Centro Terapia EMDR Genova

Centro Terapia EMDR Genova Centro Terapia EMDR

24/12/2025
Natale e imperativo della felicitàIl Natale è uno dei momenti dell’anno in cui la felicità diventa un imperativo sociale...
22/12/2025

Natale e imperativo della felicità
Il Natale è uno dei momenti dell’anno in cui la felicità diventa un imperativo sociale.
Ci si aspetta benessere, gratitudine, pienezza, come se il clima festivo dovesse produrre automaticamente un assetto emotivo “adeguato”.
Quando questo non accade, ciò che molti pazienti – e non di rado anche i clinici – incontrano non è solo tristezza, ma un senso di scarto rispetto a un modello implicito di normalità emotiva.
Il periodo natalizio sospende in parte la routine e amplifica il confronto con la propria storia: le scelte compiute, i legami che hanno retto, le perdite, le assenze, i limiti dell’esistenza.
In questo contesto, l’emergere di vissuti depressivi non va letto esclusivamente in termini psicopatologici. Spesso si tratta di risposte coerenti a un tempo che interroga il senso, più che a un evento che richiede un intervento correttivo.
Per chi lavora clinicamente, questo periodo chiede una particolare attenzione a non colludere con l’imperativo della felicità, ma a mantenere uno spazio in cui anche la tristezza, il vuoto e il lutto possano essere pensati e nominati senza urgenza di risoluzione.

Oggi è l’ultimo giorno per iscriversi al corso esperienziale“I Blocchi del Terapeuta”a prezzo calmierato.È rimasto un ul...
18/12/2025

Oggi è l’ultimo giorno per iscriversi al corso esperienziale
“I Blocchi del Terapeuta”
a prezzo calmierato.
È rimasto un ultimo posto.

Nel lavoro clinico, integrare nuovi modelli e strumenti – come l’EMDR – non è solo una questione tecnica.
Spesso tocca nodi più profondi: il modo in cui stiamo nella relazione, le rigidità che si attivano, i punti in cui l’integrazione si arresta senza che ce ne accorgiamo.

Per questo è importante avere luoghi di condivisione tra colleghi,
spazi protetti in cui poter pensare insieme alle difficoltà del terapeuta
senza giudizio, senza performance, senza dover “saper fare”.

Luoghi in cui ciò che non funziona diventa materiale clinico,
e non qualcosa da tenere ai margini.

Questo corso nasce da questa esigenza:
fermarsi, riflettere, integrare.

Congratulazioni per essere tra le persone con più interazioni e per aver ottenuto un posto nella lista delle interazioni...
09/12/2025

Congratulazioni per essere tra le persone con più interazioni e per aver ottenuto un posto nella lista delle interazioni settimanali! 🎉 Veronica Rocca, Ethel Bertagna, Donatella Maria Piras

Un grande ringraziamento ai miei nuovi follower! Sono felice di avervi tra noi! Greta Rossi, Tiziana Damiani
06/12/2025

Un grande ringraziamento ai miei nuovi follower! Sono felice di avervi tra noi! Greta Rossi, Tiziana Damiani

✨ Psicoterapia accessibile sì… ma senza perdere il suo valore.Negli ultimi anni la psicoterapia è diventata sempre più a...
04/12/2025

✨ Psicoterapia accessibile sì… ma senza perdere il suo valore.

Negli ultimi anni la psicoterapia è diventata sempre più accessibile: online, piattaforme low-cost, pacchetti, proposte “smart”.
Da un lato questo è un passo avanti importante perché significa meno stigma, più possibilità per tutti.
Dall’altro, però, sta emergendo un rischio clinico reale.

Quando la psicoterapia viene trattata come un prodotto di mercato – veloce, economico, sostituibile – si perde qualcosa di fondamentale: il valore trasformativo del processo.

La ricerca lo dimostra da decenni: la qualità dell’alleanza terapeutica, la continuità, e l’investimento personale (emotivo, di tempo ed economico) sono fattori predittivi centrali dell’esito terapeutico.

Quello che fa la differenza è infatti la disponibilità interna a impegnarsi davvero.

Quando tutto diventa “troppo facile”, “troppo comodo” o “troppo economico”, si rischia di: svalutare il lavoro – del terapeuta sì, ma anche del paziente; di ridurre il senso di responsabilità personale; di trasformare il setting in qualcosa di poco contenitivo; di abbandonare precocemente il percorso alla prima difficoltà; di rinforzare l’idea che la psicoterapia sia un servizio e non una relazione terapeutica

È un tema che ho osservato anche quando, anni fa, ho svolto attività nel servizio pubblico. La psicoterapia era gratuita o aveva un costo minimo: un’opportunità preziosa.

Eppure, paradossalmente, vedevo spesso quanto le persone faticassero a dare continuità o valore al percorso proprio perché l’investimento percepito era molto basso.

Ovviamente non era così per tutti – ci sono pazienti di una profondità e una motivazione incredibili anche nel pubblico – ma era una dinamica piuttosto ricorrente.

Quando il costo è basso o nullo, il lavoro perde valore per la persona. E questo, inevitabilmente, incide sull’efficacia.

E attenzione, non sto dicendo che “pagare di più faccia guarire di più”, ma che investire attivamente rende la psicoterapia un gesto intenzionale, scelto, prioritario.

La psicoterapia funziona quando c’è investimento, presenza e responsabilità condivisa.

Giorgia Benzi
Psicologa Psicoterapeuta
Terapeuta EMDR e Practitioner

5 anni di Centro Terapia EMDR Genova.Un percorso che si è evoluto, cambiato e arricchito grazie alle persone che ne hann...
01/12/2025

5 anni di Centro Terapia EMDR Genova.
Un percorso che si è evoluto, cambiato e arricchito grazie alle persone che ne hanno fatto e ne fanno parte.
Oggi guardiamo avanti, insieme alla nostra nuova squadra, con gratitudine per tutto ciò che ci ha portati fin qui.”

Ti capita di chiuderti durante un confronto?Questa reazione non è debolezza né mancanza di capacità comunicativa.È un me...
28/11/2025

Ti capita di chiuderti durante un confronto?
Questa reazione non è debolezza né mancanza di capacità comunicativa.
È un meccanismo neurofisiologico automatico.

👉 Perché succede?
Perché, in alcune persone, il conflitto attiva un aumento rapido dell’arousal:

l’amigdala rileva segnali che assomigliano a esperienze passate percepite come rischiose;

il sistema d’allerta anticipa la minaccia;

la corteccia prefrontale riduce la sua capacità regolativa.

Il risultato è una risposta immediata di ritiro, una strategia di protezione appresa e mantenuta nel tempo.

👉 Cosa si fa in terapia?
Nel lavoro clinico — anche attraverso l’EMDR — si interviene su questa reazione automatica, riducendo la sensibilità dell’amigdala e favorendo una maggiore capacità di restare presenti senza sentirsi sopraffatti.

Torna il corso esperienziale EMDR “I Blocchi del Terapeuta”.Un percorso pensato per i terapeuti che desiderano approfond...
17/11/2025

Torna il corso esperienziale EMDR “I Blocchi del Terapeuta”.

Un percorso pensato per i terapeuti che desiderano approfondire, in modo esperienziale, il proprio modo di lavorare e i processi interni che possono ostacolare la piena integrazione dell’EMDR nel proprio modello terapeutico.
Il corso permette di esplorare le difficoltà più frequenti nella concettualizzazione del caso e l’utilizzo degli interventi integrativi relazionali e somatici, all’interno di uno spazio sicuro e dedicato.

👉 Il numero dei partecipanti è volutamente limitato per garantire riservatezza, sicurezza e reale profondità nel lavoro personale ed esperienziale.

📚 Il corso rilascia crediti ECM e CDP.
💡 Fino al 20 dicembre è previsto un prezzo agevolato per le iscrizioni.

Un’occasione per lavorare su di sé, rafforzare la presenza terapeutica e rendere più autentica la relazione con il paziente.

Tutto è iniziato da una frase letta su ChatGPT mentre chiedevo un consiglio… sui capelli. Sì, proprio i capelli.Di solit...
17/11/2025

Tutto è iniziato da una frase letta su ChatGPT mentre chiedevo un consiglio… sui capelli. Sì, proprio i capelli.

Di solito faccio domande inerenti la psicologia, curiosità su argomenti di vario tipo… Questa volta no, faccio una domanda sulla cura del capello. E la risposta è arrivata, ok — ma una frase di ChatGPT suonava tipo: “…dal momento che tu, ANCHE se sei psicologa, fai attenzione all'estetica…”.
E lì mi ha fatto pensare.

Perché è incredibile come ancora oggi esista l’idea che prendersi cura del proprio corpo sia incompatibile con la profondità psicologica, e allo stesso tempo — paradossalmente — che l’estetica possa sostituire il lavoro psicologico come ho spesso letto in vari post sponsorizzati da medici professionisti.

Mi ha fatto pensare a quanto, ancora oggi, esista l’idea che occuparsi del proprio corpo sia “meno profondo”.
E allo stesso tempo, a quanto spesso venga proposto il contrario: che basti cambiare qualcosa fuori per sistemare automaticamente anche ciò che succede dentro.

Viviamo davvero in un momento curioso: da una parte c’è chi vede l’estetica come superficialità, dall’altra c’è chi propone l’estetica come scorciatoia emotiva.

Due estremi che raccontano la stessa confusione:
👉 che il corpo possa sostituire la mente,
👉 o che occuparsi del corpo sia un tradimento della profondità.

La verità è molto più semplice e molto più umana:
✨ siamo mente e corpo insieme,
✨ e non funziona quando ne curiamo solo uno.

La psicologia lavora sulla storia, sulle relazioni, sugli schemi. L’estetica — qualunque forma abbia — lavora sulla percezione di sé, sull’immagine.
Entrambe possono fare bene.
Entrambe possono dare sollievo.
Ma non possono sostituirsi.

Cambiare qualcosa del proprio aspetto può alleggerire, farci sentire più a nostro agio nel mondo. Ma non risolve dinamiche emotive radicate. Così come la psicoterapia non elimina il desiderio di sentirsi bene anche fuori.

Il punto non è scegliere tra cura della mente o del corpo. Il punto è permettere ai due piani di parlarsi.
La cura vera non è mai tutta da un lato solo. È un dialogo. È integrazione. E quando confondiamo o mettiamo in competizione questi aspetti, inevitabilmente perdiamo pezzi.

Dott.ssa Giorgia Benzi
Psicologa Psicoterapeuta
Practitioner e Supervisore EMDR

L’ironia in psicoterapiaL’ironia può essere, in certi momenti, uno strumento utile per creare connessione: un sorriso co...
09/11/2025

L’ironia in psicoterapia

L’ironia può essere, in certi momenti, uno strumento utile per creare connessione: un sorriso condiviso può favorire uno stato ventrovagale, ridurre la tensione e promuovere co-regolazione.

Tuttavia, per molti pazienti l’ironia è stata l’unica modalità sicura per esprimersi, per poter parlare di sé senza esporsi troppo. In questi casi, diventa una strategia di evitamento, un modo elegante per prendere distanza dalle proprie emozioni e dalla relazione.

Il terapeuta deve quindi monitorare costantemente se, nella diade terapeutica, l’ironia stia favorendo la connessione o, al contrario, servendo a entrambi come difesa.
In alcune coppie terapeutiche — ad esempio quando paziente e terapeuta condividono tratti evitanti — l’ironia può diventare un patto implicito di distanza emotiva, che protegge ma al tempo stesso impedisce un incontro autentico.

Il compito clinico è riconoscere quando l’ironia unisce e quando allontana, trasformandola, se necessario, in un’occasione di consapevolezza e contatto.

Indirizzo

Viale Brigata Bisagno 4/21
Genova
16129

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Centro Terapia EMDR Genova pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Centro Terapia EMDR Genova:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare