05/11/2025
Scoliosi e Metodo Mézières: una lettura biomeccanica razionale
Il principio di base
Nel Metodo Mézières, il trattamento mira a ridurre la Forza Resistente del sistema muscolare (responsabile di rigidità e compressione discale ed articolare) a favore della Forza Lavoro, ovvero la capacità muscolare di agire in coordinazione e dinamismo.
Altri approcci mirano a potenziare la forza resistente, stabilizzando la colonna ma col rischio di aumentare la pressione compressiva su dischi e articolazioni.
Forza Lavoro e Forza Resistente: un equilibrio inverso
Le due forze sono inversamente proporzionali:
• Quando aumenta la Forza Resistente, diminuisce la capacità dinamica e si accentua la compressione articolare.
• Quando aumenta la Forza Lavoro, si riduce la rigidità e si alleggerisce la pressione su dischi e articolazioni.
Due contesti clinici
1. Scoliosi in età evolutiva
Nella scoliosi giovanile (adolescenziale o idiopatica in progressione), la scelta dell’approccio terapeutico è delicata:
Aumentare la Forza Lavoro:
• Vantaggio: riduce le forze compressive sui dischi e le articolazioni
• Rischio: può far emergere le forze deformanti ancora attive
Aumentare la Forza Resistente:
• Vantaggio: stabilizza la curva
• Rischio: può aumentare rigidità e compressione discale
Nota: la scelta deve essere sempre affidata al medico specialista, che valuterà quale strategia sia più idonea caso per caso.
2. Scoliosi a maturità ossea completata
In età adulta, le cause ignote che hanno originato la scoliosi non sono più attive. Ciò che resta sono gli esiti strutturati della patologia.
In questo contesto, un lavoro fisioterapico centrato sull’aumento della Forza Lavoro può:
• migliorare il grado della curva
• ridurre rigidità e compressione
• migliorare la qualità del movimento
Anche in questo caso, l’intervento va concordato con il medico specialista, per garantire sicurezza e appropriatezza clinica.
Quando il trattamento fisioterapico può agire sulla curva:
un criterio biomeccanico potrebbe essere quello del rapporto tra deviazione laterale e rotazione vertebrale:
• Rotazione vertebrale opposta alla deviazione laterale → margini di miglioramento con il trattamento sul sistema muscolare.
• Rotazione vertebrale omolaterale alla deviazione → il trattamento muscolare non modifica la curva: la scoliosi è ormai strutturata.
Perché il post
Il Mézières è spesso percepito in modo polarizzato: o come “tecnica miracolosa”, o come “approccio superato”.
Entrambe le letture sono riduttive.
Il punto non è “funziona o non funziona”, ma come, quando e perché funziona — e quando no.
Un metodo diventa clinico quando definisce anche i suoi limiti, non solo le sue possibilità.
Conclusione
Interpreterei così il contributo del Mézières alla scoliosi:
• non alternativa, ma integrazione biomeccanica ragionata
• focus sulla tridimensionalità delle forze
• prudenza in fase evolutiva, opportunità in età adulta
• parametri clinici chiari per indicazione e non-indicazione
Approccio razionale, non ideologico.