01/04/2023
ESSERE PIÙ O MENO SPORTIVI È UNA QUESTIONE DI PANCIA.
Secondo uno studio condotto dai ricercatori della Perelman School of Medi- cine - University of Pennsylvania, mentre si svolge attività fisica, viene voglia di farne ancora di più perché alcuni metaboliti prodotti da specifici batteri stimolano i nervi dell’intestino collegati al cervello, attivando così l’area cerebrale della motivazione che produce dopamina.
La scoperta, resa nota grazie alla pubblicazione sulla prestigiosa rivista “Nature”, è frutto di una sperimentazione su circa 200 topi non addestrati all’esercizio fisico e che correvano volontariamente su ruote o tapis roulant.
Gli studiosi hanno osservato come alle differenze nella composizione della flora batterica intestinale corrispondevano performance differenti nella corsa.
I ricercatori hanno individuato due specie batteriche strettamente legate a prestazioni sportive migliori, Eubacterium rectale e Co- prococcus eutactus, produttrici di metaboliti noti come ammidi di acidi grassi che stimolano i recettori endocannabinoidi CB1 sui nervi sensoriali dell’intestino collegati al cervello attraverso la colonna vertebrale. La stimolazione di questi nervi, a sua volta,
provoca un aumento dei livelli del neuro- trasmettitore dopamina in una regione del cervello chiamata striato ventrale.
I ricercatori hanno ipotizzato che un maggiore rilascio di dopamina in quest’area cerebrale durante l’esercizio aumenti le prestazioni, rafforzando il desiderio di spendere sempre più energie.
Ma quanto effettivamente il microbiota intestinale incide sull’attività sportiva? Per rispondere a questo interrogativo, l’équipe statunitense ha condotto esperimenti riducendo o incrementando i microrganismi presenti nell’apparato digerente dei topi. Dai risultati è emerso che le prestazioni fisiche degli animali trattati con antibiotici ad ampio spettro, e quindi con pochi microrganismi, erano dimezzate.
Questi batteri producono piccole molecole, note come ammidi di acidi grassi, che stimolano i recettori sui nervi nell’intestino collegati direttamente lungo la colonna vertebrale al cervello, dove influenzano la motivazione aumentando il rilascio del neurotra- smettitore dopamina.
Quest’ultima, a sua volta, aumenta e rafforza la voglia di muoversi. In assenza del microbiota, invece, mancano i metaboliti, i livelli di ammino ossidasi sono elevati e la dopamina viene degradata più veloce-mente con conseguenze negative sulle prestazioni fisiche.
Questo studio avvalora ancora una volta la definizione di secondo cervello data all’intestino e dimostra quanto il benessere psicofisico sia strettamente legato alla salute intestinale.
Inoltre, il miglioramento del flusso sanguigno dovuto all’attività sportiva nutre di più l’intestino, aiutando così a tenere alti il tono dell’umore e la qualità del sistema ner-voso e gestire efficacemente stress, ansia e sonno che rappresentano tutti potenziali minacce per il microbiota.