Dott.ssa Federica Mazzoli

Dott.ssa Federica Mazzoli Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e EMDR.
Ricevo in presenza ed on line.

Adattarsi significa cambiare.O forse cambiare significa adattarsi.E adattarsi significa trovare nuovi spazi.O forse trov...
02/11/2025

Adattarsi significa cambiare.
O forse cambiare significa adattarsi.
E adattarsi significa trovare nuovi spazi.
O forse trovare nuovi spazi significa ricominciare.
Dicono che adattarsi sia sinonimo di accontentarsi; per me ha invece il sapore del riscoprirsi diversi da ieri, ritrovarsi, rinnovarsi, capirsi e reinventarsi. Adattarsi significa essere consapevoli della possibilità, della volontà, dell’inevitabilita’ del cambiamento.
Per adattarsi occorre accettazione, per accettare occorre attraversare le fasi del diniego, della resistenza, dell’opposizione, del dolore. Per poi plasmarsi a nuove parti di noi. Agli eventi della vita. Scendendo a patti con i pensieri che ci vogliono fermi, arrendevoli, passivi e ferrei.
Adattarsi significa riconoscersi.
Cambiare significa darsi nuove sfumature.
Che nella vita i piani b sono la regola non l’eccezione.

14 agosto 2018 Diluvia. Io sono in casa a Bergeggi con le bimbe e mia mamma.Abbiamo appena sentito mio papà al telefono;...
14/08/2025

14 agosto 2018
Diluvia. Io sono in casa a Bergeggi con le bimbe e mia mamma.
Abbiamo appena sentito mio papà al telefono; e’ in ditta a lavoro. Squilla nuovamente il telefono. Di nuovo lui. Strano.: “il Ponte è crollato”. “Quale ponte?” “Il nostro ponte”.
Dicono ci siano molte vittime. La pioggia e’ incessante, accendiamo la tv ed i nostri cellulari continuano a squillare. Le bimbe giocano, lontane dalla tragedia che sta capitando. Noi incredule davanti alle prime immagini. Pioggia fuori, pioggia dentro. Tuoni fuori, tuoni dentro. Cuore a mille. Respiro a metà.
Lo squillo del telefono e’ ciò che ho impresso nella memoria perché quel ponte, il nostro ponte, era nelle trame della nostra vita genovese. C’è chi l’ha attraversato due ore prima, chi sappiamo l’avrebbe passato e non riusciamo a contattare, chi per la pioggia ha rimandato la partenza e chi l’avrebbe attraversato poco dopo.Il triste gioco dei “se e dei ma”; solamente che non e’ un gioco e chi, come noi, ha avuto la fortuna di non essere coinvolto dalla tragedia in prima persona si porta ancora il segno addosso di quel maledetto 14 agosto.
43 vite spezzate, 43 famiglie distrutte, soccorritori che si sono portati sulla pelle la ferita del trauma, i numerosi sfollati che hanno dovuto lasciare la loro casa da un minuto all’altro, i sopravvissuti che hanno avuto ferite silenziose di cui prendersi cura.
Io, da psico dell’emergenza, ho dato sfogo alla frustrazione dell’impassibilità entro la rete di volontariato attivata immediatamente dall’associazione emdr di cui orgogliosamente faccio parte. Ma mi sono sentita piccola, mi sento piccola di fronte ad una tragedia che ha squarciato a metà vite, famiglie e la nostra stessa città.
Di quel giorno ricordo ogni cosa. Si chiama memoria emozionale; possiamo scordarci cosa abbiamo fatto ieri ma non dove eravamo nel momento in cui eventi altamente impattanti si sono verificati.
E dimenticare e’ impossibile, inefficace ed insensato.
Ricordare che basta un attimo, che la vita accade per gran parte al di fuori del nostro controllo, e’ quanto possiamo ricavarne per cercare la nostra pace.
Per dire, per agire, per vivere.

❤️

La relazione di attaccamento sicura e’ amore, protezione, cura, presenza emotiva e sicurezza (appunto).Non vuole perfezi...
01/12/2023

La relazione di attaccamento sicura e’ amore, protezione, cura, presenza emotiva e sicurezza (appunto).
Non vuole perfezione, instabilità’, sregolatezza, indifferenza, dipendenza, morbosità.
Vuole la possibilità di sbagliare, di chiedere scusa, di parlare con il cuore in mano; vuole dialoghi, vuole errori rimediabili, vuole rispetto, vuole NO pacati e fermi.
Quindi la sera, con la testa sul cuscino, cercate di non farvi troppo male.
E se volete aggiustare il tiro fatelo con la pace di chi si accetta e si vuol bene.
Alcune Tips:
💡 rimproverate il comportamento disfunzionale non il bambino. “Non capisci nulla” , “sei sbagliato” cancelliamoli dal nostro vocabolario.
“Questo comportamento e’ sbagliato perché...”
🤸‍♀️ offrite sempre l’alternativa funzionale al comportamento che non volete venga emesso.
💡 non agite, non tentate spiegazioni al culmine della rabbia vostra e dei vostri ragazzi / bambini.
🤸‍♀️costruite un clima in cui i vostri figli sappiamo che non importa quanta siamo arrabbiati per un loro atteggiamento perché l’amore che proviamo non e’ mai messo in discussione.
💡depennate frasi lapidarie nemiche del miglioramento. “Non cambierai mai”, “sei sempre lo stesso”
🤸‍♀️se sbagliate ditelo! Chiedere scusa ci rende frangibili e per i figli sarà un gran sollievo sapere di poterlo essere.
💡imparate a perdonare voi stessi per tutte le volte che vi siete odiati, disprezzati, colpevolizzati.

La genotorialita’ non e’ una competizione, non dovete mostrare a nessuno di essere bravi genitori, nemmeno a voi stessi. La relazione e’ movimento, un gioco delle parti. Amate per costruire ali.
Ed il più sarà fatto.

La psicoterapia in età’ evolutiva.Ciò che e’, ciò che non e’.Se vi manca quel passo e’ il vostro momento. Scrivete nei c...
20/11/2023

La psicoterapia in età’ evolutiva.
Ciò che e’, ciò che non e’.

Se vi manca quel passo e’ il vostro momento.
Scrivete nei commenti.
Perché non e’ mai troppo presto, non e’ mai rischioso e non sempre e’ un’opzione.
La psicoterapia a molti bimbi può non servire, per alcuni e’ fondamentale, per altri un breve passaggio, per altri ancora un rafforzamento e per alcuni l’unica possibilità di stare bene.

Se avete dubbi rivolgetevi ad un professionista.

’evolutiva

Essere genitori nel 2023 significa essere alle prese con il loro sviluppo e la nostra costante tensione verso l’essere p...
16/11/2023

Essere genitori nel 2023 significa essere alle prese con il loro sviluppo e la nostra costante tensione verso l’essere performanti.
E più ci informiamo più crolliamo.
Tra libri pronti all’uso, divulgers, coach di varia natura e la cugina di mio cugino siamo immersi in un mondo che ci suggerisce come dovremmo essere senza contare che la vita scorre e non si scrive con penna cancellabile.
Essere genitori nel 2023 significa fare i conti con la sensazione di non adeguatezza. Abbiamo imparato a metterci in discussione e questo ci ha divorato. Colleghi che sostengono che sia tutta e solo colpa dei genitori se i nostri figli hanno una bassa autostima, non socializzano, hanno mal di pancia. Confondendo la colpa con la responsabilità e la possibilità di agire per cambiare le cose.
Noi genitori del 2023 navighiamo tra i doveri, le prescrizioni, i dubbi e le paure.
E nessuno ci dice che queste generano un rapporto fragile con noi stessi e con i nostri figli.
Quindi ve lo dico io e me lo dico da sola, di sera quando i pensieri ruotano in resta.
Non dobbiamo essere bravi.
Non dobbiamo fare nulla se non amare, proteggere ed esserci emotivamente. Siamo fallibili, siamo esseri umani che lavorano, si relazionano, litigano, hanno macigni da valicare ogni giorno. Ma come potremmo essere anche solo vicini alla perfezione? E soprattutto. Chissene frega.
Che la genitorialita’ non e’ una verifica di latino. E’ una scoperta , e’ gioia e dolori, e’ amore.
Ed il voto lasciamolo tra i banchi di scuola.

Le domeniche tra quattro mura scorrono tra il nulla ed il tutto.Tra lavatrici, cucina e pulizie; se hai figli non manca ...
29/10/2023

Le domeniche tra quattro mura scorrono tra il nulla ed il tutto.
Tra lavatrici, cucina e pulizie; se hai figli non manca il controllo compiti, il gioco, il “mamma vieni”. Il tempo scorre e ti sembra che il tuo tempo non esista.
E allora provi a ritargliarlo.
Provi a costruirlo, zigzagando tra i sensi di colpa e la volontà.
Tra una coccola, un sorriso ed il sentirti. Per poi accorgerti che più cerchi la felicità più ti sfugge. Perche’ alla fine e’ solo questione di attimi. Il momento in cui guardi una serie mano nella mano con i cuccioli, una canzone, un presente pieno solo di un istante, una risata sentita, un cioccolatino con il caffè, lo scodinzolio del tuo cane. Ed allora una domenica uggiosa si può trasformare. Forse e’ solo una questione di attimi. Una collezione di attimi che portano il sorriso. Ed allora, nel nulla, trova i tuoi istanti.
Vivili e ricordali. Più che puoi.
Perché tu non possa mai scordarti che tutto è’ possibile se il tuo sguardo sa vedere il momento in cui sei.
Non quello in cui sei stato.
Non quello in cui sarai.

Il mondo e’ nelle loro mani.E quelle mani poggiano sulla nostra cura, sul nostro affetto incondizionato, sui limiti che ...
20/10/2023

Il mondo e’ nelle loro mani.
E quelle mani poggiano sulla nostra cura, sul nostro affetto incondizionato, sui limiti che poniamo alla loro libera espressione ed auto affermazione.

♥️ cura significa provvedere alle necessità dei neonati che teniamo stretti tra le braccia, significa occuparsi di loro attivamente, significa proteggerli senza invaderli quando cresceranno.
💛affetto incondizionato si traduce in “io ti voglio bene sempre, anche quando mi arrabbio, anche quando sbagli.” Significa dire a chiare lettere che non esiste litigio al mondo che non finisca con un abbraccio. Perché il nostro amore e’ il loro porto sicuro.
E se sbaglieranno saremo pronti a mostrarglielo fermamente, senza esimerci dall’esserci.
🖤i limiti, tanto discussi, sono parte essenziale del nostro essere genitori.
Le regole, i No, sono i binari entro cui i nostri figli possono esprimersi. Nostro compito e’ porli, pochi e selezionati; il loro e’ opporsi. Che ognuno faccia il suo. In una danza tra ciò che si può e ciò che non si può.
Educhiamoli e rispettiamoli.
Porte aperte al confronto e alle volte (ma solo alle volte) alla contrattazione per offrire uno spazio di comprensione ed ascolto.
Ma il limite e’. Ed e’ giusto che i ragazzi imparino a stare emotivamente nella regola che non condividono. E’ vita anche questa.

Il mondo e’ nelle loro mani, e quindi nelle nostre.

La montagna regala emozioni uniche.  E’ come entrare in un altro mondo, costellato da grandezza, calma, pace. Ma il fuor...
02/09/2023

La montagna regala emozioni uniche. E’ come entrare in un altro mondo, costellato da grandezza, calma, pace. Ma il fuori non sempre invade; alle volte fa a lotta con il dentro. Ed allora prendi e dai cercando un equilibrio che ti permetta di stare. Poi torni giù. Al mare, e non cambia niente, ma cambia tutto. Perché qui sei a casa.

Ho due figlie femmine. Sono spaventata a pensarle libere nel mondo?Certo. Perché non bastano radici, affetto, presenza. ...
20/08/2023

Ho due figlie femmine. Sono spaventata a pensarle libere nel mondo?
Certo. Perché non bastano radici, affetto, presenza. Perché là fuori c’è chi vive ostentando il suo potere, la sua forza che nel gruppo diventa una lotta alla supremazia. Sono preoccupata perché non vi sono difese davanti a ciò che può capitare. Perché chi sposta anche solo per un istante la colpa dall’ aggressore all’aggredito offrendo la più minima attenuante e’ complice del diffondersi di un’ideologia che andrebbe combattuta non avvallata.
Sono madre di due figlie ma sarei altrettanto preoccupata se lo fossi di un figlio maschio. Perché viviamo in una società in cui l’educazione sessuale nelle scuole e’ considerata il “male”; in una società che non accetta altre famiglie se non quelle che la cultura ci ha proposto; che tollera battute, ghigni contro omosessuali, transessuali e propone leggi contro tutta un’intera comunità che chiede solo di vivere la propria vita; in una società che ride e diffonde video che minano la dignità umana invece di alzare la voce per fermarli.
Mi fa paura la società in cui vivo ma una parte di me crede nei giovani, crede nella luce che intravede, crede che sia ancora possibile il cambiamento.
Se ci fermiamo alla paura, ci fermiamo.
Ed invece questa società ha bisogno di noi. Non abbassiamo la testa, non urliamo il nostro disappunto, agiamo condividendo voci. Parliamo, educhiamo, siamo.
Perché arrendersi non puo’ essere nei nostri progetti.

Io la faccia la metto. E la metto da un bel po’. Da quando un virus ha coperto i sorrisi ed inondato di emozioni le nost...
18/08/2023

Io la faccia la metto. E la metto da un bel po’. Da quando un virus ha coperto i sorrisi ed inondato di emozioni le nostre vite. Da quando quei sorrisi si sono ritrovati e qualche nodo e’ venuto al pettine. Perché finché c’è da tenere si tiene e spesso e’ il dopo a creare voragini.
Metto la mia faccia e quella delle mie figlie in equilibrio tra educazione digitale, consenso e gioia.
Metto la mia faccia ed il muso di Cocco che da quando è’ arrivato nelle mie giornate mi chiedo come ho fatto prima senza. Perché lui c’è. Senza se e senza ma.
Metto la faccia ancora oggi, qui dal mio studio, accanto ad un meraviglioso ritratto creato da una mia adorabile paziente. Perché qui dentro, nel mio mondo, che diventa vostro, io sono a casa e voi siete a casa. Se per casa intendiamo quel luogo sicuro dove tutto può essere, dove “sono fatta/o così” diventa “sinora”, dove trovi chi sei. Autenticamente tu. Ed autenticamente io.
Io metto la faccia sempre.
Perché ovunque io possa andare mi porto dIl E non tradirmi significa non tradire te che mi segui, che ti affidi, che mi conosci, che mi scrivi, che mi vuoi bene, che non mi hai mai visto di persona, che ami la psicologia. Tu che sei qui. A leggere questo post.
Chiunque tu sia grazie.
Perché io ci metto la faccia, tu la tua presenza.

Se volete, palesatevi nei commenti, così ci conosciamo meglio ❤️

Questo post nasce da uno spunto di che oggi, come sempre, ha messo la sua di faccia.

Dal litigio alla violenza.Conoscere per scegliere di stare, non stare o cambiare.
28/07/2023

Dal litigio alla violenza.
Conoscere per scegliere di stare, non stare o cambiare.

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16131

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