15/04/2021
“ Ho sognato di trovarmi presso una trattoria, in una campagna. All'esterno vedo un uomo in piedi ma piegato nel tentativo di pulirsi i pantaloni che risultano in effetti sporchi di fango, o calce, di color bianco.
E' mio padre, mi guarda . Ha 85 anni come ora. Ha i capelli lunghi e tinti di nero, tutti disordinati, sporchi.
Lo guardo negli occhi e gli tendo una mano :-“ Papà, vieni ti porto dal barbiere..”. Incominciamo a camminare, e mi rendo conto che siamo nel suo paese.
Papà è ordinato, ha di nuovo i suoi bei capelli bianchi, in effetti è completamente vestito di bianco , forse gli ho già comprato i pantaloni - penso.
Ma non importa, so che ci abbracciamo, camminiamo, la sua mano sulle mie spalle, nella mia mano, intorno alla vita. Siamo felici, sono felice “-Papà la gente penserà che avevi un'amante che spunta appena tua moglie parte! ”.
Papà mi stringe, mi riempie di baci sul volto, mi guarda, mi dice “- sei diventata così bella, ti ricordi quando ballavi davanti a me?”. Si mi ricordavo tanto dei miei balletti e dei suoi occhi piantati su di me.
Mi sento inebriata, ubriaca, drogata di amore di gioia. Mio padre mi ama , mi vede, è orgoglioso di me come quando ero piccola e mi sento di nuovo così. Erano anni...
Poi lo perdo di vista, ma serenamente torno in albergo ad aspettarlo.
Prendo un autobus e in quel viaggio faccio quello di cui non sarei mai stata capace: “togliermi le scarpe e fare una telefonata ad alta voce” , come se la fierezza che sento nuovamente mi portasse ad ostentare una sicurezza quasi sfacciata - non mi riconosco così sicura di me. Così , ancora scalza, con le scarpe in mano entro in camera..inizia a piovere fortissimo, ma sono tranquilla, mio padre mi sta raggiungendo, pensando, amando - Mi sveglio”.
Erano anni che A. aspettava quei baci, quel senso di esistenza, di visibilità, di amabilità che rubava agli uomini della sua vita o forse che si illudeva di poter trovare in uomini distanzianti, narcisisti, egocentrici o abusanti che davano tanto l'illusione di nutrirla, salvarla , quanto poi privarla della dignità maltrattandola. E perché proprio uomini così? Poiché poteva estorcere l'amore che le era stato tolto, nel tentativo illusorio di un risarcimento, che risulta ovviamente mai esaudibile e riparatorio con chi non è emotivamente disponibile. Quei baci che le erano stati derubati, strappati, negati da 35 anni da un padre che aveva scelto di sposare un'altra donna, di avere altri figli e di dimenticarla.
Quando si cresce in un ambiente relazionale privo d'amore, dopo un abbandono, un rifiuto, la personalità potrebbe andare incontro ad una frammentazione delle proprie parti e sperimentare la spiacevole sensazione di non sentirsi costantemente se stessi, di continuare a percepire disagio, a colpevolizzarsi, ad autoaccusarsi o a sentirsi immeritevoli d'amore poiché marchiati, sporchi, mancanti di qualcosa.
Il lavoro della Psicoterapia ha permesso ad A. di riconciliarsi con le Sue parti indegne, le parti che non potevano essere amate, pertanto trasforma il padre in un padre buono, attento come se lo fosse sempre stato. Sono il recupero di autostima, di fiducia nei suoi stessi confronti che le permettono in sogno di provare come “adulta” le emozioni di “bambina”. Parti che si incontrano, integrate e mantenute dentro, una trasformazione della relazione con se stessa, che ha sostituito la vergogna, il senso di colpa e il disprezzo di Sé con un'accettazione compassionevole.