Nicoletta Cinotti Bioenergetica e Mindfulness

Nicoletta Cinotti Bioenergetica e Mindfulness Bioenergetica e Società - Studi di bioenergetica, Mindfulness e classi di esercizi bioenergetici con Nicoletta Cinotti. Sede a Chiavari e a Genova e online

In questa pagina è possibile trovare articoli di approfondimento sulla mindfulness e sulla bioenergetica e suggerimenti quotidiani di pratica. Per far parte di una comunità in crescita!

26/07/2025

Pensi troppo al passato? Hai un atteggiamento fatalistico rispetto al futuro? Lo sai che questo influenza la tua salute emotiva?Ne parlo in questa diretta che si conclude con una breve lettura della SzymborskaL'anima la si ha ogni tanto.Nessuno la ha di continuo e per sempre.Giorno dopo giorno, anno dopo annopossono passare senza di lei.A voltenidifica un po' più a lungo solo in estasi e paure dell'infanzia.A volte solo nello stupore dell'essere vecchi.Di rado ci dà una mano in occupazioni faticose, come spostare mobili,portare valigieo percorrere le strade con scarpe strette.Quando si compilano moduli e si trita la carne di regola ha il suo giorno libero.Su mille nostre conversazioniPartecipa a una,e anche questo non necessariamente,Poiché preferisce il silenzio. Da “qualche parola sull’anima “ W. Szymborska

Credo di essere abbastanza mnemonica ma ieri una persona mi ha citato un ricordo della sua infanzia come se fosse succes...
25/07/2025

Credo di essere abbastanza mnemonica ma ieri una persona mi ha citato un ricordo della sua infanzia come se fosse successo il giorno prima. Una vera istantanea. Mi ha anche risposto a una cosa che le avevo detto quasi 20 anni prima come se fosse stata una conversazione appena interrotta. Ovviamente non ricordavo nulla. Però questa lucidità della sua memoria mi ha colpito ma non sorpreso. Mi è venuta in mente subito la teroia della prospettiva temporale di Zimbardo. Le ricerche recenti mostrano che la Prospettiva Temporale spiega fino al 40% della varianza negli indicatori di benessere mentale, con effetti che rimangono robusti (immagina che gli effetti robusti per noi psicologi
sono l’equivalente della certezza per i matematici) quando si controllano i tratti di personalità.

Adesso sarai curiosa o curioso di sapere quali sono le diverse prospettive temporali e come incidono sulla salute. Beh, se non lo sei fermati qui perchè ti darò una specie di specchietto test. E puoi andare direttamente alla pratica!

Ecco, adesso mi taccio ma questo sarà il tema della diretta di Sabato alle 9 su IG!

https://nicolettacinotti.substack.com/p/cado-nella-tentazione-della-continuita

Spesso consideriamo la fame come un impulso, senza sfumature, che merita di ricevere una pronta risposta. Portare la con...
24/07/2025

Spesso consideriamo la fame come un impulso, senza sfumature, che merita di ricevere una pronta risposta. Portare la consapevolezza alle azioni quotidiane svela, invece, quante sfumature possono esserci nella fame, nel cibo e nel nostro rapporto con il cibo. Include, ovviamente, anche il fatto che la nostra consapevolezza non sarà mai completa ma sarà dinamica se ci permetteremo di rallentare e tornare alla curiosità per il cibo e il mangiare senza distrazioni.

La consapevolezza - mindfulness o presenza mentale - ci chiede solo di essere presenti in quello che facciamo, quando lo facciamo e per questo, spesso, apre insospettati spiragli di comprensione sul perchè stiamo facendo qualcosa proprio in quel modo.

Così potremmo scoprire che esiste una fame legata allo sguardo che, per ognuno di noi ha una importanza soggettiva. Da zero a 10 quant'è importante vedere del cibo per desiderarlo? O semplicemente guardare qualcosa e desiderarlo? Spesso guardare non è una funzione isolata ma si lega all'odorato - una fame legata all'odorato - che suscita una fame specifica. Anche in questo caso potremmo farci la stessa domanda: quanta della nostra fame è suscitata dall'odore del cibo? E quanto è suscitata dalla memoria del gusto? Alla fine se consideriamo questi elementi possiamo renderci conto che la fame propriamente detta - quella che riguarda lo stomaco - ha dei presupposti che arrivano prima. Arrivano dalla stimolazione sensoriale degli occhi, dell'odorato, del gusto e possono essere elementi così importanti da confonderci e lasciare alla fame dello stomaco un ruolo assolutamente secondario.

Nel mindful eating c'è una regola base: comprendere che se non siamo consapevoli di quello che mangiamo per la mente è come se non l'avessimo mangiato. Ma per il corpo, si!

Ci sono altri elementi ancora che contribuiscono alla nostra fame. Spesso scegliamo un cibo perchè ci conforta, ci consola o ci aiuta ad andare avanti quando siamo stanchi: Jan Chozen Bays la chiama la fame del cuore e si accompagna ad un'altra fame: quella della mente. Quante volte ci capita di aver l'impulso a mangiare senza avere fame, ma perchè abbiamo bisogno di qualcosa? Forse ci stiamo annoiando, oppure stiamo aspettando una telefonata e siamo in ansia e mangiare diventa un modo soddisfacente per passare il tempo. Peccato che diventi anche un modo per appesantirci e lasciarci poi pieni di insoddisfazione e sensi di colpa!

Alla fine quanto gioca invece la sensazione di avere fame proprio di un cibo specifico: di frutta, verdura, di acqua?

Così, quando diciamo che abbiamo fame, cosa stiamo dicendo? a quale di queste sette diverse tipologia di fame stiamo rispondendo?

© Nicoletta Cinotti 2025 Il protocollo MBSR

Un grande ringraziamento ai miei nuovi fan più attivi! 💎Ornella Berti, Ester de Luca, Daniela Lombardo, Lorenza Pliteri,...
24/07/2025

Un grande ringraziamento ai miei nuovi fan più attivi! 💎

Ornella Berti, Ester de Luca, Daniela Lombardo, Lorenza Pliteri, Katia Righetti Fabiana Pomante, Ste Tàbuc Caru, Daniela Canafoglia, Nuccia Giudice, Letizia Natale, Graziella Drommi, Mara Vidori, Silvia Palazzini, Pina Delponte, Milva Candela, Mariarita Sciortino Counselor

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Non so se anche per te l’estate era un periodo di tempo lunghissimo. Noi andavamo al mare a settembre e arrivare a sette...
23/07/2025

Non so se anche per te l’estate era un periodo di tempo lunghissimo. Noi andavamo al mare a settembre e arrivare a settembre, quando ero bambina, mi sembrava come arrivare a un tempo lontano, molto futuro. Poi scendevamo al mare e quei quindici giorni erano altrettanto lunghi tra bruciature, sabbia, cocco e bagni fatti stando attenta alle buche, quei mulinelli che potevano trascinarti e farti affogare.

Finalmente il 1 Ottobre iniziava la scuola con tutto il corredo di retorica che portava con sé e con tutta la gioia di saper di poter rompere la noia dell’estate. Perché per me l’estate durava tre anni ed era, molto spesso, molto noiosa.

Non so quand’è che il tempo a cominciato a scorrere veloce. Forse dopo la nascita di mio figlio, quando ho iniziato ad alzarmi sempre prima, sempre più prima per fare quello che volevo fare, per avere una vita oltre ai doveri quotidiani. In ogni caso oggi il tempo mi sembra qualcosa che rotola velocemente. Arrivo alla fine della giornata sorpresa che sia già finita. Così non ti stupirai se rispolvero il Zimbardo Time Perspective Inventory (ZTPI) un test che puoi fare online sia in italiano che in inglese (Puoi vedere questo anziano ricercatore con la maglietta di Superman in questo video). Perché te ne parlo? Perché la nostra prospettiva temporale influenza il nostro personale senso di benessere. Non è la noia ma cosa ci aspettiamo dallo scorrere del tempo che condiziona la risposta alla domanda, “Sei felice”?

E tu, sei felice in quest’estate, stagione destinata alla gioia e alla felicità? Perché se non sei felice sappi che è anche perché non ti aspetti che il futuro sarà positivo. (E certamente mai come in questa estate di guerra abbiamo ragione per pensarlo. Una notizia che metto tra parentesi mi ha scosso. Sai qual’è la borsa mondiale che è cresciuta di più in quest’anno? La borsa di Israele che ha fatto un +80%: fonte Guido Maria Brera)
Il post completo qui https://open.substack.com/pub/nicolettacinotti/p/il-tempo-e-un-elastico?r=11etvw&utm_campaign=post&utm_medium=web&showWelcomeOnShare=true
Mindful aging: invecchiare con grazia e grinta: ritiro. Link in bio

Mi capita molto spesso di chiedere se le sensazioni fisiche, le sensazioni emotive e i pensieri sono connessi o sconness...
22/07/2025

Mi capita molto spesso di chiedere se le sensazioni fisiche, le sensazioni emotive e i pensieri sono connessi o sconnessi tra loro. Quando lo chiedo, le persone mi guardano sorprese, come se stessi chiedendo qualcosa di strano o troppo nuovo per essere stato esplorato prima.

Se siamo presenti, se siamo qui e ora, quello che proviamo nel corpo, suscita una sensazione emotiva e questo può produrre - anche se non sempre, perché non sempre abbiamo bisogno di pensare - un pensiero. Un pensiero che viene chiamato funzionale perché è connesso con le sensazioni fisiche ed emotive. Un pensiero che nasce da una mente vuota e accogliente.

Se c'è una disconnessione, ad uno di questi livelli, vuol dire che non siamo davvero presenti e prenderne atto, portando l'attenzione alle sensazioni, è il primo passo.

Se abitualmente disconnettiamo le sensazioni emotive sarà molto facile che le emozioni prendano la via del corpo, ossia che diventino sensazioni fisiche - a volte paure ipocondriache - o che confluiscano nei pensieri magari diventando ruminazioni.

Questo accade perché crediamo che corpo, emozioni e pensieri siano separabili. Non solo: alla fine crediamo che ciò che pensiamo sia uno spaccato della realtà. Non è così, soprattutto se i pensieri sono disconnessi dal momento presente e dalle sensazioni fisiche ed emotive.

Non siamo i nostri pensieri e i pensieri non sono la realtà. Sono in-separabili dalle sensazioni fisiche ed emotive e quando tutto è insieme proviamo quel grande conforto che è la calama. Il luogo da cui partire per andare in profondità. Questo è ciò che ci rende umani e non macchine.

Quando una persona scinde le sensazioni dai pensieri o dalle proprie azioni assume infatti proprio una modalità meccanica di vita: magari efficiente ma senza un vero piacere di vivere.

Il post completo qui https://www.nicolettacinotti.net/i-tre-in-separabili/
Il programma di Mindful self-compassion: link in bio

[Poesia del giorno] Mia nonna -
20/07/2025

[Poesia del giorno] Mia nonna -

La meditazione ci aiuta ad abitare poeticamente il mondo

🌸 Abbracciare se stessə: quando l'amore torna bambino - https://mailchi.mp/nicolettacinotti.net/nl-settimanale-20-luglio...
20/07/2025

🌸 Abbracciare se stessə: quando l'amore torna bambino - https://mailchi.mp/nicolettacinotti.net/nl-settimanale-20-luglio-2025-8493050
🌱 "È tenerezza mia nonna, è l'amore che torna bambino"
A 90 anni mia nonna mi insegna qualcosa di profondo: smettere di lottare contro il tempo per abbracciare ogni momento con tenerezza.
Come dice Roger Housden: "Il tempo e la dimensione senza tempo coesistono proprio adesso".
✨ RITIRO "Abbracciare sé stessə"
📅 28-30 Nov, Casa Cares (Reggello)

19/07/2025

Giornata internazionale della self-compassion. Ne ho parlato alla luce della resistenza, del ritorno di fiamma, dell’epistemic trespassing. Insomma alla luce della differenza tra psicologo interno buono vs cattivo consigliere; voce saggia e compassionevole vs voce critica

Hai mai la sensazione di vivere in un costante stato di rumore? Non solo il rumore del traffico, delle notifiche del tel...
18/07/2025

Hai mai la sensazione di vivere in un costante stato di rumore? Non solo il rumore del traffico, delle notifiche del telefono o delle voci intorno a te, ma anche quel rumore interno fatto di pensieri che si rincorrono e emozioni che ronzano come un vecchio frigorifero?

Il silenzio vero non dipende da ciò che ci circonda
Come ci insegna Thich Nhat Hanh:

"Il silenzio è fondamentalmente qualcosa che giunge dal cuore, non da un insieme di condizioni al di fuori di noi. Vivere in un luogo di silenzio non significa non parlare mai, non impegnarsi mai né fare cose; significa semplicemente che non siamo disturbati dentro, che non c'è un costante chiacchiericcio interiore."

Questo significa che possiamo essere in mezzo al caos di una città e trovare comunque quella pace interiore che cerchiamo. Il vero silenzio non arriva quando tutto tace intorno a noi, ma quando riusciamo a calmare la mente.

18/07/2025

Hai anche tu uno psicologo interno?

Noi psicologi abbiamo un sacco di concorrenza, ChatGPT è solo l'ultimo di una nutrita serie di consiglieri formali e informali perché, diciamolo, in fondo ci sentiamo tutti un po' psicologi. Così abbiamo nutrito una vasta schiera di curanti che ha dato vita ad una sorta di figura mitologica, il famigerato "psicologo interno" che discute la diagnosi, sceglie il trattamento e l'approccio clinico e, soprattutto, giudica costantemente il nostro lavoro come se fossimo sempre sul punto di essere licenziati.

Peccato che il nostro psicologo interno molto, molto spesso, ha la voce della nostra resistenza al cambiamento, la voce della paura, la voce, sempre un po' arrogante del "so io come si deve fare e cosa è meglio per me!". Così devo dire la verità, io pratica l'arte del non sapere e dello scoprire, l'arte di perdere, l'arte di lasciar andare, l'arte della curiosità nobile che non è mai preveggente ma sempre coinvolta e interessata a comprendere più profondamente. per questo ChatGPT non mi fa paura. Va bene solo per chi vuole sempre sentirsi dare ragione!

¶chatGPT

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Our Story

Ho iniziato molti anni fa il mio percorso professionale come psicoterapeuta bioenergetica. Poi, in un momento di cambiamento personale e professionale mi sono avvicinata alla Mindfulness. Meditavo da quando avevo vent’anni ma non avevo mai pensato di portare la meditazione nel mio lavoro. In quel momento invece mi è sembrato indispensabile che ne diventasse parte. Ho fatto inizialmente la formazione negli Stati Uniti con Zindel Segal, uno degli ideatori del Protocollo MBCT e poi sono diventata Mindfulness Teacher con il Center for Mindfulness e il Centro Italiano studi Mindfulness- Mondo Mindful. E, nel 2013 sono stata nel primo gruppo di istruttori che si è formato, sempre negli Stati Uniti, per il Protocollo di Mindfulness Interpersonale.

Così ho iniziato ad integrare mindfulness e bioenergetica. A volte, dentro di me lo definisco come l’incontro di acqua dolce e salata: il punto in cui il fiume incontra il mare e non si distingue più cos’è l’uno e cos’è l’altro: per me è una passione che curo con costanza.

In questa pagina puoi trovare articoli di approfondimento sulla mindfulness e sulla bioenergetica e suggerimenti quotidiani di pratica. Sono le riflessioni del mio percorso che amo condividere: non mi piace tenerli chiusi in una cartella del mio computer. Coltivo quello che amo condividendo anche interventi di altre persone. Credo nella cultura della condivisione e non in quella del copia e incolla. Iscriviti alla pagina per far parte di una comunità in crescita!

un saluto affettuoso