso.

Oggi avevi questi strumenti a disposizione e va bene così, quali vorresti avere domani?

03/07/2021

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