La Palestra dell'Anima

La Palestra dell'Anima Si compie un hakeraggio della storia del problema e si ricrea un'altra storia, non più mentale ma poetica, che porta nuovi e inaspettati risultati.

Nella Palestra dell'Anima sono disponibili tre Coach
Teresa, Spiritual Coach & Ikigai Mentor 🙏
Claudia, Life & Emotional Coach 🌀
Camilla, insegnante yoga sciamanico 🌈
La tua palestra per un percorso integrale ed efficace. La mente parla con le parole, dialogo mentale
Il Daimon parla per immagini, eventi

Il percorso di consapevolezza proposto è incentrato sul risolvere un problema per il quale n

on si riescono a trovare soluzioni. https://www.lapalestradellanima.com/
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NARCISO E LA FERITA NARCISISTICA: UN INVITO A GUARDARE DENTRO.Come nei miti, così in noi: intraprendere il cammino del V...
25/07/2025

NARCISO E LA FERITA NARCISISTICA: UN INVITO A GUARDARE DENTRO.
Come nei miti, così in noi: intraprendere il cammino del Viandante per curare la ferita e ritrovare se stessi.

"Narcisista" è diventata l'etichetta del nostro tempo. Sui social, nelle conversazioni quotidiane, persino nelle relazioni intime: basta una delusione per classificare qualcuno.

Questo uso massiccio e generico svuota di senso una realtà psicologica complessa, trasformando ogni conflitto umano in patologia e spostando sempre il "male" fuori da noi.

Eppure il Disturbo Narcisistico di Personalità è una condizione clinica precisa, che riguarda appena l'1-4% della popolazione adulta. Si manifesta con sintomi definiti: mancanza di empatia, grandiosità patologica, bisogno ossessivo di ammirazione. Banalizzarlo non solo minimizza il disagio mentale, ma ci impedisce di riconoscere una verità più scomoda.

📌Il punto non è diagnosticare gli altri. È riconoscere in noi quella frattura antica, ricevuta nei luoghi dell'infanzia dove sarebbe dovuto sbocciare l'amore per sé.
Perché la verità è che portiamo dentro, più spesso di quanto pensiamo, una ferita narcisistica: quel dolore silenzioso che nasce dal non sentirsi abbastanza, dal non essersi sentiti visti, amati, riconosciuti per ciò che si era.

🔹La Radice del Dolore
La ferita narcisistica è una lacerazione dell'identità che riguarda l'autostima e il senso stesso di esistere come individui degni di amore e riconoscimento. Non ha nulla a che fare con la vanità: al contrario, nasce dove l'amore per sé è mancato.

È il risultato di esperienze precoci di trascuratezza emotiva, rifiuto, svalutazione o umiliazione da parte delle figure primarie. Il bambino, privo di uno sguardo che lo riconosca, sviluppa un'identità fragile, un "sé" che fatica a sentire di esistere senza lo specchio dell'altro.
Questa ferita può non evolvere in Disturbo Narcisistico. Spesso però genera forme silenziose di sofferenza: dipendenza affettiva, timidezza estrema, ipersensibilità al giudizio, ansia e depressione profonde.

🔹Le Tre Facce della Stessa Disperazione
Quando parliamo di ferita narcisistica, non stiamo descrivendo tre disagi separati, ma tre modi in cui la stessa disperazione si manifesta. È come guardare lo stesso diamante rotto da angolazioni diverse.

💔 L'Abbandono è il bambino che aspetta ancora che qualcuno torni. Non importa quanti anni siano passati: dentro di lui c'è sempre quel piccolo che si chiede perché non fosse abbastanza importante da far restare chi amava. Cresciuto, cercherà compulsivamente conferme, terrorizzato da ogni separazione come se riattivasse quella prima, devastante solitudine.

🚫 Il Rifiuto è la voce interiore che sussurra: "C'è qualcosa di fondamentalmente sbagliato in te." È il risultato di sguardi che si sono voltati altrove, di preferenze evidenti per altri, di critiche che si sono sedimentate come verità. Chi porta questa ferita oscilla tra l'arroganza compensatoria e il disprezzo di sé, ipersensibile a ogni minima disapprovazione.

😞 L'Umiliazione è la vergogna che brucia dentro, quella sensazione di essere "esposti" nella propria inadeguatezza. Nasce dalle risate degli altri, dagli sguardi di scherno, dalla sensazione di essere sempre "troppo" o "troppo poco". Chi la porta sviluppa maschere perfette per nascondere il senso di essere fondamentalmente "sbagliato".

In tutte e tre il meccanismo è identico: la ricerca disperata
nell'altro di quello specchio che rifletta un'immagine di sé finalmente accettabile.

🔹Due Volti, Una Medaglia
Le reazioni alla ferita si manifestano in modi apparentemente opposti ma legati dalla stessa radice: la mancanza di radici interiori e il bisogno di riconoscimento esterno.
• Ipervalutazione di sé: bisogno costante di attenzione, egocentrismo, compensazione grandiosa.
• Svalutazione di sé: vergogna, autosabotaggio, dipendenza affettiva.

Riconoscerla è il primo passo per interrompere il circolo dell'autoabbandono: quel meccanismo per cui si continua a cercare negli altri ciò che si è perso nel proprio sé.

🔹Narciso Oltre la Superficie: Una Lettura Olistica
Accanto alla conosciuta interpretazione del mito di Narciso come monito contro la vanità e l'autocompiacimento, emerge una lettura più sottile che può illuminare dinamiche psicologiche profonde. Se osserviamo attentamente il racconto, Narciso non si innamora consapevolmente di sé: si innamora di un'immagine che inizialmente crede essere un altro.
Questo dettaglio narrativo ci permette di leggere la storia non solo come ammonimento morale, ma come rappresentazione di un meccanismo psicologico: l'incapacità di riconoscersi e amarsi direttamente, senza la mediazione del riflesso esterno.

Ecco suggerito il nucleo della tragedia: Narciso non può amare se stesso in modo immediato. Ha bisogno dell'intermediazione dell'altro-da-sé, dell'immagine riflessa, per riconoscersi. Non è capace di un rapporto diretto con la propria essenza. È condannato a cercare se stesso solo attraverso ciò che appare esterno, separato, irraggiungibile.

E se fosse questo il meccanismo della ferita narcisistica? L'incapacità di esistere senza lo specchio dell'altro?
Narciso muore non per eccesso d'amore verso di sé, ma per l'impossibilità di amarsi senza mediazione. La sua caduta nell'acqua simboleggia il perdersi nell'altro-da-sé, il tentativo disperato di unirsi a un'immagine che si dissolve al primo contatto.

🔹Il Momento della Scelta: Quando Narciso Diventa Viandante
Cosa accade quando finalmente comprendiamo, come Narciso, che stiamo inseguendo un'illusione? Quando ci rendiamo conto che abbiamo passato anni, forse decenni, a cercare negli occhi degli altri la conferma della nostra esistenza?

C'è un momento – spesso doloroso, sempre rivelatore – in cui il riflesso si incrina. Una relazione che finisce, un riconoscimento che non arriva, un fallimento che ci costringe a guardare oltre la superficie dell'acqua. È il momento in cui possiamo scegliere: continuare a fissare lo specchio infranto, oppure alzarci e iniziare a camminare.
Dalla morte simbolica di Narciso nasce il Viandante.
Non è un'evoluzione automatica, ma una scelta consapevole: smettere di cercare se stessi nel riflesso e iniziare il cammino verso l'interiorità. Il Viandante è Narciso che ha avuto il coraggio di voltare le spalle alla superficie.
Non è un saggio né un illuminato. È semplicemente chi ha riconosciuto la propria dipendenza dal riflesso e ha deciso di intraprendere il viaggio più difficile: quello verso casa, verso se stesso. È spinto da una chiamata che nasce dalla ferita stessa – quella stessa ferita che prima lo inchiodava allo specchio ora lo mette in movimento.

🔹Il Processo di Individuazione
Nella psicologia junghiana, il Viandante incarna il processo di individuazione: il percorso per diventare ciò che siamo, al di là di ruoli e maschere. Nasce nei momenti di crisi – una rottura affettiva, un fallimento, una crisi esistenziale – quando sentiamo che "qualcosa" dentro non ci basta più.

Nel lavoro trasformativo, rappresenta chi smette di cercare risposte standardizzate fuori e inizia a camminare verso di sé.

È il passaggio dal vittimismo alla protagonismo del proprio percorso.

È nel cammino del Viandante che si incontrano le ferite e si risveglia la forza di trasmutarle.

🔹Il Viaggio dell'Anima
Immagina di essere un Viandante: non un semplice vagabondo, ma un'anima in cerca di verità più profonda. Il tuo viaggio non ha mappe predefinite, solo una chiamata interiore.
🥾 Il Cammino. Ogni passo è crescita, il fluire di un processo che modella e trasforma.
🎒 Il Bagaglio. Porti l'eredità delle esperienze: il peso dei traumi e la luce delle risorse interiori coltivate, spesso inconsapevolmente.
🌒 La Notte. I momenti di crisi profonda, la discesa nell'ombra per confrontarsi con paure e parti di sé che preferiresti ignorare. Anche la notte è parte necessaria del viaggio.
🛤️ La Solitudine. Non isolamento, ma spazio sacro per l'individuazione. Il silenzio necessario per ascoltare la voce autentica senza il rumore del mondo.
🪞 Gli Incontri. Persone, situazioni, eventi che si manifestano come specchi dell'anima. Guide che illuminano, prove che spingono oltre i limiti, ostacoli che costringono a trovare nuove vie.

🔹La Trasformazione Autentica
La vera trasformazione parte dalla consapevolezza che sollievo e amore autentico non si trovano nel riflesso altrui, ma in una discesa profonda verso l'interno: un ritorno a casa, a sé.
Il viaggio del Viandante che integra l'archetipo di Narciso non è quello dell'innamorato di sé, ma di chi scopre di potersi amare non per sentirsi speciale, ma per sentirsi vero.

Questo processo richiede coraggio e responsabilità: rompere il circolo dell'autoabbandono, ricostruire la propria identità, ritrovare le radici interiori da cui partire per amarsi davvero.

È un percorso che spesso si nutre del supporto di professionisti capaci di guidarti a esplorare il tuo mondo interiore, riconoscere le ferite e trasformarle in punti di forza. Solo così si può risorgere dalla morte simbolica e diventare protagonisti della propria vita.

🔹Il Punto di Svolta
Alla fine, un interrogativo essenziale può spalancare porte o sigillare destini: sei disposta a smettere di cercarti negli occhi degli altri?
Non è una domanda facile. Significa rinunciare alla droga più potente che conosciamo: l'approvazione esterna. Significa accettare che il viaggio verso se stessi sia solitario, incerto, privo di garanzie. Significa abbracciare il paradosso che solo perdendosi si può ritrovare la strada di casa.
Il Viandante non ha mappe perché il territorio è inesplorato. Non ha certezze perché la verità si costruisce camminando. Ma ha qualcosa che Narciso non aveva: il coraggio di voltare le spalle allo specchio e di fidarsi del suo sentire più profondo, senza mediazioni, maschere, protezioni e proiezioni.

💠Se in questo momento senti che qualcosa dentro di te si è mosso, se riconosci il richiamo di una strada non ancora percorsa, forse non sei smarrita. Forse stai solo sentendo, per la prima volta, la tua voce autentica che ti chiama verso casa.

💎Se vuoi che ti accompagnamo in questo viaggio, contattaci. Ogni percorso è unico e meraviglioso e per noi sarà un onore camminarti accanto.

Un abbraccio,
Claudia, Life & Emotional Coach, Holistic Operator in Action per una vita Drama Free🦋
claudiaforini@yahoo.it
WhatsApp: 3758480750





𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄 𝐄 𝐏𝐒𝐈𝐂𝐇𝐄 — 𝐌𝐈𝐓𝐎, 𝐅𝐄𝐃𝐄 𝐄 𝐑𝐈𝐒𝐕𝐄𝐆𝐋𝐈𝐎 💗C’era una volta una fanciulla…Non solo bella: luminosa, sacra, misteriosa.Il su...
22/07/2025

𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄 𝐄 𝐏𝐒𝐈𝐂𝐇𝐄 —
𝐌𝐈𝐓𝐎, 𝐅𝐄𝐃𝐄 𝐄 𝐑𝐈𝐒𝐕𝐄𝐆𝐋𝐈𝐎 💗

C’era una volta una fanciulla…
Non solo bella: luminosa, sacra, misteriosa.
Il suo nome era Psiche — che in greco significa Anima.

Tanto era la sua bellezza che gli umani smisero di onorare Venere.
Iniziarono ad adorare lei.
Ma l’amore non compreso, non equilibrato, genera competizione.
E la bellezza non riconosciuta risveglia rivalità.

👑 Venere, offesa, mandò suo figlio Eros — Amore — a colpirla.
A punirla.
Ma qualcosa andò storto:
Amore vide Psiche…
e fu trafitto dalla sua stessa freccia.
Fu Amore a cadere, per primo.

Fece in modo che Psiche fosse portata via dal vento in un palazzo incantato.
Ogni notte le appariva, ma senza rivelarsi.
Non mostrava il suo volto, non diceva il suo nome.
Era una presenza reale… ma invisibile.
Un amore vissuto nel buio, senza certezze, senza appigli.

Le chiese solo una cosa:
“Non tentare di svelare chi sono.”

Perché il vero Amore non è fatto per essere controllato.
Non può essere misurato o costretto in forme definite.
Ha bisogno di uno spazio sacro.
Di apertura.
Di fiducia.

🌘 Psiche accettò.
All’inizio.
Ma poi…
arrivarono le voci.
Le sorelle — immagini della mente che teme, che analizza, che sospetta — la spinsero a dubitare.
“E se ti stesse ingannando?”
“E se fosse un mostro?”
“Come puoi fidarti di ciò che non vedi?”

E Psiche, spinta dalla paura, decise di accendere il lume.
Voleva conoscere.
Voleva rassicurarsi.
Ma cercò risposte con gli occhi,
anziché ascoltare col cuore.

Una goccia d’olio caldo cadde sul corpo di Eros.
Lui si svegliò.
E scomparve.
Perché quando l’Amore viene forzato, si ritrae.
Quando cerchiamo di possederlo, lo perdiamo.

✨ Così cominciò il vero viaggio di Psiche.
Non più il viaggio dell’amata,
ma dell’anima che cerca la sua integrità.

Dovette affrontare prove durissime.
▫ Separare semi — distinguere ciò che nutre da ciò che confonde.
▫ Ottenere il vello d’oro — accedere alla ricchezza senza ferire.
▫ Scendere agli inferi — affrontare il dolore, l’ombra, la perdita.

Ogni passaggio le chiedeva di lasciar andare il controllo.
Di fidarsi di ciò che non si vede.
Di ritrovare dentro di sé la forza della fede.

E quando finalmente non rimase più nulla da spiegare,
quando si arrese all’invisibile,
quando comprese che l’Amore non si conquista ma si riceve…
allora Eros tornò.
E la riunione avvenne.
Non più nascosta, ma alla luce del giorno.
Non più parziale, ma piena.
Consapevole.

💗 Il mito ci parla di te.
Di me.
Dell’anima che nasce con un seme d’amore dentro…
e che lo perde, lo tradisce, lo dimentica
nel tentativo di capirlo con la mente.

Tutti noi, almeno una volta, abbiamo chiesto prove all’Amore.
Ma l’Amore dell’Anima non ci dà prove.
Ci chiede un salto.
Ci invita a chiudere gli occhi del controllo
e ad aprire quelli della fiducia.

🌌 La fede vera nasce quando smettiamo di pretendere risposte
e cominciamo ad ascoltare ciò che dentro di noi sa.
È la luce che si accende nel cuore
quando tutto intorno sembra buio.

✨ Il ritorno all’Amore passa da lì.
Dalla scelta di fidarsi.
Dalla capacità di riconoscere ciò che vibra,
anche quando non si vede.

💫 Siamo tutte Psiche.
Siamo tutti chiamati a lasciare andare la paura
per riconoscere, con maturità, che l’Amore è già qui.
E che attende solo che tu lo riconosca
nella tua Anima risvegliata.

Se questo mito ti parla, scrivilo nei commenti.
Se vuoi attraversarlo insieme,
ti aspetto nella Palestra dell’Anima 🌹

Teresa, Life Spiritual Coach
351 352 9184

La ricerca spirituale si riferisce alla ricerca dell'essenza o del significato della vita, alla ricerca di una connessione più profonda con il proprio io interiore, con il divino o con il mondo intorno a noi.

🌞 FOMO D'ESTATE: QUANDO LA PAURA DI PERDERSI QUALCOSA È LA VOCE DI UNA FERITA ANTICAIn questo periodo, tra le vacanze ch...
21/07/2025

🌞 FOMO D'ESTATE: QUANDO LA PAURA DI PERDERSI QUALCOSA È LA VOCE DI UNA FERITA ANTICA

In questo periodo, tra le vacanze che sembrano perfette solo su Instagram, gli amici che "sono ovunque tranne che con te", e quel turbamento interno che si amplifica mentre scrolli per ore, si fa più presente quella sensazione strana, quasi invisibile ma incredibilmente scomoda: la FOMO.
👉 Fear of Missing Out, la paura di essere tagliati fuori, esclusi, dimenticati. È come se ti si chiudesse un po' lo stomaco quando vedi una storia, o leggessi tra le righe dei post altrui una frase implicita che risuona dentro di te: "Tu non ci sei. Tu non basti. Qualcosa ti sta sfuggendo."

Ma se andiamo sotto la superficie, se ascoltiamo davvero quella voce... scopriamo che non è la voce dell'adulto consapevole. È la voce di un bambino interiore che aspetta ancora di essere guardato, scelto, tenuto per mano.

🧠 FOMO E BAMBINO INTERIORE: UN LEGAME CHE NON POSSIAMO PIÙ IGNORARE
La FOMO non è solo ansia sociale o dipendenza da smartphone. È spesso la reazione automatica di una parte di noi che, da molto tempo, associa l'esclusione con la perdita di valore.

💔 IL GRIDO SILENZIOSO DEL BAMBINO INTERIORE
Il bambino interiore è quella parte di noi che custodisce le esperienze, le emozioni e i bisogni irrisolti della nostra infanzia.
Quando da piccoli non siamo stati scelti per giocare, ascoltati nei nostri bisogni, invitati nel "cerchio", abbiamo interiorizzato un messaggio sottile ma potente: "non basto così come sono, il mio valore dipende dalla costante presenza e attenzione degli altri."
Abbiamo imparato a confondere l’amore con l’essere sempre cercati.
Questa distorsione ci porta a credere che se non siamo inclusi, se non riceviamo continue conferme, allora siamo in qualche modo carenti o non meritevoli.

📱 LO STRESS NASCOSTO DELLO SCROLLING COMPULSIVO
Molti di noi si tuffano nello scrolling compulsivo credendo di distrarsi o di rimanere connessi, ma la realtà è spesso l'opposto.
Quello che inizia come un tentativo di alleviare la noia o la solitudine, si trasforma rapidamente in una fonte di stress profondo. Il cervello è bombardato da un flusso incessante di informazioni, immagini e confronti.
Ogni "vita perfetta" che scorre sullo schermo rafforza il senso di "tu non ci sei", amplificando la sensazione che qualcosa di meraviglioso stia accadendo senza di noi.
Ci illudiamo di distrarci, ma spesso è un’auto-tortura digitale che ci svuota ancora di più, in un circolo vizioso in cui il turbamento interiore si fa assordante.
È la nostra anima che ci chiede di fermarci, di respirare, di riconnetterci con noi stessi.

🕊️ E ALLORA OGGI...
Quando vedi tutti partire e tu sei a casa,
Quando non ricevi risposta a un messaggio e ti senti sbagliata,
Quando pensi che "gli altri stanno vivendo" e tu no...
Non è il presente a fare male.
È una vecchia assenza che si riattiva, un'eco dolorosa di ciò che ci è mancato, un promemoria di quel "non basto" che ci portiamo dentro.

🔹 QUESTA NON È SOLO UN'OSSERVAZIONE PSICOLOGICA. È UNA CHIAMATA AL LAVORO INTERIORE.
Siamo in un'epoca in cui l'iperconnessione genera più solitudine che contatto.
Dove "esserci" non significa più essere presenti, ma apparire.
E dove tutto questo non fa che riaccendere le nostre ferite infantili più silenziose, quelle che non abbiamo avuto il tempo, il coraggio o gli strumenti per guarire.

Oggi più che mai serve un atto radicale:
🔹Tornare dentro, invece che correre fuori.
🔹 Coltivare intelligenza emotiva, non solo informazione.
🔹 Imparare ad ascoltare quella bambina che ancora aspetta, dentro di te, qualcuno che le dica: "Non devi più rincorrere niente per meritarti amore."

🌀 TI RICONOSCI IN QUESTE DINAMICHE?
Ti senti agitata se "non sei nel giro" o non partecipi?
Scrolli compulsivamente, poi ti senti più sola di prima, pur sapendo che dovresti staccare?
Hai mai pensato che il tuo bisogno di esserci ovunque nasca da una vecchia mancanza e non da un vero desiderio di connessione autentica?
Non serve giudicarti. Serve portare luce.

💫 PUOI INIZIARE ANCHE SOLO COSÌ:
Chiudi gli occhi.
Pensa a te da piccola.
Chiedile: "Di cosa hai avuto bisogno, e nessuno ti ha dato?"
E poi, con la tua voce adulta, inizia a darle ciò che nessun algoritmo potrà mai offrirle: presenza, ascolto, amore incondizionato.

Questo primo passo, piccolo ma potente, è l'inizio del lavoro sulle ferite della tua infanzia.
Riconoscendo e accogliendo quel bambino interiore ferito, non solo potrai liberarti dalle catene della FOMO, ma userai questo disagio come un prezioso segnale che ti spinge a guardare più a fondo.
La FOMO, in questo senso, diventa un pretesto per noi, come riflessione collettiva, per parlare di malesseri più ampi e sottovalutati che la nostra società fatica a riconoscere.
È aprendo il dialogo su questi temi che potremo costruire una vita adulta più consapevole, autentica e serena, basata sul tuo valore intrinseco e non sulla validazione esterna.

Se questo post ti risuona e, mentre lo leggevi, hai avvertito un senso di riconoscimento... complimenti! Significa che hai già fatto un passo avanti fondamentale: hai avuto il coraggio di guardare in faccia una verità scomoda e di dare un nome a quella sensazione. Non è da tutti.

Ora, se te la senti, fanne un altro e condividi la tua esperienza rispondendo a queste domande, affinché altre possano sentirsi meno sole e più consapevoli:
❓In quali momenti, pur riempiendoti gli occhi con le vite 'perfette' degli altri sui social, senti che proprio lì, dentro di te, si fa strada un angoscioso vuoto?
❓Qual è il primo gesto gentile che puoi fare oggi per la tua bambina interiore per iniziare a colmare quelle antiche assenze?

💠 Non è inseguendo il mondo che ci ritroviamo.
È quando smettiamo di rincorrere e cominciamo ad ascoltarci davvero💠🤍

Un abbraccio e buon lavoro!
Claudia, Life & Emotional Coach, Holistic Operator in Action per una vita Drama Free🦋
claudiaforini@yahoo.it
WhatsApp: 3758480750




⚕️TRE ALLENAMENTI PER RITROVARSIAlla Palestra dell'Anima, ci alleniamo alla presenza consapevole.Non è teoria né concett...
20/07/2025

⚕️TRE ALLENAMENTI PER RITROVARSI

Alla Palestra dell'Anima, ci alleniamo alla presenza consapevole.
Non è teoria né concetto astratto, ma un ritorno radicale al qui e ora, un'immersione lucida nella tua essenza più autentica. È la pratica quotidiana di sentire pienamente, di abitare ogni istante, trasformando ogni esperienza in nutrimento per la crescita.

💚Qui il cuore diventa fucina alchemica, capace di trasmutare le sfide in forza, la vulnerabilità in potere.

Nel mio percorso “Praticando l'incontro con se stesse, è così che non ci si perde o ci si ritrova” accompagno donne in questo allenamento che vivo in prima persona. Perché anch'io mi esercito ogni giorno a restare connessa alla mia verità e oggi voglio condividere tre allenamenti fondamentali che sto praticando:

✅ Primo Allenamento: Lasciare andare chi detta le sue regole per restare

Mi sto esercitando, con dolcezza ma fermezza, a non restare dove devo rimpicciolirmi per essere amata. A non piegarmi a chi mi "accetta" solo se rientro nei suoi parametri, rispondo alle sue aspettative, rispetto le sue regole per “andare bene”.

"Troppo intensa. Troppo sensibile. Troppo impegnativa. Troppo questo o quest’altro..."

"Troppo" per chi non è disposto a incontrarmi davvero. Ma non "troppo" per me.
E se mai ti sei sentita “troppo” sai bene di cosa sto parlando.

Mi alleno a dire: "Va bene così. Se la mia verità ti allontana, non ti trattengo. Fa male ma io non mi tradisco."

📌Ricorda: non devi chiedere il permesso di esistere.

✅ Secondo Allenamento: Restare con me quando gli altri si allontanano

Quando qualcuno sceglie di andarsene, il riflesso è chiedersi: "Cosa ho sbagliato?" E poi rincorrere per aggiustare quello che s’è rotto.
Non fraintendere, non sto dicendo di non fare autocritica — ma di imparare a lasciare andare ciò che vuole andare.

Mi sto allenando a fermarmi. A respirare. A non chiudere subito quello spazio che si apre.
Quello non è un vuoto — è spazio sacro.
È un ritorno. È l'opportunità di ascoltarmi più profondamente, di ricordarmi che non sparisco anch’io nell’assenza dell’altro.

📌Io resto. Io non mi manco più.

✅ Terzo Allenamento: Non fare mio il peso del giudizio altrui

Il giudizio degli altri non è un test del mio valore. Spesso è lo specchio del loro limite, non del mio.
Restituire ciò che non mi appartiene è cura.
È dire: "Ti vedo, ma non mi confondo più."
È proteggere la mia verità.
Non per orgoglio. Per autenticità.

🌱 Il coraggio di essere vera
Questo non è un percorso per diventare invincibili o perfette.
È il contrario: il coraggio di essere vere, anche quando la verità ha un costo.
Ogni "no" senza rabbia. Ogni confine rispettato. Ogni volta che scelgo la mia voce interiore invece dell'eco delle aspettative altrui…
è un passo che mi radica.
È un passo che mi libera.

🦋 Radici e ali
In questo cammino si va in due direzioni: Radici, per non vacillare al primo vento. Per sapere chi sono, anche se il mondo cambia di continuo. Ali, per non farmi ingabbiare. Per volare dove il cuore chiama, senza più cercarmi negli occhi degli altri.

📌Perché io, finalmente, non mi cerco più fuori. Mi trovo dentro.

❓ E tu? A cosa ti stai allenando in questo momento?
Qual è il gesto con cui oggi scegli di restare con te?

Un abbraccio,

Claudia, Life & Emotional Coach, Holistic Operator in Action per una vita Drama Free🦋
📧 claudiaforini@yahoo.it
WhatsApp: 3758480750




𝐋’𝐈𝐍𝐂𝐀𝐍𝐓𝐄𝐒𝐈𝐌𝐎 𝐒𝐄𝐈 𝐓𝐔 — 𝐌𝐢𝐭𝐨 𝐞 𝐑𝐢𝐬𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 🪽Nel cuore del mito si cela un segreto.Ogni leggenda è un codice per l’anima.E o...
19/07/2025

𝐋’𝐈𝐍𝐂𝐀𝐍𝐓𝐄𝐒𝐈𝐌𝐎 𝐒𝐄𝐈 𝐓𝐔 —
𝐌𝐢𝐭𝐨 𝐞 𝐑𝐢𝐬𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 🪽
Nel cuore del mito si cela un segreto.
Ogni leggenda è un codice per l’anima.
E ogni personaggio che incontriamo… è una parte di noi.

Il viaggio di Perseo non è solo un racconto antico.
È la tua iniziazione.
È la chiamata che senti quando la vita ti chiede di attraversare qualcosa che ti fa paura,
qualcosa che ti blocca, che ti pietrifica.

🌊 Perseo nasce da un mistero, come ogni anima.
Ma subito viene rinchiuso, esiliato, buttato in mare con sua madre.
Come te.
Come me.
Come tutti gli esseri che dimenticano, al nascere, la loro vera origine divina.

La missione arriva sotto forma di prova:
“Portami la testa di Medusa”.

Un’impresa impossibile per un umano.
Ma Perseo non è solo.
Riceve doni sacri:

🔱 Atena gli dona lo scudo-specchio — simbolo della consapevolezza che riflette senza assorbire.
👣 Ermes gli offre i sandali alati — strumento iniziatico per attraversare mondi invisibili.
🛡️ Ade gli dà l’elmo dell’invisibilità — simbolo del potere di agire senza essere trattenuto dall’ego.

Ma è sui sandali alati che oggi ti invito a portare attenzione.
Perché in un mondo pesante, caotico, denso…
è la leggerezza a essere la vera arma segreta.

🪽 I sandali di Perseo non lo fanno fuggire.
Lo fanno volare sopra la paura.
Lo sollevano dalla pietra del trauma.
Gli permettono di camminare nell’ombra… senza farsene catturare.

🌬️ La leggerezza è un potere occulto.
È la capacità di restare presenti, ma non trattenuti.
È la vibrazione che permette all’anima di non rimanere impigliata nella forma.

Ma Perseo non è solo l’eroe.
È anche chi ha bisogno di vedere la propria ferita.
Perché Medusa…
era un tempo una donna sacra.
Violata, umiliata, trasformata in mostro.

Medusa è la parte rifiutata di te.
La ferita che pietrifica.
Il dolore che blocca.
Il trauma che ancora urla nei tuoi sogni.

🜁 Perseo non guarda Medusa negli occhi.
La guarda attraverso lo specchio.
Perché il buio non va combattuto di fronte, va compreso da un altro piano.

E quando la trasmutazione avviene…
dal sangue di Medusa nasce Pegaso:
il cavallo alato.
L’essenza liberata dello Spirito.
Il tuo volo.

✨ E allora, chi sei tu?

Tu sei Perseo, che accetta la missione.
Tu sei Atena, che guida con saggezza.
Tu sei Ermes, che dona strumenti sottili.
Tu sei Medusa, che aspetta di essere vista oltre l’apparenza.
Tu sei Pegaso, che finalmente spicca il volo.

𝐓𝐮 𝐬𝐞𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐭𝐨.
E il mito sei tu.

Ogni passo nel tuo cammino è un ritorno.
Un ricordo.
Una resurrezione.

𝐋’𝐢𝐧𝐜𝐚𝐧𝐭𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐬𝐞𝐢 𝐭𝐮
Tu che voli quando il mondo ti vuole a terra.
Tu che scegli la via del cielo.
Tu che, ogni volta che ricordi chi sei,
liberi un pezzo d’anima…
e lo fai danzare.

🪽🌬️🔮

Teresa, Life Spiritual Coach
351 352 9184

💔 SE L'AMORE TI CONFONDE: TRA BISOGNO E PAURAQuanto poco ci conosciamo davvero. Viviamo le nostre emozioni, i nostri sla...
16/07/2025

💔 SE L'AMORE TI CONFONDE: TRA BISOGNO E PAURA

Quanto poco ci conosciamo davvero. Viviamo le nostre emozioni, i nostri slanci, le nostre paure... ma raramente ci fermiamo a chiederci perché reagiamo in un certo modo. Perché alcune situazioni ci attivano così tanto? Perché certi schemi si ripetono sempre uguali?

📌La Confusione dell'Amore: Volere e Non Volere nello Stesso Momento
Ti è mai capitato di sentirti come se l'amore fosse un nodo irrisolvibile? Desideri ardentemente la vicinanza, ma appena la ottieni, senti il bisogno di scappare? Questa confusione, questa apparente contraddizione, è il segno distintivo di un cuore che cerca disperatamente protezione, ma ne ha anche una profonda paura.

Pensa a questa dinamica: "Voglio che sia qui, ma quando è qui, voglio che vada via." O ancora:
• "Sento un vuoto insopportabile quando è distante, ma se si avvicina troppo mi sento soffocata."
• "Desidero attenzioni, ma quando le ricevo, sento di perdere la mia libertà."
• "Ho bisogno di dipendere, ma appena lo faccio, mi sento fragile e devo allontanare l'altro."

Questa non è indecisione. Non è un capriccio. È la memoria emotiva di un amore che, in passato, è stato fonte sia di nutrimento che di potenziale minaccia.

📌La Spiegazione: Un Attaccamento che "Confonde" l'Amore
Secondo John Bowlby, padre della teoria dell’attaccamento, le nostre esperienze precoci modellano profondamente la nostra capacità di amarci e amare da adulti. Se da piccola non ti sei sentita al sicuro emotivamente – se chi doveva esserci era assente, imprevedibile o rifiutante – il tuo sistema nervoso ha imparato a vivere l'amore con tensione, ansia o distacco. È da lì che nascono gli attaccamenti insicuri, in particolare quello disorganizzato, dove amore e pericolo si sono mescolati.

📌 Cosa succede davvero: L'Eco delle Esperienze Passate
Quella fame inestinguibile di un amore romantico, totale, ideale… sai da dove viene? Non cerchi solo amore. Cerchi protezione. Un porto sicuro, una presenza che ti faccia sentire finalmente al sicuro, amata senza condizioni. È il tipo di amore che avresti dovuto ricevere e che, invece, è arrivato a metà o mai.

Secondo la psicologia dell'attaccamento, esperienze infantili in cui amore e insicurezza si sono mescolati possono creare una profonda confusione. È da qui che nasce la dinamica dell'attaccamento disorganizzato, che ti fa desiderare e temere la vicinanza allo stesso tempo.

La doppia dinamica emotiva:
• Quando l'altro non c'è (o è distante): Si attiva una ferita antica, l'abbandono. Ti senti vuota, piccola, inesistente. Hai bisogno dell'altro per sentire di valere qualcosa.
• Quando l'altro è troppo vicino (o ti cerca): Si attiva un'altra memoria., la perdita di sé. Temi che per essere amata dovrai sacrificarti, annullarti, sparire.
Non è contraddizione. È il risultato di esperienze che hanno creato un legame confuso tra amore e sopravvivenza emotiva.

🌟 La vera trasformazione
Non è cercare l'amore perfetto fuori. Non è controllare l'altro. Non è cambiare partner all'infinito. Si trasforma ricostruendo internamente ciò che un tempo mancava: una relazione stabile e amorevole con te stessa. Una presenza affettuosa e ferma dentro di te. Una voce interiore che dice: "Ci sono. Ti vedo. Non ti lascio."
Quando impari a darti protezione e tenerezza, smetti di proiettare nell'altro il bisogno che solo tu puoi colmare. La confusione svanisce perché non cerchi più all'esterno ciò che puoi generare tu stessa.

✨ Il tuo risveglio: L'Amore che sei
Lavorare su di sé non è solo "sistemare qualcosa". È riconoscere e attivare la tua capacità innata di integrità e completezza. È riscrivere la tua mappa interiore dell'amore, allineandoti con la tua vera essenza.
È un atto sacro. Un passaggio evolutivo che va oltre la psicologia: è un risveglio spirituale, un ricongiungimento con la sorgente di amore che è in te. Ti riporta a casa, nel tuo centro più profondo.
Perché quando finalmente smetti di cercare fuori qualcosa che può e deve nascere dentro, inizi ad amarti con una forza che non dipende più da nessuno. E quell'amore lì… non lo perdi più. È la tua stessa luce.

💬 Se questo post ha toccato qualcosa dentro di te e ti senti in questa confusione, scrivimi in privato o contattami direttamente. A volte, il primo passo è solo dire: "Questa volta voglio ascoltarmi davvero."

Un abbraccio,
Claudia, Life & Emotional Coach, Holistic Operator in Action per una vita Drama Free 🦋






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